lunedì, 04/10/2010

Come si fa l’inchiostro senza k

Doveroso, ma molto bello e assolutamente ipnotico (anche se, dicono, letale): come si fa l'inchiostro?

 

[grazie a Pier Mauro]

domenica, 03/10/2010

Il ritorno dei Massimo Volume

Era già stata caricata online un paio di giorni fa ma poi era stata rimossa. Adesso, non so per quanto, c'è di nuovo: ecco Litio, una strepitosa anteprima del nuovo disco dei Massimo Volume (Cattive abitudini), in uscita il 15 Ottobre per La tempesta Dischi.
Sono tornati, e per fortuna sono ancora quelli di una volta.

 

venerdì, 01/10/2010

Una lezione di comunicazione politica (Bossi, anyone?)

[ Da Saturday Morning Breakfast cereal]

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venerdì, 01/10/2010

READ bookshelf

[Scattata da qualche parte a Stoccolma da questo tizio su Flickr. Grazie ad Alina]

giovedì, 30/09/2010

Quello che la televisione italiana non sarà mai

Uno dei conduttori di talk show più famosi d'America (Jimmy Fallon),  una delle pop star globali pù di successo della sua generazione (Justin Timberlake) e uno dei combo più poderosi del suo genere (The Roots) in uno strepitoso medley di classiconi hip-hop che mostra in modo lapalissiano quello che la televisione italiana non sarà mai. A noi al massimo capita Fazio che duetta con Baglioni. Per dire.

giovedì, 30/09/2010

The ultimate combo

The Ultimate combo, di David Soames. Poster in vendita qui

mercoledì, 29/09/2010

Vorrei vedere il concerto, non il tuo dannato videofonino

I Wilco hanno vietato l'uso di fotocamere e videofonini durante i loro concerti. Natalie Merchant recentemente ha ricordato stizzita al pubblico che lo show era sul palco e non nei loro schermi. I Black Crowes ne hanno fatto una crociata, e sono sempre di più le band che si sono stufate di suonare davanti a un pubblico immobile sovrastato da muro di macchine compatte e telefonini. I videofonini stanno uccidendo l'atmosfera dei concerti? Lo racconta il Wall Street Journal, e se lo chiede Luca Cabal Castelli su La Stampa:

 

Gli effetti sono numerosi. C'è la seccatura, quando sei immerso in platea, di dover fare uno slalom tra i telefonini per riuscire a vedere il palco. C'è la mutazione nell'atteggiamento e nella partecipazione  del pubblico, che quando è concentrato a tenere in equilibrio un iPhone probabilmente non ha più molto tempo per cantare o ballare. C'è un'affascinante memoria visiva che si dispiega su YouTube, sui forum, su Facebook, portando le immagini dei concerti a chi non ha potuto esserci, costruendo nuovi racconti collettivi (l'intero live dei Radiohead registrato a Praga lo scorso anno), aiutando i tuoi ricordi a non sfumare troppo rapidamente.

 

Quando il tizio davanti a me mi copre la visuale con la sua fotocamera, impedendomi di vedere il palco durante la mia canzone preferita, magari mi arrabbio. E mi chiedo come sia possibile che non si lasci trascinare dalla musica: vergogna, stacca quell'affare e goditi il concerto! Però poi quando trovo su YouTube un brano fantastico di un live che ho particolarmente amato, ripreso praticamente dal posto in cui ero io, con tanto di pioggia e traballamenti, mi si riaccende istantaneamente un'emozione e non posso che ringraziare l'autore e riguardarmi il video in loop. [#]

Ovviamente basterebbe un minimo di buon senso e moderazione per salvare capra e cavoli e consentire foto e video senza rovinare il concerto a nessuno. Ma siccome ai concerti queste qualità paiono ben rare, ed è assai comune trovarsi davanti lo spilungone immobile che filma tutto il concerto con uno smartphone o la fulminata che passa un'ora a cercare di scattare almeno una foto non mossa da 100 metri  con una compatta da 150 euro, io li vieterei sempre e comunque. Lascerei solo i professionisti o presunti tali con le reflex nelle prime file. Per tutti gli altri, botte. Sono troppo cattivo?

mercoledì, 29/09/2010

This pencil kills fascists

La spettacolare matita con scritta ispirata al celeberrimo motto scritto sulla chitarra di Woodie Guthrie (e da allora imitato dalle band di mezzo mondo). Si compra qui.

martedì, 28/09/2010

Trolololo 2010

Il Trolololo è stato forse il meme più di successo dell'ultimo anno internettiano. Se almeno una volta avete cliccato sul link sapete il perché; e sapete anche che il bello è che non c'è nient'altro da sapere. 

