oh my geekness

sabato, 18 04 2009

A casa di Pažitnov

La Tetris Furniture, ovviamente modulare e ovviamente componibile a piacimento in casa o nei propri sogni. Perchè accontentarsi di usarla per i libri se può diventare un divano-futon, un vano televisione o una cassettiera?

E’ una naturale evoluzione di cose come questa e questa, di cui si era già parlato, ma per una volta, tra colori e possibili utilizzi mi sembra tanto utile quanto bella (forse).

In un futuro perfetto, prima di uscire di casa, potrete urlare a vostra moglie: "Amore, ti ho lasciato le chiavi della macchina sul tetramino verde a L". Si, avere un divorzio sarà così semplice.

martedì, 07 04 2009

US Invaders

[da Flags inspired by Video Games. Ce ne sono almeno un paio d’altre molto belle]

 

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lunedì, 16 03 2009

Rubik ci fa un baffo

Petaminx mi fa sinceramente paura. Se ve lo steste chiedendo, ha 1212 facce.

 

giovedì, 12 03 2009

Harder better Faster Stronger Dafter

Con iDaft provi il brivido di governare la console dei Daft Punk con la tastiera del computer. Un incrocio tra un controller midi e la rotella coi versi degli animali con cui giocavi da bambino. E’ questione di minuti perchèarrivino i primi remix.

 

giovedì, 26 02 2009

Who Watches the Watchmen (‘s Movie)?

[0. Intro
Tutte queste parole ti spaventano? (Ciao, Valido, che piacere). Non leggerle: limitati a guardare i due trailer inglesi pubblicati finora – qui e qui – e questo delizioso giochino virale in flash che posterei ora se non fosse grande tre volte il layout di questo blog. Altri link alla fine delle mille righe che seguono]

 
 
Lo ammetto, fino ad un paio di giorni fa ero scettico. Scettico? Catastrofista.
Come ogni persona che abbia avuto l’occasione di leggere Watchmen, probabilmente la più completa graphic novel di tutti i tempi, l’idea dell’adattamento cinematografico mi faceva venire in mente solo cattivi pensieri.
Per almeno tre motivi: il primo, legato all’opera in sé. Anche se non sono mai stato tra i puristi che considerano “fumetto” una definizione derogativa, relegare Watchmen al semplice rango di storia illustrata, magari di fantascienza da nerd cresciuti a pane e Asimov (non me ne vogliano i nerd, può capitare a tutti, anch’io ho letto quasi tutto Asimov fino a 12 anni: poi però si cresce) sarebbe veramente ingiusto.
 
[1. Del perché Watchmen è una delle più belle storie mai scritte]
 
