Miscellanea

martedì, 15 07 2003

nessun titolo

Epimenide il Cretese disse «Tutti i cretesi mentono»
In un paesino in provincia di Pistoia ad inizio Agosto si terrà la ventisettesima edizione del Campionato Italiano della Bugia. Quello che mi chiedo è: come fanno a sapere se sono bugie? Nel momento in cui vengono definite tali non diventano, per definizione, verità?

martedì, 15 07 2003

nessun titolo

Come ti cucino la serata
In effetti è cominciata cucinando: taglia i peperoni, pela le patate, attento alle uova sode che devono bollire pianissimo, qualcuno mi dia una mano con questo frullatore e senti un po’ questa canzone dell’album nuovo di Elio. Ad un certo punto volavano i coltelli, e non solo metaforicamente; fortuna che c’era Pet Sounds in sottofondo a raffreddare gli animi. Alla fine il gazpacho alentejano era ottimo, e il baccalà era da urlo: onore alla cuoca ed alla sua squadra. Altri ingredienti sparsi: una maglietta da rugby (quante volte ve lo devo dire, non era da rugby), l’ottima compagnia (ma era scontato, no?), e la tappa successiva, una festa ispano-americana -non nel senso di messico e portorico ma proprio di festa spagnola E americana- in cui l’indiscusso protagonista è stato un lime (ed il melone alla vodka, aggiungerei io), e che è stata attraversata e superata dall’allegra ed ondeggiante comitiva senza lasciare tracce.
Finale di serata in una bella casa (sì, quella bella casa) di via Santo Stefano, spalmati sul divano a chiacchierare e bere birra, con il lettore che, dopo una paziente opera di convincimento, ha deciso di accettare e suonare in sottofondo un mio nastrone ‘casualmente’ presente in casa. Dopo i primi insulti (ma cos’è ‘sta roba? musica da blogger?), il pubblico è stato conquistato dai Kings of Convenience (qualcuno ha persino detto della loro versione di Manhattan Skyline ‘ma non è tanto triste’), non è riuscito a non canticchiare gli Scisma, i Notwist e Badly Drawn Boy, mi ha chiesto chi fossero questi sconosciuti Postal Service chè Sleeping In è così carina ed ha finito profondendosi in sperticate lodi alla voce di Mark Sandman. Inserire in mezzo lotte intestine per conquistarsi una posto nel divano, un massaggio ai piedi (un’arte sottovalutata, lo dico sempre), dei galletti del Mulino Bianco, qualcuno che si appisola in un angolo e cuocere tutto fino alle 4 nella calda notte bolognese. Risultato garantito.


lunedì, 14 07 2003

nessun titolo

Dubbio stradale
Se sto guidando uno scooter 50 portando un passeggero (cosa che ora è legale), ma questo non ha il casco: perdo punti dalla patente io, lui, entrambi o nessuno dei due? E, in generale, le infrazioni fatte su uno scooter fanno perdere punti?
(Secondo me sì, sempre infrazioni sono; però se il passeggero è senza casco secondo me i punti al massimo li perde lui. Ma sono solo supposizioni..)


