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Midlake – Roscoe (mp3) !!
La scoperta del mese. Nuovo pezzo dei misconosciuti Midlake, pompatissimo da vari blog d’oltreoceano, che come da copione mi ha colpito dopo qualche ascolto. E ora non posso più farne a meno. Album subito, presto! (via)
Arctic Monkeys VS The Killers – Scumbody told me (mp3)
Arctic Monkeys – When the sun goes down (FakeID Scummy mix) (mp3)
Due remix del singolone When the sun goes down (aka Scummy) della current big thing inglese: il primo è un mash-up con il classico riempipista dei Killers e il secondo porta la canzone su devastanti lidi a metà tra drum’n’bass e trance. Entrambi sono fatti da Dio, e mostrano sfumature inattese. Soprattutto il secondo. (via)
Iron and wine – Chelsea Hotel #2 (mp3)
I remember you well in the Chelsea Hotel / you were talking so brave and so sweet / Giving me head on the unmade bed / while the limousines wait in the street. Alcuni tra i versi d’amore più belli di sempre (a firma Leonard Cohen, ovviamente), reinterpretati in una lenta versione sussurrata e sudista da Sam Beam. Senza parole.
Voxtrot – Mothers, sisters, daughters and wives (mp3)
Nuovo pezzo per i promettentissimi autori di un grande EP di esordio (se ne parlava qua), e già si comincia a sentire puzza di truffa. Io in questo pezzo ci sento gli ultimi Coldplay, e non ci vuole molto a capire che non è un complimento. Speriamo sia solo un passo falso.
The Racounters – Steady as she goes (mp3)
E’ divertente notare quanto poco si sia parlato di una cosa in teoria esaltante come questo progetto collaterale di Jack White, in cui il leader dei White Stripes abbandona la dolce Meg per unirsi a tre loschi figuri (tra cui Brendan Benson) e fare musica ancora meno interessante del solito (e, dal mio punto di vista, ce ne vuole). Di conseguenza, rischiano di avere successo. (via)
Rose Polenzani – Soul meets body (mp3)
Eccola qua, la forma perfetta per il tormentone più recente dei Death Cab for Cutie: un madrigale lento e ieratico gorgheggiato da questa sconosciuta cantautrice dell’Illinois. Non è il mio genere ma funziona, forse anche più dell’originale. (via)
Yeah Yeah Yeahs – Gold Lion (mp3)
Yeah Yeah Yeahs – Gold Lion (Diplo’s Optimo mix) (mp3)
Nuovo singolo per Karen O e compagni. Inaspettatamente acustico, con sonorità e atmosfere davvero inattese; e non proprio esaltanti. Ma che fare quando il remix tamarro (anzi, tamarrissimo) è meglio del pezzo originale? (via) (via)
Calexico – Cruel (mp3)
Dal nuovo Garden Ruin, ballata uptempo in classico stile Burns-Convertino, con meno mariachi e più americana del solito. A forza di ferro e vino ci siamo contaminati? Aspettiamo il resto del disco, ma intanto niente per cui strapparsi i capelli. (via)
Ms. John Soda – Outlined view (mp3)
Con l’imminente Notes and the like è avvenuto il sorpasso: i Ms. Jonh Soda superano i Lali Puna nella mia personale classifica dei progetti collaterali dei fratelli Archer. Questo è un buon esempio: beat incalzante, suoni perfetti e una Stephanie Bohm che dà i punti alla Trabeljar. Presto, di nuovo dal vivo in Italia. Imperdibili.
The Shins – New song (live) (mp3)
Nuova canzone dal titolo ancora ignoto per la band che cambierà la vostra vita. Le carte per un altro grande disco ci sono tutte, direi. (via)
Tender forever – The soft and the hardcore (mp3)
Non le davo molto, sulla carta, ma l’esordio di Tender forever mi ha stupito. Soprattutto quando, come in questo caso, lascia la chitarra acustica in un angolo e la canzone è retta da quell’elettronica povera che sottolinea tanto le potenzialità melodiche dei suoi raddoppi vocali. Mi piacerebbe molto vederla dal vivo. Chi ha orecchie per intendere..
Paper Chase – God is in the house (mp3)
Lato B del 7" di cover di Nick Cave (dall’altra parte c’erano gli Xiu Xiu che rifacevano Jack the Ripper, linkati a suo tempo): i Paper Chase trasformano l’ironica ballatona di No more shall we part in un teatrino sincopato e psicodrammatico. Ci sta.
Sondre Lerche – Minor detail (mp3)
Manca poco al nuovo disco dell’enfant prodige del pop norvegese. Intanto c’è il nuovo singolo, placido pezzo di classe che non si sposta di una virgola dai brani del passato ma che forse, stavolta, eccede un po’ troppo dal lato di maniera. Stiloso è stiloso, ma tiriamo fuori anche un po’ di verve?