da Eddy a Inkiostro:
Tema: affinità e divergenze tra Michel Gondry e l'anonimo regista dell'opera in allegato. I miei coetanei si soffermano sull motivo musicale. Tu, che per motivi anagrafici potresti essere immune a reminiscenze proustiane, non vedi un continuum stilistico che porta dritto dritto (mutatis mutandis e con più ampia manleva di mezzi) appunto a un certo Gondry?
da Inkiostro a Eddy:
Beh, indubbiamente l'uso di effetti speciali analogici e di costumi volutamente poveri (invece che di effetti CGI che all'epoca esistevano già e che sicuramente erano nelle disponibilità di un regista così all'avanguardia) ricordano molto lo stile di Gondry, quindi non si può escludere che lo stesso si sia ispirato a questo video per costruirci sopra una buona fetta della sua poetica.
Dovremmo scoprire se per caso è andato forte in francia, ad esempio. Non ho dubbi che riuscirai a reperire questa informazione.Ma il bambino che canta "Occhio all'occhio del ranocchio" è lo stesso di "Mi scappa la pipì papà"?
da Eddy a Inkiostro:
No, il bambino di Mi scappa la pipì è il figlio di un giornalista di Roma e ora lavora a SKY (conosciuto personalmente a Sanremo) mentre il bambino delle Mele Verdi si chiama Paolo Peroni (da non confondersi con il Pierpaolo Peroni produttore degli 883 e marito di Syria) ed è il figlio di Mitzi Amoroso, animatrice del progetto Le mele verdi.
da Inkiostro a Eddy:
Genio. Ora lo pubblico.