Non c’è modo per renderne conto esaustivamente senza rivelare troppe cose che è d’uopo scopriate man mano con la lettura (perché lo leggerete, sì?) e la visione del film. Per farla breve, la storia è questa: un uomo viene assassinato, si ignora chi siano i responsabili, e si scopre presto che quest’uomo lavorava come, mmh, supereroe (semplifico) prima che una legge ad hoc per impedire una sollevazione popolare lasciasse alle sole forze dell’ordine ufficiali (ed al quasi-onnipotente Dr. Manhattan, l’unico in tutta la storia ad avere dei superpoteri) il compito di vegliare sulla popolazione americana. L’unico dissidente tra questi paladini della legge, che è anche la nostra voce narrante (almeno, lo è nel fumetto) indaga.
Oppure potrei essere un po’ più analitico: Watchmen è un’ucronia (tipicamente una distopia nata da un “what if”) ambientata in un’America degli anni ’80 guidata da Nixon e vincitrice incontrastata sia in Vietnam che nella guerra fredda (a causa del suddetto Dr. Manhattan). O forse potrei partire così: Watchmen è un fumetto con i supereroi, che ne decostruisce il concetto stesso, ne nega la funzione, ne rivoluziona la prospettiva. O forse: Watchmen è un’opera metanarrativa (uno dei personaggi legge continuativamente un fumetto di avventura – alla maniera ottocentesca, con i pirati e i fantasmi – chiamato Tales of the Black Freighter, la cui storia si interseca continuamente con la macrostoria, che a sua volta non si ferma al solo medium del fumetto, ma si amplia con documenti ed estratti di libri e giornali fittizi, come il New Frontiersman, un giornalaccio scandalistico e cospirazionista che fa anch’esso da frequente raccordo narrativo), permeata di cultura pop (nei colori, negli ambienti, nelle canzoni citate dovunque), ossessivamente intertestuale come ogni opera di Alan Moore (che se non si fosse dedicato negli ultimi dieci anni quasi esclusivamente alla magia pagana ed alla letteratura pornografica insieme alla sua seconda moglie sarebbe tutt’ora uno dei più geniali autori viventi), in cui ogni dettaglio (ogni vetrina di un negozio, ogni scritta su un muro, ogni giornale ed ogni notiziario) ha un suo sottotesto, in cui ogni snodo narrativo si allaccia ad un altro che sembrava esserne totalmente avulso. O ancora: Watchmen, come anche lo splendido V for Vendetta (liofilizzato in pappetta al cinema dai fratelli Wachowski, ma parto altrettanto geniale della mente del signor Moore), è un esercizio di etica, perché costringe a riflettere tantissimo sul concetto di giusto ed ingiusto, sui limiti della libertà umana di operare per un bene comune (ed in senso appena più lato sui limiti che è giusto imporre alla collettività per il bene comune), sulla violenza propria ed inestricabile dal genere umano. Ma è anche un esercizio di politica, è un trattato di sociologia, è una serie di riflessioni mai scontate sul tempo – riflessioni esplicite o esplicate dal continuo susseguirsi di piani temporali, non solo con gli ampi flashback canonici per il genere, ma con scarti improvvisi da vignetta a vignetta. Ed è sicuramente una prova: è dura alla lunga sostenere tutta la violenza che ci presenta davanti, è probante per il lettore abituato al semplice manicheismo di molta della produzione contemporanea dover stabilire di volta in volta se quello che accade è, o ci sembra, (completamente) giusto o sbagliato.
 
 
[2. Del rapporto tra Alan Moore e il cinema]
 
Proprio le mille sfaccettature del prisma narrativo (ed etico, insisto) di Moore sono la causa del secondo problema: il cinema non gli ha mai reso giustizia. Dai personaggi creati da lui ma sviluppati da altri (Constantine) al thriller storico di From Hell, alla distopia orwelliana del succitato V for Vendetta al delizioso divertissement postmoderno ed iper-intertestuale di The League of Extraordinary Gentlemen (che i doppiatori italiani hanno pensato di semplificare ben prima che Wikipedia diffondesse l’abitudine), Hollywood ha sempre colto di Moore solo il livello di lettura più immediato, il feticismo giocattoloso, lo scarto immaginifico ed immaginativo, badando sempre bene di riallinearne le intemperanze lungo una linea di pensiero più canonica e comprensibile (il lunghissimo calderone di banalità para-new age con cui i fratelli Matrix hanno affogato V for Vendetta). Al punto che Moore è arrivato dal protestare per il trattamento subito dalla sua opera al chiedere che il suo nome fosse tolto dai credits (in V for Vendetta), fino ad arrivare con quest’ultimo film a devolvere tutta la sua percentuale (o almeno così si diceva) al coautore Dave Gibbons, che della storia è il disegnatore, a patto di non venire mai citato in associazione al film.
 
 
[3. Di Watchmen, cinema e pessimismo]
 
Per di più, Watchmen è un film dichiaratamente impossibile da realizzare: passato dalla 20th Century Fox alla Warner Bros alla Universal, e di nuovo alla Warner Bros, il tentativo di traduzione cinematografica ha visto susseguirsi invano decine di sceneggiature, trattamenti, supposti registi, produttori, etc. Gilliam, uno che ama le sfide facili (e porta risaputamene una fortuna micidiale quando si tratta di film – tanto per rimettere le cose a posto con l’intera questione “Heath Ledger e il film maledetto”), rinunciò dopo aver provato a dirigerlo nell’89 e nel ‘86, proponendo infine che se ne ricavasse una miniserie in sei puntate di un paio d’ore ciascuna. Quando David Hayter, cosceneggiatore dei primi due X-Men, scrisse un trattamento dalla mole smisurata per Hollywood ma dichiaramene approvato da Moore in persona qualcosa si mosse: si pensò prima ad Aronofsky e poi a Greengrass per dirigerlo, ma non sembrava possibile che l’idea andasse in porto.
 
