Mai sarà ch’io sia sempre
E’ una notizia vecchia, ma io lo scopro adesso: si sono sciolti gli Ustmamò, tra i più brillanti ed originali gruppi italiani.
Qui ci scappa la lacrimuccia…
Mai sarà ch’io sia sempre
E’ una notizia vecchia, ma io lo scopro adesso: si sono sciolti gli Ustmamò, tra i più brillanti ed originali gruppi italiani.
Qui ci scappa la lacrimuccia…
Perchè Sanremo è Sanremo
Le interessanti riflessioni di RockOl sul cast del prossimo festival di Sanremo. Alcune condivisibili (quelle sui Negrita e Giuni Russo, ad esempio), altre meno. Intanto a condurre il dopofestival sarà Sgarbi…
Sempre meglio della De Filippi….
Mi eserciterò nel matricizzare esami di usabilità per l’e-commerce
Questo il responso che ho ricevuto dal Generatore di stronzate per la web economy…
(segnalato dal boss uomonero)
Convivenza è una parola grossa
Mi segnalano sul sito del Comune di Bologna le Disposizioni per una serena convivenza coi piccioni in città.
Non si finisce mai di imparare, non c’è che dire.
Prospettiva
If the divine masterplan is perfection,
maybe next I’ll give Judas a try
(Tori Amos, Spark)
Raccolta fondi
Vi prego, facciamo una colletta per Tonino Guerra. E’ una tristezza dover vedere uno scrittore e sceneggiatore del suo calibro (ha sceneggiato circa 100 film, tra cui Amarcord di Fellini e Zabriskie Point di Antonioni) nelle orribili pubblicità della Unieuro… L’unico motivo per cui può averle fatte è per soldi -voglio escludere a priori altri motivi- quindi mano al portafoglio e fate le vostre offerte…
[Non farò menzione qui della ultima inquietante pubblicità Unieuro, quella dove alla domanda ‘Chi sta meglio di noi?’ posta da un capo nazi ad una folla di pecoroni, questa risponde ‘Nessuno!’. Evoca scenari orwelliani fin troppo attuali, di questi tempi. Semplicemente agghiacciante.]
Sono l’unico a cercare le ricette online?
Da qualche tempo mi sono dato alla cucina. Così sfodero un po’ di creatività e soddisfo il mio stomaco esigente. Anyway, da un po’ di tempo la mia fissa è il chili; online ci sono centinaia di ricette, ed oggi ho scoperto addirittura un’associazione dedicata al chili, l’International Chili Society. Prima o poi le provo tutte, ma per ora la mia preferita rimane molto simile questa.
Su Windows succedono cose strane…
L’intercapedine segnala qui una…lotta di icone?!?
Il futuro è qui (di videonoleggi online e altre storie)
Qualche sera fa.
Sono annoiato e non ho niente da fare; troppo freddo (- 4°C!) per uscire, non ho voglia di leggere e alla tv -sai che novità- non c’è nulla di interessante. Decido allora di noleggiare un film. A quel punto mi ricordo che il videonoleggio dove vado di solito (oddio, ora come ora sono mesi che non ci vado), quello più vicino a casa, ha da qualche mese attivato un servizio di prenotazione online dei film. Subito mi esalto: finalmente un servizio utile! Potrò dire addio alle code allo sportello automatico ed ai litigi al freddo per decidere che film prendere! Ora potrò decidere in tutta calma, a casa, che film vedere la sera, ed uscire dopo cena per ritirarlo evitando viaggi a vuoto.
Accedo al sito, e subito mi innervosisco: valanghe di pubblicità, scritte che scorrono, inutile musica di sottofondo (sono disponibili addirittura 4 canzoni diverse!) e, soprattutto, non sembra esserci il servizio di prenotazione online. Visito le poche e inutili sezioni del sito, poi trovo il link: era nella homepage, in bella vista, talmente in bella vista che l’avevo confuso con un banner pubblicitario e bellamente ignorato. E scommetto sarebbe successo a chiunque: ha la forma di un banner, è di colore diverso dallo sfondo ed è subito sotto l’Head, nella posizione che il navigatore medio ormai esclude di default dalla sua attenzione perchè non è interessato a loghi, suonerie e amenità simili. Penso alle risate che si farebbe Jakob Nielsen, ma non mi perdo d’animo ed entro. C’è una procedura di login, con numero di tessera e codice; ottimo, è indice di serietà.
La sezione di prenotazione online è molto più ordinata e sobria. Ci sono sempre banner e scritte animate, ma almeno i link sembrano logici, così mi butto a capofitto negli elenchi dei film, per cercarne uno per la serata. Dopo qualche minuto comincio a capire che qualcosa non va; il sito non visualizza le pagine che richiedo, cambia sezione da solo e non è chiaro quali film siano disponibili e quali no. Quando trovo Il Signore degli Anelli tra Seno e più seno e Sorelline porcelline, alzo bandiera bianca.
