oh my geekness

venerdì, 11 09 2009

Improvvisazione in SI

«A Youtube digital orchestra»: così Core77 descrive In B-flat, progetto audiovisivo collaborativo e sperimentale lanciato nei mesi scorsi da tale Darren Salomon.

Che lo spiega così:

Play these together, some or all, start them at any time, in any order. […]

The videos can be played simultaneously — the soundtracks will work together, and the mix can be adjusted with the individual volume sliders.

Un’idea semplicissima, dagli esiti a volte sorprendenti. Provare per credere.

 

martedì, 08 09 2009

Rubik Cubes Album Art

Le riconoscete? Da Creative Review.

 

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martedì, 01 09 2009

La musica liberata

La musica liberata di Luca Castelli è un libro molto bello e intelligente già dalla copertina. Il fatto che poi al suo interno contenga la più ricca, precisa e competente ricostruzione di quello che è cambiato nel nostro modo di fruire la musica negli ultimi dieci anni (da Napster in avanti, più o meno) è un semplice dettaglio.

 

Davvero: difficile immaginare una disamina così completa e ben fatta del fenomeno (dagli MP3 al file-sharing, dai blog a Youtube e Myspace, dall’iPod ai social networks, dalle net-label alla morte dei negozi di dischi), che mette ordine nella straordinaria quantità di cose che sono riuscite a cambiare per sempre la nostra idea della musica, i suoi modelli di business e il nostro modo di scoprirla, ascoltarla, viverla e parlarne.

 

Castelli (già giornalista per La Spampa, Il Mucchio, XL e chissà cos’altro, nonchè di casa sul suo blog Il Pozzo di Cabal) compone con i pezzi del puzzle un quadro ricchissimo e multiforme, spiegato con lo stile leggero che è proprio dei grandi divulgatori e la passione di chi sta vivendo in prima persona la rivoluzione che sta raccontando.

Come dice Rossano Lo Mele (che ha cavallerescamente intervistato Castelli per Rumore di Luglio – online in due parti: uno  | due) è «uno di quei libri che se fosse pubblicato in Inghilterra o negli Stati Uniti farebbe del suo autore un pensatore tech da seguire come uno sciamano».

 

Se ruscite a interpretarlo, il sommario dà qualche idea dei contenuti:

1.0

1. MP3 (La mosca / Seattle / Preistoria / Mpeg-1 Audio Layer 3 / Sacrilegi)

2. Napster (I 331kb che sconvolsero il mondo / Pirro / Gratis / Tutto / Noi)

3. Le major (Vade retro, tecnologia / Il diamante / DRM / Rootkit / Perdita di controllo)

4. iPod (Pray / Music Store / Monopolio / Shuffle / iGod)

 

2.0

5. Il laboratorio (Libertà è partecipazione / Dire / Fare / Baciare / Lettera /Testamento)

6. Gli artisti (The artists formerly known / Giovani turchi / Premio fedeltà / It’s up to you / Ghosts)

7. Dura lex (Jammie Thomas / Il dilemma del linguaggio / Il dilemma della copia / Il dilemma del remix / Il dilemma dell’autore e del produttore / A due velocità)

 

3.0

8. Macchine (Streaming / AI / Ovunque / Eroi)

9. Where Have All the Good Times Gone? (La qualità / I giornalisti / I negozi di dischi / Gli album)

10. L’onniutente (Intelligenza / Furore / Generosità / Responsabilità)

11. La musica liberata (I Mille / Neointermediazioni / L’oceano / Serendipity)

Lettura consigliatissima per chiunque si interessi di musica negli anni ’00 (e non lo dico perchè a pag. 117 è citato pure Inkiostro), e semplicemente imprescindibile per chiunque pretenda di lavorare nel settore, con menzione speciale per i dinosauri del giornalismo e della discografia.
La musica è stata liberata, fatevene una ragione.

 

giovedì, 27 08 2009

Non mi divertivo così tanto dai tempi di Eliza

Una volta c’era Eliza.

Ora i tempi sono cambiati, e ci dobbiamo accontentare di Anna, la commessa virtuale dell’IKEA scoperta grazie alla segnalazione di Personalità Confusa su FriendFeed. Eccellente per le serate solitarie, gli esperimenti di Intelligenza Artificiale e i consigli su come arredare il salotto.

 

 

mercoledì, 26 08 2009

Trip a 8 bit

8 bit trip.

Ingredienti: musica a 8 bit, videogiochi vintage, un sacco di lego. Il videocilp del futuro, anzi, del retrofuturo.

 

martedì, 11 08 2009

Non ci rimarrà altro che cinguettare

E proprio quando mi ero appena deciso ad usare il mio account di Friendfeed al posto di Twitter (trovandolo, come dicono tutti, anni luce migliore), Facebook si compra Friendfeed.

