lunedì, 01/03/2010

The DotCom Era

C'è qualcosa di contemporaneamente poetico e patetico nel trasferire un blog su un'installazione indipendente proprio quando i blog sono ormai tragicamente demodé, surclassati dalla stringatezza e pervasività dei social network e dalla cronica mancanza di tempo di chi cerca sempre di avere una vita abbastanza piena. Sono anni che i vantaggi delle piattaforme autonome mi sono noti (soprattutto a fronte dei limiti delle piattaforme di hosting condivise) ma ho sempre rimandato il momento della migrazione, temendo che potesse sottintendere un «fare sul serio» che da queste parti si è sempre rifuggito. Dopo 7 anni di blog, però, ho una certa fiducia che non saranno certo WordPress e un nuovo indirizzo punto Com a cambiare le cose e a rendere più o meno serio questo blogghetto anarchico che, non si capisce bene come o perchè, viene letto da più di un migliaio di persone ogni giorno.

 

Lo scorso weekend quindi grazie all'importer di Fullo (basato su quello storico di Terenzani) e a un paio di dritte sul blog del buon Beggi ho preso armi e ritagli e spostato i 3174 post e i 22338 commenti di questo blog su www.inkiostro.com. Il tutto è stato fatto un po' in fretta quindi ci sono poche modifiche grafiche e funzionali, e qua e là ancora un po' di cose da sistemare (segnalatemele, please); nei prossimi giorni però ci saranno un po' di novità tecniche che sicuramente vi piaceranno. E' doveroso ringraziare Splinder che per questi anni mi ha ospitato: nonostante parecchi difetti e un paio di periodi bui in cui non funzionava quasi niente, è una piattaforma molto migliore di quello che tanti dicono e per essere italiana si difende assolutamente bene.

 

Cosa cambia per voi? Se siete tra i 4040 lettori che seguono inkiostro grazie ai feed di feedburner state già leggendo questo post e non dovete aggiornare niente. Se avete nel feed reader il vecchio indirizzo di splinder sostituitelo, e, in generale, aggiornate link, bookmark e tutto il resto a www.inkiostro.com.
L'era PuntoCom comincia qui. Suona bene.

 

venerdì, 26/02/2010

Macchie poetiche

Esiste poco di più imbarazzante di rovesciare un bicchiere di vino a tavola, specie quando si è in una tavolata con un bel po' di gente.
Io lo so bene, sono un versatore di prima categoria, datemi un bicchiere a stelo lungo e la vostra tovaglia diventerà un Pollock apocrifo. Ecco perchè quando ho visto la tovaglia qui sotto mi sono commosso: qualcuno ha pensato a me, e ai tanti come me, e ha deciso di trasformare quell'imbarazzo in un momento di poesia.

 

Ringrazio sentitamente Kristine Bjaadal.

 

venerdì, 26/02/2010

Music for sunny mornings

Quando sono uscito di casa stamattina c'era il sole, e un'aria primaverile di quelle che il venerdì possono cancellare la luna storta con cui ti svegli tutti i giorni e trasformarla in una passeggiata gloriosa verso il weekend. Ho messo in cuffia il nuovo singolo dei Morning Benders Excuses (che è un gran bel modo per cominciare una giornata) e ho pensato che magari le ore di lavoro sarebbero volate veloci senza troppi casini.
Poi ha cominciato a piovere, ma quella è un'altra storia.

 

Devo ancora inquadrarli bene, i Morning Benders. L'anno scorso li ho incrociati distrattamente ad Austin ma non mi avevano colpito granchè, come tante band giovani che devono ancora trovare una forma personale per proporre il loro suono. La gavetta non ha fatto male, pare, perchè il nuovo disco della band Big Echo esce nientemeno che per Rough Trade, che deve aver visto nel loro indie-pop corale con frequenti richiami agli anni 50 e 60 più classici una bella promessa per l'avvenire. Non so ancora quanta strada faranno, nè se e quanto il disco intero mi piaccia, ma quando spingo Play su questo pezzo la mia giornata diventa un po' migliore.

Tra l'altro, ora è di nuovo uscito il sole.

