tv series

giovedì, 14 10 2010

La nuova sigla di Mad Men?

Mad Men è una delle sere tv più belle, curate e blasonate della sua generazione, questo è scontato. Ma in effetti fin dalla prima puntata ha un neo che può essere un dettaglio ma che ho sempre trovato inspiegabile in un prodotto di qualità così alta: la sigla. Tanto le immagini (una bizzarra animazione che mostra un uomo nero che cade da un grattacielo -la profezia di un finale della serie con Don che si butta da una finestra dall'agenzia? Troppo scontato, spero) quanto la musica (tratta da uno strumentale del produttore di hip-hop elettronico RJD2) mi sono sempre sembrati curiosamente sciatti e poco in linea con le altrimenti perfette atmosfere della serie, che ha un'identità così distintiva che avrebbe facilmente consentito di mettere in piedi piccoli capolavori come la sigla di Dexter o quella di True Blood

 

Da qualche giorno però gira in rete una splendida reinterpretazione ad opera di un gruppo di musicisti capitanati da Allison Williams (figlia di Brian Williams), che ha preso la sigla, l'ha suonata live con strumenti veri in un setting da fumoso caffè e l'ha incrociata con il grande classico Nature Boy, a suo tempo portato al successo da Nat King Cole. Con una chanteuse in abito da sera, violini, xilofono e batteria veri e un testo che non stonerebbe se parlasse davvero di Don Draper, questo video ha davvero tutto per candidarsi ad essere la sigla per la stagione finale della serie (prevista per l'anno prossimo). Chi è con me? 

 

 

mercoledì, 13 10 2010

The Wire Monopoly

Se volete farmi un regalo, la Hasbro ha creato una versione di Monopoli dedicata a The Wire (che è, per chi fosse così stolto da non conoscerla, più o meno la più bella serie tv di tutti i tempi). It's all about the corners, motherfucker. (via)

 

[Clicca sull'immagine per ingrandire. Potrebbe metterci un po']

lunedì, 11 10 2010

Banksy sui muri di Springfield

I tempi in cui le puntate dei Simpson meritavano di essere viste riviste e straviste per la qualità stratosferica della scrittura e per la quantità di battute e frasi memorabili sono ormai lontani, purtroppo. I Simpson di questo decennio raramente sono stati all'altezza di quelli del precedente. Le uniche cose per cui vale la pena vederli sono le ospitate e le cosiddette "couch gag", cioè il siparietto che da vent'anni cambia alla di ogni sigla.

Ieri sera le due cose si sono fuse, e ne è uscita un'intera sigla pensata e diretta da Banksy (mi rifiuto di scrivere una parola in più, se siete attenti lettori di questo blog sapete bene chi è). Il risultato è in linea col personaggio: ironico, dissacrante, geniale.

 

 

Se poi, come me, sapete a memoria tutte le puntate di quando erano la cosa più rivoluzionaria della tv e vi basta un frame per cominciare a ridere, vi consiglio di fare un salto qui.

mercoledì, 06 10 2010

Haven’t I told you about the fringe wash? (Like a candle in the wind)

di

Il vostro apice di intimità fisica nella coppia?
Quella caccola prelevata come foste l’allegro chirurgo dal naso del vostro amore e subito deposta con cura in un kleenex? Naaa.
Il vibratore tenuto come santa reliquia che salta fuori solo per le occasioni speciali? No.
In due in bagno e non di certo per insaponarsi meglio la schiena? Norp.
Ed il vostro limite di sopportazione alimentare?
Il latte scaduto ma “ti giuro che ho odorato e secondo me lo puoi bere”? Nay.
Il gelato che vuoi mangiare in macchina “ho preso un sacco di tovaglioli, dai che non sporco”? Nuuu.
La muffa sul formaggio “togliamola via con il coltello che tanto il resto è buono”? None.
Ed i tanti motivi veri o presunti per cui vi chiedete come facciano gli inglesi senza bidet e con tutta quella moquette.
Him&Her, nuova sitcom della BBC3, la più schifosa che ci sia.