Ed è qui che subentra il terzo problema: a prendere le redini del progetto arriva Zack Snyder, il visionario (cito) regista responsabile dell’adattamento di 300. Ora, magari voi non l’avete visto 300. Sappiate nel caso che si tratta di un buon banco di prova: non solo trasporre un fumetto*, ma anche un fumetto di Frank Miller, uno che se interpretato bene è un grande autore tra il new-epic ed il pulp (Sin City, sia lode a Robert Rodriguez) e se interpretato male un buffone fascista (la sceneggiatura originale di Robocop 2, il suo sconclusionatissimo The Spirit).
Purtroppo Miller usciva da 300 come un buffone fascista: il film piacque solo a Saviano, e tutt’ora, personalmente, provo sgomento a rileggere quella recensione. Non solo: la prima novità introdotta da Snyder era utilizzare sì la sceneggiatura di Hayter, ma come open script supervisionato da Alex Tse (il cui cognome parla da sé).
Tutto, insomma, sembrava mettersi per il peggio.
 
 
[4. Grandi speranze]
 
Però. Però la fase di produzione, maniacalmente documentata (possiamo solo immaginare dalla parte pubblicata quanto lavoro sia stato fatto nel mentre), lasciava molto ben sperare. Quasi emozionava. Per contro, i cambiamenti nei costumi (darkeggianti, sintetici, pieni di muscoli stampati) e certi tagli di capelli parlano da sé, e sono sconfortanti, è sconfortante l’immaginario collettivo da cui traggono a piene mani. Lasciando perdere, delle prime sequenze intraviste, i bullet time che tanto piacciono al Nuovo Cinema d’Azione Americano**. Però. Però negli ultimi giorni sono state pubblicate le prime opinioni sul film.
Ebbene: sembrerebbe che sia bello. Bello e coerente con il fumetto. Più bello se si è già letto il fumetto. Parrebbe che chi abbia visto l’anteprima sostenga che il film sia “quanto di più fedele al fumetto fosse possibile”.  E insomma, qualcosa si stava già incrinando dentro di me. La speranza che fosse effettivamente bello stava vincendo sul mio cinismo (e su una realistica considerazione della capacità ermeneutica di Snyder).
Quindi nulla. Inutile che ne parli oltre: sperando di avervi già convinto a dare un senso alle vostre vite e leggerlo, poi vederlo, poi rileggerlo eccetera, non esprimerò alcun ulteriore parere. Mi limiterò a farvi notare
 
          che il sito ufficiale è di una bellezza da far paura. Davvero, guardatelo, rifatevi gli occhi.
          Che se già il film in sé dura quasi tre ore Snyder ha dedicato sforzi davvero ammirevoli per rendere il maggior numero di sfaccettature, creando
          una versione straight to dvd, ma costosissima (si parla di 20 milardi di dollari, non proprio bruscolini) e supervisionata direttamente dallo stesso regista americano, sia di Tales of the Black Freighter (cioè il fumetto che viene letto nel libro), sia di Under the Hood (cioè il libro di memorie di uno dei personaggi del film). Separatamente, e come parte di quello che si annuncia come il più ricco dvd mai concepito finora da mente umana. E per farvi un’idea del livello, potete vederne il trailer qui.
          E ancora: come detto, la maggior parte delle notizie nel fumetto arrivano per voce del New Frontiersman (una specie di Chi distopico, ma senza Signorini – in fondo quindi nulla di così terribile). Bene, quelli della Warner hanno pensato di crearlo apposta per l’occasione:
 
