suoni

mercoledì, 25 11 2009

Questo è rock’n’roll

Se pure Berlusconi è rock’n’roll, allora cosa i Kings of Convenience, metal?

A vedere lo stage diving di Erlend Oye durante il concerto della sua band a Oslo di 5 giorni fa (su I’d rather dance with you than talk to you) viene quasi il dubbio di sì. Non ci credete? C’è il video:

 

giovedì, 19 11 2009

Regina Spektor (by Blackhair)

 

Regina Spektor – Us (MP3)

 

 

mercoledì, 18 11 2009

Armistead Burwell Smith IV for president

Chi? Ok, ho scelto volutamente il nome completo (chissà perchè dalle nostre parti nessuno si chiama mai Mario Rossi IV), ma se uso il nome colloquiale Zach Smith cambia qualcosa? Scommetto di no. Ed è un peccato perchè Zach Smith, insieme a Rob Crow mente e anima degli eccezionali Pinback, è uno di quei personaggi piccoli piccoli di una certa scena indie americana che sono sulla breccia da 20 anni e non hanno la minima intenzione di togliersi di mezzo. Per fortuna.

 

Di Rob Crow e della sua inarrestabile vena creativa (che va da una stramba carriera solista a un surreale progetto metal ad almeno altre 4 band) abbiamo già parlato più volte su queste pagine, ma Zach Smith è sempre rimasto fuori dal radar. E non se lo merita, visto che il sound dei Pinback è al 50% roba sua (come è ovvio sentendo il resto della sua produzione); ma anche perchè prima dell’arrivo di Rob Crow era lui a far parte di una band seminale (si può usare adesso?) della scena californiana di metà anni ’90, da cui sono germogliati, oltre ai Pinback, anche i ben più noti Black Heart Procession. I Three mile pilot univano il basso di Smith alla voce cavernosa di Pall Jenkins e hanno pubblicato un po’ di bei dischi dal ’92 al ’99 prima di andare in pausa per lasciare spazio alle più ingombranti carriere delle nuove creature musicali dei suoi titolari.

 

Da anni si ventilava di ritorno di fiamma tra Smith e Pall Jenkins, e finalmente qualche settimana fa è stato dato alle stampe il nuovo singolo Planets; un gran bel pezzo che non deluderà i fan dei Pinback nè quelli dei Black Heart Procession, per non parlare di quelli dei Three mile pilot, se ce ne sono ancora in giro. Nel 2010 dovrebbe uscire un disco intero (per Temporary Residence, l’etichetta che ha ereditato alcuni dei nomi migliori della semi-defunta Touch & Go tra cui, appunto, i Black Heart Procession e i Pinback) e se tanto mi dà tanto non potrà che essere un grande disco di ballate cavernose, giri di basso chirurgici e melodie intrecciate.

 

E se non bastasse, coi Pinback in pausa da un po’ e i Three Mile Pilot non ancora tornati sulle scene, Smith non se ne sa con le mani in mano ed è in procinto di pubblicare un nuovo disco del suo progetto solista Systems Officer. Le coordinate musicali sono sempre quelle, e per il sottoscritto, ovviamente, è una bella notizia. Il marchio di fabbrica sono sempre quei giri di chitarra, basso e pianoforte incastrati come un ingranaggio, in cui tutte le parti si muovono poco a poco per creare una macchina complessa e affascinante. Che non riesco a smettere di ascoltare.

 

 

Three mile pilot – Planets (MP3)

Systems officer – Pacer (MP3)

 

 

lunedì, 16 11 2009

A family of trees wantin’ to be haunted

Cosa c’è di meglio di una versione folk a base di banjo e violino di una delle canzoni più belle dell’anno scorso per cominciare con il piede giusto la settimana?

 

 

Dr. Fox’s Old Timey String Band – Kids (MGMT cover) (MP3)

 

 

venerdì, 13 11 2009

Ajò! In via Joe Strummer abito!

 

E’ una notizia troppo bella per essere vera, ma pare proprio che lo sia: grazie a una richiesta partita da Facebook e approdata sui blog, il ridente Comune di Tonara (NU) ha deciso di intitolare una via del suo paese a Joe Strummer, indimenticato leader dei Clash. La notizia campeggia sulla home page dello (splendido) sito del Comune di Tonara, ed è riportata dal blog che l’aveva rilanciata (Su Barraliccu). Altro che terra di pastori e pecore, in Sardegna sono avanti anni luce.

