giovedì, 10/07/2003

nessun titolo

Morr Music Viaggi
Breaking news: la Morr Music, celebre etichetta discografica tedesca, per la quale incidono alcuni tra i più brillanti nomi della scena elettronica mondiale (Notwist, Mum, Lali Puna, Opiate, Ms John Soda, Styrofoam), ha deciso di chiudere bottega e di trasformarsi in un’agenzia viaggi. Non è ancora stato diramato un comincato ufficiale ma la notizia pare inequivocabile, visto che l’ex etichetta ha già cominciato ad organizzare soggiorni per comitive in giro per l’Europa.
La prima meta della neo-agenzia sarà l’Italia, con un viaggio itinerante che prevede la visita a località di indubbio rilievo come Torino, Massa, Napoli, Cesenatico, Pescara e Urbino. E’ già stato lanciato per l’Autunno un pacchetto tutto-compreso -dal bizzarro nome di Weilheim Tour- dedicato al centro Europa. Un fatto curioso: pare che la comitiva che inaugurerà la nuova attività di agenzia viaggi sia composta in larga parte da vecchi artisti dell’etichetta, ovviamente con mogli e figli al seguito, desiderosi di farsi una vacanza in Italia come fanno tanti connazionali.
La notizia ha scatenato furibonde polemiche: Pitchfork ha definito l’operazione ‘un nuovo termine di paragone per il concetto di botte piena e moglie ubriaca‘, mentre Alpitour ha annunciato, in tutta risposta, il suo ingresso in grande stile nel mercato discografico; primo hit lo standard ‘No Alpitour? Ahi Ahi Ahi!’ remixato da due celebri DJ.
[perdonatemi, oggi mood demenziale]




giovedì, 10/07/2003

nessun titolo

Sarà il famoso buon gusto tedesco
Quella con Schultz è stata una gaffe improponibile e vergognosa (lungi da me la volontà di difendere il Cavoliere), però c’è qualcosa che non va in un paese il cui cancelliere ogni anno va in vacanza in una delle cittadine più brutte d’Italia (e lo dico perchè la conosco bene). Con tutte le meraviglie che ci sono in Italia scegliere proprio Pesaro
[però questa cosa del risarcimento non è male]


| # | Miscellanea | I Commenti sono chiusi

mercoledì, 09/07/2003

nessun titolo

God bless
Dio benedica i pomeriggi di shopping ed il buon gusto della mia stylist ufficiale (senza la quale non riuscirei a comprare neanche un calzino), nonchè la serendipità che ci ha fatti imbattere in un paio di pantaloni, scontati del 50% (ah, Dio benedica anche i saldi anticipati praticamente illegali), «che mi fanno sembrare Kledi», il ballerino di Maria De Filippi. Pantaloni miracolosi, specchi deformanti o positivo effetto psicotropo dell’arancione con cui erano dipinti i camerini di prova? Qualunque sia la risposta, Dio benedica l’arancione.

mercoledì, 09/07/2003

nessun titolo

I dieci lavori demenziali dei miei sogni
3. Il redattore di Men’s Health
Ovvero: come fare un giornale sempre con gli stessi 4 articoli: addominali scolpiti in 3 giorni, infallibili tecniche per farla impazzire a letto, perdere 10 chili mangiando di più e come fottere i tuoi colleghi di lavoro e fregargli quella promozione a cui tutti aspirate. Inserire quindi un’abbondante dose di sano sarcasmo maschile, misoginia a fiumi e tutti i luoghi comuni che si riescono a trovare, piazzare il solito figaccione seminudo in copetina et voilà, il nuovo numero è fatto. Date un’occhiata al sito e ditemi se non ho ragione.
A dire la verità, però, non so se un lavoro del genere sarebbe una posizione professionale sicura. Ammettiamolo: probabilmente per confezionare un giornale simile non c’è bisogno di giornalisti in carne ed ossa, basta un software combinatorio che rimescola gli stessi elementi in combinazioni sempre nuove, e il gioco è fatto. Chissà, magari Phibbi quando ha un po’ di tempo può lavorarci su e vediamo di mettere in piedi il giornale meno costoso e più inutile della storia…



