Game of thrones violin solo cover (via).
L'inatteso sold-out dell'ultim'ora rovina un po' la festa per i tanti amici che purtroppo non riusciranno ad esserci, ma dà un'idea della fama raggiunta dai The National e dal piccolo evento che rappresenterà il loro concerto di questa sera a Ferrara. Io per un pelo non rimanevo fuori, e sarebbe stato un po' ironico perchè in occasione di questo concerto sono stato invitato dagli amici di Ciccsoft a dare il mio modesto contributo a una cosetta carina che i nostri, come fecero anche l'anno scorso per il live dei Pixies, hanno realizzato per l'occasione. Come la presentano loro:
Turn the light out, say goodnight,
no thinking for a little while
Abbiamo pensato che il concerto dei National di martedì 5 luglio, per Ferrara Sotto le Stelle, meritasse una sorpresa. Che ce la meritassimo noi, una sorpresa. Uno speciale di carta, da toccare e conservare, come siamo soliti fare da queste parti, di tanto in tanto. Ma un po’ diverso dal solito.
Quattro racconti, per quattro canzoni, scritti per Ciccsoft da Cidindon, Chiara, Inkiostro e GiorgioP/Junkiepop. Illustrati dai disegni dei ragazzi di Maciste (Federico Manzone, Damiano Fenoglio e Lorenzo Mò). Tutto infilato dentro una busta.
Il risultato lo potrete scoprire martedì sera, mentre sarete in coda dai cancelli oppure seduti in piazza Castello ad attendere prima Beirut, e poi The National. Saranno disponibili 500 copie: se volete che ve ne teniamo da parte una, fateci sapere. [#]
Se n'era parlato quasi due anni fa su queste colonne come una notizia meravigliosa, ora invece la fredda smentita: il comune di Tonara non vuole più dedicare una via a Joe Strummer !!
Il piccolo paese al centro della Sardegna, noto per la produzione di torrone, ha eletto una nuova giunta di centrodestra, gli amici di (Su Barraliccu), entusiasmi come e più di noi, sono andati subito a informarsi da Stefano Succu, neo assessore ai lavori pubblici: “l’idea non è mai nemmeno stata discussa dall’attuale amministrazione”.
Non facciamo scoraggiare e votiamo l'immancabile sondaggio / petizione !!
PS. l'espressione tipicamente indi(e)gena può esser tradotta come "joe strammer a tutti i costi"
Video Software Dealers Association contro Schwarzenegger non è il titolo di un B-movie con l'attore che interpreta se stesso. Ma una sentenza di una Corte della California che dà ragione ai venditori di videogames contro una proposta di legge californiana che voleva proibire la vendita ai minori di videogiochi violenti. Per questa legge, i giochi proibiti sono quelli in cui
la gamma di opzioni disponibili per il giocatore include uccisioni, mutilazioni, smembramenti o violenza sessuale contro un'immagine di essere umano, qualora tali atti siano rappresentanti [in un modo] che secondo una persona ragionevole, che consideri il gioco nel suo complesso, attragga l'interesse deviato o morboso dei minori [che è] palesemente offensivo del prevalente sentire comune riguardo a ciò che è adatto ai minori
Per i venditori di videogiochi la legge è contraria al Primo Emendamento della Costituzione USA e in particolare a quella parte del Primo Emendamento (che sancisce anche la libertà religiosa, la libertà di associazione eccetera) che è nota come la Free Speech Clause, la clausola sulla libertà di parola. Cioé il principio per cui la legge non può in alcun modo limitare la libertà di espressione degli individui.
La Corte ha dato ragione ai venditori di videogiochi e la California ha quindi fatto ricorso alla Corte Suprema. E lunedì la Corte Suprema ha confermato la sentenza californiana, concludendo, con votazione di 7 a 2, che la restrizione al contenuto dei videogiochi è una restrizione alla libertà di espressione e non può essere ammessa se non in casi eccezionali. Per la Corte Suprema, il principio della libertà di espressione è sempre identico, a prescindere dal medium con cui ci si esprime:
La Free Speech Clause esiste principalmente per proteggere il discorso su questioni pubbliche, ma è stato riconociusto da molto tempo ormai che è difficile distinguere la politica dall'intrattenimento ed è pericoloso provarci. "Chiunque ha familiarità con esempi di propaganda tramite opere di finzione. Ciò che per un uomo è svago insegna la dottrina di un altro" (Winters contro New York). […] Come i libri, le opere teatrali e i film, che li hanno preceduti, i videogiochi comunicano idee – e persino messaggi sociali – attraverso espedienti letterari familiari (come personaggi, dialoghi, trama e musica) e attraverso caratteristiche specifiche del mezzo (come l'interazione tra il giocatore e il mondo virtuale). Ciò è sufficiente a riconoscere la protezione ai sensi del Primo Emendamento.