 

 

mercoledì, 22 09 2010

It’s never lupus

[Due sere fa negli States è cominciata la settima stagione di Dr. House, e curiosamente non è stato rimangiato, come immaginavo, il pauroso sconvolgimento di trama con cui finiva la stagione precedente. Che è anche una di quelle cose che aspettavamo tutti da più o meno 7 anni. Ora staremo a vedere.]
[Grazie a Lucia per la foto]

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martedì, 03 08 2010

Goth to boss

Nella migliore delle tradizioni (quella di 0118 999 811 999 119 725 3 o dello spot anti pirateria) nell'ultima puntata della quarta stagione di The IT crowd, andata in onda la scorsa settimana in UK, i nostri mettono a segno un'altra piccola perla di umorismo surreale con lo spot Goth to Boss

E non c'è niente da fare: anche se nel mentre è stata superata a destra dalla pur eccezionale The Big Bang Theory come serie geek più amata dagli spettatori, The IT crowd rimane inarrivabile. Brits do it better. 

 

[peraltro, il giochino il flash sul loro sito non è affatto male]

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martedì, 01 06 2010

Lost explained / Lost unexplained

So che Lost è finito da una settimana e ne avete/abbiamo parlato tutti troppo su ogni social network possibile, ma prima di essere drammaticamente fuori tempo massimo ecco un paio di video di segno opposto che sono riuscito a vedere solo ora.

 

 

Lost explained in 3 minutes with Post-it

 

 

 

Unanswered Lost questions

[Lo so che non è questo il punto, ma a vederle in fila paiono davvero un po' troppe, no?]

 

 

 

Bonus: if Lost was a point-and-click 1987 LucasArts computer game (via)

venerdì, 21 05 2010

Lost screen time pie-chart (spoiler-free)

[da The Joy of Tech]

martedì, 13 04 2010

Bye Bye Birdie

Incappare in questo video (con il cast della serie che reinterpreta Bye Bye Birdie – originale qui) mi ha fatto rendere conto che mi manca Mad Men.

[e putroppo manca anche Christina Hendricks]

 

giovedì, 25 03 2010

Il trucco per apprezzare ancora Lost…

di

…lo aveva capito da tempo Eko: fumarsi dei super cannoni di charas.

lunedì, 15 03 2010

Make your own kind of LOST opening credits

YouTube, croce e delizia del fancazzista, è una inesauribile fonte di perdita di tempo per chi guarda i video ma anche per chi, in modo più o meno amatoriale, li produce. L'anno scorso, in occasione del ComiCon, la ABC ha indetto un concorso che invitava i fan di Lost a produrre la loro versione dei titoli di testa della serie, rimontando immagini tratte da essa su un'altra musica e con uno stile diverso. Da allora la rete è invasa da decine di parodie, adattamenti a mash-up che periodicamente fanno il giro di siti e blog di mezzo mondo. La maggior parte sono fatti malino, alcuni sono brillanti e altri sono addirittura geniali per come riconstualizzano sequenze e inquadrature e trasformando la serie sull'isola più misteriosa della televisione in una sit-com, una commedia romantica o un medical drama.

 

Nei mesi io, come sicuramente anche voi, sono incappato in diversi di essi, ma solo recentemente sono entrato nel tunnel così tanto da trovarmi a scandagliare YouTube per non perdermene neanche uno. Questi i miei preferiti:

 

 

Lost meets Baywatch

 

 

 

Lost A-team

 

 

 

Lost – O.C. Style

 

 

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mercoledì, 10 03 2010

Barbie Mad Men, ma senza di whisky e sigarette

Visto quanto sono brutte pensavo fosse una parodia; invece le Barbie Mad Men sono una realtà (anche se epurata di alcool e tabacco).

Tutti i dettagli sul New York Times.

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martedì, 02 03 2010

The Losties

[The Losties wallpaper, creato da Springfield Punx. E qui ce ne sono ancora altri in maggior dettaglio]

 

(via)

 

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sabato, 06 02 2010

Bazinga!


 

[ovviamente da InstantBazinga.Com]

 

mercoledì, 03 02 2010

Lostmania

Come ormai sanno anche i sassi, ieri sera negli States sono andate in onda le prime due puntate dell’ultima stagione di Lost. Se siete tra coloro a cui questa notizia fa accelerare il battito cardiaco, probabilmente a quest’ora avrete già le puntate sul vostro desktop, e, se avete troppo tempo libero, le avrete probabilmente già guardate.