lunedì, 14 07 2003

nessun titolo

Blog In Blog Out
Mentre aspetto che si cuocia la pasta (mezze penne alle zucchine, per chi se lo chiedesse), leggo vecchi post di Leonardo su BlogOut. BlogOut, il primo libro non SUI blog ma DI blog, è un’eccellente lettura, i post su carta i post non perdono nulla, e sono perfetti per una lettura occasionale o saltuaria. Non ho ancora fatto la prova ombrellone, ma credo proprio che la passerà a pieni voti.
Mi rendo conto di non aver neanche parlato della presentazione del libro che c’è stata una decina di giorni fa alla piadineria di Valido. Se non l’ho fatto è perchè, in larga parte, sono d’accordo con ciò che diceva Clutcher, compresa la stranezza di leggere blog di persone *dopo* averle incontrate di persona. Mentirei però se non dicessi di capire cosa ha provato The Petunias alla presentazione di un paio di giorni dopo a Roma:
Altri convenuti non hanno resistito a indulgere nel solito peana “una volta qui era tutta campagna”. Sì, va bene, abbiamo capito che voi siete stati i primi, i pionieri, i più bravi, i più lungimiranti, che quando non c’era Splinder, che adesso se dici che hai un blog ti capiscono mentre allora signora mia sapesse, che una volta erano solo profonde riflessioni mentre adesso checazzo son tutti link che poi (paradosso!) rimandano ad altri link, che c’era amicizia carbonara e solidarietà e ora ci sono faide e denaro e potere, che adesso è una moda da cani e porci e me l’hanno sputtanata e persino sull’Espresso guarda che stronzate mi tocca leggere, tra un po’ faranno il blog del tg4.
Ora, come blogger dell’ultim’ora (condizione che
soffro, sia chiaro) io non dico di non essere d’accordo con queste cose – in linea di massima lo sono con tutte. Però, sarà che arrivavo in loco con uno spleen di mio, sarà che Elvis era anche il Re ma poi sono venuti i Beatles e dopo gli Stones e gli Who e dopo gli Zeppelin e i Clash e i Police e gli U2 e a nessuno di questi salvo rari casi piaceva quello venuto dopo di lui.
Io però il libro l’ho comprato, e non ne sono affatto pentito. Ho l’impressione che pochi blog -tra i tredici che compongono BlogOut– entreranno tra quelli che leggo quotidianamente, eppure finora sono state tutte scoperte interessanti, nessuna esclusa. E tanto basta.




lunedì, 14 07 2003

nessun titolo

Homesleekend
E’ ufficiale: il 22-23-24 Agosto la Homesleep, etichetta tra le più intelligenti e fortunate nel panorama indie italiano (e non solo), organizza un week-end di concerti e musica gratis in quel di Ancona, roccaforte del clan. L’Homesleep Weekend vedrà esibirsi nomi come Giardini di Mirò, Yuppie Flu, Emidio Clementi, Midwest, Ant, Quickspace e Meet Guitar, nonchè vari dj (tra cui Massimiliano Bonini del Covo e Giovanni Gandolfi della Unhip) che ci faranno ballare fino a tarda notte. Altre info
qui.

lunedì, 14 07 2003

nessun titolo

Altro che grandangolo
Ecco qualcuno con molto tempo libero e una manciata di monitor in esubero.

| # | Miscellanea | I Commenti sono chiusi

domenica, 13 07 2003

nessun titolo

PALaZ meets inkiostro
Ospito qua sotto l’intervento di un amico -scrittore- sul concerto dei Radiohead di Venerdì. Oscuro e complesso come piace a lui, ma pieno di piccole e grandi verità. Merita la lettura attenta, quindi non desistete.
[per il resto, il mio giudizio sull’evento è riassumibile dall’espressione ‘sublime’, e lì mi fermo perchè oltre non riuscirei a spiegarmi]


