mercoledì, 02/02/2011

Nubi di ieri sul nostro domani odierno

I Perturbazione fanno le cose per bene, e già qualche mese fa, in occasione dell'uscita del loro ultimo disco Del nostro tempo rubato, vi ho spiegato estesamente il perché.

A confermarci che da queste parti non c'è quasi nessuno come loro, il terzo video estratto dal disco (Mondo tempesta) ha persino il finale a scelta, come i libro-game o le storie a bivii di Topolino. Il mio preferito è il primo; ma probabilmente cambia a seconda del tempo che fa.

 

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mercoledì, 02/02/2011

Impronte digitali festeggia Wikipedia

di

Per la verità il compleanno dei 10 anni è stato il 15 gennaio, però ogni scusa è buona per osannare Wikipedia. Ieri su radiocitta'fujiko abbiamo intervistato Frieda Brioschi, presidente di Wikimedia Italia. Oltre a svelarci alcuni dettagli succulenti, come che nessuno dalla Treccani li ha mai chiamati, o la passione personale per la correzione di accenti e affini, Frieda ha raccontato come nei prossimi anni si cercherà di migliorare la qualità delle voci e della scrittura collettiva, come vengono utilizzate le donazioni di cui c'è sempre bisogno, ha commentato la provocazione "Wikipedia è maschia?" e ha infine replicato  ai ridicoli attacchi del Tg5 che considera l'enciclopedia "uno strumento del demonio".

Per tutto il resto qui sotto il consueto podcast.

 

 

 

MP3  Impronte digitali – Intervista a Frieda Brioschi, presidente di Wikimedia Italia

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lunedì, 31/01/2011

Foxes Blues

Sabato sera, centro di Bologna.

Uscito dalla mia osteria romana preferita, accelero il passo per raggiungere la macchina e dirigermi verso il Covo, dove suoneranno i Tunas e, a seguire metterò un po' di dischi. Passo di fianco a una fermata dei mezzi, e riconosco una melodia famigliare: ad aspettare il bus ci sono due ragazze, che stanno intonando a cappella una bella versione di White Winter Hymnal dei Fleet Foxes. Sono un'apparizione splendida e inattesa, e non fosse che sono di fretta, mi fermerei ad ascoltarle e batterei le mani. Ma continuo dritto e me ne vado. Di lì a poco comincerà a nevicare, e sarà una gran bella serata.

 

La notizia è che Fleet Foxes sono tornati, e un po' ci mancavano. Il nuovo disco si chiamerà Helplessness Blues e uscirà a Maggio per Sub Pop. Il pezzo che gli dà il titolo non si discosta di una virgola dallo stile del primo disco della barbuta band di Seattle, anche se forse gli manca la forza e la familiarità istantanea a senza tempo dei primi singoli. E' che quando esce sarà già Primavera, dev'essere quello.

 

 

 

MP3  Fleet Foxes – Helplessness blues

lunedì, 31/01/2011

Sarà finta, ma mi piace pensare di no

[da qui]

domenica, 30/01/2011

Quella cosa sul dito

sabato, 29/01/2011

Anarchia tricologica

Simone Cristicchi e Maolo dei My Awesome Mixtape / Quakers and Mormons, incontratisi per caso in un autogrill dalle parti dell'Aquila.

[La foto è di Gabriele Spadini, grazie a Pelodia]

venerdì, 28/01/2011

Autocorrect FAILS

Se avete un iPhone conoscete già molto bene la  funzione di autocorrezione e le sue temibili conseguenze, al cui confronto gli indimenticati T9onimi impallidiscono e vanno a nascondersi in un angolo. 

Recentemente Funny or die ha compilato i The 11 Most Amazing Autocorrect Fails, basandosi sulla raccolta quotidiana effettuata da DamnYouAutocorrect.Com. Non so se sono solo io, ma leggendoli mi stavo quasi soffocando dalle risate. 

