faccio cose vedo gente

sabato, 24 09 2011

Tutto Molto Bello

di

All'interno del Supersound organizzato a Faenza, domenica 25 settembre alle ore 12 si terrà anche il primo torneo di calcetto fra etichette indipendenti italiane, Tutto Molto Bello. Per chi non volesse perdersi gli avvincenti duelli calcistici fra freschi candidati al Tenco (per l'opera prima) I Cani e Iosonouncane, capitan Polaroid che marca stretto Luca Benni della To Lose La Track, l'inevitabile sudditanza psicologica degli arbitri per i Mariposa, il tutto accompagnato da dj set e testimoniato dalle telecamere più implacabili di una moviola di Soluzioni Semplici, l'appuntamento curato dalla benemerita Trovarobato è domani.

 

Per chi arrivasse prima, presso la Galleria della Molinella alle ore 11.00 la sempre meritevolissima Trovarobato organizzerà anche una conferenza dal titolo "Blog, Web Tv On Demand, Radio, Fanzine Cartacee. Un punto sulla diffusione del messaggio cultural-musicale al di fuori dei canali tradizionali". Parteciperanno: il blog "Gli Indiepatici", il collettivo "Soluzioni Semplici" di Roma, "Youthless Fanzine" da Reggio Emilia e la webradio veronese "Fuori Aula Network" (a rappresentare questo prestigioso blog e soprattutto sè stesso non si sa in qualità di cosa ci sarò pure io, in quanto Benty). A moderare Emiliano Colasanti del blog Stereogram.

 

Per chi invece si ferma dopo il torneo di calcetto dalle 19 gli showcase di Jacqueries, Lo Stato Sociale, Fragil Vida, Fast Animal Slow Kids, Mangiacassette, Mezzala e ciliegina su una torta già di per sè golosissima alle 22.00 circa la sempre validissima Trovarobato insieme a Prodezze Fuori Area presenta gli Offlaga Disco Pax che si cimenteranno in un reading musicato "quasi completamente calcistico con musica improvvisata da Sollier a Simutenkov, e con festeggiamento per il 92° compleanno della Reggiana"

 

Questa è la pagina facebook per maggiori informazioni. Chi non viene è un burfaldino

martedì, 06 09 2011

Psicopatologia spicciola del dj pretenzioso. Cap 5. L’ipotesi della Donna del DJ

di

Del DJ come sex symbol. Della sua negazione, ovvero il dj pretenzioso. Della remota ipotesi di accoppiamento del dj pretenzioso. Estenuante discettazione sulle motivazioni che portano le fanciulle verso tale baratro. Del cosa significa vivere con un dj pretenzioso. Del prevedibile epilogo

 

Bob Sinclar è il testimonial nella pubblicità di una famosa marca di auto. Su Pete Tong, dj di BBC1, hanno girato un film nel 2004. David Guetta fa praticamente di secondo lavoro l'ospite televisivo. I celeberrimi Tiesto, Oakenfold, Van Helden, per restare fra i dj "commerciali" o dj come Fatboyslim e i 2Manydjs, per arrivare a quelli di area più "alternativa" (perdonerete l'uso del virgolettato e di questo termine nel 2011 ma non me la sentivo di usare "indipendente") riempiono stadi, spiagge, locali da migliaia di persone, girano documentari sui loro tour mondiali, compongono e selezionano musica per le colonne sonore dei film, producono album di rockband dalla fama internazionale. Questa lunga introduzione voleva solo ribadire quanto il concetto di superstar dj sia ormai da anni pacifico e per niente di nicchia. I dj sono artisti assurti a rango di stelle, nomi di primo rilievo nei principali festival musicali di tutto il mondo, personaggi riconoscibili in tv e delle cui vite private si occupano le riviste di gossip. Adorati dalle folle, ricchi da fare schifo sono conseguentemente divenuti dei sex symbol universali. La tendenza verso questo invidiabile status era in atto da parecchio, pensate a quel verso di Ahi Maria di Rino Gaetano "Da qualche tempo ho più donne del dj" e siamo ancora fra gli anni 70 e 80 in Italia.