[grazie a Pirex. E perdonate il titolo vergognoso]

 

 

Joe Strummer & The Mescaleros + Mick Jones – White Riot (live 2002) (MP3)

 

 

martedì, 10 11 2009

And if I bleed you dry

Non avevo mai ascoltato con attenzione i Twilight Sad, ma da qualche settimana non riesco a togliermi dalla testa il loro ultimo singolo I became a prostitute.

E’ bello nella versione acustica di The Laundromatinee ma è certamente meglio nella drammatica e nichilista versione elettrica, che oltre agli ovvi Interpol meno freddi mi ricorda, non so perchè, i migliori Afterhours.

 

 

 

 

 

The Twilight Sad – I became a prostitute (MP3)

 

 

venerdì, 06 11 2009

Cause I don’t really, don’t give a shit

Domani sera suonerà al Covo per la sua unica data italiana Jay Reatard, l’ultimo beniamino di una lunga tradizione di punk’n’garage’n’roll americano fatto di chitarre maltrattate, sudore, canzoni veloci e catchy e una pericolosa tendenza a combinare indicibili casini. Il suo ultimo disco è uscito nientemeno che per Matador (streaming intero qui), e sono molto, molto curioso di vedere se sul palco tiene fede alla leggenda.

[a seguire, peraltro, il sottoscritto e Arturo Compagnoni a mettere un po’ di dischi. Sarà una di quelle belle]

 

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giovedì, 05 11 2009

Wanna date my avatar

Ne abbiamo parlato anche un paio di giorni fa a Impronte digitali, ma mi sono accorto di non avere mai linkato qui l’improbabile Do you wanna date my avatar firmata dalla cricca di The Guild. Ovvero, un piccolo anthem nerd pieno di umorismo di bassa lega e giochi di parole scontati dal cast di una delle più celebri sitcom online (interamente dedicata al mondo del gaming: Worlds of Warcraft e similia), già vincitrice nel 2007 dello Youtube Video Awards (eggià, esiste uno YouTube Video Award) e nel 2008 dello Yahoo Video Award (idem, ma non ha una voce wikipedia).

 

Anche questo singolo (un banale ma appiccicosissimo pezzo elettropop) è stato a suo modo un piccolo caso finendo, nella settimana in cui è uscito (ad Agosto) contemporaneamente primo nella Amazon MP3 chart e secondo della iTunes Muisc Video Chart. Come commenta Idolator, online bastano ancora qualche ragazza carina e un po’ di giochi di parole nerd per spalancare molte porte.

 

 

The Guild – Do you wanna date my avatar (MP3)

 

 

mercoledì, 04 11 2009

loud loud Loud Loud LOUD LOUD

Un solo imperativo: alzare il volume.

Gli Sleigh Bells vengono da Brooklyn, sono pompatissimi da Pitchfork e col volume a palla ti fanno esplodere le casse e i timpani, e sorridere e ballare come uno scemo. Non ha molta importanza che abbiano suoni saturi come dei pezzi noise, ma facciano sostanzialmente un ammiccante pop da club con ritmiche vagamente hip-hop (file under: The Go! Team, M.I.A., The Kills), tutto quello che si può fare su Crown on the ground è repeat repeat repeat repeat repeat

 

 

Sleigh Bells – Crown on the ground (MP3)

 

 

martedì, 03 11 2009

Produzioni seriali di locandine false

Un’altra notte prima degli esami – la lotta armata al TAR. Un biopic che non vedremo mai, da Endism.

 

 

Le luci della centrale elettrica – Diamonds in the mine (Leonard Cohen cover) (MP3)

[da Stranger Music: an open-source tribute to the music and the art of Leonard Cohen]
 

 

 

lunedì, 02 11 2009

I can hardly resist

Halloween è appena passato, restiamo in tema di horror: I can hardly wait, classico minore di PJ Harvey (da 4 track demos) già reinterpretata da Juliette Lewis in Strange days (video) è caduta sotto le grinfie del malefico Brian Molko ne ha registrato una versione coi suoi Placebo pubblicandola come b-side del recente singolo Ashtray heart. Immaginate già da soli quanto faccia schifo o volete anche spingere play?