Gli scenari che si prefigurando adesso sono i più vari, dalla morte del social network uber-aggregatore alla sua riduzione fino all’integrazione dentro la tentacolare creatura di Mark Zuckenberg.

Una bella notizia per Twitter, quindi, anche se -a partire da Google- ormai giustamente si fa a gara per prendere per il culo i cingettii e i loro fanatici: 

 

 

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giovedì, 06 08 2009

Su GMail la tragedia uccide la pubblicità

Una delle cose più fastidiose dell’altrimenti favoloso servizio di posta GMail (oltre al fatto di dare alla Big G le chiavi della nostra privacy, ovviamente) sono le pubblicità che compaiono nella colonna di destra. Si tratta di pubblicità contestuali: se nelle mail che mandate e ricevete si parla di andare in vacanza in Sardegna, compaiono molte pubblicità di hotel e campeggi della Costa Smeralda. Se parlate di film e serie tv vedete un sacco di pubblicità di cofanetti in DVD e pay tv. Se parlate di qualcosa da fare alla fine dell’anno, ecco i messaggi su decorazioni natalizie e pacchi regalo (anche ad Agosto).

 

Come smettere di visualizzare la fastidiosa colonna pubblicitaria? Un tizio ha fatto un po’ di esperimenti (poi ripresi ed estesi da mezza rete), e ha scoperto che, se all’interno delle mail sono presenti alcune parole chiave dal significato particolarmente negativo (lui ha provato con Suicide, Death, 9/11 e Murder), le pubblicità curiosamente non compaiono. Paura di essere inopportuni?

 

Il trucco funziona anche in italiano, pare (ha fatto qualche prova il -ridisegnato- Punto Informatico), anche se putroppo il ricorso sistematico ad esso (se le parole infauste sono inserite come firma della mail o hanno dimensioni molto piccole, o non ricorrono abbastanza spesso nelle mail lunghe) non funziona. Sarebbe stato un bel metodo situazionista e inutilmente complicato per liberarsi degli ads (fingendo che Adblock plus non esista) mentre così è ‘solo’ l’ulteriore testimonianza di quanti dettagli una web application di massa debba essere in grado di gestire.

 

mercoledì, 05 08 2009

Ceci n’est pas une pipe

La pipa USB, vista sul New York Times.

(peraltro anche l’articolo è carino)

 

martedì, 21 07 2009

Weezer a 8 bit

Non so da quanto tempo sia in giro, ma io l’ho scoperto ieri sera e, benchè sia il secondo post sui Weezer in una settimana, è impossibile trattenersi: Weezer – The 8-bit Album è il tributo di micromusic dedicato alla band si Rivers Cuomo e soci. Liberamente scaricabile dal sito della netlabel Pterodactyl Squad, è esattamente quello che sembra: una compilation di pezzi più belli dei Weezer interamente risuonati attraverso gameboy, commodore 64, tastierine Casio e altri aggeggi a 8 bit.

In parole povere, la nostra infanzia brufolosa che incrocia l’adolescenza meno inquieta e le due che se ne vanno insieme a braccetto e si commuovono per il ricordo dei lunghi pomeriggi passati a studiare ascoltando il Blue Album e giocando a Super Mario Land. Che meraviglia.

 

 

Nordloef – Buddy Holly (MP3)

Bit Shifter – The world has turned and left me here (MP3)

Videogame Orchestra – Island in the sun (Belmont’s revisal) (MP3)

 

 

 

Pterodactyl Squad – Weezer – The 8-bit album (ZIP – full album)

 

 

giovedì, 16 07 2009

Twitparade

(vignetta via)

 

Sono iscritto a Twitter quasi dagli inizi e lo uso regolarmente (ma moderatamente), eppure non avrei mai immaginato che il social network cinguettante sarebbe diventato il fenomeno che è diventato, arrivando a impensierire la corazzata Facebook e a prefigurare una rivoluzione nel web basata su brevità e real-time. Continuo a non essere sicuro che gli scenari siano così rosei e che questa sia davvero una rivoluzione («moda» sarebbe forse il termine più adatto) ma in effetti è interessante notare come sta cambiando mese dopo mese la percezione del servizio da fuori (da leggere in merito il post di Kottke In defense of twitter e i suoi link), e di come praticamente ogni giorno escano fuori nuovi servizi che mirano a sfruttarne appieno le potenzialità o a utilizzarne in modi impensati la banca dati.