Il sottoscritto, come tanti, aspetta di godersele stasera e nel mentre, per fomentare l’attesa, si limita a linkare un po’ delle (tantissime) lost-cose che sono girate in rete nelle ultime settimane:

 

 

_Il riassunto di 5 stagioni di Lost in 8 minuti e 15:

 

 

 

_Le esilaranti previsioni di Best week ever sull’ultima stagione.

 

 

_Lost: Dharma Rapid Transit: la mappa dell’isola in versione mappa della metro (clicca per ingrandire):

 

 

 

_Cubovision batte tutti: tra sole 6 ore (un giorno dopo la messa in onda originale) la puntata è già visibile legalmente in Italia (sottotitolata, suppongo), grazie a Cubovision. Lodevole.

 

 

_LostBingo: tre tessere per giocare alla bizzarra tombola di Lost. Quanti di questi classici luoghi comuni dell’isola accadranno nella premiére?

 

 

 

venerdì, 29 01 2010

Vola Oceanic su Kayak.Com

Quando vado all’estero mi capita spesso di cercare dei voli sul meta motore di ricerca Kayak.com. E da oggi mi stanno ancora più simpatici: se provate a cercare nella versione americana del sito (in quella italiana non funziona) un volo da Sydney a Los Angeles sola andata e senza scali per il 22 Settembre 2010 guardate un po’ che volo viene fuori..

(via)

 

mercoledì, 27 01 2010

Dai dai dai che portiamo a casa anche la terza serie!

Dopo più di un anno di astinenza e dopo le voci ricorrenti (sempre rivelatesi false) che ogni paio di mesi lo vedevano in procinto di tornare sugli schermi, ora è ufficiale: tra poco più di un mese ricomincia Boris.

La terza stagione dela migliore serie tv italiana (senza se e senza ma; la cosa non è in discussione) debutterà il primo Marzo alle 22.45 sul canale FX di Sky, per 14 episodi settimanali che riporteranno sugli schermi l’ineffabile regista René Ferretti, l’italianissimo protagonista Stanis LaRochelle, l’assistente alla regia Arianna e tutto il resto della truppa.

Più dettagli e un po’ di scene (non esattamente esaltanti, va detto) nel servizio di SKY TG24 qua sotto. E speriamo di sapere qualcosa presto anche del cinepanettone

 

 

mercoledì, 22 04 2009

Wired Alert!

Il numero di maggio di Wired USA ha un guest-editor d’eccezione. J.J. Abrams, per chi non lo sapesse, è il creatore di veri e propri monoliti televisivi come Lost e Alias e quest’anno si è assunto la scomoda responsabilità di far risorgere uno dei franchise più triti e esauriti dell’universo cinematografico: Star Trek. In occasione dell’uscita dell’undicesimo capitolo della saga, Chris Anderson (direttore di Wired) ha dato le chiavi della rivista in mano ad Abrams per un mese, lasciandogli carta bianca su contenuti e collaboratori.

Questo Mistery Issue è una delle cose più interessanti che mi sono capitate ultimamente fra le mani. Come al suo solito, Abrams gioca con quelli che sarebbero i confini del mezzo con cui lavora (in questo caso il magazine) e li allarga, li dilata, li modifica. Nelle sue mani la rivista diventa un collage coerente e coeso di articoli, storie, fumetti tenuti assieme dal fil rouge del Mistero, la grande ossessione dello sceneggiatore americano.

J.J. scrive di suo pugno un articolo che è quasi un manifesto (qui) e compila una sua Top 10 di cose che lo ossessionano questo mese. Ma è il resto che rende questo numero di Wired imperdibile: c’è una graphic-novel di una pagina di Chris Ware, un articolo di Adam Horowitz (anche lui scenegiatore di Lost) su Nabokov, del graphic design di House Ind., un fumetto di Paul Pope sul Dr. Spock, e chi più ne ha più ne metta. Il tutto condito da decine di indovinelli, codici, enigmi da risolvere, sparsi fra un articolo e l’altro. Abrams invita i lettori a leggere e studiare molto attentamente la rivista, lasciando intuire di averci nascosto chissà quali segreti.
Di segreti io ancora non ne ho visti. Ma la rivista non riesco a metterla giù.