 

Se è quindi vero che ormai il luogo comune vuole il dj corteggiato da donne bellissime e costantemente accerchiato da cubiste da sogno, se è vero che gli si riconosce ormai la stessa carica sexy delle più celebrate rockstar, se è altresì vero che un sacco di giovani decidono di fare i dj solo per essere notati dalle ragazze mentre trafficano accigliatissimi dietro un mixer, sappiamo però che esiste un lato oscuro della medaglia. Dobbiamo ora rivolgere bruscamente le telecamere verso l'angolo buio dove si muove triste e pensoso il dj pretenzioso.

 

Un uomo perlopiù solitario che passa le nottate insonni a spulciare le pagine di Altered Zones per scaricare con la bava alla bocca l'ultimo remix dei Neon Indian, dopo appena trenta secondi che l'hanno messo online. Invece che dedicarsi a del sano porno come sarebbe normale attendersi. Un uomo che ha dedicato i suoi anni migliori a cesellare le sue compilation per generi, annate, assonanze stilistiche, tormentandosi sull'ordine migliore per disporle nella valigetta e riflettendo a lungo su quali fossero i pezzi più idonei per concatenare tipi di musica apparentemente lontani. Che è esattamente il tipo di cose che lo condannano ad un isolamento perenne.

 

Oggi esamineremo dei casi ipotetici di dj pretenziosi che per brevi stagioni trovano delle compagne. Sembra inverosimile ma a volte anche l'anello più svantaggiato della catena evolutiva del dj, nonostante non sia famoso nemmeno nel bar dove mette i dischi, riesce a suscitare l'interesse (curiosità? compassione? pietà?) di alcuni problematici esemplari di sesso femminile.

 

In genere si tratta di donne distratte che equivocano la tipologia di dj: lo vedono armeggiare autorevole in consolle e cadono nel tranello. In realtà il dj pretenzioso non ha niente a che vedere con gli spensierati e fascinosi cocainomani che entusiasmano i dancefloor della riviera di Rimini e Riccione. Già solo il colorito cereo del volto e l'espressione corrucciata di chi soppesa come se ne andasse della sua stessa vita la scelta di passare dai Sonics ai White Stripes, mentre in pista non c'è nessuno, dovrebbero essere un deterrente sufficiente per tutte le ragazze circostanti, anche le più disperate. Esistono altri campanelli d'allarme che potrebbero salvare da questa trappola umana le potenziali vittime. In genere basta fare attenzione alla prima domanda che pone il dj pretenzioso. Quasi sempre per approcciare questi rari esemplari femminili il dj pretenzioso lascia cadere nella conversazione in modo finto-casuale l'inesorabile "Ma tu che musica ascolti"? Molte potrebbero pensare a una banale chiacchierata per rompere il ghiaccio, equivalente a quelle sui segni zodiacali et similia. In realtà il dj pretenzioso sta valutando seriamente se esistono chance da concedere a questa relazione in nuce, riservandosi eventualmente la possibilità di non passare nemmeno alla domanda successiva. A quel punto le candidate DdDP (Donna del Dj Pretenzioso) sono ancora in tempo per salvarsi.

 

Ora mi rivolgo a voi col cuore in mano, ragazze. Usate la testa, prendete precauzioni! Basterebbe rispondere Vasco Rossi o Laura Pausini per elevare una salvifica barriera tra voi e la relazione più sbagliata della vostra vita. Proteggetevi! È per salvaguardare la vostra dignità, per non dover mai arrivare a dire un giorno  "Scusa caro, non ti arrabbiare, davvero non potevo immaginare che punk melodico californiano e power pop avessero tanti elementi in comune!".

 

Se il dj pretenzioso si presenta come un semplice appassionato di musica, non essendo ancora stato smascherato, le cose si complicano. Occorre farlo venire allo scoperto. Nella maggior parte dei casi vi confesserà di essere un dj pretenzioso solo dopo alcuni appuntamenti, per non compromettere l'unica possibilità stagionale di un'agognata copula. Ciò è dovuto al fatto che tale rivelazione normalmente sortisce nelle donne un effetto più respingente dell'ammissione di dipendenze da stupefacenti pesanti e di pratiche quali la coprofilia. Ergo nessun dj pretenzioso si sognerebbe mai di usare questo suo "hobby" come arma di seduzione, strumento invece utilissimo per tutti gli altri tipi di dj che rimorchiano direttamente dalla consolle. Dove spesso riescono persino a consumare, fra un missaggio e l'altro.