Continuate a non saperne nulla, e cliccate sul video qua sotto. L'unica cosa che si capisce è la data (che risale a poco più di una settimana fa); il presentatore ventriloquo, il crescendo orchestrale, i tizi travestiti in modo bizzarro fanno il resto. Long live Trolololo

 

[grazie a Checco] 

 

lunedì, 27/09/2010

Florence and the machine (by Blackhair)

 

MP3  Florence and the machine – Postcards from Italy (Beirut cover)

venerdì, 24/09/2010

Ten decisions shape your life, you’ll be aware of five about

Quante sono le decisioni fondamentali che danno forma alla tua vita? E di quante ti rendi veramente conto? Quando hai deciso che facoltà frequentare e quando che lavoro fare? Quando di lasciare la tua ex con cui litigavi un po' troppo, e quando di provarci o meno con quella ragazza che ti piace e che un giorno potrebbe essere la madre dei tuoi figli? Quando di ubriacarti quella sera, così che la mattina dopo non avevi voglia di alzarti e hai mancato un incontro che forse ti avrebbe cambiato la vita? E hai davvero deciso di vivere nella città in cui vivi oppure devi cercare più indietro, nella volta in cui hai preso in mano un libro, o guardato un film, o alzato la cornetta e ha iniziato a insinuarsi il pensiero che questo potesse essere il posto per te?
Le riusciresti ad elencare, le dieci decisioni che hanno dato forma alla tua vita?

 

Vi consiglio di evitare di pensarci, o di farlo solo se avete molto tempo libero e pochi rimpianti. Io mi ci sono trovato qualche sera fa, partendo dai versi iniziali di I'll try anything once, la versione demo (che però è più una versione alternativa, visto che ha anche un testo diverso) di You only live once degli Strokes che sta nel trailer e nella scena centrale di Somewhere di Sofia Coppola. Una canzone mesmerizzante, il cui languore dolceamaro si adatta in modo criminale ai bilanci che non tornano e alla crescente consapevolezza che quello che credevi un piano in realtà è forse solo una serie di coincidenze fortuite ma non necessariamente fortunate; il frutto di decisioni non troppo meditate che ti avrebbero fulminato se avessi potuto capire davvero quali conseguenze avrebbero avuto. Col rischio di scoprire che le decisioni sbagliate, ammesso che si possano mai davvero definire tali, le avresti prese tutte comunque, così come adesso, pur con la saggezza che in teoria accumuli anno dopo anno, continui a prenderle con l'incoscienza di chi finge che non abbiano un numero impredicibile di implicazioni. Forse nessuna, o forse, in una catena impossibilmente aggrovigliata di eventi, quella che ti cambierà la vita.

 

 

MP3  The Strokes – I'll try anything once (You only live once demo)

 

 

MP3  The Strokes – You only live once

giovedì, 23/09/2010

Animals in the big picture

A baby tiger cub is found packed among stuffed toy tigers in the suitcase of a woman flying from Bangkok to Iran, at Suvarnabhumi Airport, in Bangkok, Thailand on Aug. 22, 2010. After a suspicious-looking X-ray of the suitcase was seen, authorities at Bangkok's international airport discovered the drugged tiger cub hidden among stuffed toy tigers. (AP Photo/Suvarnabhumi Airport Wildlife Checkpoint of the Department of National Parks, Wildlife and Plant Conservation) [#]

Se guardate solo una cosa online oggi, fate in modo che sia la spettacolare gallery Animals in the news di The Big Picture. Una meraviglia.

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giovedì, 23/09/2010

Due lezioni su come si fa una reunion

Ultimamente di reunion di band più o meno storiche ne abbiamo viste un sacco, e tra panzoni svogliati che tornano sul palco solo per raccogliere un po' di grana su quanto seminato in gioventù e rocker nati che anche dopo molti anni di pausa non hanno perso la stoffa e la voglia di divertirsi, abbiamo imparato abbastanza bene a distinguere tra le reunion finte e pretestuose da quelle vere e sensate. E alla seconda categoria paiono appartenere due ritorni discografici piccoli ma pieni di significato che hanno luogo proprio in questi giorni.