 

 

 

 

The Morning Benders – Excuses (MP3)

 

| # | indie-gestione, suoni | I Commenti sono chiusi

giovedì, 25/02/2010

Being nexted

a movie about chat roulette. i don't know what really know what else could be said.
a movie by casey neistat

 

mercoledì, 24/02/2010

Una libreria in gamba

Aiuto il padrone di casa a coltivare il suo noto feticcio per le librerie con questa Human Bookcase di Samal Design. Voi la vorreste in salotto?

(via Cribcandy)

 

mercoledì, 24/02/2010

La Primavera dei Tunng

E finalmente questo Inverno maledetto ce lo siamo quasi levato dalle scatole. Se non è ancora il tempo o la luce a farcene rendere conto, i primi indizi ce li dà la musica.

 

Quasi ad annunciare la bella stagione il primo Marzo Full time hobby pubblicherà il nuovo disco dei Tunng …And Then We Saw Land, che da queste parti si attende alacremente come si fa solo con la produzione di band che con tre dischi in curriculum non ne hanno sbagliato neanche uno.

Il nuovo LP è anticipato dal singolo Hustle, che sbilancia il classico sound della band (tipicamente in miracoloso equilibrio tra folk e indietronica) verso un pop countryeggiante costruito su un giro di banjo da manuale e su una melodia assolutamente killer. Roba probabilmente meno raffinata e complessa che in passato, ma di primissima qualità e dall'altissimo tasso additivo. 

 

Da ballare da soli in camera col repeat compulsivo (meglio se innnamorati) aspettando la Primavera.

 

 

 

 

Tunng – Hustle (MP3)

 

martedì, 23/02/2010

Impronte Digitali misura il termometro politico

Stasera in radio altra puntata interessante di Impronte Digitali. Copioincollo di nuovo quello che ha scritto Pirex sul sito di Radio Città Fujiko:

 

files/emr.jpgMolti degli ascoltatori lo considerano un cult da tempo, per noi giornalisti è uno strumento di lavoro da cui attingere preziose informazioni. Ovviamante parliamo di www.termometropolitico.it fondamentale misuratore della politica. Davide Policastro (Responsabile Community, Forum e Social network) sarà l'ospite di Impronte Digitali con Filippo e Inkiostro martedì 23 febbraio alle 19.

Un sito nato quasi per gioco e passione, è diventato oggi una redazione specializzata nel settore che può competere con istituti di ricerca e di sondaggi più famosi e con più mezzi.
Ad esempio c'è uno speciale sulle Regionali 2010 con tabelle sull'Emilia Romagna (qui di lato)

O sulla delicata situazione nelle altre Regioni Italiane, o si può partecipare al sondaggio e dare un'occhiata ad altre rilevazioni sempre aggiornate con tanto di commenti, anche sull'estero e infine la sezione forum, come potete immaginare davvero agguerrita.

 

 

Dalle 19 circa sui 103.1 MHz in FM a Bologna e provincia, oppure in streaming, e prossimamente magari se riesco MP3.

martedì, 23/02/2010

Ché la diritta via era smarrita

[Dante’s Internet – clicca per ingrandire]

 

| # | wild wild web | I Commenti sono chiusi

lunedì, 22/02/2010

Alles über Hitler

È diventata una delle scene cinematografiche più famose della rete, anche se solo in pochi hanno visto il film da cui è tratta.

La sequenza, dal film "La caduta" di Oliver Hirschbiegel (Der Untergang, 2004), mostra Hitler che, dopo una violenta sfuriata contro i suoi gerarchi, ammette di aver perso la guerra. Di questa scena eistono decine di versioni satiriche, sottotitolate o doppiate, in italiano, inglese, francese. Un censimento completo non esiste: ecco una raccolta di alcune delle parodie più belle o più interessanti (ogni ulteriore segnalazione è ovviamente benvenuta!).

Partiamo con l’ultimissa e attualissima, su Sanremo: "Hitler viene a conoscenza delle novità di Sanremo" (grazie a Nicola e a Enrico per il link).

Hitler: "Tanti giri di parole, scommetto sarà la solita cazzata, ogni anno sempre gli stessi artisti!"

Generale: "Mein Fuhrer…ci sarebbe…ci sarebbe anche un duetto con pupo…e il principe Emanuele Filiberto in una canzone sull’amore per l’Italia!".

Ci sono poi parodie che si occupano di politica, come in "La caduta di Berlusconi": dentro il quartier generale dei Circoli della Libertà si cerca di risolvere i problemi sorti negli ultimi mesi. (video di 7yearwinter.com).

