Se tutto questo cielo stesse in una cartolina
Il cantante dei Perturbazione ha la faccia simpatica. Allampanato, riccioli spettinati, un sorriso contagioso e l’umiltà di chi fino a 2 mesi fa era abituato a suonare davanti a 20 persone alla volta ed ora, trovandosene più di cento, non sa se crederci o meno. Arringa la folla con un paio di discorsi sconclusionati, scende più volte dal palco per mettersi a cantare in mezzo al pubblico («perchè è così bello sentire l’erba secca sotto i piedi nudi») e, da non tralasciare, dal vivo canta assai bene. Il piccolo caso creato da Agosto, il nuovo, splendido singolo, ha regalato alla band torinese un po’ di successo e di visibilità ad un anno buono dall’uscita dell’album, In circolo. Se questa regola non fosse regolarmente smentita dai fatti, verrebbe quasi da pensare che, quando un album è bello, prima o poi qualcuno se ne accorge ed il disco ottiene il successo che merita.
E così basta il viso di un cantante simpatico, una manciata di grandi pop songs romantiche, un cielo meraviglioso ed il piccolo palco della Sinistra Giovanile per fare un grande concerto, e per sancire definitivamente che In circolo è il disco della tua Estate. E quando arrivano anche i fuochi d’artificio, in lontananza, durante Arrivederci addio e Senza una scusa, -peccato non siano durati fino a Per te che non ho conosciuto, per incorniciare nel migliore dei modi quel Se tutto questo cielo stesse in una cartolina– non hai più dubbi: hai scoperto un altro grande gruppo.