Monday gaming (giochi sfigati -ma anche no- edition)
Ve lo ricordate il periodo dei giochi da tavola? Da bambino ne andavo pazzo. Giocare a Risiko, Dragon o Scotland Yard con i miei cugini o con qualche amico era probabilmente il mio passatampo preferito. Però mi ricordo che, una volta, a Natale mi era stato regalato un gioco sfigatissimo: si chiamava Parata di elefanti. Già il titolo non prometteva nulla di buono, poi la scatola conteneva giusto il tabellone, degli elefantini colorati di legno e alcuni piccoli bastoncini: agli occhi di un bambino (ma anche no) una vera tristezza. Mi ricordo che lo snobbai clamorosamente, preferendogli giochi più pirotecnici come Hotel, Traguardi o Crack, e non ci giocai praticamente mai. Poi -qualche anno dopo- qualcuno lo ritirò fuori e mi ci fece rigiocare, e fu una vera scoperta: dietro l’apparenza poco allettante, c’era un gioco di strategia assolutamente brillante e molto coinvolgente.
A parte l’originalissima morale L’apparenza inganna, perchè mi è tornato in mente Parata di elefanti? Perchè è stata più o meno la stessa impressione che mi ha dato These little pigs, semplice gioco in flash in cui bisogna impilare un maialino sopra l’altro per riuscire a prendere dei dolcetti. La prima volta che ci ho giocato ho chiuso la finestra dopo meno un minuto, bollandolo come una cazzata. La seconda volta ci sono stato quasi mezz’ora, tentando di raggiungere il migliaio di punti. Non ci sono mai riuscito, visto che il gioco è molto più difficile di quanto sembra. Lezione imparata?