venerdì, 25/09/2009

L’orrore, l’orrore

Lo dicevamo la scorsa settimana su Inklog, ed ora possiamo sentirla e rabbrividire con tutte le nostre forze: ecco Ad ogni costo, la versione in italiano di Creep dei Radiohead ad opera di Vasco Rossi. C’è bisogno di descrivervela in tutto il suo orrore o ve la immaginate da soli?

 

Ma sono quiii
Amo dirtelo
Voglio restare insieme a te
Ad ogni costoooooo

 

Si prega di leggere anche i commenti dela pagina Youtube, roba del tipo:

 

I radiohead non dovranno far altro ke ringraziare Vasco perkè se ora saranno riconosciuti anke in italia è grazie a lui visto ke fino ad ora non li cagava nessuno!!!
Solo in italia riusciamo a criticare i nostri cantanti migliori quando all’estero fare cover di altre canzoni è una cosa normale!!!silenzio x favore…se odiate vasco alla larga dai suoi video su (crikko87)

 

Non l’avevo mai ascoltata fino a qualche giorno fa, quando ho letto che Vasco avrebbe fatto una cover, e, a parte la musica, non mi sembra niente di particolare sta Creep! Mentre Ad ogni costo è bellissima! (saveriogerardis)

 

Io amavo "creep" dei radiohead da morire, immaginate ora …Veramante turba le mie emozioni in una maniera incredibile "TANTO E’ LO STESSO, SOFFRO ANCHE SPESSO, MA SONO QUI, AMO DIRTELO" bhè quì il cuore si squarcia, ed anche il suo "nananaaaaaa" finale sulle note, spettacolare …Chiudo gli occhi, schiaccio Play e continuo a sognare grazie a te, ringraziandoti dal piu profondo del mio cuore, Vasco, Ti amo!
Claudio ( VASCOlisti anonimi group)
Aspettando Caserta ! (Claudietto)

 

giovedì, 24/09/2009

Apple.com in ’83

Se il web fosse esistito nell’83 (prima che ve lo chiediate: no, non esisteva), la Home Page della Apple sarebbe stata più o meno così. Clicca sull’immagine per ingrandire.

(via)

 

mercoledì, 23/09/2009

How could a mixtape turn into a great record

I My awesome mixtape o li odi o li ami.

Se sei stato infastidito dall’attenzione che sono riusciti ad attirare già giovanissimi nella piccola e provinciale scena italiana (dovuta a molto lavoro, parecchia fortuna ma anche ad un paio di amicizie giuste) e sei allergico al modo in cui incarnano gli stilemi tipici di certo indie, probabilmente ti stanno sulle palle. Non ti capisco, ma ha un senso.

Se te ne freghi di queste cose e pensi solo alla musica, e ti fai atterrare con facilità da ritornelli indie-pop o cantilene elettroniche paranoiche, probabilmente invece li ami. E come darti torto.

 

Fino ad oggi erano soprattutto una band di grandi promesse, i My awesome mixtape. Dopo un EP d’esordio eccellente ma breve (Songs of Sadness Songs of Happiness, in free download qui grazie alla benemerita Kirsten’s Postcard), seguito da un LP (My lonely and sad Waterloo) ambizioso e non sempre a fuoco e, questa primavera, da un altro EP (Other Houses, anche questo in free download, stavolta su Vitaminic Pronti al Peggio) costruito intorno al singolone Me and the washing machine, i MAM sono arrivati alla resa dei conti. E le promesse sono finalmente mantenute.

 

How could a village turn into a town, il nuovo LP appena uscito per 42 Records è, da copione, il disco della maturità. Il sound si fa sfaccettato e ricco, i riferimenti meno chiari e meglio assimilati, le canzoni fanno centro anche quando sfiorano generi che con l’indie hanno ben poco a che fare (è dub quello che sento in Inhabitants?) e il progetto (dalla splendida grafica del booklet alle bellissime My awesome mixtees, dalla ricca promozione due punto zero –Twitter, Last.Fm, pure Friendfeed– al diario del tour europeo in corso in questi giorni) curato come quello delle migliori band d’oltreoceano. Ma soprattutto, c’è il disco. Un gran bel disco.

 

Ho avuto la fortuna di conoscere e seguire i MAM fin dagli inizi, e benchè io conosca personalmente -più o meno bene- parecchi musicisti, per ben pochi mi avete sentito usare su queste pagine i superlativi che riservo ai MAM. Ho assistito al al loro primo o secondo live in assoluto (a Villa Serena), convinto dal leader Maolo che mi aveva fermato una sera nei corridoi del Covo. Ho avuto la fortuna di aver sentito i loro demo, di aver suonato in pista molte volte The painter and the antropologist e Me and the washing machine e di aver passato la scorsa Estate con How could a village turn into a town fisso sul lettore (senza poterne parlare). Ora ho la fortuna di farlo sentire tutto anche a voi (in streaming, cliccando Play qui sotto), e voi, a vostra volta, potete fare lo stesso sul vostro blog o sul vostro profilo di Facebook. Pratico e democratico.

 

 

How Could A Village Turn Into A Town by myawesomemixtape

 

 

Ma soprattutto ho la fortuna di poter condividere con voi (in esclusiva) la versione demo di uno dei miei pezzi preferiti del disco, quella A train melancholy song che conclude il lotto, e che nella sua versione primitiva è cupa, funerea e sintetica come un’Estate fatta di treni persi e distanze che dividono. Perchè, come recita il ritornello, «Partenze e arrivi sono la stessa cosa, dipende solo da dove vuoi andare».

I My awesome mixtape sono giovani e certamente ancora lontani da un arrivo. Alla seconda fermata, però, sono già in prima classe.