A quel punto mi ricordo perchè sono mesi che non noleggio un film: questo videonoleggio fa schifo. Non solo, come ho scoperto oggi, attiva servizi che funzionano male, ma la percentuale di film decenti sul totale è pari al 5%, e di solito quel 5% l’ho già visto, e se non l’ho visto l’ha invariabilmente già noleggiato qualcun’altro.
In conclusione, finisco per riesumare un (non tanto) vecchio film di Woody Allen, Mariti e mogli, che a dispetto delle stroncature della critica, non mi dispiace affatto.
Il futuro è qui, ma certe volte è meglio affidarsi al passato…
[per chi fosse interessato, il sito del noleggio è qui.]
Imperdibile
Il Barbiere della Sera pubblica l’imperdibile I dodici mesi che l’Italia si aspetta di Michele Serra, elenco di previsioni semiserie sull’anno appena iniziato, già uscito su Repubblica qualche giorno fa. Tra le mie preferite:
> MAGGIO – Gli ispettori Onu, ormai tutti sposati con ragazze irachene, spediscono il loro rapporto finale su una cartolina postale: «A Baghdad sono stato e a te ho pensato».
> LUGLIO – Polemiche sul«memoriale Previti», allegato a Panorama: il senatore, che si era difeso dall´accusa di corruzione sostenendo di avere solo evaso il fisco, si sottrae all´accusa di evasione fiscale sostenendo di avere solo ucciso un generale della Finanza.
> Crisi irachena a una svolta, Saddam accusa Bush di possedere armi di distruzione, la Casa Bianca, colta di sorpresa, chiede tempo per riflettere.
> AGOSTO – Riaperte le case chiuse, i clienti di destra si distinguono da quelli di sinistra perché sanno già dove è il bagno e fanno strada nei corridoi.
> SETTEMBRE – Revisionismo: la Casa delle Libertà propone di far doppiare dalla redazione di Excalibur tutti i telegiornali degli ultimi cinquant´anni e rimandarli in onda per i prossimi cinquanta.
Pensierino notturno (Nick Hornby – Alta fedeltà)
Sembra quasi che se metti la musica (e i libri, probabilmente, e i film, e il teatro, e qualsiasi cosa procuri emozioni) al primo posto, non riuscirai mai a chiarire la tua vita amorosa, e non arriverai mai a considerarla un prodotto finito. Ci troverai sempre qualcosa da ridire, starai sempre in subbuglio, e continuerai a criticare e a cercare di dipanare la matassa finchè non va tutto a rotoli e devi ricominciare daccapo. Forse noi viviamo troppo protesi verso un apice, dico noi che assorbiamo emozioni da mattina a sera, e di conseguenza non riusciamo mai a sentirci completamente contenti: noi dobbiamo essere o disperati o al settimo cielo, e questi sono stati d’animo difficili da raggiungere in una relazione stabile e solida.
E anche in una vita stabile e solida, aggiungo io. ‘Notte.
Giovane Blogger è molto felice
Un paio di settimane fa su Personalità confusa è comparso il celeberrimo post I dolori del Giovane blogger. Al punto 4 il post recita: quando, guardando le statistiche, scopre che è stato linkato spontaneamente dal proprietario di un altro blog, Giovane Blogger è molto felice.
Ora, Giovane Blogger -categoria in cui il sotoscritto rientra appieno- è molto felice, perchè ha scoperto di essere stato linkato spontaneamente da Un sentire enorme, un blog che non conosceva. Giovane Blogger ringrazia, e va a letto contento.
Listening room
Ho avuto modo di ascoltare vari dischi interessanti in uscita nei prossimi mesi.
Massive Attack – 100th window: più downtempo di Mezzanine, forse meno ibridato col rock, ma con diversi pezzi dilatati molto interessanti…sono ancora ai primi ascolti. ma promette bene.
Nick Cave & The Bad Seeds – Nocturama: la mailing list dei suoi fan è sconcertata e scandalizzata che l’australiano osi pubblicare un album tanto brutto…io sono più morbido, è un album più deboluccio del solito ma contiene almeno 3 grandi canzoni, di cui una (‘It’s a wonderful life’) splendida. In generale è un album molto vario, ci sono pezzi rock (uno da 14 minuti) come non ne faceva da tempo, e ballate lente sullo stile delle cose più recenti. L’insieme è un po’ sfilacciato -si sente che è stato scritto e registrato un poco tempo- e in particolare a soffrirne sono i testi, mai così banali, ma stiamo sempre parlando di uno dei migliori cantautori in circolazione.
Una curiosità: nel video (visibile in parte sul suo sito ufficiale) ci sono ballerine seminude che sculettano a favore di camera. La fine di un’era.
Erlend Oye – Unrest: Lo smilzo dei Kings of Convenience (nonchè già voce di 2 singoli dei Royksopp e di pezzi di DnTel e Jolly Music) abbandona la chitarra acustica e si lancia nel dancefloor. Pop elettronico molto vario e di ottima fattura, con un singolo (Sudden Rush) dalle potenzialità commerciali notevoli. Merita di avere successo.