mercoledì, 09/07/2003

nessun titolo

Ed è solo l’inizio (my own private hell)
Da ieri sono -virtualmente- in vacanza: ho molte cose da fare, ma più tempo per farle e scadenze flessibili, quindi diciamo che mi sto rilassando. Sto ammonticchiando la pila dei libri per l’Estate, quella dei dischi, mi sono concesso un paio di gratificazioni che mi ci volevano e sono pronto ad almeno un mese di slow life. Io sono pronto, ma evidentemente la mia vita no.
Questa mattina vero le 7 sono stato svegliato dal frastuono, martellante ed insopportabile, degli operai che montavano un ponteggio ad un metro dalla mia testa. Stoicamente mi sono girato, deciso a far pagar care le ore di sonno che mancavano per il raggiungimento del minimo sindacale. In fin dei conti ieri mi sono coricato poco prima delle 4, dopo una serata miracolosamente piacevole che, causa triplice festa di laurea, si è svolta in larga parte in una discoteca-parco del centro, che la popolazione che è poco definire fighetta e la musica che è poco definire commerciale (e di bassa lega) hanno fatto di tutto per far crollare. Della serie: mancava giusto un cellulare MMS e un paio di mojito in più -nonchè la piscina, la villa e gli emaciati modelli del nord Europa…insomma, praticamente c’erano solo le donnee i fighetti- per sentirsi dentro una pubblicità della Omnitel. Vabbè, sopravvissuto alla serata senza dare all’improponibile disco la soddisfazione di abbattere il mio umore -e senza dare un dispiacere ai festeggiati, che poverini non potevano sapere quant’era infame il luogo che avevano scelto-, pensavo di meritarmi almeno 8 ore di sonno. Povero illuso.
Riuscito non so come a metabolizzare il rumore di cantiere fuori dalla finestra, ci si è messa la voce dell’elettricista che, dall’altra stanza, snocciolava cifre a 3 zeri (di euro) che i vari interventi indispensabili all’impianto richiedevano. Abbastanza per farmi perdere il sonno e farmi strisciare senza neanche salutare sotto la doccia. Cominciando a prendere contatto col mondo, sono stato -ancora- interrotto: mi avvisano che stanno per togliere la corrente e che quindi devo fare presto. Bestemmio in turco, mi sciacquo i capelli ed esco dalla doccia. Niente luce quindi niente computer, stereo o telefono…proprio l’ideale per la mia prima giornata di vacanze. Ora è tornata la calma, ma è la quiete prima della tempesta: tra qualche giorno i lavori si sposteranno DENTRO casa, dovremo vivere in due in una stanza stipata di mobili e scatoloni senza stereo e con un solo computer. Praticamente l’inferno. Ed il brutto è che è solo l’inizio.
[perdonate lo stile claudicante e la consecutio improbabile…ma è un’ulteriore conferma dello stato in cui sono]




| # | Miscellanea | I Commenti sono chiusi

martedì, 08/07/2003

nessun titolo

I dieci lavori demenziali dei miei sogni
2. La guardia del corpo di Berlusconi
Ma avete idea di quante cose deve sapere quella persona lì? Ma evete idea di quante imbarazzanti (a dir poco) telefonate con Previti e Dell’Utri avrà avuto modo di origliare, a quante imperdonabili gaffe deve aver assistito, a che squallidi inciuci politici, e quanti insulti di e verso Bossi e quante strigliate di Fini deve aver sentito? E quanti vergognosi trucchetti degli strateghi della comunicazione al soldo di Silvio, quante polemiche montate ad arte per distrarre l’opinione pubblica dai pasticci che stava (sta) combinando, quante minacce velate a politici e giornalisti saranno avvenute sotto i suoi occhi?
La guardia del corpo di Berlusconi, secondo me, quando va in bagno e nessuno la vede inizia a ridere e non riesce più a fermarsi. Per non piangere, chiaramente.