Hitler:  "Comunicate a Mimum e Minzolini di aprire con un servizio sugli scoiattoli che fanno sci nautico e il pericolo d’estinzione dell’Unicorno Abruzzese."

Generale:  "Mein Fuhrer. Oramai…Ormai l’estate è finita, e abbiamo controllato ovunque su Wikipedia…gli unicorni non sono mai esistiti".

Per poi toccare ogni tipo di argomento, dalla società, allo sport, alla tecnologia.

E ovviamente, alla fine, l’originale

 

domenica, 21/02/2010

Sì, stasera sono qui

Puntuale e inevitabile, il generatore automatico di canzoni di Pupo e Emanuele Filiberto di Metilparaben. Un esempio:

(via)

[PUPO]
Io credo sempre nel cloruro
nella pigrizia e nell’alloro
nel portamento che ci unisce
intorno alla nostra pastiglia
Io credo nelle tentazioni
di un popolo che non ha agende
e soffro le mestruazioni
di chi possiede un balbuziente

[EMANUELE FILIBERTO]
Io credo nella mia lordura
e nella mia balneazione
per questo io non ho paura
di andare in Grecia col gommone
io sento battere più forte
il cuore della fruttarola
che oggi più lascivamente
si caga addosso senza boria

[CANONICI]
Sì, ce l’ho lungo così!
Per dire a mamma e a zio
Calabria amore mio!
No, io non fornicherò
per dire a Padre Pio
Padania amore mio!

[EMANUELE FILIBERTO]
Ricordo quendo ero ciellino
viaggiavo con la fanteria
chiudevo gli occhi e immaginavo
di andare tutti i giorni a caccia

[PUPO]
Tu non potevi andare al mare
pur non avendo un detergente
ma mai ti sei paragonato
a chi pisciava veramente

[CANONICI]
Sì, mi chiamano Fifì!
per dire a Padre Pio
Sassonia amore mio!
No, io non scatarrerò
per dire a mamma e a zio
Westfalia amore mio!

[PUPO]
Io credo ancora nel bacetto
nell’onestà del coito orale
nel bagno di un alberghetto
e in un paese più sensuale

[EMANUELE FILIBERTO]
Sì, mi piacciono i supplì!
per dire a Sergio Brio
Westfalia amore mio!

| # | paese reale | I Commenti sono chiusi

venerdì, 19/02/2010

Fumettologicamente and other good stuff…

di

Jean-Claude Denis, Qualche mese a l’Amelie, Coconino, 17 euro

A cinquant’anni di età, lo scrittore Aloys Clark è un uomo finito. Il suo libro più apprezzato è ormai storia passata, e l’ultima cosa buona scritta non la ricorda. In preda alla depressione, seguita alla morte del padre, comincia a girare la Francia, tra biblioteche e centri culturali, per parlare di letteratura, ma questi incontri assumono il carattere del fallimento più completo. Poi la svolta. Tra gli scaffali polverosi della sua vecchia libreria, ritrova un volume dal titolo emblematico: “Le coucou”, a firma Jacques Dorian, fino ad allora ignorato. In questo testo autobiografico si respira la gioia di vivere e questa sarà la spinta che convincerà Aloys a seguire le tracce del suo autore. Alternando passato e presente, con rara leggerezza, Denis introduce il tema dell’amore e dell’incontro che segna in maniera indelebile le sue opere. Il volume comprende il racconto La bellezza a domicilio che indaga ed esalta, a confermare la vocazione dell’autore, i temi che lo hanno fatto conoscere ed apprezzare in tutto il mondo.