 

Una settimana fa sono tornati con un nuovo disco i Superchunk, indie-band americana di culto tra le cui fila militano i fondatori della Merge (che è tipo una delle etichette indie più fighe della storia, che pubblica, tra gli altri, Arcade Fire e Spoon). Onestissimo e gioiosamente schitarrante, il loro Majesty Shredding odora di anni '90, power-pop e band che suonano nei garage dei sobborghi; una ventata di aria fresca e al contempo sapientemente familiare, senza le spesso inutili sovrastrutture delle band à la page e le pretese dei giovani che ancora hanno qualcosa da dimostrare. Non vi cambia la vita di un millimetro, ma si ascolta a volume alto.

 

Trionfale ritorno anche per i Vaselines, sgangherato duo scozzese dalla vita breve alla fine degli anni '80 reso immortale dalle cover registrate dai Nirvana (Molly's Lips e Jesus doesn't want me for a sunbeam) e presente sul dizionario come illustrazione per la voce «seminale». La formula tutta jangling guitar e indie-pop cantilenato non è cambiata, e la straordinaria e largamente non riconosciuta influenza avuta dalla band nel corso degli anni non rende meno godibile il loro Sex with an X.

 

E curiosamente i video nuovi delle due band sono una metafora, ciascuno a modo suo, proprio della relativa reunion: la grottesca banda di hipster che ne aveva preso il posto a tradimento viene scacciata dai Superchunk, mentre Eugene Kelly e Frances McKee in vesti ecclesiastiche tornano insieme e intraprendono un viaggio come dei bastardissimi Bonnie e Clyde. Se volevate sapere come si fa una reunion, eccovi due esempi con i controfiocchi.

 

 

mercoledì, 22/09/2010

It’s never lupus

[Due sere fa negli States è cominciata la settima stagione di Dr. House, e curiosamente non è stato rimangiato, come immaginavo, il pauroso sconvolgimento di trama con cui finiva la stagione precedente. Che è anche una di quelle cose che aspettavamo tutti da più o meno 7 anni. Ora staremo a vedere.]
[Grazie a Lucia per la foto]

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martedì, 21/09/2010

Everything is a Remix

di

Everything is a Remix from Kirby Ferguson on Vimeo.

 

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martedì, 21/09/2010

XKCD wedding cake

Al momento da queste parti la prospettiva di un matrimonio sembra un tantino remota, ma se mai dovesse succedere, sia messo agli atti che voglio anch'io questa torta nunziale, ovviamente ispirata a una delle più classiche strip del nerd web-comic per eccellenza XKCD

 

[via]

lunedì, 20/09/2010

Il robot accoppia-calzini

Dopo il robot che piega il bucato, all'Università di Berkeley hanno inventato anche il robot che accoppia e piega i calzini. Come si comporterà con il mio cassetto dei calzini spaiati? 

| # | oh my geekness | I Commenti sono chiusi

lunedì, 20/09/2010

Hipster Hitler

 

Hipster Hitler è già il web comic preferito di un paio di persone che conosco. 

[grazie a heilvetica (ehe) che l'ha segnalato la settimana scorsa nei commenti]

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sabato, 18/09/2010

Ed è subito meme

 

 

 

 

[questo e altro da Chiara, qualcosa  di simile anche da dis0rder. E sicuramente in giro sarà pieno di gallery, li hanno fatti apposta per conquistare (di nuovo) gli internets, secondo me]

venerdì, 17/09/2010

Athebustop is in the soundcloud

 

Dai Concerts à emporter della Blogoteque alle Black Cab Sessions, da Piazza Delight di Pronti al peggio a Prodezze fuori area, negli ultimi anni nella scena musicale è tutto un fiorire di concerti acustici e live sets non convenzionali suonati nei posti più strani e ripresi in video per essere messi sul web. 

Da poco si è gettata nella mischia anche Soundcloud, la piattaforma che rappresenta lo stato dell'arte per lo streaming e l'hosting musicale che sta prendendo il posto che qualche anno fa era di MySpace; Soundcloud non è americana ma ha base a Berlino, ed è proprio su un tetto di Berlino che vengono registrate le Soundcloud Sessions. Ed è a Berlino che ha base ora il beneamato folksinger pesarese Athebustop, che un po' di tempo fa venne a trovarmi in radio e che se continua così tra non molto comincerà a impensierire Damien Rice e soci per bravura e intensità. La session che ha registrato (come al solito con Miriam Moroni al violoncello) è molto bella, e, in un giorno di pioggia come oggi, pressoché perfetta.