 

A volte delle donne, spesso non del tutto consapevoli delle conseguenze a cui vanno incontro, decidono scientemente di avere relazioni con dei dj pretenziosi, proprio in quanto dj pretenziosi. D'altronde la selezione naturale passa per vie spesso per noi imperscrutabili. Anche al dj pretenzioso, per quanto sembri contronatura, viene concessa l'opportunità di accoppiarsi. Ma ci sono equivoci da chiarire, elementi da conoscere per operare una scelta del tutto consapevole.

 

Per iniziare: essere la DdDP non vi garantisce i privilegi che hanno le  donne degli altri dj. Nessuno vi offrirà bevute gratuite nel club dove lavora il vostro uomo, visto che a causa della musica selezionata da lui il locale è costantemente vuoto. Pagherete tutto e a prezzo pieno. In alcuni casi appositamente maggiorato. Si narra di alcuni dj pretenziosi particolarmente disperati che iniziano relazioni sentimentali solo per costringere le malcapitate ad assistere agli interminabili dj set e così facilmente raddoppiare le presenze nel posto dove lavorano. Inoltre nessuno vi metterà gratuitamente nelle liste di "amici" e "vip" che non pagano all'entrata. D'altronde non c'è nessuna fila da saltare, figuriamoci se i proprietari mettono un biglietto all'ingresso, non sapreste davvero cosa farvene di un privilegio del genere. C'è per voi il grosso vantaggio che praticamente nessuna donna attenterà alla stabilità della vostra coppia, perché veramente chi lo desidera un idiota che passa la vita a rimuginare se mettere un brano di Amy Winehouse sia da vero dj indie. A parte forse alcuni esemplari più aggressivi di Strappona Vulgaris. Vi attendono però lunghe serate di noia in bar infrequentabili, costrette a presenziare per amore del vostro mischiadischi del cuore. Mentre le vostre amiche si divertono sfacciatamente altrove, ballando musica latin, strusciandosi addosso a nerboruti ballerini sudamericani, ubriache di mojito e shottini, voi rimarrete da sole ad ascoltare musica che non vi piace, nonostante la vostra pretenziosa metà non se ne faccia una ragione ("Che significa non mi piacciono questi!? Ma sono i Vaccines!"). Se può consolarvi sappiate che come voi la pensa il resto della popolazione mondiale. Il tutto mentre l'indaffaratissimo consorte giramanopole non vi degna praticamente di uno sguardo e se gli rivolgete la parola sbuffa pure, perché è tutto concentrato a cercare la liason fra un pezzo dei Pere Ubu e uno dei TV On The Radio. 

 

Dopo un numero in genere abbastanza breve di sventurate notti trascorse ad appassire su uno sgabello, trangugiando costosissimi ma mai sufficienti drink, anche la più innamorata delle DdDP inzia ad inventare scuse per evitare quelle crudeli sedute di tortura. Il dj pretenzioso in genere la prende malissimo, ma finge ipocrita condiscendenza ("No cara, davvero, non importa se non vieni stassera, capisco che tu abbia voglia di passare una serata con le tue vecchie zie, ogni tanto"). Lo vedrete per le settimane seguenti con un muso lungo chilometri. Quando lei deciderà infine di tornare ad ascoltarlo mettere dischi, dopo aver subito continue pressioni, minacce e ritorsioni e si troverà di nuovo davanti al solito locale deserto, lui dapprima tenterà una tardiva captatio benevolentiae dedicandole canzoni che lei giustamente schifa ("Ma cara, questa è la nostra canzone!") e subito dopo sarà pronto a colpevolizzarla  ("Guarda, fino a dieci minuti fa era strapieno di gente che ballava sui tavoli, mi sa che sei tu che porti sfiga"). A quel punto la santa donna dovrebbe ricorrere alle cure di uno specialista in disordini della personalità.