Intanto, per chi fosse curioso e avesse voglia di sentirsi raccontare un’altra storia da J.J., questo è la sua conferenza al TED dove racconta cos’è la scatola di cartone che potete vedere nella foto sopra e cosa c’è dentro.

martedì, 17 02 2009

Call for Papers

All I Know I Learned From Family Guy

Scritta su una t-shirt

 

fg2

Ragazzi, la proposta è seria. Sedetevi (se ancora ricordate come si fa) e ascoltate.

L’idea è semplice e la faccio breve: mettere insieme le menti più geniali della nostra generazione, chiuderle in una stanza e farle lavorare su qualcosa che possa veramente cambiare il mondo e migliorare la vita di tutti (chessò: la pace in Medio Oriente, il riscaldamento globale, la pietra filosofale). Poi, quando i cervelli migliori saranno tutti occupati, noi potremo dedicarci a qualcosa di divertente. Un testo collettivo che colmi una grave lacuna dell’editoria nostrana e al contempo faccia uscire dal tunnel della droga (o del blogging) i tanti laureati al Dams o Scienze della Comunicazione che riempiono le strade delle nostre città. E magari ci porti anche settantadue vergini senza dover prima morire, e ci faccia diventare ricchi trasformandoci da poveri immigrati vietnamiti quali siamo in ricchi caucasici hollywoodiani. Voi direte: Cosa?

Scrivere la raccolta di saggi definitiva sui Griffin.

Se vi siete bagnati il momento di asciugarsi è questo.

Qualcosa di simile a I Simpson e la filosofia o La filosofia di Lost, House, Harry Potter, Sasha Grey (be’, per questa non serve un libro intero), Wittgenstein, i Griffin (sì: in inglese ne esiste già uno per Family Guy) o le altre innumerevoli forme che può assumere il declino dell’Occidente e l’Heideggeriana Autodistruzione della Tradizione Umanistica (HATU). Chi siamo noi per tirarci indietro quando si tratta di oltraggiare qualcuno o qualcosa?

L’unica differenza è che il nostro testo non si limiterà alle letture filosofiche (gli studenti del Dams, ricordate?) ma si allargherà a tutte le possibili chiavi interpretative, discipline e approcci ermeneutici (ad esempio: Da Frank ed April a Peter e Lois. Ascesa e declino della famiglia nucleare; oppure: Deconstructing Peter: testualità e dissémination al tempo di You Tube; o anche L’uomo dei lupi: la sessualità di Stewie in una lettura freudiana; Dimenticare Foucault, ricordare Quagmier… ecc…). Insomma: tutto quanto possa mettere in luce la genialità (o la problematicità) di una delle vette assolute del pensiero umano, Family Guy appunto.

 

Senza nome-2Anche secondo voi Revolutionary Road assomiglia a una puntata dei Griffin, solo meno divertente?


Prima cosa: inviatemi i vostri abstract e le vostre proposte a questo indirizzo.

Se le proposte ricevute saranno in quantità e qualità adeguate si passa alla fase due: stendere una decina di cartelle (da dieci a venti) di intelligenza e umorismo sul tema scelto (più la prima che il secondo. Ricordate: sono comunque dei saggi che pretendono di dire qualcosa sull’argomento e non solo palesare barzotti quanto vi siete rincoglioniti a guardare il tivì). A quel punto un editore senza scrupoli avrà già bussato alla nostra porta supplicandoci di pubblicare il frutto delle nostre fatiche (alla peggio basterà chiedere un finanziamento al dipartimento di Cultural, Media and Genders Studies della Libera Università Telematica di Bolzano-Canicattì).

Fase tre: bersi un martini.