 

Ieri è stata la volta delle Popular Songs on Twitter di Hype Machine, con cui l’aggregatore degli MP3 Blog mira ad allargarsi e a monitorare anche Twitter. Non sono sicuro mi convinca appieno il coefficiente usato per calcolare la classifica delle canzoni più popolari (il Twitter score, la cui formula è spiegata in dettaglio qua), ma la posizione è un dato che, in un mondo governato dalla coda lunga, non ha questa grande importanza. E se, come credo, il filtro dei link andrà a raffinarsi nel corso dei mesi e sarà in grado di raccogliere menzioni e link di diverso tenore e formato, si farà un altro passettino avanti per capire di cosa parla la grande conversazione digitale. E, soprattutto, cosa ascolta.

 

martedì, 14 07 2009

Oggi sciopero (o forse no)

Che oggi si scelga di scioperare o meno, secondo me fa poca differenza. L’importante è non far passare obrobri legislativi come il ddl Alfano sotto silenzio.

 

giovedì, 02 07 2009

Hai mai visto delle stampanti ballare?

HP Workstations performance.
Non è un videoclip, ma è come se.

 

mercoledì, 01 07 2009

Obbligatorio postarlo

Lego + retrogaming = 100% inkiostro:

 

Relive some classic video games from the 1980’s with legos. (I didn’t include Mario or Donkey Kong because I have already made videos featuring them).

This Video includes:
1. Frogger
2. Space Invaders
3. Pacman
4. Arkanoid
5. Tron (Light Cycles)
6. Asteroids [#]

[via]

 

mercoledì, 24 06 2009

Non ci avevo mai pensato

Jaime Pitarch, Cyclops

 

mercoledì, 24 06 2009

Chirurgico

[XKCD, ovviamente]

 

mercoledì, 17 06 2009

Drink esplosivi!

Scherzone:

 

1. Ingredienti: diet coke, rum, mentos, stampo per i cubetti di ghiaccio, un amico che ti sta sulle palle.

 

2. Metti le mentos nello stampo per i cubetti di ghiaccio, aggiungi acqua e metti il tutto nel congelatore.

 

3. Prepara un Cuba Libre per l’amico che ti sta sulle palle: rum, diet coke, e un paio di cubetti di ghiaccio presi dallo stampo di cui sopra.

 

4. Aspetta qualche minuto che il ghiaccio si sciolga e goditi la scena (se non capisci cosa succederà, forse negli ultimi 2 anni hai vissuto su Marte. Guarda qui). Grasse risate!

 

[trovato su Wired. Mi raccomando: accertati previamente che l’amico che ti sta sulle palle non sia anche grosso e/o incline alla violenza fisica. In quel caso, meglio lasciar perdere. O fuggire di corsa mentre il ghiaccio non si è ancora sciolto]

 

mercoledì, 10 06 2009

Intervista col pirata

Lo straordinario successo del Piratpartiet, il Partito dei Pirati svedese, che sembrava nato come una provocazione e invece -forte di un impressionante 7,1%- porterà un suo candidato a Bruxelles, dà molto da pensare. Ovviamente, è una gran bella notizia: sentire che in un paese in teoria non troppo lontano dal nostro le elezioni non sono state dominate dalle inqualificabili e quasi surreali gesta di un presidente del consiglio che ormai non conosce vergogna (e di un popolo bue che lo vota), ma hanno visto il successo di una formazione modernissima, controcorrente e lungimirante è certamente un (piccolo) modo per consolarsi. Che le leggi del copyright, l'accesso ad internet, i diritti digitali siano tematiche che prima o poi andranno affrontate in modo organico e sensato, invece che regolate con leggi fatte a casaccio, spesso illogiche, incostituzionali, ridicolmente parziali e impossibili da far rispettare (come la recente dottrina Sarkozy) è un altro punto inevitabile. E vedere finalmente premiata gente che in merito sa il fatto suo è davvero una bella cosa.

 

Ci vuol poco, però, a interrogarsi sul resto. Ora che è stato eletto, come pensa un singolo soggetto di portare avanti la sua battaglia? Un file-sharing completamente legale è conciliabile con uno sviluppo delle industrie dei contenuti e con il giusto compenso degli autori e dei produttori? Qual è la posizione del Partito dei Pirati in materia di ambiente e di politica estera? Questa vittoria rimarrà un caso isolato o la battaglia per i diritti digitali ha qualche speranza di crescere e diffondersi anche altrove?

E' ovvio che dalle nostre parti abbiamo problemi ben più gravi di cui preoccuparci. Ma è anche ovvio che un fenomeno politico così interessante va osservato attentamente proprio adesso, prima che perda inevitabilmente la sua freschezza, cambi e diventi qualcosa di diverso.