martedì, 08/07/2003

nessun titolo

Frequenze Disturbate 2003
Come notano Loser e Polaroid, è stato reso noto il programma definitivo di Frequenze Disturbate, il festival musicale di cui questo blog è lo sponsor morale. Rinvierei direttamente al loro sito, peccato che sia non solo tutto in flash ma in flash non standard, e che quando tento di visualizzarlo il browser minacci continuamente di crashare. Dev’essere colpa della texture rococò, ci scommetto.
L’edizione di quest’anno è ricca, nonostante tutti sia stata ‘compressa’ a soli due giorni per motivi organizzativi. I nomi però ci sono, e l’atmosfera -immagino- sarà quella di sempre, quindi nevermind. Il nome di maggior rischiamo è ovviamente Beck, headliner della prima serata, il 7 Agosto: di lui non si può parlare senza inserire da qualche parte l’aggettivo ‘eclettico’, e sarà interessante vedere se sarà una performance voce e chitarra, come quelle del vecchio tour, o con una band completa come al solito. Sarà della partita il pop acustico degli inglesi I am Kloot, l’indefinibile miscela post post-rock dei Giardini di Mirò e il pop sbarazzino degli irlandesi The Thrills. Il giorno seguente set decisamente virato sull’elettronica, a partire da quella ambientale dei Broadcast, per continuare con quella d’autore dei nostrani La Crus (qui parlavo dell’ultimo cd, qui di un concerto) e per finire in bellezza con i minimali Ms John Soda, side-project di Micha Archer, e con il suo gruppo principale, quei Notwist che con Neon Golden hanno realizzato uno dei migliori album del 2002 (il migliore secondo me). Ce n’è abbastanza per un paio di grandi serate.
Ci vediamo là.



martedì, 08/07/2003

nessun titolo

L’Osymiso de’noartri
Ma come si fa a non linkare ogni volta gli spericolati esperimenti di bastard pop nostrano de Il Blog della Domenica e dei suoi amici Fabula Rasa? Per non parlare del geniale Futuristi della Democrazia, in cui Berlusconi incontra gli Eiffel 65. Da non perdere.

| # | Miscellanea | I Commenti sono chiusi

lunedì, 07/07/2003

nessun titolo

I dieci lavori demenziali dei miei sogni
1. Lo sceneggiatore di soap opera
Con chi facciamo accoppiare Brooke questa settimana? Padri, fratelli, figli, nipoti e suoceri, ormai se li è fatti tutti, diventando contemporaneamente madre, cognata e zia dello stesso personaggio; e se le facessimo prendere un cane?
E cosa facciamo dire a Dawson nella prossima puntata? Quale tremenda crisi adolescenziale avrà? Quali discussioni filosofiche talmente improbabili da risultare surreali farà con l’amica d’infanzia vicino a cui castamente dorme? Chi perderà la memoria in questa puntata? Chi scoprirà un fratello segreto, o di non essere figlio di chi si dice suo padre? Che malefica trama ordirà il cattivo di turno?



lunedì, 07/07/2003

nessun titolo

Con notizie così ti saltano tutti i piani
Quest’anno al festival del cinema di Venezia pare ci sarà tutto il mondo: Bertolucci, Ridley Scott, Altman, Weir, Greenaway, i fratelli Cohen, Catherine Breillat (di nuovo con un film con Rocco Siffredi), Woody Allen, Wong Kar Wai, addirittura Ingmar Bergman e forse (forse) il nuovo Tarantino. Ho scelto l’anno sbagliato per non andarci.
Anche se, magari, un salto di un paio di giorni…


| # | Miscellanea | I Commenti sono chiusi

lunedì, 07/07/2003

nessun titolo

Dove finisco io e dove cominci tu
C’è un vuoto in mezzo. Uno spazio, piccolo, ma incolmabile. Come tra un’onda e l’altra, nel mare: sono vicine, vicinissime, eppure quando riescono ad incontrarsi è solo per infrangersi, inutilmente, sugli scogli. Il basso e la batteria incalzano, ma la voce no, quella è distesa, consapevole e quasi rassegnata. Si perde in vagheggiamenti di cielo e nuvole, ma ci ritorna sempre: tra di noi non può funzionare, c’è uno spazio in mezzo, incolmabile. E’ chiaro dove finisco io e dove cominci tu, si vede bene, anche a prima vista.
Eppure una soluzione ci deve essere, e Thom Yorke l’ha trovata: la sua voce cambia e si fa bassa, ed insistentemente mormora l’unica soluzione possibile: ti mangio viva, ti mangio viva, ti mangio viva. A me fa venire in mente un bel quadro di Dalì, Cannibalismo Autunnale (clicca sull’immagine per ingrandirla), in cui una figura maschile ed una femminile si baciano fino a mangiarsi a vicenda. Forse anche Thom ha pensato a quel quadro, quando ha pensato «Ti mangio viva», come unica soluzione per colmare il vuoto tra dove finisco io e dove cominci tu.
[Radiohead, Where I end and you begin]