 

Anche per quanto riguarda la vita casalinga la donna del dj pretenzioso deve rassegnarsi a lunghe solitudini e infiniti silenzi mentre lui affitta l'impianto, monta l'impianto, mette i dischi, compra i dischi, sceglie i dischi, prepara i dischi, scrive i titoli delle canzoni, scrive le recensioni, va ai concerti, di cui dopo scriverà delle recensioni, interagisce in rete con mezzo universo musicale indipendente, come se ne facesse davvero parte. Inizialmente la poverina soffrirà per questo. In realtà la DdDP arriverà presto a comprendere che quel silenzio è spesso preferibile alle conversazioni di estremo interesse sul singolo di Jamie XX o sulla scarsa forma dei Washed Out nell'ultima data italiana. In quei casi, oh sventurate ragazze, annuite sempre e non contradditelo mai. Tanto fra un po' dovrà lasciarvi per andarsene ad aggiornare il suo blog o a uno dei suoi imperdibili concerti. Altre informazioni utili:

 

  • per San Valentino, anziché cenette romantiche, rose e cioccolatini la DdDP è solita riceve vinili rarissimi di Modselektor. Va menzionato il dettaglio insignificante che lei di solito non possiede alcun giradischi. Al che sarà cura del dj pretenzioso riprendersi rapacemente quei vinili ("Evabbè se proprio non sai che farci") e sostituirli con delle banali compilation registrate su anonimi cd vergini.
  • Per quanto riguarda le ferie estive la DdDP sarà costretta a sacrificare i suoi sogni di spiagge deserte e capitali europee per andar dietro ai festival musicali dislocati nei posti più disparati d'Europa ("Ma cara, altro che Parigi, vedrai, Novi Sad è BELLISSIMA!") e assistere così alle performance di artisti che grazie al dj pretenzioso ha imparato presto a odiare con tutta sè stessa.
  • A Capodanno? Trovatevi delle valide alternative: lui mette i dischi!
  • Siate inoltre consapevoli che unendovi a tale mostro mettete a rischio anche i vostri risparmi di una vita, che verranno probabilmente bruciati in investimenti profittevolissimi quali l'ultima avveniristica consolle, vinili, tshirt di gruppi improbabili (che nel caso la band perda quotazioni proverà a rifilarvi come regalo per Natale o San Valentino).

 

Non è un caso che spesso, senza lasciare nemmeno un bigliettino di addio, da un giorno all'altro la poveretta fa le valigie in tutta fretta e scappa. In genere con altri uomini che ha conosciuto mentre il dj pretenzioso era a girare dischi o all'ennesima imperdibile serata di un'etichetta specializzata in gruppi screamo. Al nuovo compagno la ormai ex DdDP avrà chiesto prima che tipo di musica ascolta, per cautelarsi. Solo dopo che il candidato avrà risposto "I Modà e Gigi D'Alessio" e avrà dimostrato di possederne le discografie complete con copie originali degli album, la donna rinfrancata alfine gli si concederà sessualmente in modo generoso ed entusiasta.

 

(dedicato alla mia paziente DdDP)

giovedì, 04 08 2011

Il mio nuovo blog preferito

E' una di quelle cose che finchè non ti ci trovi non riesci davvero a immaginare veramente. Avete idee di quante richieste improbabili, assurde, sbagliate, bislacche o completamente fuori luogo arrivino alla persona che si trova dietro la consolle di un locale con il compito di far ballare la gente e che di solito si fregia del titolo di DJ? E avete idea di quante tecniche sottili o manifeste vengano messe in piedi dal DJ e dal locale per diminuire, controllare o annulare completamente il numero di richieste assurde, che in certi contesti sono solo una perdita di tempo (o per trovare il modo di limitarle alle sole ragazze, meglio se carine, meglio se single, meglio se disponibili, meglio se non completamente fuori di testa)?

 

No breasts no requests («Niente tette niente richieste») è un blog che raccoglie bigliettini con richieste, insulti vari e offerte pervenuti al DJ e cartelli ironici, seri o cattivissimi attaccati nei locali in prossimità della consolle. A voi faranno solo sorridere, a me e a un po' di gente che conosco farà letteralmente rotolare a terra dalle risate, ed evocherà ricordi di serate che spesso provvediamo immediatamente a dimenticare.