 

Di tutto questo parleremo stasera (dalle 19.15 alle 20) su Impronte Digitali, il magazine di web e tecnologie che sono fiero di condurre insieme a Filippo Piredda sulle frequenze di Radio Città Fujiko
E lo faremo nientemeno che con Chrstian Engstrom, il neo-eurodeputato del Partito dei Pirati. Engstrom ha accettato di rispondere alle nostre domande, e ci spiegherà quello che intende fare a Bruxelles, la posizione del suo partito sul copyright (ma non solo) e il futuro della sua battaglia politica. E vedrete che le questioni aperte sono tante, e i dubbi di cui sopra assolutamente legittimi.

 

Update: l'MP3 della puntata:

 

Radio Città Fujiko – Impronte digitali 10/06/09 (Mediafire > MP3)

venerdì, 05 06 2009

Send a corrupted file instead!

Corrupted Files ha la banalità e semplicità delle idee geniali.
In ritardo per una scadenza? Dovete inviare un documento a quel severissimo professore o a quel cliente rompiscatole e non ce la farete mai? Invece di una usare una scusa, mandategli un file corrotto. Un metodo eccellente per prendere tempo senza prendersi la colpa.

Il servizio costa 4 dollari, ma se volete, visto quanto spesso mi capita su WIndows Vista, io ve lo faccio anche gratis.

 

giovedì, 28 05 2009

For an awesome and nerdy kitchen

Tetris Tiles, le mattonelle di Tetris.

Le voglio. 

 

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martedì, 19 05 2009

La caffortera

Cafuerteras, di Javier Jaèn

 

giovedì, 14 05 2009

Pillow fight!

Quando sono stanco morto e lavoro troppo (tipo adesso) di solito riesco a pensare a una sola parola: cuscino.

Così questa gallery dei 15 coolest pillows (grazie a Luca per il link) casca a puntino; il cuscino-gambe-di-donna e i cuscini-Scarabeo li avevo già linkati in passato, ma la testa di cavallo morto, il libro, il CTRL + ALT + DEL e il Boyfriend (provvisto di falangi e di camicia), tra gli altri, non sono male.

 

I migliori però nella lista mancano. Tamarrissimi, direttamente dalla mia stanza, i DJ Pillowcases:

 

 

martedì, 05 05 2009

The Lord of the Bricks?

Senza parole. Presto sarà una maglietta in vendita qui. Nel caso conosciate qualcuno abbastanza coraggioso da indossarla. (via)

lunedì, 04 05 2009

Career evolution in advertising

Da stagista a capo del mondo, gli strumenti di lavoro nel mondo della pubblicità. Triste ma vero.

 

mercoledì, 22 04 2009

Want it!

Oddfellows Artists: Andy Warhol, Salvador Dalì, Frida Kahlo, Vincent Van Gogh, Pablo Picasso. Fantastici.

Da non perdere anche i writers, i revolutionaries e i scientists.

(via)

 

martedì, 21 04 2009

Cosa fanno i computer quando sono da soli

In principio fu lo straordinario esperimento di un tizio qualunque chiamato James Houston. Approfittando del contest indetto dai Radiohead che invitavano i loro fan a remixare e reinterpretare il loro più recente singolo Nude, Houston produsse un video incredibile in cui la canzone era interamente risuonata attraverso un paio di stampanti, un hard disk e un vecchissimo computer.Una roba incredibile.

Su queste pagine ai tempi lo postò kekkoz, e parecchi mesi dopo io e Pirex l’abbiamo scelta come sigla di Impronte digitali, il magazine di web e tecnologia che da una paio di settimane conduciamo sulle frequenze di Radio Città Fujiko.

 

 

 

Lo sapevo che non sarebbe passato molto prima che altri facessero lo stesso. Ieri mi sono imbattuto (via) in questa versione del tema di Super Mario Bros interamente suonata da una tagliatrice laser opportunamente programmata.
Per i pazzi o gli ingegneri, abbondanza di dettagli tecnici qui.

 

 

 

Se non vi bastasse (e perchè dovrebbe?) c’è chi ha alzato il tiro. E ha prodotto nientemeno che la versione completa di Bohemian Rhapsody dei Queen suonata da due stampanti, un hard-disk, vari floppy disk e un vecchio Atari collegato a un oscilloscopio (se ho capito bene). Roba da spazzare via in un sol colpo decine di anni di imprese nerd.

 

 

Ora però voglio di più.
Voglio un’orchestra intera fatta di stampanti che suona i Concerti Brandeburghesi di Bach. Voglio un virus che prenda il controllo di tutti i computer del mondo e li costringa a riprodurre all’unisono The Wall dall’inizio alla fine. Voglio che il mio computer impari a suonare Moon River con i bip della scheda madre. Voglio che impari le canzoni da solo e sviluppo un gusto suo. Poi però non mi fiderei più a lasciarlo solo; e se finisse per appassionarsi a Laura Pausini?