domenica, 13 07 2003

nessun titolo

di

Venerdì, Radiohead live@Ferrara
2+2=4; l’esempio calza. non aspettatevi il 5 dalle addizioni. insomma c’era un’afa cristallina, poderosa e carnivora, di quelle labbra che il solo vociare falsettato credevano potesse dissipare. una somma di pelli filtrate attraverso lo stesso strato di attesa, ecco che si inabissa la bassa marea seduta, tutti si alzano e spopolano la posizione acquisita, si protendeno verso l’altare, ara dove si consuma il sacrificio, il loro, il nostro. torno ancora sul cielo acerbo di questa stagione ma già morso, miracolo di ingegneria genetica. torno ancora sulle magliette direzionali con la scritta RADIOHEAD, radioteste sintonizzate sull’unica onda magnetica. la dolorosa portata anticipale serve a rendere buono il piatto successivo. avete vene abbastanza capienti anche per i FLOW? ma dite davvero? il calore si addossa sulle spalle, svenire per la metà giusta. ok. crescono sul palco-scenico, molto scenico, molta scena. ma i brividi dove sono? il mio vicino di sudore si dimena come autoerotismo per la testadicazzo che è, RADIOCUMSHOT precoce, la mia segugia si fa festone delle mie ossa e grida un festival in stereofonia ma della radio sbagliata, stonante, sbadigliato le concedo uno sputo di dissapore. cambio onda e percezione, mi lego alla prossima corrente. intanto sento le caviglie bagnare il disagio, mi inietta addosso il senso di impazienza, quale sarà il confine di questo mare e dove mi lasceranno naufragare? il cielo ha un fresco invito scritto tra le stelle rimaste, poche, umide e anche loro insensate per qualunque occasione, torno il mio collo abituale, il mio orizzonte frastagliato e non mi reggono le punte come ad una ballerina. il mio vicino di stato mi pare viaggiare e lidi da me non trovati, recepisco il concetto, non recepisco il concerto. non lo so, ho delle emozioni appena accennate, è tutto il resto che talmente travolge che tanto spazio mi viene asportato, le luci più che altro sono ricettacoli per chi non sa fare bene il pellegrino di queste occasioni, il turista. ecco il turista, the tourist e lento mi spinge controcorrente, mi nascondo lontano in una piazza dove spero meno abitata, già è difficile posare il passo dietro l’alro, ho certi sguardi di malridotto che mi rifletto nelle pupille altrui. acqua per favore, e sorprendo gli ultimi miraggi lontano, da lontano. quasi l’appena è migliore e solfeggia fiati di cieli più bassi ed estasiate. la gente raccoglie e schiaccia il sudore attraverso un rumore e germoglia braccia come ovazione. io sono sradicato dalle mie ragioni, ho il gusto solo quando ne sento davvero il bisogno, e madido e il mio disco funziona meglio nel piccolo raccoglimento della camera, le sensazioni sgorgano come belle presenze, più tattili che altrove, funziona meglio il mio disco acceso e suonato in un borgo svenuto nella mia camera, ai confini col lenzuolo, occhi sospesi, denti fieri e labbra seguono il movimento che suggerisce l’atmosfera creata, tersa e filtra tutto il bagliore, altrove non si può, ma altri possono e non mi va di discriminare.

mi sono introdotto, in questo pomeriggio dopo il concerto. inkiostro si è concesso un riposo, io gli ho rubato momentaneamente il posto. PALaZ


venerdì, 11 07 2003

nessun titolo

Due più due fa cinque
Oggi è uno di quei giorni in cui due più due fa cinque:
– Un pacco da Amazon arriva quasi prima che l’ordinassi. Tre giorni via posta. Wow.
– A leggere Repubblica sembra che sia aperta la crisi di governo. A guardare il Tg1 sembra non stia succedendo niente. E alla fine, sicuramente, niente succederà. Hail to the thief.
– Le zucchine ripiene ieri sera non sono venute bene, si sono un po’ spappolate. Perdo colpi.
– Ci vediamo per una birra dopo pranzo. Ma una volta non si beveva il caffè? Vabbè che è belga, quindi non si discute.
– Stasera Radiohead a Ferrara.






venerdì, 11 07 2003

nessun titolo

Respect
EmmeBi è uno serio. Devo riprenderci un po’ la mano, ma ai tempi non mi batteva nessuno.

| # | Miscellanea | I Commenti sono chiusi

venerdì, 11 07 2003

nessun titolo

Cosa unisce i Depeche Mode e Super Mario
Stavo navigando un po’ nel folle mondo dei musicisti da Game Boy, ovvero chi usa la celeberrima console portatile (alzi la mano chi non ne ha una in qualche vecchio cassetto) per produrre canzoni ad 8 bit, e da questo sito (segnalato qualche tempo fa da Gecco), sono capitato su due mix (una versione corta e una lunga) dei successi dei Depeche Mode in versione GameBoy. Elettronica minimale stile videogame che incontra l’ elettronica ‘classica’ e se ne fa beffe. Pura avanguardia.