 

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venerdì, 28/01/2011

Unfamiliar Stars

Ti rendi conto che un periodo è difficile quando ti ritrovi alle 2 di notte di un giorno lavorativo con la carta di credito in mano a ordinare da un sito australiano il DVD del concerto di addio di una delle tua band indie-pop preferite. Che è quello che mi è successo qualche sera fa, quando ho letto il post di Matteo che segnalava l'uscita di Unfamiliar Stars dei Lucksmiths:

 

Dovessi scegliere, pistola alla tempia, una sola canzone tra tutte quelle scritte e suonate dai Lucksmiths sospetto sarebbe "The Chapter In Your Life Entitled San Francisco". L'intero mondo della band australiana è racchiuso lì dentro: una melodia semplice e subito contagiosa, una storia di malinconia raccontata in poche, luminose parole. E un testo capovolto. Ricordo che ci misi qualche minuto a fare due più due, unire i concetti "estate" e "Australia", e decifrare quei versi iniziali: "Is it April yet? / I forget sometimes how slowly summer passes". A quel punto divenne chiaro anche che le "unfamiliar stars" citate più avanti sono invece per noi già più familiari.

 

"Unfamiliar Stars" è anche il titolo del Dvd che la – sempre sia lodata – Matinée Recordings pubblica per rendere omaggio, a poco più di un anno dallo scioglimento, alla band di Marty Donald, Tali White, Mark Monnone e Louis Richter. Dentro si può trovare la registrazione del concerto di addio suonato nell'agosto del 2009 al Corner Hotel di Melbourne: trentatré canzoni per una scaletta che attraversa avanti e indietro una carriera lunga sedici anni e una decina di album.

 

Il Dvd esce ufficialmente il prossimo 8 febbraio, ma si può già preordinare (se lo volete in PAL dovete andare da The Lost And Lonesome Recording Co.). Intanto c'è il trailer.

 

 

 

MP3  The Lucksmiths – The chapter in your life entitled San Francisco

MP3  The Lucksmiths – Camera Shy

 

giovedì, 27/01/2011

Intervallo

giovedì, 27/01/2011

Impronte Digitali con EmmeBi

di

I lettori di questo blog sicuramente già conoscono EmmeBi. Martedì l'abbiamo ospitato ad Impronte digitali su radiocitta'fujiko e abbiamo parlato di molte cose: alcune impegnative (come marketing & brand sulla rete ed effetto WikiLeaks), mentre altre più leggere come le nuove infornate di serie inglesi e americane. Abbiamo provato a non citare Hello Kitty, ma non ci siamo riusciti. Il resto lo potete ascoltare dal podcast qui sotto.

 

MP3 Impronte digitali – EmmeBi

 

 

martedì, 25/01/2011

Piccole idee che rendono la nostra vita migliore

Throx produce calze e calzini in confezioni da tre. Così se ne perdi una  non fa niente.

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martedì, 25/01/2011

Cos’è?

lunedì, 24/01/2011

La torta è sempre buona

Forse avrete letto che la settimana scorsa è uscito un nuovo disco dei Cake (sì, quelli della cover di I will survive, quelli di Never There, quelli di Short Skirt / Long Jacket, diventata poi la sigla di Chuck),  e forse avrete anche letto che ha inaspettatamente esordito al numero uno della classifica americana, e l'ha fatto vendendo meno di qualunque altro disco nella storia (non saprei spiegare esattamente il perché, ma la cosa sembra in qualche modo splendidamente appropriata). 