 

family-guy-nov14

giovedì, 29 01 2009

I 10 Migliori Momenti di Sesso Negato del 2008

di
So, if we are continuing what has been a promising trend in the reduction of teen pregnancies, through education and abstinence education giving good information to teenagers. That is important—emphasizing the sacredness of sexual behavior to our children.
Barack Obama

Pare che non sia neppure vero che voglia riconfermare Mark Dybul come Global AIDS Coordinator, ma Obama una certa qual simpatia per l’astinenza ce l’ha. E noi vogliamo festeggiare, come tutti, l’Inaugurazione. Ecco quindi la classifica dei dieci migliori momenti di astinenza sessuale del 2008.

Se c'è un fenomeno (relativamente) nuovo emerso con prepotenza dall'industria dei consumi culturali negli ultimi anni, questo sono sicuramente le serie tv. Numerose, straordinariamente ben fatte, di varietà e qualità tali da accontentare tutti i palati, le serie tv si sono ormai affrancate dalla nomea di prodotto culturale inferiore che le ha accompagnate fin dalla loro nascita.

E se ormai non c'è sito, blog o testata che a fine anno non proponga la sua classifica dei dischi (o singoli, o concerti) dell'anno, dei film dell'anno, dei libri dell'anno, in giro non si vedono mai classifiche delle migliori serie tv. E visto che qua abbiamo (volutamente) bucato tutte le altre, questa invece non ce la facciamo scappare: eccovi quindi la classifica aggregata delle serie tv del 2008 secondo la crew di Inkiostro.

 

E' stata costruita mettendo insieme le classifiche e i pareri di tutte le firme di questo blog che hanno voluto partecipare, sommando e ponderando i pareri dei cultori del genere con quelli di chi non segue il fenomeno e aveva al massimo un paio di segnalazioni da fare. E' uscita fuori una classifica molto bilanciata e assai rappresentativa, che speriamo sia utile per qualcuno di voi per orientarsi nel mare magnum delle serie tv.

[Lo so che le classifiche normalmente si fanno a fine anno e non un mese dopo. E so anche che per le serie tv che, in buona parte, non seguono l'andamento dell'anno solare. Ma ci sono appena stati i Golden Globes e tra poco ci sono gli Oscar, ancora si può fare]

 

 

 
10
 
Battlestar Galactica (Sci-Fi, USA) [s04]

Una gigantesca soap-opera in salsa interspaziale, erede delle saghe sci-fi storiche ma, come tutte le grandi opere di narrativa, capace anche di insospettabili riflessioni su politica, filosofia o religione. L'ultima stagione porta a termine il viaggio, con toni mai così drammatici.

 

Sebbene da ultimo abbia virato eccessivamente verso l'onirico, onestamente sono ancora interessato alle sorti della nostra razza di teste di cazzo. E tifo per i Cyloni, sia chiaro. (Icepick)

 
 
9
 
The IT Crowd (Channel 4, UK) [s03]

Dalle nostre parti la serie britannica è ancora un segreto ben custodito, ma la schiera dei fan di Roy, Moss e Jen aumentano ogni giorno. Come si fa a non farsi conquistare dal surreale umorismo inglese applicato al dipartimento informatico di una grande azienda? Recuperatelo.

 

Il nerd power al suo massimo livello. E non c'è niente come l'umorismo britannico, per fare la differenza. (Uomosenzak)

 
 
7
 
House, M.D. (Fox, USA) [s04-s05]

Stagione sopo stagione, la serie di Gregory House e del suo variopinto staff si appanna ma non perde mai lo smalto. Tra un caso clinico e l'altro ci sono le solite battute corrosive, gli intrecci personali ottimamente costruiti e una solida longevità che poche serie si possono permettere.

 

Solo perché voglio vedere se alla fine House rivela la sua vera natura e si fa Wilson. (Icepick)

E' una certezza: House c'è. Mi basta vedere la faccia di Hugh Laurie per stare bene. (Hankmooody)

 
 
7
 
How I met your mother (CBS, USA) [s03-s04]

Lo stato dell'arte della sit-com romantica made in USA: acutissima ed esilarante. Già massacrata nel suo (incompleto) adattamento italiano della prima stagione, negli anni continua a migliorare e a conquistare proseliti. Merita assolutamente il recupero.