 

 

Placebo – I can hardly wait (PJ Harvey cover) (MP3)

 

 

giovedì, 29 10 2009

This time baby I’ll be bulletproof

Lou Barlow Spin session [Sharing / Too much freedom / Bulletproof (La Roux)]

 

mercoledì, 28 10 2009

PJ Harvey (by Blackhair)

PJ Harvey – Angelene (MP3)

 

 

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domenica, 25 10 2009

Domeniche

Passo la domenica tutto il giorno a lavorare, e metterò il naso fuori di casa solo per fare un salto al Bar Ciccio (sic) a votare Marino alle primarie del PD. La mia domenica ideale però me la immagino così: a vagabondare per le vie di Amsterdam insieme a Erlend Oye e alla sua chitarra, mentre lui strimpella Mrs Cold dei suoi Kings of Convenience o Ask degli Smiths su un tram o lungo un canale (per Amsterdam Acoustics). E speriamo che questo propizi tempi migliori.

 

giovedì, 22 10 2009

Funeral songs

Cosa faremmo senza i tabloid inglesi?

Solo ieri su queste pagine citavamo un articolo super-fuffa del Telegraph (che in teoria non sarebbe un tabloid; ma i confini si stanno confondendo, non solo da noi) e oggi è la volta del Daily Mail, che prende spunto dalla lamentela di un prete sul suo blog (che però si guarda bene dal linkare) per stigmatizzare l’uso di canzoni pop e rock durante i funerali.

Pare che la canzone che va più forte (e che gli dà più sui nervi) al momento sia My Way, ma pure Celine Dion (presente due volte in classifica), Bocelli e Whitney Houston non se la cavano male. Fortuna che c’è pure l’anthem You’ll never walk alone, la cui connotazione calcistica (è l’inno del Liverpool) ha il curioso effetto di trasformare la platea del funerale nella curva di uno stadio della premiere league.

 

E voi cosa vorreste al vostro funerale? Here dei Pavement? The Last Goodbye di Jeff Buckley? Can’t help falling in love di Elvis, come in Radiofreccia? Into my arms di Nick Cave come al funerale di Michael Hutchence? Exit music (for a film) dei Radiohead? The Funeral dei Band of Horses? Stairway to heaven? Wish you were here? The show must go on? Forever Young? Oppure optate per Bocelli pure voi?

 

 

Gerry & the pacemakers – You’ll never walk alone (MP3)

 

 

mercoledì, 21 10 2009

I know I was a scout I should’ve found a way out

Colpevolmente non avevo ancora linkato lo spettacolare video di The Whale Song dei Modest Mouse, il mio pezzo preferito dalla recente raccolta di recenti B-sides No one’s first and you are next (di cui parlavo già qui). Un delirio visivo di altissima qualità con un concept visionario e ambizioso che ben si addice alla band di Isaac Brock.

After entering his personal sanctuary, an artist is presented with a hand-crafted drawing tool that assists him in materializing his mental impressions. The machine discharges his thoughts as an endless web of yarn that guides him through his physical thoughts. The story progresses to reveal that he is divided between two worlds, one of dull reality and the second of warped memories. In the process of finding a way out of his consciousness, he is trapped between the two competing spaces, which eventually inflict lethal damage, acting as metaphors to self-destruction. [#]

 

Tutte le info sul making of sul sito del regista Nando Costa, foto di scena qui e qui.

 

martedì, 20 10 2009

Antony, la Turandot e la Lavazza

Difficilmente avevo visto così tanto kitsch tutto assieme.

La campagna Lavazza 2010 – The Italian Espresso Experience, oltre a un calendario di dubbio gusto firmato Miles Aldridge propone una versione di Nessun Dorma (dalla Turandot di Giacomo Puccini, chevvelodicoaffà) cantata di Antony e suonata dalla Roma sinfonietta orchestra.

 

Un profondo abisso di oltritudine che  sembra fatto apposta per farvi andare il caffè di traverso.

Dubito che riuscirete a dormire ancora, e non sarà l’effetto de caffè. 

(grazie ad Affensoldat)

 

 

Antony & The Roma sinfonietta orchestra – Nessun dorma (MP3)

 

 

lunedì, 19 10 2009

Malinconia in accomandita semplice

Contrariamente a quanto potrebbe sembrare, è l’autunno la stagione ideale per ascoltare il disco di Brunori SAS. I suoi racconti che spesso si soffermano su spiagge ed estati, la chitarra strimpellata e la voce sguaiata da falò potrebbero facilmente far pensare a un disco estivo; e invece la sua malinconia ironica e dolceamara che insegue con forza stagioni che non ci sono più e il suo quotidiano crepuscolarismo degli anni 2000 sembrano fatti apposta per certe meditabonde sere d’autunno.