domenica, 06/07/2003

nessun titolo

«Ma non è lei che ha chiamato?»
Giorni fa su
ManteBlog si parlava di spam telefonico, ovvero dei mille scocciatori che chiamano a tutte le ore per ricerche di mercato e vendite di ogni genere.
A me viene in mente il formidabile consiglio di
Gaspar Torriero al riguardo. Quando il venditore ci importuna basta rispondergli gentilmente: “Puo’ attendere un attimo in linea?” Poi si va via e si torna a rimettere a posto il telefono una mezzoretta dopo.
Proprio oggi, invece, Checco mi segnala l’Anti-telemarketing Counterscript, una sorta di algoritmo da seguire quando ci si trova a parlare con uno scocciatore telefonico. Il trucco sarebbe quello di iniziare a fare domande al telefonista di turno, del tipo: «Come ha trovato questo numero?», «Lavora in un call center? Part-time o full-time», «Pagano bene?» e così via. Al suo sicuro rifiuto di rispondere, non resta che opporre cose come: «Adesso non ha il tempo di rispondere? Quando posso richiamarla?», o «Non vuole parlare con me? Ma non è lei che mi ha chiamato?» o la geniale «Ha qualche problema a rispondere al telefono alle domande di uno sconosciuto di cui non sa lo scopo?». La prossima volta che mi capita ci provo.



| # | Miscellanea | I Commenti sono chiusi

domenica, 06/07/2003

nessun titolo

Happy birthday to me
Ho tolto anche il calendario dal muro, e stavo per scordarmene: oggi compio sei mesi. E sta volta sul serio… :)

sabato, 05/07/2003

nessun titolo

Blogger sfollato
Ho appena cominciato, e sono già in panico. Impacchettare tutto, svuotare i cassetti, liberare le mensole e stipare tutti i libri, i cd, le videocassette e le cianfrusaglie varie negli scatoloni, svuotare gli armadi, staccare poster e quadri, smontare lo stereo ed il computer, spostare i mobili, eccetera eccetera. Eppure no, non sto facendo un trasloco.
Causa mastodontici lavori in casa, nelle prossime due settimane dovrò spostare da una stanza all’altra almeno un paio di volte -forse tre- tutti mobili di casa. Tre scatoloni sono già pieni di libri e cd, ed insieme a comodino, chitarra e torre porta-cd sono già ammassati nell’altra stanza. Ora procedo coi poster e tento di farmi strada nella selva che occupa la scrivania, poi passo all’armadio. Le ultime cose a rimanere in loco saranno ovviamente letto, stereo e computer, ma per martedì anche quelli dovranno essere fuori. Me compreso.
Quindi mi aspetta un periodo ramingo e pieno di incognite; credo avrò bisogno del conforto morale di queste pagine. Sempre che riesca a trovare un computer da cui bloggare.



venerdì, 04/07/2003

nessun titolo

Sperando che passi il mal di testa
Stasera, se tutto va bene, abbandono questo burka telematico e vado a farmi una piadina in compagnia.

| # | Miscellanea | I Commenti sono chiusi

venerdì, 04/07/2003

nessun titolo

Mamma mamma, parlano di me alla radio
Questa settimana Loser, la web rock radio di Andrea che non potete non conoscere (ne ho parlato qui), parla di blog, ed usa parole di lode per il blog del sottoscritto. Che dire, se non che è un grande onore?

| # | Miscellanea | I Commenti sono chiusi

venerdì, 04/07/2003

nessun titolo

Appena sentita al Tg1
Internet è sempre più al centro del mirino dei pirati informatici..
[come dire: la terra è sempre più al centro del mirino dei ladri]


venerdì, 04/07/2003

nessun titolo

Dubbio notturno
Se non sono io che guido e non metto la cintura (cosa che, beninteso, non succede praticamente mai), i punti dalla patente li perdo io od il pilota?