 

E' come Beverly Hills ai tempi del liceo e Friends a quelli dell'università: lo vedi per distrarti dalla pesantezza della vita, la quale però rimane pesante tale e quale. (Icepick)

Una puntata è in grado di rimetterti in sesto per tutta la settimana. Quante altre serie sono capaci di farlo? (Uomosenzak)

 
 
6
 
Lost (ABC, USA) [s04]

Per chi non si è stufato del giochino durante le prime tre stagioni, la quarta regala una trama contemporaneamente super-sfilacciata e assolutamente compatta, con alcuni nodi che vengono finalmente al pettine e nuovi quesiti che per una volta paiono avere una direzione precisa. Per ora rimane una droga irrinunciabile, vedremo per quanto reggerà.

 

Si guarda. Punto e basta. (Icepick)

 
 
5
 
True Blood (HBO, USA) [s01]

Con ogni probabilità la serie americana rivelazione dell'anno. Dai creatori di Six Feet Under, una torbida storia di vampiri nella profonda provincia americana, che è riuscita a reinventare un genere negli anni sistematicamente massacrato (da Twilight o da Ann Rice) con alcune ottime invenzioni, splendidi personaggi e atmosfera curatissima. Peccato per il finale un po' tirato via, altrimenti c'era sicuramente il podio.

 

A metà tra il piacere proibito e l'intrattenimento di buona fattura. Promosso. (Trino)

Per aver introdotto "Jason Stackhouse fa una cazzata" negli appuntamenti della settimana. (Violetta)

"Vampiri, sesso, licantropi, sesso, Louisiana, sangue, sesso, Sookie, Tara, e soprattutto lo stupido stupio meravigliosamente stupido Jason Stackhouse." (Kekkoz)

 
 
4
 
Dexter (Showtime, USA) [s03]

Non c'erano molte speranze per la terza stagione della serie dedicata al simpatico serial killer di quartiere, invece gli sceneggiatori hanno fatto l'impossibile, e messo in piedi un intreccio mozzafiato, che giocando con gli stessi ingredienti di sempre pone nuovi interrogativi e consente ai personaggi di progredire. Non è da tutti.

 

Miguelprado. (Trino)

 
 
3
 
Chuck (NBC, USA) [s01-s02]

Può una serie tv essere contemporaneamente il paradiso del nerd, l'apoteosi dell'amante delle serie di spionaggio, un esercizio di cultura (indie) pop e una grande storia d'amore impossibile? La risposta è affermativa, e punta verso Chuck.

 

Molte serie dopo la prima stagione, passata la sorpresa, fanno un passo indietro, si addormentano sugli allori. Chuck si è catapultato in avanti, diventando una robetta sublime – e, finalmente, non sbagliando un episodio. (Kekkoz)

 
 
2
 
Boris (Fox, ITA) [s02]

La miglior serie italiana di tutti i tempi? Le avventure della sgangherata troupe che gira l'inutile fiction nostrana Gli occhi del cuore 2 sono diventate un piccolo fenomeno, e chissà se con lo sbarco sulla tv generalista (in autunno su La7, pare) il grande pubblico se ne accorgerà o meno. La seconda serie (con lussuosissimo cameo ricorrente del gigantesco Corrado Guzzanti) è ancora più compatta e ispirata della prima, e non sbaglia praticamente niente.

 

La giovane Guzzanti è la ragazza di cui potrei innamorarmi. Stanis la più grande faccia da culo di tutti i tempi. Duccio un genio incompreso. Lo stagista l'inevitabile povero fesso troppo normale in cui ciascuno si riconosce. E Renè Ferretti, Renè Ferretti è il più grande. (Uomosenzak)

«Daidaidai che portiamo a casa la giornata!» (Hankmooody)

 
 
1
 
Mad Men (AMC, USA) [s02]

E non poteva che essere Mad Men, la serie dell'anno…di nuovo. Il riscontro critico  continua ad essere enorme; i premi, le copertine e le lodi non cessano ma anzi si moltiplicano, e la seconda serie non perde un briciolo dell'intensità della prima, continuando a dipingere un affresco perfetto e profondamente disturbante di una società che non c'è più. Enorme.

