giovedì, 09/12/2004

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E cheppalle, sempre loro
Secondo Stylus Magazine il singolo dell’anno -in una top 40 che riserva molte sorprese, tipo Fuori dal tunnel di Caparezza e ben due pezzi di Morrissey- non è il ben più meritevole Toxic di Britney Spears ma Take me out dei Franz Ferdinand. Mah.

giovedì, 09/12/2004

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Senza guardare
Le 50 morti più belle del cinema. Senza guardare, indovinate qual è la prima; è facile, su. Anche la seconda, però, non è davvero niente male…
[ma è la sesta, probabilmente, quella che ha segnato più gente]


giovedì, 09/12/2004

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Crescentone calling
Passare in Piazza Maggiore un pomeriggio di inizio dicembre. Guardare gli adolescenti fighetti seduti davanti a a Sala Borsa, i punkabbestia sulle scale di San Petronio, le signore ingioiellate che escono dai bar sotto i portici, e pensare che proprio lì, 24 anni fa, hanno suonato i Clash.
[grazie a Ernesto De Pascale per aver scritto questo gran bel pezzo e a BoSound per averlo riesumato]


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mercoledì, 08/12/2004

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Psichedeeeeeelico!
Chi ha apprezzato la settimana scorsa la mia segnalazione di Zoomquilt, psichedelicissima animazione in flash basata sullo zoom in/zoom out infinito, non potrà che essere affascinato da questa animazione ricorsiva. Ma poichè parte del suo fascino sta nell’improbabilità del tizio ritratto nell’animazione, riuscite a immaginare cosa sarebbe con qualcun altro al suo posto? E si può anche realizzare, grazie alle istruzioni che trovate qui..

mercoledì, 08/12/2004

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December spawned a monster*
Ieri, 10 giorni prima del mio compleanno (record!) mi è arrivato un regalo. Tovaglietta di Nick Cave (sic) a parte, mi è giunta una copia in DVD di Hulmerist, raccolta dei video (pardon, dei film promozionali, come recita la copertina; Morrissey non ha mai fatto cose così volgari come dei video) di Morrisey del periodo Bona Drag. Da Moz alla guida di un trattore (!) alle scene di fanatismo, dal devastante video di Everyday is like sunday a quello in cui Morrissey balla da solo nel deserto della Death Valley (in compagnia solo di una tavoletta di cioccolata): un must have.
[*notare il raffinatissimo calembour]


martedì, 07/12/2004

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Influenza
Dio benedica il Tachifludec (perchè nessuno ci aveva ancora pensato a fare una medicina che andasse messa nell’acqua calda?), i cantautori folk acustici e sussurrati (come Iron and wine, James Yorkston e Gravenhurst) e lo Scaldotto Caleffi. 

martedì, 07/12/2004

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Disco Bravo 2004
Con la copertina dell’ultimo numero di Rumore, che assegna in modo tanto scontato quanto giornalisticamente inevitabile la palma di disco dell’anno all’esordio dei Franz Ferdinand (ma nella loro top 10 ci sono al massimo un paio di dischi che finiranno nella mia, non di più), si apre anche quest’anno la ridda delle classifiche di fine anno. Dopo pressioni e minacce da parte del sottoscritto il buon Gecco, nostro message-blogger di fiducia, ha messo su anche quest’anno Disco Bravo 2004, l’aggregatore di top ten che permetterà tra un mesetto di sapere quale sia il disco dell’anno dei bloggers (& co.). L’anno scorso avevano vinto a mani basse i Postal Service…e quest’anno? Sono curioso.
[votate votate votate – manco fosse Miss Italia]


martedì, 07/12/2004

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Pornogenio
Si legge spesso in giro la teoria secondo cui il più grande motore di alcune tra le più interessanti evoluzioni tecnologiche degli ultimi anni, come gran parte delle tecnologie della rete e i telefonini di terza generazione, sia il business del porno. All’inizio questa posizione mi ha incuriosito, ma essendo abbastanza inverificabile ha finito per lasciarmi un po’ perplesso. Finchè, ieri, non ho ricevuto una mail di spam talmente geniale da farmi abbracciare la teoria di cui sopra senza dubbio alcuno. Grazie a un trucco vecchio quanto i computer o quasi (la ASCII art) riutilizzato in modo brillante, la mail che ho ricevuto non contiene nessuna delle parole ‘sensibili’ normalmente intercettate da filtri e firewall, e riesce così a bypassare ogni tipo di sistema anti-spam facendo però arrivare il suo messaggio in modo chiaro ed inequivocabile. Lo screenshot (che ahimè ho dovuto rimpicciolire) parla chiaro. Chapeau.