 
…non vi basta? Pfui. Mostri! Vediamo se dopo uno, due e tre footage esclusivi riuscirete ancora a rimanere imperterriti. Io personalmente sto saltellando e battendo le manine, ho gli occhi a cuoricino e sono quasi totalmente convinto e pronto a giurare che mi piacerà (in pratica sembro Kekkoz, ma somigliando a Jason Schwartzman invece che a James Van Der Beek).
Poi magari invece uscirò dal cinema grugnendo come mi è consueto: ma per il momento permettemi di inchinarmi all’attenzione e alla cura che sono state dedicate al progetto, e di impazzire per la perfezione feticista di tutto quello che è stato reso noto finora.
Ed ora scusatemi, ma devo mangiare un hamburger, e scegliere tra la posta qualcosa di pubblicabile. Tanti saluti.

 

 
 [5. Note]
 
*E ho già menzionato che il cinema odia i fumetti? Beh, è così: a parte gli episodi riusciti tra quelli già citati sopra, i Batman antitetici di Burton e di Nolan, sono decenti i primi due X-Men e, mmh… su due piedi non mi viene in mente nient’altro. Però mi vengono in mente fallimenti più o meno patetici: i Batman di Schumacher, Daredevil ed il suo spinoff (brr) che neanche nominerò, Hulk (con cui ha tentato di suicidarsi professionalmente un inspiegabile Ang Lee), Catwoman, I Disgustosi Quattro, ma potrei citare Dick Tracy, Popeye (che insomma avrebbe un suo perché – ma vivaddio, è Altman!), e scusate se al momento non mi viene in mente nient’altro. Il problema è lo standard che si è costituito, e che rende impossibile dare serietà ad un prodotto per il grande pubblico con protagonista un tizio che combatte i cattivi indossando una calzamaglia. Per dire.
** E a Kekkoz, uno che del resto ha detto che Wanted è un bel film, tutto sommato, invece di dire che è la clamorosa cagata che solo uno che si chiama Bekmambetov poteva concepire.

lunedì, 23 02 2009

Non è automatizzato, ma succede già così

iScreener, da Abstruse Goose.

 

giovedì, 19 02 2009

Il giradischi che skippa

Troppo bello per essere vero, oppure semplice fuffa tecnologica?

Self-confessed retro lover is here to tell you about this remarkable find! Bringing a modern-day charm to the long-forgotten LP player is the Zero. 1. It’s a CD Player that can also play the vinyl records. What’s really unique is that a system has been incorporated where the device is able to “read” the gaps between the tracks, memorize them, and make it selectable, quite like how you would do with a CD. [#]
(via)

 

martedì, 17 02 2009

Testa di Lego

Lego Minifig Motorcycle Helmet, di Sebastian Errazuriz (via)

 

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venerdì, 13 02 2009

Beer Bottle Domino

Dopo la Domina Lisa, un domino molto più faceto: Beer Bottle Domino. Sarà la pubblicità virale di qualcosa (un locale, pare), ma mi piace vederle come un messaggio per bere responsabilmente. Per mettere tutte quelle birre in fila, non puoi essere proprio ubriaco marcio..

 

lunedì, 02 02 2009

mxtp →

muxtape

muxtape.com → è tornato. L’impressione è che non sia più figo come una volta.
Diosanto, neanch’io se è per questo.

sabato, 31 01 2009

Libro dell’anno, senza se e senza ma

di

"Pride and Prejudice and Zombies features the original text of Jane Austen’s beloved novel with all-new scenes of bone-crunching zombie action"
(Amazon.com)

(se ne parla qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui)

sabato, 17 01 2009

In your face, mediashopping

di

Klingon Keyboard. Si spiega da sé. Circa 44 sterline. Approfittate del cambio favorevole.

NoPoPo, "batteries that can be recharged using fluids such as beer, apple juice, cola, saliva and urine". 15 Dollari, la coppia.

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mercoledì, 14 01 2009

Scoop: ecco il Macbook Wheel!

 

lunedì, 12 01 2009

Super Mario japanese re-enaction

Dagli stessi pazzi di Matrix Ping Pong, una folle versione di Super Mario a base di burattini umani ninja (o come diavolo volete chiamarli). Spettacolare.