 

Showroom of compassion è lontano dall'essere un disco perfetto, ma lo sto ascoltando un sacco e mi piace. Durante il secondo anno di vita di questo blog, più o meno sei anni fa, avevo scritto un post su di loro; quello che penso non è cambiato minimamente, quindi lo copioincollo senza cambiare una virgola:

 

La torta? E’ buona

Dai Cake io non chiedo altro che facciano sempre lo stesso disco; loro, di solito, mi accontentano. So che là fuori c’è un sacco di gente a cui non stanno particolarmente simpatici; un po’ lo capisco, sono talmente -spudoratamente- pop, talmente fedeli a un’estetica da qualche parte tra l’FM americana, Mtv, e l’alternative anni ’90, con in mezzo una spruzzata di funk e un pizzico di indie, che possono facilmente sembrare ruffiani o, al meglio, una band senza nulla da dire. Se non hanno niente da dire, però, lo fanno con personalità da vendere, prendendosi così poco sul serio (e -cosa rara- senza scomporsi) da sembrare molto più autentici e credibili di un sacco di gruppi più blasonati.

Io, da parte mia, li ho adorati dal primo momento, da quando su Suoni e Ultrasuoni passava in heavy rotationThe distance, e le cover pressochè perfette di I will survive e Perhaps perhpas perhaps mi hanno portato a procurarmi il loro capolavoro Fashion Nugget per poi scoprire anche altri pezzi brillanti come Frank SinatraDaria (!) e Italian leather sofa. Per non parlare del piacere che ho avuto anni dopo, nello scoprire -imbattendomi in Never there in un nastrone- che era uscito un nuovo disco, Prolonging the magic, seguito a ruota da Comfort Eagle con l’ottima Short skirt/Long Jacket (chissà se qualcuno si ricorda il video). 

Il loro ultimo disco, Pressure Chief, è uscito da poco, ed è uguale a tutti gli altri; di conseguenza è splendido. C’è il ritornello di No phone che si incolla in testa e non se ne va più, c’è Take it all away che forse è malinconica o forse no, e c’è lo pseudo country gioioso di The end of the movie che in 2 minuti snocciola una perla d saggezza spicciola mica da poco. Soprattutto, in realtà, la Torta ha una personalità che è come un marchio di fabbrica, che conferisce a canzoni di 3 minuti quello che ogni vero pezzo pop dovrebbe avere: il gusto. La torta? E’ buona.

 

MP3  Cake – Moustache man (Wasted)

MP3  Cake – Got to move

 

venerdì, 21/01/2011

Il vostro videoclip preferito per le prossime 3 ore

Non so assolutamente chi siano gli Eskmo e ogni volta che sento nominare la Ninja Tune re-imparo che non ha chiuso 10 anni fa come pensavo, però questo video (una specie di Star Guitar costruito su un video di 22 secondo di istockphoto) è una figata.

 

giovedì, 20/01/2011

In tema col clima: Best snowman ever

[via]

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giovedì, 20/01/2011

Hipster Superheroes Are Super-Irritating

[grazie a Cabal]

mercoledì, 19/01/2011

A day in the future

I awake in bed. I’m warm and safe, like every morning. Outside it is twenty below zero, but from inside my home winter seems far away.

As I rise and stretch, I notice I’m sore. Not from tending the fields though. I have no fields. Some unseen person does all the field-tending for me. Sometimes I forget that there’s any field-tending going on at all.

I buy all my food — I wouldn’t know how to grow it or hunt it. Three or four hours’ pay gets me a week’s worth. It’s a pretty good arrangement. I’m thirty years old and I’ve never gone a day without food.

My soreness is actually from my leisure time, not work. I spent yesterday sliding down a snow-covered slope with a board attached to my feet. After that I was pretty worn out, so I went to a friend’s house, drank beer that was wheeled in from Mexico by another person I never met, and watched a sporting event as it unfolded in Philadelphia.

I don’t live in Philadelphia, but my friend has a machine that lets us see what’s happening there. I have one too. Almost everyone does.

The sun won’t rise for another hour, but I don’t need to light a fire or candles. I have artificial ones, mounted on the ceiling. Hit a tiny switch and I can see everything, any time of day. [#]

Continua qui, e un po' fa pensare.