La Corte Suprema ha già sostenuto che "i giudizi estetici e morali sull'arte e sulla letteratura sono materia di scelta dell'individuo non di decreti del Governo, anche se quest'ultimo dovesse avere un mandato della maggioranza" (Stati Uniti contro Playboy Entertainment Group Inc.). E ha anche ribadito che il principio base in materia è quello per cui "il Governo non ha alcun potere per restringere l'espressione a causa del suo messaggio, delle sue idee, del suo oggetto o del suo contenuto" (Ashcroft contro American Civil Liberties Union).
Esistono delle eccezioni, ad esempio l'oscenità, l'istigazione a delinquere e le aggressioni verbali. Si tratta, però, di "categorie di discorso ben definite e strettamente limitate, la cui prevenzione e la cui punizione non hanno mai sollevato alcun problema costituzionale" (Chaplinsky contro New Hampshire). E, peraltro, la Corte ha un'idea ben chiara di cosa sia "oscenità":
l'eccezione di oscenità al Primo Emendamento non copre qualsiasi cosa che il legislatore ritiene scandaloso, ma solo la rappresentazione di "atti sessuali"
Carta igienica, l'infografica. (via)
E' un grande onore ospitare la più grande geniessa del video musical/politico/virale. La Sora Cesira non ha bisogno di presentazioni (quasi), i classici "Arcore's Night" e "We are for polverini" o il recente "Abba" sui referendum parlano da soli.
Ma stasera ad Impronte digitali (ore 19 su radiocitta'fujiko), faremo parlare lei. Abbiamo una marea di domande da farle, aspettiamo anche le vostre.
MP3 Impronte digitali con la Sora Cesira
Dalla serie di disegni The Broship di How are you I'm fine thanks.
[grazie a Checco]
Ve la ricordate l'Estate del 2006? Eravamo giovani, eravamo belli, eravamo felici, e le radio passavano senza sosta quel gran pezzone pop che è Crazy degli Gnarls Barkley, il progetto estemporaneo del soulman Cee-Lo Green e dell'uber-producer Danger Mouse.
E ve lo ricordate l'Inverno del 2007? Eravamo giovani, eravamo belli ma eravamo tristissimi, e per crogiuolarci nel nostro dolore ascoltavamo No one's gonna love you dei Band of horses, una band di barbuti post-grunger di Seattle che parlavano di funerali, fantasmi e tristezze assortite.
Mai avremmo potuto credere, allora, che la tonante voce che intonava l'anthem estivo Crazy cinque anni dopo si sarebbe cimentata proprio con il ballatone tristerrimo di cui sopra, peraltro trasformandolo quasi in un pezzo allegro. Strana la vita.
MP3 Cee Lo Green – No one's gonna love you (Band of horses cover)
36 versioni di Paranoid Android trovate su Youtube, e mixate in audio e video fino a farle diventare un'enorme jam session virtuale.
Asocial Network I e Asocial Network II di Maurice Mbikayi.
(grazie a Pirex)
Dalle mie parti in questi giorni si va coi pazzi, e insieme a una spaventosa mole di lavoro, a una bastardissima influenza fuori stagione e ad altri impegni extra-lavorativi vari ed eventuali addensati tutti nel giro di un paio di settimane, si fa fatica a tenere il passo. Si fa a malapena in tempo a gioire per la messa online (con download gratuito per una settimana) della cover di Crazy in love di Beyonce rifatta dai ravennati Heike has the giggles, un pezzo che i nostri suonano dal vivo da anni e che appunto da anni qui si aspetta di poter riascoltare e ballare. Il pezzo viene regalato per supportare il tour estivo (di cui ho perso la data zero all'Hana-bi ma di cui cercherò di non mancare la data bolognese il 7 Luglio alla Botanique) in cui i nostri presentano il nuovo singolo Dear Fear, che anticipa il nuovo disco, in uscito per autunno per Foolica records e che -non so se ve lo posso dire- è una BOMBA. Alzate il volume!
Un videogioco sul commercio equo e solidale. Si chiama "The invisible hand", è prodotto a Bologna dalla Koala Games (quella di Facciamo un videogioco). Progetto molto interessante con cui a Impronte digitali abbiamo giocato e parlato con Maddalena Cattani, che per la ong Reggio Terzo Mondo ha seguito fase di progettazione e ora di diffusione/promozione. Il ruolo delle organizzazioni è stato cruciale nel rendere più reale e interattivo la trama che infatti segue tutta la filiera della produzione: coltivazione, accordi con distributori e arrivo nelle botteghe eque di tutto il mondo.
L'intento educativo è palese, "The invisible hand" è pensato per studenti e ragazzi. Ma anche noi ottuagenari ci siamo divertiti molti, oltre tutto si può scaricare direttamente online tramite donazione libera, che va poi reinvestita nei progetti delle ong coinvolte. Buon divertimento!!
IMPRONTE DIGITALI – The Invisible Hand