| # | Miscellanea | I Commenti sono chiusi

giovedì, 10 07 2003

nessun titolo

I dieci lavori demenziali dei miei sogni
4. Il direttore artistico di Mtv

Questa è forse l’unica professione dei miei sogni a non essere demenziale; a chi non piacerebbe essere colui che sceglie video e palinsesto su Mtv, il network musicale più visto al mondo? In linea teorica, una figura del genere sfiora l’onnipotenza: ha un potere di condizionamento smisurato nel decidere cosa il resto del mondo sarà costretto ad ascoltare nei mesi a venire. Può creare personaggi inutili dal nulla e spaccare le balle a tutti mandando a ripetizione i video patinati del teen idol del momento, innamorarsi di una canzone e costringere gli altri a farsela piacere, inventarsi il trend dell’anno (“quest’anno vanno i gruppi francesi”), negare la visibilità a gruppi che prima aveva incondizionatamente supportato (“che fine hanno fatto i Cardigans?”) e molto altro.
In linea teorica però; la realtà è ben diversa. Veti incrociati, do ut des con le case discografiche, promoter pressanti, lobby grandi e piccole che vogliono la loro visibilità…per mettere d’accordo tutti alla fine più che un direttore artistico ci vuole un politico. Basta vedere quello che è successo a Luca De Gennaro , attualee direttore artistico di Mtv Italia: dieci anni fa conduceva Planet Rock su Radio2, ed era del giro di gente come Fabio De Luca e Alberto Campo. C’è traccia dei suoi ottimi gusti musicali passati (e forse anche presenti) nella programmazione di Mtv Italia? Lascio a voi la risposta…



giovedì, 10 07 2003

nessun titolo

Morr Music Viaggi
Breaking news: la Morr Music, celebre etichetta discografica tedesca, per la quale incidono alcuni tra i più brillanti nomi della scena elettronica mondiale (Notwist, Mum, Lali Puna, Opiate, Ms John Soda, Styrofoam), ha deciso di chiudere bottega e di trasformarsi in un’agenzia viaggi. Non è ancora stato diramato un comincato ufficiale ma la notizia pare inequivocabile, visto che l’ex etichetta ha già cominciato ad organizzare soggiorni per comitive in giro per l’Europa.
La prima meta della neo-agenzia sarà l’Italia, con un viaggio itinerante che prevede la visita a località di indubbio rilievo come Torino, Massa, Napoli, Cesenatico, Pescara e Urbino. E’ già stato lanciato per l’Autunno un pacchetto tutto-compreso -dal bizzarro nome di Weilheim Tour- dedicato al centro Europa. Un fatto curioso: pare che la comitiva che inaugurerà la nuova attività di agenzia viaggi sia composta in larga parte da vecchi artisti dell’etichetta, ovviamente con mogli e figli al seguito, desiderosi di farsi una vacanza in Italia come fanno tanti connazionali.
La notizia ha scatenato furibonde polemiche: Pitchfork ha definito l’operazione ‘un nuovo termine di paragone per il concetto di botte piena e moglie ubriaca‘, mentre Alpitour ha annunciato, in tutta risposta, il suo ingresso in grande stile nel mercato discografico; primo hit lo standard ‘No Alpitour? Ahi Ahi Ahi!’ remixato da due celebri DJ.
[perdonatemi, oggi mood demenziale]




giovedì, 10 07 2003

nessun titolo

Sarà il famoso buon gusto tedesco
Quella con Schultz è stata una gaffe improponibile e vergognosa (lungi da me la volontà di difendere il Cavoliere), però c’è qualcosa che non va in un paese il cui cancelliere ogni anno va in vacanza in una delle cittadine più brutte d’Italia (e lo dico perchè la conosco bene). Con tutte le meraviglie che ci sono in Italia scegliere proprio Pesaro
[però questa cosa del risarcimento non è male]


| # | Miscellanea | I Commenti sono chiusi

mercoledì, 09 07 2003

nessun titolo

God bless
Dio benedica i pomeriggi di shopping ed il buon gusto della mia stylist ufficiale (senza la quale non riuscirei a comprare neanche un calzino), nonchè la serendipità che ci ha fatti imbattere in un paio di pantaloni, scontati del 50% (ah, Dio benedica anche i saldi anticipati praticamente illegali), «che mi fanno sembrare Kledi», il ballerino di Maria De Filippi. Pantaloni miracolosi, specchi deformanti o positivo effetto psicotropo dell’arancione con cui erano dipinti i camerini di prova? Qualunque sia la risposta, Dio benedica l’arancione.

