Miscellanea

lunedì, 29 09 2003

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Sentivo che mancava qualcosa
Noi qui in città lo si sapeva già da un po’, ma ora che anche il sito web se n’è accorto urge un link: sabato prossimo il Covo di Bologna riapre i battenti. E con questo, l’anno nuovo è davvero cominciato.

domenica, 28 09 2003

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Nessun racconto su La notte nera?
Blogger romani, ma ‘ndo state? Io ho avuto grandi difficoltà anche solo a raggiungere il bagno stanotte, ed ero curioso di avere dei racconti in prima persona su come La notte bianca si sia trasformata, a causa del black-out, nella in una notte nera, e di come migliaia di persone in giro per la città si siano ritrovati in mezzo ad una scena sdi Strange Days. E invece niente, tutto tace: Zazie non dà notizie, Colas non ci ha raccontato ancora niente neanche su Bit:z, Achille tace, Lucertola non menziona la cosa, Brodo Primordiale parla solo delle consuguenze gastronomiche, Iaia è aggiornato a giorni fa, come anche The Petunias. Niente notizie neanche da Daniela Amenta nè da Gomitolo, e anche blogstars come La Pizia e Selvaggia Lucarelli tacciono. Bbella regà, vogliamo un po’ di gonzo journalism

sabato, 27 09 2003

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Senza una non ci sarebbe l’altra
Mi piace stare in casa il Sabato sera. Non so perchè, forse è una bizzarra psicologia del contrario, che mi rende fiero di essere controcorrente, tranquillo a casa mentre tutti escono. Oppure un rigetto dei (lontani) anni del liceo, quando uscire il sabato sera era un imperativo almeno quanto copiare la versione prima della lezione o passare la ricreazione a chiacchierare nel bagno. O forse, più banalmente, è perchè il venerdì sera faccio sempre tardi e il giorno dopo non ho voglia di troppo casino.
Ieri in realtà, avremmo potuto fare assai più tardi visto il tipo di serata, di quelle che partono lente e raggiungono l’apice non prima delle 2, ma insomma, di questi tempi già le 3.30 mettono a dura prova il mio corpo e il mio spirito. L’occasione era l’inaugurazione delle serate Pinktronica al
Container, piatto a base di tech house, elettroclash e disco punk che taglia trasversalmente ogni distinzione commerciale/alternativo far balalre una platea assai eterogenea. Non molto il mio genere, a dire la verità; ci ho comunque provato e del resto un po’ di osservazione antropologica non fa mai male, tanto più che magari si rischia di imparare anche qualcosa. Ne sarebbe valsa la pena anche solo per vedere metà Polaroid abbandonare la via dell’ortodossia indie rock e dimenarsi sui 4/4 targati Jolly Music, per discutere con Storie di come seguire le piccole variazioni sia essenziale per apprezzare la musica da ballo, per confortare Il Blog della Domenica dalle sue disavventure ciclistiche, per ammirare la stilosissima camicia di metà Seconda Visione, e, ovviamente, per stringere la mano al padrone di casa Pinktronica.
Ora, invece la mia stanza ha le luci basse, in sottofondo c’è la musica di un’orchestra che di cinematografico non ha solo il nome, e ci sono un articolo da scrivere e un pregevole libretto da leggere. Non è una serata migliore di ieri, è solo diversa.
Se non ci fosse una non avrebbe senso neanche l’altra.




venerdì, 26 09 2003

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Miti nuovi che già crollano (o comunque scricchiolano)
Di Ben Gibbard ho parlato spesso. Leader dei Death Cab for Cutie e voce dei Postal Service, grazie a un paio di grandi album e a una sensibilità musicale originale ma melodica Gibbard era sulla strada giusta per diventare uno dei miei idoli underground. Uso il passato perchè, per la seconda volta in meno di un mese, mi sono imbattuto in un suo lavoro che mi ha fatto storcere il naso. Questa volta si tratta di Home Vol.5, uno split acustico targato Post-Parlo Records equamente diviso tra Ben Gibbard e Andrew Kenny, leader degli American Analog Set.
Due autori e le loro chitarre, niente di più. Non c’è modo di nascondersi dietro arrangiamenti raffinati e suoni fighetti: qua ci vogliono le canzoni. E le buone canzoni, infatti, sono ciò che manca. Ballad orecchiabili ma banalucce, testi come al solito sotto la sufficienza, spunti poco brillanti. Probabilmente i due hanno riservato allo split gli ‘scarti’ della propria produzione, che non hanno trovato spazio negli album dei rispettivi gruppi. E in questo caso si vede bene il perchè: se questo spazio non l’hanno trovato, un motivo c’è.