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mercoledì, 19/01/2011

Se volete farmi un regalo

[Brick your iPhone]

martedì, 18/01/2011

La cicala e la formica reloaded

[da Saturday Morning Breakfast Cereal]

lunedì, 17/01/2011

Lost in translation

Non so esattamente perché, ma mi fa sempre un po' strano quando mi imbatto in un musicista italiano che prende una nota canzone inglese o americana e ne realizza una versione italiana in modo fedele e molto letterale.

Negli ultimi giorni la cosa mi è capitata due volte: con il disco d'esordio di Lavinia!, giovanissima cantautrice friulana al debutto per Matteite Records, che contiene al suo interno una cover fedelmente tradotta del classicone Anyone else but you dei Moldy Peaches (furbescamente reintitolata Juno) e con la nuova fatica degli Egokid, che escono in questi giorni con il nuovo disco Ecce homo che osa mettersi alle prese con l'intoccabile Girls & Boys dei Blur trasformandola ovviamente in Ragazzi + ragazze.

Anche a voi fa lo stesso effetto straniante sentir cantare Amante part-time / Amico a tempo pieno o La strada è una giungla / Dov'è la polizia? con musica e arrangiamento identici ai pezzi originali, o è un problema solo mio? Si può (anzi, si deve!) toccare anche l'intoccabile o certi pezzi se non si ha una chiave nuova per leggerli è meglio lasciarli stare?

 

 

MP3  Lavinia! – Juno (The Moldy Peaches – Anyone else but you cover)

 

MP3  Egokid – Ragazzi + ragazze (Blur – Girls & Boys cover)

sabato, 15/01/2011

Hipster Shore

GENIO!

So we're in this house and we're supposed to be making friends…but…that's so unoriginal.

[via]

 

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venerdì, 14/01/2011

Dance dance dance

E' venerdì e io non ho voglia di trovare niente di intelligente da postare (come se invece di solito..), quindi approfittando del weekend incipiente metto un po' di musica da ballo. Via la scrivania, spazio alle strobo, fate scendere la mirrorball e accendete le mattonelle del pavimento stile Studio 54:

 

 

Gli Holy Ghost vengono da Broolkyn, hanno remixato mezzo mondo, e incidono per la DFA. Dopo una marea di singoli (l'ultimo è qua sotto: synth kraftwerkiani e arpeggiator balearici) ad Aprile arriva finalmente il loro LP d'esordio. 

 

MP3  Holy Ghost – Do it again

 

 

 

Ancora synth kraftwerkiani (Trans-Europe Express, anyone?) e ancora DFA, che per il singolo degli Shit Robot cala l'asso di briscola del leader degli LCD Soundsystem. [bel video, tra l'altro]

 

MP3  Shit Robot feat. James Murphy – Tuff enuff

 

 

 

Va bene, lo ammetto: sono un tipo un po' monotematico, e le produzioni della DFA mi conquistano quasi sempre. Ad esempio come fai a resistere al piccolo anthem italo-disco dei Discodeine per il quale presta la voce nientemeno che sua maestà Jarvis Cocker dei Pulp? Heavy repeat, e atmosfera da Vacanze di Natale, quello originale. [anche qui bel video]

 

MP3  Discodeine feat. Jarvis Cocker – Synchronize

 

 

 

La giunonica vocalist dei The Gossip lascia le chitarre e si immerge ancor di più nel luccicante mondo dello showbiz che come è noto ultimamente le piace assai, pubblicando un EP solista di pop elettronico danzereccio e gommoso prodotto dai Simian Mobile Disco. Tutta gente che sa il fatto suo; ed esce fuori una cosa tipo Robyn, ma un po' più di plastica. Se vi piace il genere..

 

MP3  Beth Ditto – Do you need someone

giovedì, 13/01/2011

Dexter’s victims

L'infografica della settimana è il bellissimo riassunto di tutte le vittime di Dexter.
Clicca per ingrandire, ma se non sei in pari con gli USA occhio che è tutta uno spoiler..
[via]

 

giovedì, 13/01/2011

Mi ha fatto ridere

[via]

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