(via, grazie a Max)

 

giovedì, 25 12 2008

Merry geek Xmas

[Microwave Jingle Bells – 49 forni a microonde ‘suonano’ Jingle Bells]

 

venerdì, 12 12 2008

Mai più senza

Il lancia-aeroplanini-di-carta elettrico, la doccia tascabile, il water in valigia e l’e-mail di carta. Questo e altro tra i 10 absolutely useless gadgets. Li voglio, tutti.

 

martedì, 02 12 2008

Un deciso passo avanti per l’umanità tutta

Il tizio qui sotto ha creato un theremin usando un computer, un sintetizzatore e il telecomando della wii. I guanti neri in tessuto pile servono semplicemente a dare un tocco di classe al tutto, secondo me.

Domanda: si può essere più geek di così?

Risposta: si, si può utilizzarlo per suonare la sigla di Star Trek.

lunedì, 01 12 2008

The Simpsons think different

Chi l’avrebbe mai detto? Nella puntata trasmessa lo scorso 30 Novembre negli Stati Uniti i Simpson in persona si prendono gioco della Apple, esprimendo qualche dubbio su che cosa significhi in realtà "pensarla diversamente".

Nel centro commerciale di Spriengfield ha aperto un nuovo Mapple Store e i Simpson fanno visita al negozio. Lisa desidera ardentemente un Mipod, ma dovrà pagare il suo sogno a caro prezzo…

Lisa (rivolta alla cassiera):
I can’t afford any of your products but…can I buy some fake white earbuds so people will think I have a MiPod?

lunedì, 01 12 2008

Monday joking

Oggi è il primo Dicembre e non il primo Aprile, ma il lunedì è un brutto giorno per tutti e probabilmente ha bisogno di essere rallegrato. Top 10 harmless geek pranks elenca dieci scherzi tecnologici da fare a casa o in ufficio per farvi 4 risate alla faccia delle ignare vittime. Alcuni trucchi sono vecchi (il #10, quello dello screensaver con lo schermo blu di Windows, ad esempio) mentre altri sono brillanti (come il #9, la sostituzione dello sfondo del desktop con uno screenshot, con tanto di icone e taskbar nascoste), e il risultato è assicurato. Se li mettete in atto, poi fateci sapere com’è andata…

 

mercoledì, 12 11 2008

Super Obama World

Non faccio in tempo a lamentarmi perchè su questo blog ultimamente si parla solo di Obama (come nel resto del mondo, peraltro; ma siamo ancora nella fase in cui possiamo credere ciecamente alle promesse che rappresenta: godiamocela) che mi segnalano il clamoroso Super Obama World, splendido giochino in Flash che riprende e aggiorna il classico Super Mario World di casa Nintendo.

Il gioco non è ancora completo; al momento c’è solo il primo mondo, l’Alaska (indovinate un po’ chi è il mostro finale), mentre mancano ancora l’Arizona (lo stato di McCain), l’Illinois (quello di Obama) e la capitale Washington D.C, ma è già godibilissimo e fatto davvero bene, e avrete filo da torcere ad evitare le Hockey Moms che fanno lo shopping da Macy’s, i Russi e varie altre bestie assortite.

Già così non sono riuscito ad arrivare alla Palin in motoslitta, ma è solo questione di tempo. E se non c’è la Principessa da salvare, salveremo il mondo. Ci possiamo accontentare.

mercoledì, 05 11 2008

Yes we could

[da Joy of Tech di oggi]

 

venerdì, 24 10 2008

Il primo videoclip al mondo in formato Excel

Una cosa talmente figa da ridefinire il concetto stesso di ‘figo’: via Giavasan il primo videoclip al mondo in formato Excel. Andate sul sito degli AC/DC e scaricate il file .XLS. (ovviamente dovete avere la macro abilitate).

 

Io ho provato su un paio di computer (un PC con OpenOffice Calc e un Mac con Excel) e non mi funziona, ma immagino che un’installazione classica su Windows con Excel non fallisca. Altrimenti si può vedere su YouTube, qua sotto. Una vera meraviglia

 

 

giovedì, 23 10 2008

Indies Go Green!