venerdì, 26 09 2003

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Se credi di sapere una cosa, è sbagliata (e lunga)
Conoscete la legge di Murphy? Immagino di sì: credo che pochi siano ancora all’oscuro del ineccepibile adagio Ciò che può andare male, lo farà e delle sue migliaia di corollari. Beh, secondo gli Annals of improbable research tutto quello che conosciamo della legge di Murphy è sbagliato. Un lunghissimo articolo -di cui non sono riuscito a vedere la fine, lo confesso- spiega perchè.

giovedì, 25 09 2003

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Blogging is unsexy?
Nerve.com fa una lista delle 50 cose meno sexy. Alcune sono davvero azzeccate: l’Instant Messaging, Il Signore degli Anelli, il Nu Metal, i cocktail con nomi sexy, il valium, i Coldplay, le candele, i chitarristi -in opposizione ai bassisti e ai batteristi- e Internet (Tutta quella gente. Tutto quel porno. Tutto quel tempo. Niente che tu possa toccare). E poi, ahimè, eccoli qua: i Livejournal e i blog. La motivazione è ineccepibile: Come mi sento: annoiato. Canzone del giorno: Rapsberry Beret. Aria di mistero che una volta mi circondava: andata.
[uodate: noto ora che ne parla anche Brodo Primordiale]


giovedì, 25 09 2003

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Autunnale come la voce di Pall Jenkins
Dopo il bel tributo a De Andrè, Il Mucchio Extra fa il bis e si accompagna di nuovo a un cd imperdibile. Il nuovo numero, in edicola dall’1 Ottobre, conterrà infatti Days of Delusion – Live 2000/2002, album dal vivo dei Black Heart Procession. La tracklist del cd, finora inedito e pubblicato in esclusiva in questa veste, è molto interessante, e vista l’intensità dei concerti di Pall Jenkins e soci non può che essere un gran disco.
Frattanto, dopo l’uscita di Amore del Tropico la band di San Diego non è certo stata con le mani in mano: un paio di mesi fa è uscito Hearts and tanks, un EP con 4 pezzi nuovi (2 strumentali e 2 cantati) che riporta il gruppo alle atmosfere sulfuree dei primi 3 album. Niente di fondamentale, in realtà, ma una solida certezza: poche cose si conciliano a questo inizio di Autunno come la voce di Pall Jenkis.


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giovedì, 25 09 2003

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Inkiostro? Presente!
Non so bene come ho fatto, ma sono venuto a patti con Blogstreet, che fino a qualche giorno fa non ne voleva sapere. Quindi, siori e siore, aggiornate i vostri feedreader, anche inkiostro ha il suo feed rss.
[se non sapete cos’è un feed rss leggetevi l’ottima spiegazione di Cesare]


giovedì, 25 09 2003

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Would you die for me
Due sere fa, in una libreria radical chick di via Mascarella, un posto molto gggiusto e intellettual-fighetto che non avevo mai notato, c’è stata la presentazione di Die for me – racconti e immagini di amicizie corrotte, progetto editoriale che comprende un libro e un cortometraggio uscito da poco per Gallo & Calzati. Trattasi di una raccolta di racconti incentrati sul concetto di amicizia corrotta, nato su ispirazione di Morireste per me?, forse il miglior racconto mai scritto (anche perchè la maggior parte sono abbastanza discutibili) da Manuel Agnelli, cantante e leader degli Afterhours. Dal racconto di Agnelli è stato tratto un cortometraggio (diretto da Anna De Manincor), allegato al libro che contiene anche racconti di Emidio Clementi, Riccardo ‘Wu Ming 5’ Pedrini, Jadelin Gangbo. La presentazione è stata un po’ noiosella, non c’era molto da dire ed è finita in un insieme di chiacchiere più o meno inutili tra gli artisti coinvolti. Però ho sfogliato per tutto il tempo i libri Derive Approdi nello scaffale davanti a cui ero seduto, e ho scoperto un sacco di cose interessanti leggendo la Guida al consumo critico.

mercoledì, 24 09 2003

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Ne sono sicuro, è lui
Delio, acutamente, lancia il sasso: che il giornalista musicale preferito dai blogger sia già tra noi? Il blog lo avevo notato da un po’, ed è molto ben fatto. Di indizi ce ne sono diversi; basti solo dire che il Guardian non è arrivato primo