mercoledì, 09 07 2003

nessun titolo

I dieci lavori demenziali dei miei sogni
3. Il redattore di Men’s Health
Ovvero: come fare un giornale sempre con gli stessi 4 articoli: addominali scolpiti in 3 giorni, infallibili tecniche per farla impazzire a letto, perdere 10 chili mangiando di più e come fottere i tuoi colleghi di lavoro e fregargli quella promozione a cui tutti aspirate. Inserire quindi un’abbondante dose di sano sarcasmo maschile, misoginia a fiumi e tutti i luoghi comuni che si riescono a trovare, piazzare il solito figaccione seminudo in copetina et voilà, il nuovo numero è fatto. Date un’occhiata al sito e ditemi se non ho ragione.
A dire la verità, però, non so se un lavoro del genere sarebbe una posizione professionale sicura. Ammettiamolo: probabilmente per confezionare un giornale simile non c’è bisogno di giornalisti in carne ed ossa, basta un software combinatorio che rimescola gli stessi elementi in combinazioni sempre nuove, e il gioco è fatto. Chissà, magari Phibbi quando ha un po’ di tempo può lavorarci su e vediamo di mettere in piedi il giornale meno costoso e più inutile della storia…



mercoledì, 09 07 2003

nessun titolo

Ed è solo l’inizio (my own private hell)
Da ieri sono -virtualmente- in vacanza: ho molte cose da fare, ma più tempo per farle e scadenze flessibili, quindi diciamo che mi sto rilassando. Sto ammonticchiando la pila dei libri per l’Estate, quella dei dischi, mi sono concesso un paio di gratificazioni che mi ci volevano e sono pronto ad almeno un mese di slow life. Io sono pronto, ma evidentemente la mia vita no.
Questa mattina vero le 7 sono stato svegliato dal frastuono, martellante ed insopportabile, degli operai che montavano un ponteggio ad un metro dalla mia testa. Stoicamente mi sono girato, deciso a far pagar care le ore di sonno che mancavano per il raggiungimento del minimo sindacale. In fin dei conti ieri mi sono coricato poco prima delle 4, dopo una serata miracolosamente piacevole che, causa triplice festa di laurea, si è svolta in larga parte in una discoteca-parco del centro, che la popolazione che è poco definire fighetta e la musica che è poco definire commerciale (e di bassa lega) hanno fatto di tutto per far crollare. Della serie: mancava giusto un cellulare MMS e un paio di mojito in più -nonchè la piscina, la villa e gli emaciati modelli del nord Europa…insomma, praticamente c’erano solo le donnee i fighetti- per sentirsi dentro una pubblicità della Omnitel. Vabbè, sopravvissuto alla serata senza dare all’improponibile disco la soddisfazione di abbattere il mio umore -e senza dare un dispiacere ai festeggiati, che poverini non potevano sapere quant’era infame il luogo che avevano scelto-, pensavo di meritarmi almeno 8 ore di sonno. Povero illuso.
Riuscito non so come a metabolizzare il rumore di cantiere fuori dalla finestra, ci si è messa la voce dell’elettricista che, dall’altra stanza, snocciolava cifre a 3 zeri (di euro) che i vari interventi indispensabili all’impianto richiedevano. Abbastanza per farmi perdere il sonno e farmi strisciare senza neanche salutare sotto la doccia. Cominciando a prendere contatto col mondo, sono stato -ancora- interrotto: mi avvisano che stanno per togliere la corrente e che quindi devo fare presto. Bestemmio in turco, mi sciacquo i capelli ed esco dalla doccia. Niente luce quindi niente computer, stereo o telefono…proprio l’ideale per la mia prima giornata di vacanze. Ora è tornata la calma, ma è la quiete prima della tempesta: tra qualche giorno i lavori si sposteranno DENTRO casa, dovremo vivere in due in una stanza stipata di mobili e scatoloni senza stereo e con un solo computer. Praticamente l’inferno. Ed il brutto è che è solo l’inizio.
[perdonate lo stile claudicante e la consecutio improbabile…ma è un’ulteriore conferma dello stato in cui sono]