 

Dopo una prima stagione che ci ha dato giusto il tempo di innamorarci di Don Draper e compagnia bella, Mad Men comincia a fare sul serio. Continua a non succedere nulla, ma lo fa in maniera divina. Peggy Olson presidentessa del consiglio dei nostri cuori. (Kekkoz)

Per aver portato avanti nel modo (purtroppo) più logico le premesse della prima stagione (Violetta)

Pura meraviglia. (Trino)

mercoledì, 21 01 2009

“Because You Left” è tipo già una risposta

di

Tra qualche ora incomincia la nuova stagione di Lost, una delle serie più seguite della televisione americana in tutto il mondo e bla bla bla. Si tratta della quinta stagione: composta da diciassette episodi, ci terrà compagnia, si suppone, quasi fino all’estate. Però, non so voi, ma io della fenomenale quarta stagione, a quasi 8 mesi di distanza, non mi ricordo una mazza ferrata. La bara, la manopolona, embè? Nella speranza dunque di fare cosa gradita anche a lor signori, ecco quindi una piccola video-guida che potrebbe aiutare a rinfrescarci la memoria prima dell’agognata ripartenza.

Spoiler alert: chi non è a pari con la trasmissione USA  [o con quella italiana di Fox e di Rai Due, NdInk] è pregato di allontanarsi.

Quelli di SL-Lost.com hanno riempito il loro profilo Youtube con una serie di video chiamati In preparation for season 5 che analizzano alcuni elementi narrativi e temi: "redemption", "connections", "the black smoke", "ghosts", "desmond". Tutto molto bello, clap clap, ma non abbiamo mica tutto questo tempo. Ecco perché è presente anche questo doppio video-recap della quarta stagione, della complessiva durata di circa 17 minuti.

Si tratta però di un video-podcast, con le voci narranti che tramite l’uso di un pessimo microfono spiegano i vari passaggi della stagione mentre le immagini scorrono. Boooring. Se avete un nasino più raffinato e ancora meno tempo da sprecare, c’è questo video creato da un fan. Il tocco è un po’ troppo personale, la musica è invasiva, ma c’è tanta robba, e dura solo 10 minuti secchi.

Di questa robaccia da registi di videoclip falliti Youtube è però piena fino a scoppiare, e non è mai del tutto completa, oppure è proprio fatta alla cazzo di cane con Otherside dei RHCP in sottofondo. Peccato che quest’anno la ABC non abbia ripetuto l’exploit geniale dell’anno scorso. Ma a fare le veci del network sono accorse una manciata di ore fa due volenterose, talentuose e divertenti giovani fan, che hanno provato a raccontare tutta la quarta stagione nel tempo record di 4 minuti e mezzo.

Provateci voi, dico io.
(segnalare altro nei commenti è veramente cosa buona e giusta)

martedì, 25 11 2008

Fatti, non pugnette

di

Avete presente la vecchia gag "Walker Texas Ranger non è un telefilm, è un documentario sulla vita quotidiana di Chuck Norris"?
Roba scaduta.
Perché nel caso di Steven Seagal, non è una gag.
"STEVEN SEAGAL: LAWMAN", in onda nel 2009, è un Reality Show che seguirà le avventure del nostro nel ruolo di vice-sceriffo a New Orleans – neanche esattamente la tranquilla cittadina di provincia.

Segnatevelo: "STEVEN SEAGAL: LAWMAN".
Un genere televisivo (il reality) e uno cinematografico (l’action movie) uccisi, seppelliti e dimenticati in sole tre parole.

giovedì, 23 10 2008

We have to get baaaaaaack

Online da un paio d’ore, il primo trailer ufficiale della quinta stagione di Lost. Jeez.

 

martedì, 21 10 2008

Terra Nostra

Il viaggio di Inkiostro/Batteria Ricaricabile negli episodi-pilota in musica delle serie più trascurate dalla maggioranza modaiola continua con Terra Nostra. Sfortunata nella collocazione iniziale su una rete secondaria, la storia degli emigranti italiani in Brasile ha saputo più che raddoppiare i suoi fedelissimi nel tempo. Per raccontarla sono qui con noi Kanye, sedici cavalli di potenza, la delocalizzazione del gospel, un Mark Lanegan dolente come un Johnny Cash della techno, la terra promessa, gli Eurythmics, il Brasile.

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