venerdì, 04/07/2003

nessun titolo

Ho la mixomatosi
Quando l’ascolto con le casse al massimo, i bassi fanno vibrare i muri ed il pavimento della mia camera, e la mia testa sembra esplodere. E a quel punto lo sento con certezza, ho la mixomatosi.
Non so perchè, ho come la lingua legata, e non riesco a parlare; gli altri lo sanno, dicono che non gli interessa, ridono ma mi scansano. A quel punto i Radiohead si fanno Nine Inch Nails, ed è come se quei chiodi venissero infilzati, uno ad uno, lentamente. Poi, non so perchè, mi sento come spellato vivo.
In tutto ciò, non importa se la mixomatosi è una malattia infettiva dei conigli (Rabbit in your headlights e il video di Knives out: Thom Yorke è veramente fissato coi conigli), e se io, ovviamente, in verità non ne sono affetto: a volte vorrei semplicemente averla, e urlarlo, così che tutti se ne rendano conto.
[Radiohead, Myxomatosis]




| # | Miscellanea | I Commenti sono chiusi

giovedì, 03/07/2003

nessun titolo

Elio all’opera
Già ci aveva deliziato con il geniale rimaneggiamento del Barbiere di Siviglia in Craccraccriccrecr, ma ora i legami tra Elio e l’opera sono ancora più setretti: è addirittura lui a cantare. E, questa volta, sul serio.

| # | Miscellanea | I Commenti sono chiusi

giovedì, 03/07/2003

nessun titolo

Come dargli torto?
Se cercate il sito ufficiale del semestre italiano di presidenza dell’ UE, www.ueitalia2003.it, occhio a non sbagliare e capitare su www.eu2003.it. Potreste scoprire che ci prendono in giro persino anomini studenti belgi… (da Il Nuovo)

| # | Miscellanea | I Commenti sono chiusi

giovedì, 03/07/2003

nessun titolo

Io sono nella FIGA, e tu?
FIGA Foundation, per la precisione.
[Ma no, che avete capito?]


mercoledì, 02/07/2003

nessun titolo

Se non altro non crolla un mito
Come prevedibile dopo il forfait di Nick Cave, la tappa bolognese del Coca Cola
live@Mtv è stata rimandata a data da destinarsi. E così niente concerto italiano del nostro in questo tour, peccato. Se non altro, però, non crolla un mito.
[Non del tutto, almeno]


| # | Miscellanea | I Commenti sono chiusi

mercoledì, 02/07/2003

nessun titolo

Sei stata designata
Avete presente il mio post di una decina di giorni fa, sulle critiche che erano state mosse all’audience design di questo blog? Bene, l’autrice delle critiche ha letto e replicato -a tono- nei commenti.

mercoledì, 02/07/2003

nessun titolo

Un inutile Mucchio di giornali musicali
Il sito del Mucchio è tornato online. Un po’ meno vuoto di prima ma sempre, sostanzialmente, una sterile appendice del giornale cartaceo, con giusto una sezione di news vuotina, un forum e l’archivio degli indici dei vecchi numeri. Praticamente inutile.
Il fatto è che, quando uno ha sottomano gratis Pitchfork, Musicboom, Rockol e Rockit, svariate altre webzine ben fatte e un sacco di blog che di musica ne capiscono tanto e ne scrivono anche meglio (non li elenco, sapete già quali sono), la spinta a comprare ogni settimana un giornale che ripete cose già lette non è poi molta. Anzi, nel mio caso, negli ultimi tempi è stata giustificata quasi solo dal non avere a portata di mano un computer ed avere un viaggio in treno o qualche ora di ozio da riempire. Sono affezionato alla mensola piena di giornali musicali che tanti artisti mi ha fatto scoprire ed apprezzare negli anni passati, ma temo che rimarrà più un archivio di vecchie esplorazioni sonore che un aggiornata biblioteca di notizie e novità. L’idea del giornale un po’ mi manca, ma la pratica no, quella direi di no.