| # | Miscellanea | I Commenti sono chiusi

martedì, 08 07 2003

nessun titolo

I dieci lavori demenziali dei miei sogni
2. La guardia del corpo di Berlusconi
Ma avete idea di quante cose deve sapere quella persona lì? Ma evete idea di quante imbarazzanti (a dir poco) telefonate con Previti e Dell’Utri avrà avuto modo di origliare, a quante imperdonabili gaffe deve aver assistito, a che squallidi inciuci politici, e quanti insulti di e verso Bossi e quante strigliate di Fini deve aver sentito? E quanti vergognosi trucchetti degli strateghi della comunicazione al soldo di Silvio, quante polemiche montate ad arte per distrarre l’opinione pubblica dai pasticci che stava (sta) combinando, quante minacce velate a politici e giornalisti saranno avvenute sotto i suoi occhi?
La guardia del corpo di Berlusconi, secondo me, quando va in bagno e nessuno la vede inizia a ridere e non riesce più a fermarsi. Per non piangere, chiaramente.



martedì, 08 07 2003

nessun titolo

Frequenze Disturbate 2003
Come notano Loser e Polaroid, è stato reso noto il programma definitivo di Frequenze Disturbate, il festival musicale di cui questo blog è lo sponsor morale. Rinvierei direttamente al loro sito, peccato che sia non solo tutto in flash ma in flash non standard, e che quando tento di visualizzarlo il browser minacci continuamente di crashare. Dev’essere colpa della texture rococò, ci scommetto.
L’edizione di quest’anno è ricca, nonostante tutti sia stata ‘compressa’ a soli due giorni per motivi organizzativi. I nomi però ci sono, e l’atmosfera -immagino- sarà quella di sempre, quindi nevermind. Il nome di maggior rischiamo è ovviamente Beck, headliner della prima serata, il 7 Agosto: di lui non si può parlare senza inserire da qualche parte l’aggettivo ‘eclettico’, e sarà interessante vedere se sarà una performance voce e chitarra, come quelle del vecchio tour, o con una band completa come al solito. Sarà della partita il pop acustico degli inglesi I am Kloot, l’indefinibile miscela post post-rock dei Giardini di Mirò e il pop sbarazzino degli irlandesi The Thrills. Il giorno seguente set decisamente virato sull’elettronica, a partire da quella ambientale dei Broadcast, per continuare con quella d’autore dei nostrani La Crus (qui parlavo dell’ultimo cd, qui di un concerto) e per finire in bellezza con i minimali Ms John Soda, side-project di Micha Archer, e con il suo gruppo principale, quei Notwist che con Neon Golden hanno realizzato uno dei migliori album del 2002 (il migliore secondo me). Ce n’è abbastanza per un paio di grandi serate.
Ci vediamo là.



martedì, 08 07 2003

nessun titolo

L’Osymiso de’noartri
Ma come si fa a non linkare ogni volta gli spericolati esperimenti di bastard pop nostrano de Il Blog della Domenica e dei suoi amici Fabula Rasa? Per non parlare del geniale Futuristi della Democrazia, in cui Berlusconi incontra gli Eiffel 65. Da non perdere.

| # | Miscellanea | I Commenti sono chiusi

lunedì, 07 07 2003

nessun titolo

I dieci lavori demenziali dei miei sogni
1. Lo sceneggiatore di soap opera
Con chi facciamo accoppiare Brooke questa settimana? Padri, fratelli, figli, nipoti e suoceri, ormai se li è fatti tutti, diventando contemporaneamente madre, cognata e zia dello stesso personaggio; e se le facessimo prendere un cane?
E cosa facciamo dire a Dawson nella prossima puntata? Quale tremenda crisi adolescenziale avrà? Quali discussioni filosofiche talmente improbabili da risultare surreali farà con l’amica d’infanzia vicino a cui castamente dorme? Chi perderà la memoria in questa puntata? Chi scoprirà un fratello segreto, o di non essere figlio di chi si dice suo padre? Che malefica trama ordirà il cattivo di turno?



