C’è crisi, ormai è tautologico, e la crisi colpisce anche e soprattutto il mondo del fumetto. Le nuove uscite si contano davvero sulle dita di una mano. Il mercato è fermo, o sembra tale, mentre all’estero si pubblica molto di più. L’appuntamento con Lucca Comics è ormai alle porte e ci si chiede quali saranno le novità presentate dalle case editrici (tranne questa chicca).
Ecco le uscite più recenti:
Il gusto del cloro di Bastien Vivès (Black Velvet, 18 euro)
Bastien Vivès è il giovanissimo fumettista (1984) scoperto da Gipi durante la sua trasferta parigina. Risulta infatti abbastanza simile al nostro autore italiano, tuttavia Vivès si concentra soprattutto sui drammi amorosi, tema che Gipi non si sogna di toccare. Per adesso ha pubblicato in Italia solo Il gusto del cloro per la Black Velvet (premio come “Rivelazione” al Festival di Angoûleme del 2009). Questa graphic novel è la storia di un incontro tra due persone in una sorta di limbo spazio temporale ritagliato dentro alla vita di tutti i giorni, vita che avvertiamo appena scorrere fuori dalla piscina, fatta di altre persone, lavoro, impegni. I disegni al limite del minimalismo e un finale più che aperto sono riusciti a stringere lo stomaco di chi sta scrivendo.
Se masticate un po’ il francese potete trovare i fumetti di Vivès su amazon.fr, sinceramente sono tutti validi. Nell’attesa potete continuarlo a seguire sul suo blog "Comme quoi".
Asterios Polyp di David Mazzuchelli (Phanteon Books, 18 euro su ebay)
David Mazzucchelli ha realizzato due tra le più importanti saghe superoistiche degli anni ottanta, entrambe scritte da Frank Miller: Daredevil Born Again (1986) e Batman Anno uno (1987). Ultimamente ha abbandonato questo genere per impegnarsi in altri progetti collaborando con Paul Karasik alla trasposizione grafica di Città di vetro di Paul Auster (1994) e realizzando illustrazioni per il The New Yorker.
Nel corso del 2009 è stata pubblicata negli USA la graphic novel Asterios Polyp, a cui ha lavorato per una decina d’anni.
Evo la ragazza del fiume vol. 1 di Tommaso Destefanis e Andrea Vignali – Francesco Trifogli (Double Shot, 7 euro)
La protagonista Fiore è una ragazza fuori dal comune, ha il potere di creare dei ponti tra mondi diversi. Come insegnano i supereroi “grandi poteri, grandi responsabilità”, ma per Fiore la vita è più che altro un incubo continuo. Il primo numero di questa serie mette molta carne al fuoco, ed è ancora da vedere come le linee della trama riusciranno a formarsi. Quello che per ora è ben visibile è l’altissima qualità dei disegni, che creano un mondo onirico in cui realtà e sogno si fondono.
Questo fumetto mi ha ricordato un altro grande albo (sempre pubblicato dalla Double Shot e poi da Vertigo), DEMO di Brian Wood e Becky Cloonan. Anche lì la scoperta dei “poteri speciali” in un gruppo di adolescenti è narrata con un bianco e nero fortissimo che rende bene lo straziante percorso per diventare grandi. “When you grow up, your heart die”.
New York Diary di Julie Doucet (Purple Press, 13.90 euro)
New York diary è un’opera del filone underground americano che ci mostra la faccia sporca della New York anni Novanta e racconta la piccola odissea erotico-metropolitana di una ragazza timida. Un sogno americano di sapore punk, una favola con una protagonista che sguazza in un mare di dubbi, paranoia e gente sballata. Compiti a casa, ex fidanzati con tendenze suicide, droghe delle peggiori e crisi epilettiche sono il pane quotidiano di questa autrice canadese.
Julie Doucet nell’intervista in appendice dichiara di sentirsi più un’artista a tutto tondo che solo una semplice fumettista. A me questo fumetto non ha convinto troppo, il tono naive con cui racconta anche le tragedie peggiori alla lunga da un po’ sui nervi.
Dykes di Alison Bechdel (Bur, 21 euro)
Dykes esce dopo il grandissimo e assai meritato successo del primo libro della Bechdel Fun Home (che se non avete letto vi invito calorosamente a procurarvi). Diciamolo subito. questo Dykes non è all’altezza del precedente. Il volume raccoglie alcune delle strisce uscite sui giornali americani dal 1983. La striscia ha raccontato per anni (secoli prima che arrivasse il patinatissimo “L World”) la vita di tutti i giorni delle lesbiche americane con un tono umoristico che lascia un po’ perplessi. Comunque, invece di spendere 21 euro, potete farvi un’idea del fumetto direttamente dagli archivi del blog della Bechdel.
Pets di Lucia Biagi (Kappa, 7.65 euro)
Chi non si ricorda Posi e Nega di Creamy? Tutti i protagonisti dei cartoni animati giapponesi avevano degli “aiutanti animali”. Inflessibile nelle sue analisi, lucido e attento a non farsi trasportare dai sentimenti (ma ci riesce poco), un gruppo di criceti scruta le gesta quotidiane della giovane Alice, creando un nuovo, inaspettato, divertente e a tratti vertiginoso modo di guardare il mondo degli adolescenti! L’allegra banda di piccoli roditori, nel tentativo di mettere ordine nel groviglio di sentimenti contrastanti, decisioni sempre rinviate e faticose ripartenze che riempiono la vita di Alice, si fanno aiutare da alcuni dei tanti animali di cui lei si è sempre presa cura: un pappagallo, un coniglio e perfino un pipistrello. Il risultato è il ritratto agrodolce di un’adolescente inquieta ma non troppo, ribelle ma con pigrizia, spaventata dalla vita, come tanti suoi simili. Uno storia molto naive (solo per amanti del genere).
Casa Bonelli
La casa editrice più “retrò” del panorama fumettistico italiano ha presentato alcune novità nella sua scuderia. Della prima ci liberiamo subito: si chiama Caravan ed è praticamente la trasposizione a fumetti di un telefilm neanche poi così bello (“Jericho”).
La seconda invece è una buona notizia: Luca Enoch conclusa l’avventura con Gea, è tornato a pubblicare Lilith. La protagonista disegnata ispirandosi a Kate Beckinsale deve salvare il futuro degli esseri umani viaggiando nel tempo. La storia non è male e dal secondo numero direi che ha ingranato bene. Comunque Enoch, anche se si è dovuto un po’ “ripulire” da quando lavora in Bonelli è sempre una garanzia.