Ma Risiko è meglio
No, non è un post sull’Iraq.
Succede che una sera vai a cena da un amico e qualche ora dopo, gonfio di panzerotti e gattò, spunta l’idea di fare una partita a Risiko. Ma non a quello normale, bensì Risko più. Storci il naso ed esterni il tuo disappunto, ma questo passa il convento e bisogna accontentarsi. Osservi il bizzarro tabellone, che in questa versione non sfoggia il familiare planisfero amato da grandi e piccini ma una cartina dell’Europa in un momento non ben definito tra ‘800 e ‘900, con Impero Austro-Ungarico, Impero Ottomano e così via. Impari le regole e sei pronto a giocare.
Ma non sei concentrato: ci sono troppe inesattezze. Ok che anche il Risiko classico ha più di un errore, che probabilmente la Cita neanche esiste e che la cartina è tutta sbagliata, ma quelle sono cose che scopri solo dopo è ormai diventato parte del tuo DNA. In questo caso è diverso.
C’è qualcosa che non va nel rappresentare una guerra tra gli imperi di inizio ‘900 con i classici carri armati. I primi prototipi sono stati prodotti nel 1914, ma nella prima guerra mondiale se ne sono usati ben pochi. Ed è inutile dire che dopo la prima guerra mondiale l’Impero Austro-Ungarico non c’era più.
E che dire della cartina? Che dire del fatto che la Grecia, la Bulgaria e la Romania non facevano parte dell’Impero Ottomano, che la Finlandia faceva invece parte dell’Impero Russo e che l’Italia durante la guerra era tutt’altro che indipendente e pronta ad essere invasa?
E potresti continuare, visto che hai tutto il resto della serata per fare osservazioni. Perchè dopo neanche mezz’ora il tuo impero austro-ungarico viene invaso dai Turchi e Vienna viene espugnata da una manciata di carri armati a causa della tua sfiga ai dadi.. Cose simili a Risiko non succedevano.
[Il sito ufficiale di Risiko è qui. E’ davvero ben fatto, con tanto di strategie, regolamenti alternativi e tornei. E ho pure scoperto che è uscito Risiko Digital, il gioco per pc, che si può anche giocare online. Ci fosse stato quand’ero ragazzino…]