 

 

My awesome mixtape – A train melancholy song (demo) (MP3)

 

 

martedì, 22/09/2009

It’s fun to stay at the XKCD

di

Ieri sera Randall Munroe, l’autore del vostro web comic preferito, ha incontrato il pubblico durante una serata di raccolta fondi della Electronic Frontier Foundation chiamata Geek Reading (…) per rispondere alle domande che gli sono state poste su Reddit da decine di fan.

Il tutto in occasione dell’uscita del suo primo bellissimo libro, già segnalato dal capo su Twitter e da me su Tumblr.

Ecco il video della prima domanda. Le altre li trovate tutte belle in ordine sul magnifico sito io9, che è anche la fonte della notizia e dei video.

Scusate il titolo cretino.

martedì, 22/09/2009

A che serve lo yoga quando puoi farti una bella sbronza?

Queste foto parlano chiaro:

 

[Posizione Savasana]

 

 

[Posizione Marjayasana]

 

 

[Posizione Halasana]

 

 

[dettagli e altre posizioni qui]

 

martedì, 22/09/2009

La prova che i Beatles sono più famosi di Gesù Cristo

Il grafico di Google Trends parla chiaro: per circa una settimana, a metà Settembre , la celebre affermazione di John Lennon si è avverata. Era ora.

 

[via Guardian Music Blog, dove si apprende anche che Kanye dà comunque tre giri a entrambi]

 

lunedì, 21/09/2009

LOL, that must hurt!

La prima cosa che ti viene in mente guardando Human skateboard, video in stop-motion firmato Sneax Shoes Video è che girarlo non dev’essere stato proprio piacevole. Per quello sotto, essenzialmente.

 

lunedì, 21/09/2009

When you come near to me I go away

 

Maxïmo Park – When (Vincent Gallo cover) (MP3)

[da Warp20 (Recreated), doppia compilation di artisti della Warp che coverizzano altri artisti della Warp in occasione del ventennale. Della Warp.]

 

Era:

Vincent Gallo – When (MP3)

 

[e ora puoi metterti le mani nei capelli]

 

| # | indie-gestione, suoni | I Commenti sono chiusi

venerdì, 18/09/2009

Le regole dell’attrazione

di

 

Al core non si comanda. A tutto il resto si.
Povera Xe!

venerdì, 18/09/2009

Nuvole parlanti

The Comic Shelf.

(grazie a Giovanna)

 

| # | faking the books | I Commenti sono chiusi

giovedì, 17/09/2009

Noam Noam Noam

di

Avete presente cosa sono i Lolcat e il lolspeak, vero? Siete iscritti ai feed di I can has cheezburger? Bene. Almeno non devo spiegarvi niente. Se invece non sapete di cosa sto parlando, saltate pure questo post. Tanto non capirete. Tranquilli: è decisamente un buon segno.

In ogni caso, Loltheorists (scoperta grazie al tumblr Bidonica) è una pagina di Livejournal con la filosofia al posto dei gatti. Devo aggiungere altro?

Ecco qualche esempio.

Gottfried Leibniz e Sigmund Freud

Jean-Paul Sartre incontra Bucket Walrus

Per solutori abilissimi: Kurt Gödel e Edward Said

Iinfine, per gli studenti di Scienze della Comunicazione in ascolto:

Charles Sanders Pierce e Harold Garfinkel

Ecco.

giovedì, 17/09/2009

Per amarla, onorarla e ascoltare insieme i dischi dei Pantera, finchè morte non vi separi?

Se il matrimonio d’o Zulù vi è sembrato troppo sobrio ma siete appassionati del genere, probabilmente amerete questo spettacolare set di foto di un vero matrimonio metal.

Qui sotto: gli sposi, la sposa con le damigelle, il prete (?) che officia la cerimonia (su un pickup, e dove sennò). Dev’essere stato un evento delizioso.

 

 

 

 

 

[trovato su Tacky Weddings, un blog interamente dedicato ai matrimoni trash. Qualche esempio? Che ne dite di un matrimonio nel negozio Tutto a 99 cents? O di questo "Super-slutty wedding dress"? Dei matrimoni patriottici americani? O dei terrificanti matrimoni gotici? Se avete davvero fegato, però, cliccate su quelli a tema Hello Kitty…]

 

mercoledì, 16/09/2009

Questa è un Estate che non finirà mai

 

Kings of ConvenienceThe Boat Behind (MP3)

 

 

[la première del video viene da Spinner]

 

mercoledì, 16/09/2009

Your kisses taste like the future

Gioite e rallegratevi, gli Amari sono tornati!

A meno di un mese dall’uscita del nuovo disco Poweri, il gruppo farraginoso più amato dagli italiani sbarca oltreoceano e fa presentare il suo nuovo singolo in anteprima dal celebre blog americano electro-oriented Big Stereo, in abbinamento all’ormai inevitabile remix contest. 

La band torna all’inglese (ma il disco, mi dicono dalla regia, è metà e metà) e il sound si fa in parte dance anni ’90 in parte italo-disco (ma sempre dalla regia mi dicono che è un disco molto vario) e io non potrei essere più felice. Dalla regia confermano.

 

 

Amari – Your kisses (MP3)

 

 

(la foto viene dal set Amari reading Cronaca Vera)

 

martedì, 15/09/2009

A grande richiesta

L'avrete già visto tutti, ma dopo averlo scoperto qualche settimana fa (grazie a Benty) e averlo citato con un paio di amici faccio prima a postare qui il video del matrimonio di Luca Zulù dei 99 Posse che qualcuno ha caricato su YouTube (c'è anche questo). Qualsiasi commento è superfluo.

 

[a latere, come annunciano sul loro sito i 99 Posse si sono riformati -senza Meg- e questo autunno sono in tour. Questi cazzo di anni zero non finiranno più, ma neanche i '90 scherzano]