Mentre un sondaggio rivela che gli inglesi sono i più propensi in Europa a condividere docce e bagni per ridurre sprechi e risparmiare sull’elettricità, il Governo Italiano minaccia di bloccare l’attuazione del protocollo di Kyoto in Europa per la riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera.

 

Per non essere sempre l’ultima ruota del carro, ecco un decalogo semi-serio ad uso e consumo di musictecnologicofili eco-sostenibili:

 

1. Raccogli i mozziconi delle tue sigarette (+1 punto per sigaretta)

 

2. Se compri birra in bottiglia, recupera il vetro! (+2 punti per bottiglia). Se puoi, preferisci la spina! (+ 2 punti)

 

3. Quando vai ai concerti, dividi il viaggio in auto con gli amici* (o vacci in bicicletta = +3 punti)
*se sei di Bologna chiedi un passaggio al titolare di questi blog per andare al Covo, che lui è ben contento di fare il tassì – specie da quando c’è una pattuglia ogni tre metri fornita di alcooltest (su consiglio del dottorGola).

 

4. Quando puoi, lava a freddo (e le tue magliette a righe non si rovineranno, magicamente) (+3 punti)

 

5. In casa d’inverno non superare i 20°: il look emaciato è un classico mai fuori moda…(+3 punti)

 

6. Dopo ore al tuo pc o mac, centinaia di ore ad ascoltare l’ipod, millenni al cellulare, forse è il momento di comprare un caricabatterie solare (su Eco Geek Living e Select Solar ce ne sono moltissimi). (+3 punti).

 

7. Scegli i concerti giusti. I Radiohead hanno fatto solo il primo passo: (qui e qui). (+3 punti a concerto).

 

8. Scegli il vintage! Vecchi cappotti, vecchi maglioni e jeans, niente è più a zero emission. Alternativamente puoi scegliere abiti alla cannabis  (+2 punti a capo).

 

9. Prova un modo di rendere ecologica la tua vita in camera da letto… (+ 2 punti)

 

10. Costruisci un’ecogym nel tuo cortile.

 

 

Poi, volendo essere pignoli, si potrebbe dire che sarebbe cosa buona scegliersi dei governanti che si preoccupano per l’ambiente. Ma questa, temo, è tutta un’altra storia.

 

 

Foto | www.thegeekweekly.com

 

lunedì, 13 10 2008

Random Monday Madness

I Tranformers esistono davvero.

 

martedì, 07 10 2008

Insonnia presidenziale 2.0

Il tema del giorno è: passare un’altra notte insonne o farne a meno?
Non che mi manchino i pretesti: questa notte infatti si fa il bis con il dibattito tra i candidati alla Presidenza degli Stati Uniti, Barack Obama e John McCain.

La prima volta (26 settembre ) il dibattito è iniziato alle 3 di notte ora italiana. Non (solo) stoicismo e masochismo, ma anche curiosità tecnologica. Alcuni di voi forse sapranno che in occasione dei quattro dibattiti finali fra i contendenti alla Casa Bianca (due per i candidati presidenti, due per i vice), twitter e CurrentTV hanno stipulato un accordo per permettere a twitters di partecipare in diretta all’evento.

Basta avere un profilo su twitter (io ho dovuto rispolverare il mio, accantonato in soffitta per cessato uso) e aggiungere il canale twitter.com/current. Dopodiché, aggiungedo un "#current" ai propri twits, durante il dibattito si possono mandare live i propri commenti e la redazione di current li manda in diretta in sovraimpressione…

Questa notte si replica, all’una di notte italiana. Il prossimo dibattito tra i candidati alla vicepresidenza americana, Joe Biden e Sarah Palin è previsto per il 15 Ottobre.

Vi garantisco che l’esperienza è emozionante, anche se l’ultima volta, tra PC, TV e altro, mi sembrava di essere in una stanza del centro direzionale della NASA. Ad ogni modo, sarà stata la troppa emozione, o l’ora indecente, ma dopo mezz’ora ero già a letto…

Consigliato ai nottambuli.

Link
http://current.com/topics/88834922_hack_the_debate
http://twitter.com/current