 

Se vi era sfuggito, Brunori Sas è il progetto il cui unico azionista è il calabrese Dario Brunori, che fu già metà dei Blume e, soprattutto, degli immortali Minnesota’s. Non meno bravo di Dente (ma un po’ più classico e meno stralunato), curiosamente Baustelliano pur avendo una poetica virtualmente opposta, ispirato come il Daniele Silvestri degli anni d’oro ma con un timbro di voce che non pùò che ricordare Rino Gaetano, Brunori Sas si è già aggiudicato il Premio Ciampi come miglior esordio italiano del 2009 e se non l’ha già fatto, ora è pronto a conquistare i vostri cuori.

 

 

Brunori Sas – Guardia ’82 (MP3)

Brunori Sas – Italian Dandy (MP3)

 

 

venerdì, 16 10 2009

Rejoyce Rejoyce, gli LCD sono tornati

Ok, non è ancora il momento del disco nuovo (che uscirà a Marzo ed è ancora senza titolo, ma su cui si possono trovare un po’ di info qui e sull’account Facebook della band aggiornato da James Murphy in persona, anche se il nostro è un po’ perplesso dalla rete), ma ci stiamo avvicinando.

 

Per ora l’antipasto è Bye Bye Bayou, cover di un misconosciuto pezzo di Alan Vega (già Mr. Suicide) che verrà pubblicata in 12 pollici a metà Novembre, e che è appena stata diffusa in rete. Una jam di 7 minuti di pura disco oscura e ripetitiva, che è chiaramente lontana dai singoloni della band ma che si fa subito amare per il suo andamento ipnotico e inquieto. Ecco a voi l’orrida copertina e poi il succoso MP3. Comincia il countdown.

 

 

 

LCD Soundsystem – Bye Bye Bayou (Alan Vega cover) (MP3)

 

 

mercoledì, 14 10 2009

Quadrifoglio in nove sedicesimi

Straordinario come siamo abituati ai familiari, innaturali, vincoli dei formati delle comuni inquadrature fotografiche e cinematografiche, e come cambiare queste coordinate risulti strano, sovversivo e quasi violento. Dev’essere stata la stessa cosa che ha pensato Blair Neil, autore di questo splendido fan video nello stranissimo formato verticale dei nove sedicesimi per Clover, gran pezzo dal bel disco solista di Brent Knopf dei Menomena pubblicato con il nome Ramona Falls. La bellezza della canzone aiuta, ma è il formato del video a fare la differenza.

 

lunedì, 12 10 2009

Let’s go out and find some trouble!

Se mi chiedessero quale pezzo mi diverto di più a mettere in consolle in questo periodo non avrei dubbi: il mio pezzo di questo inizio Autunno è Sticks’n’stones di Jamie T. Scoperto nel bel mezzo della pista del’Hana-bi mentre ai piatti si alternavano Arturo Compagnoni e la Len (non ho idea di chi dei due l’abbia messo), e subito diventato un classico di fine stagione del beach club ravennate, Sticks’n’stones ha tutte le caratteristiche per diventare un piccolo tormentone da pista. Beat trascinante e inarrestabile, strofa rappata che ricorda The streets, ritornello killer che va ai migliori Arctic Monkeys (e a mille band inglesi prima di loro) e melodia perfetta per un mash-up con Such great heights dei Postal Service (sono identiche), il pezzo di Jamie T è un inno alla gioventù teppistoide dei lads inglesi fatta di amicizia, sbronze, liti e ragazze rubate, guardata anni dopo con l’inevitabile nostalgia di chi certe cose non può farle più ma decide di farle lo stesso.

Un pezzo da repeat compulsivo in cuffia e da singalong con la mano sul cuore e salti in mezzo alla pista, che ho il sospetto non mancherà mai nei miei DJ set di questa stagione al Covo (il prossimo è sabato 24) e che già ora ha totalizzato un numero imbarazzante di ascolti sul mio lettore.
Let’s go out and find some trouble!