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mercoledì, 24 09 2003

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E sono ancora vivo per raccontarlo
Ieri sera per strada ho incontrato un tizio con un pitbull.
Voglio la prima pagina.


mercoledì, 24 09 2003

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Web RiUsability
Difficile, per chi bazzica parecchio nel web, non avere mai sentito il nome di Jakob Nielsen. Mr. Nielsen (il bell’uomo qui di fianco) è infatti il guru della web usability, la disciplina che, in due parole, si occupa di rendere i siti web più semplici, efficaci e piacevoli da navigare. Nielsen predica la massima sobrietà, aborre l’uso inutile di immagini, disprezza Flash e ogni 2 settimane dispensa consigli e strali dal suo sito web, il celeberrimo UseIt.com . A prescindere dalla bontà delle sue idee (che in linea generale sono condivisibili, ma nello specifico sono un po’ troppo estreme), non si può certo dire che predichi bene e razzoli male: UseIt è minimale fino alla bruttezza, tanto semplice che non ci si perderebbe neanche un bambino (anche se dubito capirebbe di cosa parla) e rispettoso di ogni standard esistente sulla terra e forse anche di qualcun’altro che dev’essere ancora stabilito; immagino sia perfettamente visibile anche su un palmare con schermo da 5″, e scommetto che se il mio vecchio 486 con Windows 3.1 e Netscape 2.0 fosse ancora in attività lo visulizzerebbe come su un Athlon di ultimissima generazione.
Comunque, non è di Nielsen che volevo parlare, ma della singolare competizione lanciata dal sito Built for the future: ReUseIt. L’idea è semplice: visto che il sito di Nielsen è usabilissimo ma davvero brutto, perchè non provare a ridisegnarglielo? In breve la cosa è diventata un vero concorso, con tanto di regole precise e premi, e la cosa sta avendo un notevole successo. Vuoi mettere il gusto di mettere le mani nel barattolo di marmellata di una delle più celebri personalità del web?
Nielsen l’ha presa diplomaticamente. Ma -non è una sorpresa- ha già detto che non userà il risultato.



martedì, 23 09 2003

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La risposta non è ovvia
Slate pubblica un articolo di stringente attualità, Chi uccise Gesù?
[voglio vedere quando si chiederanno chi l’ha fatto risorgere…]


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martedì, 23 09 2003

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E il tormentone?
E così, con la fine del Festivalbar, possiamo ufficialmente decretare finita la bella stagione, e con essa la classica caccia al tormentone dell’Estate. Non so se è un’impressione solo mia, ma mi è sembrata un’annata più fiacca del solito in quanto a canzoni trapana-cervello, niente dominatori assoluti come gli anni scorsi, niente Las Ketchup o Valerie Rossi all’orizzonte. Invece una miriade di tormentini, da Chihuahua (in definitiva un flop) a Gattomatto, dalla Canzone del Capitano a Papi Chulo, da La discoteca a Paolo Meneguzzi, da Neffa a Shpalman: nessuna è riuscita a conquistarsi il ruolo di indiscussa canzone dell’Estate.
E così la premiata ditta Salvetti-Italia1 si è tenuta sul sicuro assegnando innanzi tutto la palma ad Eros -la cui nuova canzone è talmente inutile che nonostante il numero di volte in cui mi ci sono imbattuto non riesco neanche a ricordarmi come faccia- e il premio radio, ovvero la categoria di riferimento per i tormentoni, a Prima di andare via di Neffa. Della vittoria di quest’ultima non sono affatto convinto: nonostante non sia dell’infimo livello a cui siamo ormai abituati (del resto i leggerissimi riferimenti seventies fanno la loro parte), non la tutta l’Insensatez di cui un vero tormentone dev’essere fornito. Come dire, gli manca quel tocco di genio che trasforma una buona hit radiofonica in memorabile e demente inno per una serata di nightclubbing in riviera o un pomeriggio al mare. Quest’anno, secondo me, gli ingredienti non li aveva nessuna canzone. Peccato, un’Estate senza un’agghiacciante melodia da ricordare con malinconico raccapriccio mi sembra quasi un’Estate a metà.


martedì, 23 09 2003

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Know Thy NeoCon
Per chi come me non ha grossa dimestichezza con la politica americana,  il Christian Science Monitor pubblica uno
speciale dedicato ai Neocon, frangia politica che coniuga liberismo e conservatorismo, alla cui versione nostrana Leonardo aveva dedicato un paio di bei post qualche tempo fa. E, per chi, malauguratamente, si trovasse ad averne il dubbio, c’è anche il quiz Sei un Neocon?