lunedì, 07 07 2003

nessun titolo

Con notizie così ti saltano tutti i piani
Quest’anno al festival del cinema di Venezia pare ci sarà tutto il mondo: Bertolucci, Ridley Scott, Altman, Weir, Greenaway, i fratelli Cohen, Catherine Breillat (di nuovo con un film con Rocco Siffredi), Woody Allen, Wong Kar Wai, addirittura Ingmar Bergman e forse (forse) il nuovo Tarantino. Ho scelto l’anno sbagliato per non andarci.
Anche se, magari, un salto di un paio di giorni…


| # | Miscellanea | I Commenti sono chiusi

lunedì, 07 07 2003

nessun titolo

Dove finisco io e dove cominci tu
C’è un vuoto in mezzo. Uno spazio, piccolo, ma incolmabile. Come tra un’onda e l’altra, nel mare: sono vicine, vicinissime, eppure quando riescono ad incontrarsi è solo per infrangersi, inutilmente, sugli scogli. Il basso e la batteria incalzano, ma la voce no, quella è distesa, consapevole e quasi rassegnata. Si perde in vagheggiamenti di cielo e nuvole, ma ci ritorna sempre: tra di noi non può funzionare, c’è uno spazio in mezzo, incolmabile. E’ chiaro dove finisco io e dove cominci tu, si vede bene, anche a prima vista.
Eppure una soluzione ci deve essere, e Thom Yorke l’ha trovata: la sua voce cambia e si fa bassa, ed insistentemente mormora l’unica soluzione possibile: ti mangio viva, ti mangio viva, ti mangio viva. A me fa venire in mente un bel quadro di Dalì, Cannibalismo Autunnale (clicca sull’immagine per ingrandirla), in cui una figura maschile ed una femminile si baciano fino a mangiarsi a vicenda. Forse anche Thom ha pensato a quel quadro, quando ha pensato «Ti mangio viva», come unica soluzione per colmare il vuoto tra dove finisco io e dove cominci tu.
[Radiohead, Where I end and you begin]



domenica, 06 07 2003

nessun titolo

«Ma non è lei che ha chiamato?»
Giorni fa su
ManteBlog si parlava di spam telefonico, ovvero dei mille scocciatori che chiamano a tutte le ore per ricerche di mercato e vendite di ogni genere.
A me viene in mente il formidabile consiglio di
Gaspar Torriero al riguardo. Quando il venditore ci importuna basta rispondergli gentilmente: “Puo’ attendere un attimo in linea?” Poi si va via e si torna a rimettere a posto il telefono una mezzoretta dopo.
Proprio oggi, invece, Checco mi segnala l’Anti-telemarketing Counterscript, una sorta di algoritmo da seguire quando ci si trova a parlare con uno scocciatore telefonico. Il trucco sarebbe quello di iniziare a fare domande al telefonista di turno, del tipo: «Come ha trovato questo numero?», «Lavora in un call center? Part-time o full-time», «Pagano bene?» e così via. Al suo sicuro rifiuto di rispondere, non resta che opporre cose come: «Adesso non ha il tempo di rispondere? Quando posso richiamarla?», o «Non vuole parlare con me? Ma non è lei che mi ha chiamato?» o la geniale «Ha qualche problema a rispondere al telefono alle domande di uno sconosciuto di cui non sa lo scopo?». La prossima volta che mi capita ci provo.



| # | Miscellanea | I Commenti sono chiusi

domenica, 06 07 2003

nessun titolo

Happy birthday to me
Ho tolto anche il calendario dal muro, e stavo per scordarmene: oggi compio sei mesi. E sta volta sul serio… :)