Troppo tardi
Il momento peggiore è quando ti rendi conto che il danno è fatto. Quando le cose succedono sotto i tuoi occhi e ti osservi da fuori mentre seguono una traiettoria esattamente prevedibile ma ormai immutabile, come se tu non avessi potere di influire su di esse, e qualunque cosa facessi non potrebbe cambiarne la sostanza se non in peggio. L’attimo esatto in cui non si può tornare indietro, quando la fune ha cominciato a srotolarsi e senti già l’aria tra i capelli, ed è troppo tardi per cambiare idea. Quando il meccanismo è messo in moto, e deve seguire il suo corso prima di poter venire arrestato, e quando succederà le cose saranno diverse. E’ il momento peggiore ma, in effetti, è anche il momento migliore, uno di quei pochi per i quali la vita merita di essere vissuta; vedi l’intero spettro delle possibilità dipanarsi sotto i tuoi occhi, un attimo prima che gran parte di esse entrino definitivamente a far parte dell’affollato regno dei condizionali passati. Quello è l’unico momento in cui le cose sono lì, puoi vederle chiaramente e forse persino toccarle, prima che scompaiano una volta per tutte dalla tua vista e, con ogni probabilità, dalla tua vita. Sempre che, ovviamente, abbiate una visione di essa così ristretta, che non contempla i periodi ipotetici dell’irrealtà e vede il tempo come una linea retta che non torna mai indietro. Se è così fate pure, ma non fa per me. Io ho altri progetti.