lunedì, 22 09 2003

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Voglio brevettare i tortellini
Un bell’articolo di Renzo Davoli, professore al CdL in Informatica a Bologna, contro la brevettabilità del software.

lunedì, 22 09 2003

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I love you sugar kane
Grazie a The Post Punk Kitchen (premio per il miglior titolo per una trasmissione di cucina…altro che La prova del cuoco) apprendo che la cucina vegetariana e i prodotti da forno vegani sarebbero cibi post punk. E fino a qui, potrei anche non sollevare obiezioni. Ma, a questo punto, qual è la cucina punk? E quella post rock? Quella indietronica? Sono un po’ confuso.
Ora vado a cucinarmi delle zucchine. Sono abbastanza indie o devo cambiare dieta?


domenica, 21 09 2003

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Ani given sunday
Pronto? Ehi, ciao!….Sì, abbastanza, tu?….Eh eh, non ti smentisci….Io le solite cose, ‘sto periodo è un po’ intasato e non posso farci granchè….Per marzo, non ci riuscirò mai ma ci provo lo stesso, vedremo…Sì, sono stato dai miei, tu che hai fatto di bello?….Figo….Ah….Eh, immagino….Salutamela, quando la senti….Ieri sera? Al concerto di Ani Di Franco a Rimini….Sì, bello, che lei sia brava si sa, è un mostro, poi anche da sola regge lo show senza il minimo problema….Little Platic CastleTwo little girls ….Solo che ha suonato davvero poco, praticamente un’ora….Eh, sì, un altro bis poteva farlo alla fine, sparava lì una Cradle and All ed eravamo tutti contenti, invece così è rimasto un po’ l’amaro in bocca….Sì, infatti….Però il supporto è stato uno show, si chiamano Bitch & Animal….Sì, un nome che è un programma….Praticamente sono un duo lesbico che fa canzoni ironiche ed iper-esplicite, con titoli tipo The best cock in the block o Pussy Manifesto….No, davvero forti, un po’ pese ma davvero divertenti….Ovviamente non comprerei mai un loro cd, lo ascolterei sì e no due volte, però dal vivo non sono state male….Dopo il concerto di Ani sono tornate sul palco in 4….Sì, anche Ani e un’altra, non so chi fosse, e hanno fatto a cappella una canzone in italiano che diceva tipo Voglio mangiare una donna….No, no, niente doppi sensi, il senso era già chiarissimo….Capirai, visti i personaggi….No, bello comunque….Il solito branco di blogger, sì….No, non sempre gli stessi, ogni tanto di persona ne conosco qualcuno nuovo….Ormai sono ovunque, sono arrivato al punto che mi meraviglio quando vado a qualche evento e non ne incontro neanche uno….Sì, l’eccezione sta diventando NON avere un blog….Squallido lo sarà per te, a me conoscere gente in gamba non dispiace mai….Beh, tutti no, ma quasi….Ah, a proposito di blog, l’hai ascoltata la nuova trasmissione di Luca Sofri su RadioDue?….Stamattina, alle 10….Orario un po’ infame, sì, io ho divuto mettere la sveglia….Sì, carino, lo conduce insieme a EmmeBi, hai presente il blog?….Eh, molto in gamba….Beh, la musica non la sceglievano loro, purtroppo, quindi faceva abbastanza pena….Un meccanismo di RadioRai, qualcosa tipo Selector….Tipo un blog però via etere….Mancavano giusto i link, ma di collegamenti ai giornali ne hanno fatti a bizzeffe, anzi, quasi troppi, ogni volta iniziavano dicendo «Qualche giorno fa ho letto un bell’articolo sul New York Times….»….No, non hanno parlato quasi per niente dei blog….Meglio così, sai che palle radio blog….Carino, comunque, le prossime volte se mi ricordo l’ascolto, peccato per l’ora….Vabbè….Ok, ci sentiamo nei prossimi giorni….Mi sa che guardo un film, se io e mio fratello riusciamo a metterci d’accordo….Va bene….Buona serata, ciao….Ciao.
[il titolo non è un errore, ma un raffinato calembour]