Will Eisner, Life in Pictures, Einaudi, 24 euro

"Il disordinato armadio in cui ho cacciato i fantasmi del mio passato".
Così Eisner stesso definì le cinque storie a carattere autobiografico che scelse personalmente per questa raccolta. Da "Il sognatore" (1986), la storia di un giovane artista che fa il suo ingresso nel mondo del fumetto prima della Seconda Guerra mondiale a "Fin nel cuore dell’uragano" (1990) il racconto dell’infanzia e degli anni giovanili dell’artista in un’America in cui il pregiudizio antiebraico era ancora fortissimo. Fino a "Il nome del gioco" (2003) e "Il giorno che diventai professionista" (2003), due delle ultime storie disegnate da Eisner.
Nell’introduzione, Scott McCloud scrive che: “In questa raccolta ci sono aspetti del Will Eisner che non conoscevo: il pregiudizio che dovette sopportare, e i disastrosi cambiamenti mondiali che invadono i suoi sogni in Verso la tempesta; il lato amaro e disperato della natura umana di cui è testimone in Le regole del gioco e in Tramonto a Sunshine City; i primi tempi dell’industria del fumetto e dei suoi abitanti portati in vita in Il sognatore e in Il giorno in cui divenni un professionista. Ci sono un sacco di cose che non mai saputo di quest’uomo, ma quello che ho visto ha cambiato la prospettiva che avevo sulla vita e sull’arte, e quella prospettiva ha cambiato tutto quello che è venuto dopo.”



Koren Shadmi, Anatomia del desiderio, Double Shot, 10 euro

Dopo il successo di In carne e ossa (vincitore a Lucca Comics & Games 2008 del Gran Guinigi per la miglior storia breve), ecco una nuova antologia di racconti scritti e disegnati da Koren Shadmi. Otto storie in cui il pennello dell’autore israeliano viviseziona i sentimenti umani e i rapporti interpersonali con il suo tratto nitido e affilato."Un caleidoscopio di situazioni emotive, un’antologia di biografie problematiche, un saggio di come si può fare fumetto moderno, finalmente a disposizione anche dei lettori italiani”. (Michele Ginevra).



Isabel Kreitz, La storia di Sorge, Black Velvet , 16,30 euro

Nessuna spia del Ventesimo secolo è avvolta da un’aura di leggenda come il giornalista Richard Sorge. In realtà era un agente al servizio di Stalin infiltrato presso l’Ambasciata tedesca a Tokyo, che nel 1941 pronosticò la data esatta dell’invasione dell’Unione Sovietica da parte della Wehrmacht. Stalin tuttavia ignorò le preziose informazioni del suo uomo e di fatto non intervenì per scongiurare quella che sarebbe passata alla Storia come Operazione Barbarossa. In questo avvincente romanzo a fumetti Isabel Kreitz racconta, con il suo stile minuzioso ed evocativo, le ultime gesta dell’agente segreto Richard Sorge, in bilico fra trionfo e sconfitta, la cui ambizione di cambiare il destino della Storia dovette scontrarsi con la dura e spietata realtà di un mondo che non sembrava prenderlo in considerazione.


Tove Jansson, Moomin, Black Velvet

E’ una notizia dell’ultimo minuto che la Black Velvet pubblicherà in esclusiva per l’Italia i fumetti della celebre disegnatrice finlandese. Se ancora non conoscete i morbidosi amati dai bambini del nord europa ecco l’occasione per tuffarsi a capofitto in un mondo fatto di nuvolette su cui saltare come su tappeti volanti, teatri galleggianti e disastri atmosferici che fanno solo ridere.

Per tutti i comics addicted segnalo l’apertura da pochi giorni di “Fumetto logicamente il blog di Matteo Stefanelli pieno di cose interessanti e ricordo che dal 4 al 7 marzo a Bologna riapre BilBolBul.


giovedì, 18/02/2010

The Pipettes FAIL

Forse lo saprete già: le Pipettes sono tornate con un nuovo singolo. Ed è un FAIL su tutta la linea.

Basta già il titolo (Our Love Was Saved By Spacemen), per non parlare della canzone (in cui un bel giro di violini à la Jens Lekman che campiona i Mamas and Papas viene ucciso da un banalissimo andamento disco e da una banalissima produzione radiofonica), del cambio di formazione (della formazione ‘classica’ Gwenno – Becki – Rosay è rimasta la sola Gwenno, e il ruolo delle altre due è ora coperto dalla nuova Ani) e del video (pardon: l’official viral video; simili definizioni ossimoriche mi fanno sempre sorridere).

Le abbiamo già perse?

 

 

giovedì, 18/02/2010

Mi piace XKCD perchè mi piace XKCD

[da -indovinate un po’- XKCD]

 

| # | comic, oh my geekness | I Commenti sono chiusi

mercoledì, 17/02/2010

Il paese è iperreale

Della copertura del Festival di Sanremo da parte della webtv del PD YouDem non c’è molto da dire. La tragica mancanza di idee di un partito (e, in generale, di una classe politica) si vede meglio proprio dalle piccole cose. Perchè non bastasse il Dopofestival, sul sito c’è anche un improponibile Vota La coppia che mette insieme un esponente del PD e uno dei cantanti in gara (secondo una ratio un po’ ironica e un po’ random) che non strappa un sorriso neanche a pagare).