lunedì, 06/12/2004

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Ma è vero?
E’ vero che mercoledì c’era Max Gazzè al TPO ma l’hanno annullato? E’ vero che al Covo verranno i Go!Team o è solo una leggenda? E’ vero che a inizio Gennaio all’Estragon c’è nientemeno che Samantha Fox (quella Samantha Fox)? E che la settimana dopo c’è Songs with other strangers, collettivo di cui fanno parte Cesare Basile, John Parish, Hugo Race, Manuel Agnelli, Giorgia Poli, Jean Marc Butti e vari altri? E che i Radio Dept suonano lì perchè adesso costano troppo per il Covo? E della data dei Giant Sand al Covo vogliamo parlare? E di quella degli American Music Club al Velvet?
[non ci si capisce mai niente, qua]


lunedì, 06/12/2004

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Il solito gioco del lunedì
Oggi, in attesa che mi passi l’influenza e per festeggiare l’uscita dell’omonimo singolo, si guida l’elicottero dei Bloc Party.

lunedì, 06/12/2004

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Essere dadaisti oggi
Sicuramente converrete con me: l’idea di mettersi a scegliere quale sia la più influente opera d’arte di tutti i tempi -avuta dai responsabili del Turner prize- è talmente ambiziosa da essere chiaramente un segno di follia. Ed è quindi giusto che, come raccontano BBC e Guardian, i 500 esperti del Turner Prize abbiano fatto vincere quella che è forse l’opera d’arte più folle di tutti i tempi (o almeno la prima tra le opere d’arte più folli; secondo me la merda d’artista la batte a mani basse): l’urinatoio di Marcel Duchamp. Il quale probabilmente -se fosse ancora vivo- ora starebbe dipingendo tele con madonne, bambini e santi.

venerdì, 03/12/2004

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Inkiostro, perdere tempo con classe
So che mi amate quando scovo modi bizzarri per farvi perdere tempo, quindi andate qui, e fate due chiacchiere con Alice. E’ più intelligente di quanto sembra. E non è solo perchè sembra stupida. O sì? 

venerdì, 03/12/2004

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Giorni marroni
In questi giorni marroni (come direbbe Jonathan Coe) chi è devoto a riflettere sulle cose oltre che a farle è destinato ad una frustrazione senza se e senza ma. Ma se non ci si scrivono su due righe a cosa serve avere un blog?
Broken Social Scene – Lo hanno già detto tutti: praticamente perfetti. Un equilibrio miracoloso tra divagazioni post e schietto indie-rock, con in più quella cosa rara chiamata ispirazione che inanellando uno dopo l’altro i pezzi più belli del loro capolavoro You forgot it in people (Pafic Theme, Looks just like the sun e Anthems for a seveneteen year old girl) ha consegnato al Covo gremito uno dei concerti dell’anno.
MEI – Il meeting delle etichette indipendenti di Faenza è sempre stordente. Ho fatto incetta di dischi, conosciuto una manciata di persone davvero in gamba, e tastato il polso della scena indipendente italiana. Gente che si lamenta, ma che fa cose e si diverte; e questo è l’importante.
Nick Cave & the Bad Seeds – Il buon Nick è una certezza. Anche quando sul palco oltre ai Bad Seeds c’è un quartetto gospel e la prima metà del concerto è interamente dedicata ai pezzi dell’ultimo non indimenticabile Abattoir blues/The lyre of Orpheus, e il mio disco preferito (The boatman’s Call) viene snobbato. Ma Nick sul palco è una forza della natura, e quando balla ed ancheggia non lo ferma nessuno. Praise him.
Interpol + Bloc Party – Dai Bloc Party mi attendevo molto, vista l’ottima qualità dei primi EP e del disco in uscita; invece sono solo una buona giovane band che mischia (bene) cose diverse, e che ha già una personalità sua. Si faranno, ma ci vorrà un po’. Gli Interpol, invece, sono stati un po’ una delusione. Tecnicamente perfetti, ma freddissimi. Non basta aver azzeccato qualche singolone per farci su una carriera convincente: il concerto è stato per buona parte noioso, aggravato dalla comunicatività a zero della band più fighetta in circolazione (Banks con look da Malcolm MacDowell wannabe era qualcosa di improponibile), dalla ripetitività della formula musicale e dal Velvet gremito di gente che pogava pure sui lenti. Questi qua sono proprio sopravvalutati, date retta a me.
E con ciò, si va avanti. Questo weekend non voglio mettere il naso fuori di casa. Lavorare e dormire, questa è l’idea.






giovedì, 02/12/2004

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Ah, a proposito di classifiche
Come al solito, mano a mano che escono Fimoculous le raccoglie tutte qua. Una manna, praticamente.

giovedì, 02/12/2004

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A long december
Dicembre, come concetto, mi fa venire in mente tre cose. Le luci di Natale, soprattutto. Ho uno scandaloso debole per le luci di Natale, lo ammetto. La neve, anche se a Dicembre non nevica mai, e men che meno la notte di Natale come in un qualunque serial americano che si rispetti. I bilanci di fine anno (pretty good year, di solito) le classifiche (tra poco anche in questa sede, ovviamente), e tutte quelle cose lì. Un po’ poco?