venerdì, 19 09 2003

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I complicati pretesti del come
Era la seconda volta in tre mesi, ieri sera, e, immancabilmente, mi sono concentrato sui particolari. Ho inseguito l’ombra dell’archetto di Elena accanirsi avanti e indietro sullo stesso inevitabile percorso, ho osservato il movimento di spazzole di Rossano sul finale di Agosto, ho cercato di carpirne le note dalle dita di Gigi e ho apprezzato soprattutto le rarità: la loro splendida versione di We dance dei Pavement che è la mia preferita nel tributo targato Homesleep, la b-side Il grande passo che dal vivo è quasi un twist, la deliziosa Cuorum che regge anche senza coretti lounge, la vecchissima Cuki che parla della «sensazione di svegliarsi la mattina con una pellicola di plastica sulla faccia» e che è la mia preferita del loro primo cd. Se non fossi stato conquistato anche dalla loro simpatia oltre che dall’ottima musica direi malignamente che quella cover semi-improvvisata di Hurt dei NiN, dedicata a Johnny Cash, se la potevano anche evitare, visto che non è troppo nel loro stile e che probabilmente non l’hanno abbastanza assimilata per darne una versione convincente; ma preferisco immaginarlo come un accorato tributo al man in black che trascende valutazioni qualitative. La manciata di blogger convenuti ha partecipato e apprezzato, e tanto basta.
E quando mi è stato chiesto come si potrebbe descrivere il loro genere, ho buttato là un pop indipendente che non convince me per primo. Ma come fai a spiegare perchè canzoni semplici, leggere e romantiche come quelle dei Perturbazione riescano a imprimersi nella mente senza stuccare? Come puoi etichettare le loro ballad adolescenziali che conquistano un pubblico decisamente fuori tempo massimo? Come fai a spiegare il modo in cui Arrivederci addio e Per te che non ho conosciuto ti fanno emozionare? Come fai?
[il sito è stato rinnovato; e ora hanno anche un blog!]



venerdì, 19 09 2003

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Boh
Non so bene come, ma sono capitato su questa pagina. Non saprei davvero come descriverla, dateci un’occhiata.

giovedì, 18 09 2003

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Laptop dance
Ehi, stando alla newsletter della Morr Music il 10 Ottobre al Covo c’è Styrofoam. Yumm!

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giovedì, 18 09 2003

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There’s a bathroom in a gas station…
…and I’ve locked myself in it to think
. Ani Di Franco non ha bisogno di presentazioni; complice un look a dir poco distintivo, l’invidiabile attitudine di chi non scende mai a compromessi e un notevole repertorio di grandi canzoni, la cantautrice di Buffalo è riuscita a conquistarsi un cospicuo seguito di fan anche dalle nostre parti. Visto che io cado sempre ed inevitabilmente vittima dell’accoppiata ‘ragazza con chitarra’, ovviamente io sono tra loro.
Come hanno già segnalato diversi blogger, la little folksinger è ora in Italia -per la terza volta in tre anni o giù di lì- per una serie di date. A differenza delle ultime volte, però, non sarà accompagnata dall’esplosiva band con cui ha registrato il doppio live So much shouting so much laughter (in assoluto uno dei migliori dischi dal vivo usciti negli ultimi anni), ma sarà tutta sola, voce e chitarra, per presentare al pubblico la sua nuova fase artistica. Io sarò della partita a Rimini (attenzione, alta concentrazione di blogger), nel frattempo qui è già comparso il setlist del concerto di ieri a Roma.


giovedì, 18 09 2003

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Della serie: sai che novità
– Il Guardian riporta che le porzioni di cibo oversize sarebbero collegate al cancro. Visto che tutto è collegato al cancro, sai che novità.
– Un’università belga ha scoperto la dipendenza da SMS. Visto che praticamente tutte le cose gradevoli (e ci sarebbe da discutere se gli SMS lo sono) creano dipendenza -se non altro psicologica-, sai che novità.
– Secondo un recente studio australiano, il testosterone accelera le malattie del cuore. C’era proprio bisogno di uno studio.
– Un’azienda americana ha svolto un’indagine sull’uso dell’Instant Messaging sul posto di lavoro e ha scoperto, udite udite, che la maggior parte dei messaggi scambiati non riguardano il lavoro ma le relazioni interpersonali. Ma và?
Potrei continuare, ma ora devo pubblicare la mia sorprendente e rivoluzionaria indagine sul contenuto dei blog, che è arrivata allo straordinario risultato secondo cui i blog per lo più parlano di fuffa. Perchè i quotidiani, invece…





mercoledì, 17 09 2003

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Gladiatorama
Pare che a Nick Cave sia stato chiesto di collaborare nella scrittura della sceneggiatura de Il Gladiatore 2.
Continuiamo così, facciamoci del male.


mercoledì, 17 09 2003

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In parole povere
Guarda un po’, Verisign ha comprato Internet.