Se ve lo steste chiedendo, in testa ci sono D’Alema & Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici con Italia amore mio. Proprio una delle canzoni già eliminate. Che strano.

 

(grazie al Dr. Shoum)

 

 

mercoledì, 17/02/2010

Live Avatar Role Playing

Un paio di sere fa, da buon ultimo, ho finalmente visto Avatar. In merito non ha senso che dica niente (dopo Avatar, guida alla conversazione DEFINITIVA delle Malvestite l’unica cosa che posso dire è STO/13, INFLU/1, GIU/3, SIMPA/3), mi limito a linkare il video L.A.R.P. – Live Avatar Role Playing e a esclamare «GigaLOL»

 

 

martedì, 16/02/2010

Impronte Digitali timbra sempre il biglietto

Stasera in radio abbiamo un ospite d'eccezione. Copioincollo per intero quello che ha scritto Pirex sul sito di Radio Città Fujiko:

files/vaffanculotx8.jpgEbbene sì, martedì 16 febbraio alle 19  a impronte digitali Filippo e Inkiostro ospiteranno un controllore dell'Azienda Trasporti Comunali. State tranquilli, non è un sadico mostro che infierisce su utenti e bravi cittadini a suon di multe e reprimende sul senso civico. Anzi è un colto e raffinato autore di un delizioso blog NoTicketOnTheBus

L'autore si chiama KingFreak, pseudonimo più che mai necessario. Leggendo i suoi articoli o questa vecchia intervista del Carlino, si capisce subito che è un professionista: "in teoria è tutto molto semplice: non hai il biglietto e io ti sanziono". Facilissimo, in realtà il rapporto tra controllore e abusivo è come "l'eterna lotta tra bene e male".

Tra scuse geniali o patetiche, fughe dal finestrino e inseguimenti, aggressioni e "lei non sa chi era mio nonno" la missione del controllore è anche un'occasione per mostrare un briciolo di senso civico. Una cosa seria quindi che viene presa però con il dovuto mix di fermezza e ironia. Ad esempio quando racconta di un suo amico e del suo calcolo costi – benefici:
"lui diceva che un abbonamento annuale per studenti dal costo di 192 euro moltiplicato per 12 anni avrebbe prodotto una spesa di circa 2300 euro, e che se alla fine dividiamo per 40 euro, in costo di una multa, se riusciva a prendere meno di 57 multe, comunque ci stava guadagnando". Volete sapere come finisce?? Leggete qui o ci sentiamo sui 103.1 fm.

 

Dalle 19 circa sui 103.1 MHz in FM a Bologna e provincia, oppure in streaming, e prossimamente magari se riesco MP3.

 

 

Impronte Digitali – Puntata del 16 02 2010, ospite KingFreak (MP3)

 

martedì, 16/02/2010

Tempo libero

Iv video di un tizio che sta in equilibrio su una sedia appoggiata su due bicchieri che stanno su un’altra sedia che sta sopra quattro bicchieri, il tutto in cima a un precipizio. Doveva avere del tempo libero.

 

| # | fantascienza | I Commenti sono chiusi

lunedì, 15/02/2010

Indie in salsa Salsa

Ci sono pochi generi musicali più lontani dall’indie della musica latino-americana; quindi cosa c’è di più indie del mettere su un’orchestra che si dedica a rifare celebri pezzi indie in chiave salsa? Questa pare essere la missione della WIlliamsburg Salsa Orchestra capitanata dal percussionista Gianni Mano, che fa un buon lavoro nel ricontestualizzare degli indie-anthem in uno dei sound che personalmente trovo tra i più detestabili, riuscendo a mettere in piedi versioni, se non belle, quantomeno divertenti. Giudicate voi:

 

 

 

Williamsburg Salsa Orchestra – My girls (Animal Collective)

 

 

Williamsburg Salsa Orchestra – Wolf like me (TV on the radio)

 

 

Williamsburg Salsa Orchestra – Alala (Cansei de ser sexy)

 

 

Williamsburg Salsa Orchestra – Hey Lloyd, I’m ready to be heartbroken (Camera Obscura)