giovedì, 02/12/2004

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Quando si dice la tempestività
La parola dell’anno secondo quelli della Merriam-Webster (autori del celebre dizionario) è blog”.

mercoledì, 01/12/2004

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Succedono cose strane
_Una lava lamp è esplosa e ha ucciso il suo proprietario.
_Fanno un musical su Karate Kid e un film su Jem e le Holograms, e a interpretarlo è Mariah Carey (ammesso che sia vero).
_
Sono finalmente riuscito a vedere Prima dell’alba, e non mi è piaciuto granchè.
_Una blogger di 16 anni ha ucciso sua madre e poi ne ha scritto sul blog.
_Ho passato a casa un totale di circa 4 ore in 4 giorni.
_La webzine musicale più spocchiosa del pianeta (Pitchfork, ovviamente) è finita sulle pagine del New York Observer dimostrandosi ancora più antipatica di quanto già non sia.
_Un noto sito di e-commerce americano elenca ‘pompini’ tra i prodotti in vendita.
_Ho poca voglia di postare.








venerdì, 26/11/2004

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E dire che se non era per noi
I Radio Dept tornano in Italia (il 10 Febbraio all’……Estragon?!?) e nessuno mi dice niente?

venerdì, 26/11/2004

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Non so cosa dire
Perchè, voi sì? Sapreste cosa dire di un tizio che si inventa un robot che simula un tizio che tiene occupato un bagno pubblico, con tanto di piedi che spuntano, gemiti e rumori vari? Ve lo linko, và, i commenti li lascio a voi…
[ci sono pure gli mp3]


giovedì, 25/11/2004

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Non c’è da lamentarsi
Negli ultimi tempi (ok, negli ultimi mesi) è difficile trovarmi tra queste pagine, ve ne sarete accorti. E’ una questione di qualità, come si diceva ieri. Nei prossimi giorni, tra l’altro, sarà ancora peggio; sarà più facile trovarmi al Covo (stasera, per l’imperdibile data dei Broken Social Scene), in radio (come sempre domani alle 21 con Airbag) e poi all’Estragon (per i Two lone swordsmen), a Faenza (sabato in giornata per il Meeting delle Etichette Indipendenti), a una festa di laurea (la sera), poi a Milano (lunedì sera per il concerto di Nick Cave con i Bad Seeds), al Club 74 (mercoledì per il concerto -sì, insomma, quella roba lì- di Violetta Beauregarde), al Velvet di Rimini (giovedì per il già sold-out Interpol + Bloc Party) e di nuovo al Covo (venerdì per Polly Paulusma). Tutto ciò, questa sarebbe l’idea, senza smettere di lavorare nè di espletare le più elementari funzioni vitali; se passerò meno tempo da queste parti e mi sentirete un po’ stanco, però, ora sapete il perchè.

giovedì, 25/11/2004

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Io speriamo che me la cavo? Magari
_Domanda: Cos’è un portale?
Risposta: Il portale è una finestra che ti manda in un altra finestra, es se da un sito clicchi su un link che ti manda in un altro sito senza aprire delle finestre differenti quello è un portale.
_Domanda: Cosa si intende per accessibilità di un sito web? Che differenza c’è tra un sito accessibile uno usabile?
Risposta: L’accessibilità di un sito è che non tutti i siti possono essere accssibili a tutti, perchè ci possono essere delle password o delle protezioni che se uno a (sic) il computer vecchio non riesce ad andarci visto che il sito è uno recente. Il sito accessibile può essere usato solo da alcune persone, mentre quello usabile deve ssere fatto in modo che tutti possano usarlo e che sia fatto in modo semplice, cioè non deve essere un sito troppo potente.
[l’autore di questa meraviglia dadaista non ha 9 anni. Ne ha 19.]





giovedì, 25/11/2004

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Ne sentiremo parlare presto
E’ nato BlogTorrent.

mercoledì, 24/11/2004

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Non ricordo più bene
E’ un male in qualche caso essere convinti che Lindo Ferretti avesse ragione, e che questione di qualità non a caso faccia rima con formalità? E’ un male anche se sei abituato a considerarti uno che tiene alla qualità più che alla quantità? E’ un male anche se -in qualche misura- un minimo di formalità non ti è mai dispiaciuta? E’ un male anche se il confine tra il fare poche cose bene e il fare tante cose male diventa talmente sfumato che come è ovvio il piacere marginale che se ne trae finisce per diminuire fino a scomparire? Ma poi, checcazzo vuol dire piacere marginale?

mercoledì, 24/11/2004

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Anche se personalmente non me ne vengono in mente
Forse dal formidabile genio ci potevamo aspettare di più, ma anche così vale una letta: dalla Friday Review del Guardian, un articolo di Dave Eggers sulle scoperte (in particolar modo letterarie) fatte ascolando musica. 

mercoledì, 24/11/2004

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Fotocopiami questo
Un must per impiegati goliardici e studenti poco originali: the Ass Copier.

[da qui]