Tremo invece per l’imminente disco dei Marlene Kuntz (che riescano a risollevarsi?) e spero nella definitiva consacrazione di La Crus e Cristina Donà, tra le migliori cose in Italia in questo momento.
Lo studente bolognese
Lo studente bolognese esce a cena solo per fare 4 passi nella Bologna innevata -chè cose così non capitano spesso- e per salutare qualche amico che non vede da un po’. Lo studente bolognese cena a base di gattò e valpolicella ascoltando i Pixies, Beth Orton e i Sonic Youth, perchè lo studente bolognese è inevitabilmente un intellettuale, e fugge tutto quello che è commerciale, a parte le cose che sono talmente nazional-popolari da aver bisogno di essere rivalutate, per diventare oggetto di morbose riflessioni sul relativo ruolo sociologico nella società contemporanea. Ricadono in questa categoria gli 883, il Grande Fratello, Dawson’s creek e Paola e Chiara, solo per fare dei nomi.
Lo studente bolognese a cena parla di musica, cinema e fumetti, di Università americane, di futuri coinquilini stranieri a solo uso vacanze, di battesimi di nipotini, di futuri cortometraggi da girare, di viaggi che non farà mai. Lo studente bolognese scende sotto casa con gli amici, perde tempo per strada in inutili discussioni e sale su un autobus notturno che neanche sa lo porterà praticamente sotto casa. Lo studente bolognese rientra in casa, controlla la posta nel computer ancora acceso, poi blogga.
Lo studente bolognese è talmente un clichè che ci hanno pure fatto vari film sopra, eppure lui è davvero così.
Il trionfo dell’eleghanzia
Grazie a Wittgenstein
Mrs. Dalloway said she would buy the flowers herself
In America è finalmente uscito il film The Hours, tratto dall’omonimo, bellissimo -e pluripremiato- romanzo di Michael Cunningham. Già i critici si dividono sul film (alcuni lo stroncano, altri lo incensano), per ora io mi limito ad osservare la scandalosa assenza di siti web decenti dedicati all’autore del libro. E a notare che, cercando su Google pagine in italiano su Michael Cunningham, il primo risultato è questa recensione, bella e ben fatta. Ma non sono obiettivo.
Deretant sembra un verbo latino
Questa è bellissima: settimane fa sul forum di Punto Informatico era stato segnalato un curioso errore del correttore ortografico di Word: digitando il termine “cult movie” il correttore suggeriva di “sostituire la parola perché volgare” e forniva, come alternative, “sedere“, “deretant” e “fortuna“.
Già questo basterebbe, ma il bello è che la Microsoft ha persino scritto a Punto Informatico…
Roadcast, a zonzo verso est
Sembrava, e probabilmente lo era, un’idea folle: Italia-India via terra solo 2 mesi dopo l’11 Settembre. I protagonisti dell’impresa sono 2 studenti, Ale e Mattia, che zaino in spalla, qualche dollaro in tasca e telecamera digitale in mano hanno attraversato in 4 mesi Grecia, Turchia, Iran e Pakistan documentando la loro avventura. Su My-tv è possibile trovare le 6 puntate che sono state tratte dal loro viaggio. Suggestive, molto divertenti e folli quanto basta.
Secondo RockOl, Sea Change di Beck è il miglior album del 2002. De gustibus, dice il saggio, ma non si può che esserne perplessi. Sea Change è sicuramente affascinante e ben fatto, ma sembra il risultato di una scommessa del tipo: “Scommettete che riesco a fare un bel disco di folk classico?”.
Non avevamo dubbi che avresti vinto la scommessa, caro Beck, ma siamo sicuri che nel 2002 non sia stato prodotto di meglio di un bello e spiazzante album di maniera?
Io assegnerai la palma a Neon Golden dei Notwist, un album che, citando Pitchfork, coniuga musica elettronica e pop rock chitarristico con tale maestria da far pensare che questi due generi non siano mai stati separati. Un album all’avanguardia eppure classico, sperimentale eppure pop, con suoni curatissimi ed atmosfere perfette.
Ma io non scrivo su RockOl.
Carla Bruni, la modella, ha fatto un cd.
A Parigi le modelle hanno una voce splendida, una sensibilità particolare e amano le chitarre acustiche.
In Italia al massimo a Natale vanno a fare il film dei Vanzina.
Comunque Quelqu’un m’a dit –questo il titolo- è bellissimo. Voce flebile e leggermente roca, chitarre acustiche, testi in francese e, soprattutto, ottime canzoni. La title-track, e Le Ciel Dans Une Chambre (versione in francese de Il Cielo in una stanza) svettano su tutte, ma anche le altre non sono affatto male.
Quelqu’un m’a dit è primo in classifica. In Francia, ovviamente.