 

Jamie T – Sticks’n’stones (MP3)

 

venerdì, 09 10 2009

OMFGWTF il video dei Deth Kab 4 Cutie x Twilight!!!11!

di

OMG!!! È la song + bella ke io abbia mai sentito!!! Qst nn è 1 band cm tt le altre.
Si kapisce da 3 kose:
1) sn brtti
2) la parola "equinox" nel ttl. Vl dire "equinozio". Xò nn so kosa vl dire "equinozio" xkè il De Mauro – Paravia a kiuso LOL.
3) è il btterista + brvo ke io abbia mai sentto, deve aver ftto il konservatorio di X-Faktor

Mmnti prefe:
– 1:16: Robert Pattinson sembra Gesù *_*
– 1:57: Bella vne investita dalle onde!!! OMG ke paura m sn tppata gli okki
– 3:04: drnte 1 cncerto dei Sunn o))) Bella korre dntro 1 fntana!!!11! È il + koraggioso atto di puro amore ke io abbia mai vsto
– 3:12: sn svenuta è nn ho vist kome finisce il video. Qnd mi sn svegliata ho skritto "Everything ends" x tt la parete di kamera mia. I miei anno kiamato lo psikiatra LOL xD

(si ringrazia la sezione commenti del primo risultato della ricerca "Finley" su Youtube per la consulenza grammaticale)

giovedì, 08 10 2009

Dite a Laura che l’amo

Ho già confessato più volte (ad esempio qui e qui) il mio amore per la folkster occhialuta Laura Veirs e per la sua musica. E’ notizia di questi giorni che a Gennaio finalmente uscirà il suo nuovo disco July Flame, che Colin Meloy dei Decemberists ha già definito «il miglior disco del 2010». A riprova di ciò c’è una splendida versione live della nuova Life is good blues (in video qua sopra e emmepitrè qua sotto) che come il titolo promette è un blues, dolceamaro, scarno e acustico. L’anno nuovo non è mai sembrato così lontano.

 

Laura Veirs – Life is good blues (live @ WNRN Sep 2009) (MP3)

 

Bonus:

Laura Veirs – July Flame teaser (MP3)

 

martedì, 06 10 2009

Today feeling like

 

 

Bright Eyes – Papa was a rodeo (The Magnetic Fields cover) (MP3)

 

 

[foto]

 

lunedì, 05 10 2009

Speranza godete dei suoni!

Voi probabilmente non ve ne rendete conto, ma ogni giorno il sottoscritto, solo per il fatto di avere questo blog, riceve tra le 10 e le 30 e-mail di band, etichette, promoter, agenzie di booking e amici e parenti delle suddette che presentano qualche artista o gruppo chiedendo spazio su queste pagine.

Avendo io un lavoro vero che mi succhia l’anima e il tempo, degli hobby, una specie di vita privata e -ahimè- il bisogno di dormire almeno 6 ore a notte, non ho praticamente mai il tempo materiale da dedicare all’esame di tutte mail che mi arrivano e (men che meno) all’ascolto delle canzoni o dei dischi che propongono. Al 90% cestino questo tipo di mail senza neanche aprirle (sono crudele, lo so; ma nei miei panni lo fareste anche voi); qualche volta però il subject o il mittente contiene un nome o una parola che attira la mia attenzione e finisco per fare click.

Questa mail arrivata nei giorni scorsi (il cui oggetto menzionava un «CD liberato il 23 Novembre») non solo ha attirato la mia attenzione, ma si è rivelata talmente esilarante che non posso non pubblicarla. Non faticherete a capire il perchè.

From: distraction records <info@distractionrecords.com>

 

Hey!

Speranza siete bene! Per lasciarli appena voi sapere che stiamo liberando un CD dal gruppo post-rock elettronico Tempelhof il 23 novembre e lo amerebbe per controllarlo fuori e per giocarlo sulla vostra esposizione!

 

Ho allegato il comunicato stampa e potete trovare le piste in questione in linea a:

[link]

 

Anche se se li volete trasmettergli un CD, appena dicami il vostro indirizzo e trasmetteremo uno fuori immediatamente. Se ci sono niente altro li volete o avete bisogno di, lasciate sapere!

Speranza godete dei suoni! Prendala facile,

 

Darren (Distraction Records)

 

P.S. Scusi il mio italiano dei poveri!

music for the strange kid at school / musica per il capretto sconosciuto alla scuola

www.distractionrecords.com

 

Figurati per il tuo italiano dei poveri, Darren dell’etichetta di musica per il capretto sconosciuto alla scuola!

Ti meriti il link a un MP3 dei Tempelhof (che peraltro sono di Mantova; potevi dirmelo che sono miei connazionali) anche solo per le risate che mi hai fatto fare:

 

 

Tempelhof – Song for Lily (MP3)