Listone live
Eh, ma allora lo fate apposta! Ogni volta spunta fuori un listone e ogni volta reprimo a forza le mie tendenze hornbyane, finchè alla fine sono costretto a cedere. Prima è stata la volta delle 31 canzoni della vita, ora è quella dei 15 concerti. Ok, l’avete voluto voi.
– Nick Cave & The Bad Seeds – Bologna 1997. Ero giovane. Non avevo idea di cosa fosse un vero concerto, e di Nick Cave conoscevo poche cose. Ma già bastavano.
– Nick Cave (solo) – Ancona 2002. Meno giovane. Conoscevo (e conosco) a memoria gran parte della produzione del cantautore australiano, compresi bootleg, rarità e versioni alternative. Appure mi ha stupito con un set originale, riletture grandiose, e un terzo bis regalato alla folla dopo 10 minuti di applausi a luci e musica accesi.
– Notwist – Bologna 2002. Il rock, la musica elettronica. Qualcuno una volta diceva che sono cose separate. Una volta, forse.
– Kings of Convenience – Nonantola 2001. Cosa non riescono a fare 2 voci e 2 chitarre, in mano alle persone giuste. Erlend Oye e Eirik Glambek Boe sono quelle persone. Simpaticissimi e genuinamente geniali nei siparietti tra una canzone e l’altra, semplicemente meravigliosi durante le canzoni.
– Suzanne Vega – Rimini 2000. Ho scelto Rimini, ma avrei potuto dire La Spezia, Firenze o Fabriano: miss Vega non tradisce e non delude. Le canzoni, i testi, le corde di chitarra pizzicate nel modo giusto, un’ombra sul muro, lo sguardo appassionato.
– La Crus + Orchestra filarmonica di Urbino – Urbino 1999. Occasione quasi unica, il gruppo è teso ed emozionato. Ma quando gli archi -per una volta, veri- si gonfiano dietro la musica, la sorreggono, e la portano in alto, tutto il resto scompare.
– The Black Heart Procession – Ferrara 2001. Nel cortile del palazzo ducale, sussurrando, quasi completamente al buio.
– Scisma – Urbino 1999. Ho già detto -e lo ripeto- che sono stati il miglior gruppo rock italiano degli anni ’90. Non basta?
– Tori Amos – Firenze 2003. Vorresti che non smettesse mai, perchè ci sono sempre troppe canzoni che mancano.
– Pearl Jam – Milano 2000. Un concerto da stadio, con la folla che ondeggia a ritmo, gli accendini su Nothingman, tutti a sgolarsi su Rearview mirror. Ci vogliono, i concerti così.
– Tricky – Arezzo 1999. Ti aspetti un concerto Trip-hop, ti ritrovi a un concerto rock, con un pugile che scandisce rime nell’ombra del palco, carezzato dalla voce di Martina, sopra un palpitare di bassi che continua a crescere.
– Carmen Consoli, La Crus, Cristina Donà – Civitanova alta 1998. Un’occasione unica: duetti a profusione, atmosfera rilassata, errori e risate, grandi personalità artistiche si scambiano favori e illuminano reciprocamente la loro arte. Non è da tutti.
– Einsturzende Neubauten – Urbino 2000. Una delle migliori live band mai viste, anche 20 anni dopo la loro nascita. Herr Blixa a fare da maestro di cerimonie, un muro di suono, e 4 pazzi che tirano fuori rumori da qualunque cosa, e ne fanno musica. E che musica.
– Beth Gibbons – Rimini 2003. Molto di più di un semplice concerto. Una catarsi. La musica fatta carne, come dicevo qui.
– Tool – Faenza 2001. Perchè non sono un gruppo metal. Perchè hanno un’estetica incredibile. Perchè il loro concerto è stato prima di tutto uno show. Perchè ero lontano dal palco, eppure avevo i brividi.
– Bjork – Fano 1998. Mi aspettavo di più dal folletto islandese. Ma quando penso al suo tutù bianco non posso trattenere un sorriso.