Lettera a Babbo Natale (seconda parte)
Dunque, caro Babbo Natale, come dicevo prima, ti sto scrivendo questa letterina (anzi, lettera; in tutto questo tempo ‘letterina’ ha cambiato significato e ora vuol dire un’altra cosa) per chiederti cosa voglio per regalo, come facevo da bambino.
Innanzi tutto vorrei che i prossimi tre mesi passassero in fretta. Stare tutto il giorno davanti al computer non mi fa bene, e temo seriamente che la mia salute mentale – e non solo per quella – possa uscirne compromessa. Fammi addormentare stanotte e risvegliare a fine Marzo con tutto ciò che devo fare già fatto, e magari anche rilegato. Poi vorrei un lavoro, perchè sospetto che tra qualche mese potrei everne bisogno. Niente di troppo pretenzioso, basta non sia un posto da cameriere da McDonald’s e per il momento vedrò di accontentarmi. Inoltre vorrei una ragazza, e non una di quelle persone improponibili (e spesso impresentabili) che di solito incontro nella mia strada; se devi mandarmene una del genere non fa niente, faccio senza e facciamo che non ti ho chiesto niente, chè incontrarne si simili è solo frustrante.
Se il tuo potere di influenzare il fato non arriva a tanto (e sospetto di no), vorrei che i Death Cab for Cutie venissero a suonare al Covo, e che magari dopo in consolle ci fosse l’Uomo dell’anno, e che Ben Gibbard venisse a ballare Such Great Heights in mezzo a noi. Vorrei che a Frequenze Disturbate quest’anno suonassero i Kings of Convenience, e che la sera dopo il concerto venissero nel giardino della casa dei miei a fare qualche pezzo mentre noi guardiamo le stelle cadenti. Ah, vorrei anche che il disco di Lisa Hannigan uscisse presto, e che fosse bellissimo. Ma per questo basta la sua voce, e tu devi fare davvero poco.
Ma immagino che tu non possa far niente neanche per queste cose, e che tu voglia richieste più complete. Ok: voglio l’iPod; quello vero, non una di quelle fetide imitazioni, chè dopo aver comprato quella carcassa di player cd e mp3 e essermela presa in quel posto voglio solo il meglio. Poi vorrei i tre DVD con i video di Michel Gondry, Spike Jonze e Chris Cunningham; però non ho il lettore DVD, quindi dovresti regalarmi anche quello, magari in un bel combo con un videoregistratore, visto che il mio comincia ad avere un’età veneranda. Inoltre potresti portarmi tutti i libri che ho letto, mi sono piaciuti ma non ho mai comprato per pigrizia, e tutti quelli che ho prestato e non mi sono mai tornati; vorrei un nuovo cellulare un po’ decente, visto che la batteria del mio (anche quella nuova) non dura più di due giorni, quindi una sera su due il telefono mi muore; vorrei una bottiglia di Brunello per non aprirla mai, un completo molto elegante per non indossarlo mai, del profumo costosissimo per non metterlo mai e un’occasione per usare questi tre regali e non sembrare un completo cretino. Una sola basta, però. Poi vorrei quel caffè così buono che mi hanno regalato l’hanno scorso, e un poster di Vettriano, anche se non ho pareti dove attaccarlo.
Se non riesci a portarmi nessuno di questi regali, caro Babbo Natale, mi accontento di una cosa: vorrei che mio zio non regalasse a mio padre un libro di Bruno Vespa, come ogni anno negli ultimi dieci anni. Il mondo sarebbe un posto migliore. Mi sembra una richiesta ragionevole, no?