[via Girò su FB]

 

Una selezione:

 

 

 

 

 

 

[«Richieste accettate solo dopo un consulto orale»]

 

 

giovedì, 04 08 2011

Thermals on the rock

Un sacco di gente è già andata in vacanza, per molti non è un evento particolarmente interessante, per altri ancora il vero gruppo da vedere sono gli assai più colti Polvo, con cui divideranno il palco. Per me invece tutta l'attesa è concentrata sul set dei Thermals, che saranno di scena questa sera per una delle ultime serate del Bolognetti on the rocks. Non ho mai avuto occasione per parlarne su queste pagine (nè dello spazio estivo gestito ottimamente da Covo, Locomotiv e Osteria dell'Orsa nè della indie-rock band di Portland), ma non riesco a immaginare modo migliore per passare la mia ultima serata in città prima delle ferie. I Thermals li ho già visti anni fa a Austin e sono stati uno dei concerti più divertenti e onesti del festival: tre accordi, ottimo senso per la melodia, tiro e potenza in abbondanza ma anche cori e singalong come piovesse. Estivi e poco pretenziosi, ma anche bravissimi nel tirar fuori gran pezzi pop senza scadere troppo nel facile: perfetti per una serata estiva nella città che va svuotandosi. Il concerto è come sempre a ingresso gratuito; ci vediamo stasera, e attenzione che pare si cominci presto (aprono i Polvo).

 

 

martedì, 05 07 2011

National Feràra

L'inatteso sold-out dell'ultim'ora rovina un po' la festa per i tanti amici che purtroppo non riusciranno ad esserci, ma dà un'idea della fama raggiunta dai The National e dal piccolo evento che rappresenterà il loro concerto di questa sera a Ferrara. Io per un pelo non rimanevo fuori, e sarebbe stato un po' ironico perchè in occasione di questo concerto sono stato invitato dagli amici di Ciccsoft a dare il mio modesto contributo a una cosetta carina che i nostri, come fecero anche l'anno scorso per il live dei Pixies, hanno realizzato per l'occasione. Come la presentano loro:

 

 

Turn the light out, say goodnight,
no thinking for a little while

 

Abbiamo pensato che il concerto dei National di martedì 5 luglio, per Ferrara Sotto le Stelle, meritasse una sorpresa. Che ce la meritassimo noi, una sorpresa. Uno speciale di carta, da toccare e conservare, come siamo soliti fare da queste parti, di tanto in tanto. Ma un po’ diverso dal solito.
Quattro racconti, per quattro canzoni, scritti per Ciccsoft da Cidindon, Chiara, Inkiostro e GiorgioP/Junkiepop. Illustrati dai disegni dei ragazzi di Maciste (Federico Manzone, Damiano Fenoglio e Lorenzo Mò). Tutto infilato dentro una busta.

 

Il risultato lo potrete scoprire martedì sera, mentre sarete in coda dai cancelli oppure seduti in piazza Castello ad attendere prima Beirut, e poi The National. Saranno disponibili 500 copie: se volete che ve ne teniamo da parte una, fateci sapere. [#]

 

MP3  The National – So far around the bend

giovedì, 09 06 2011

Impronte digitali alla Festa Artusiana coi Pellegrini di Artusi

Quello che il bannerino qua sopra non mostra è che il 21 Giugno alla Festa Artusiana sul palco con i Pellegrini di Artusi ci siamo noi!

Dopo l'intervista in una puntata di Impronte digitali ad alto contenuto calorico io il mio socio radiofonico Pirex siamo stati invitati da Irene e Luigi, titolari del blog che descrive la folle missione di realizzare (e mangiare) tutte le 790 ricette del famoso La scienza in cucina e l'arte di mangiare bene di Pellegrino Artusi in 365 giorni, a fare una chiacchierata sul palco della festa che si svolge ogni anno a Forlimpopoli (FC) per celebrare l'opera del benemerito Artusi. Avremo la possibilità di chiedergli da dove è nata l'idea, di ascoltare i loro aneddoti (e ne hanno parecchi, fidatevi), di sapere cosa hanno scoperto e di avere un po' di dritte, culinarie e non. E intorno ci sarà la Festa Artusiana, con un programma ricchissimo che vi invito a non leggere se non siete nelle prossimità di un pasto.

Martedì 21, alle 21.00 alla Piazzetta Berta e Rita di Forlimpopoli (FC). Ci vediamo là?

lunedì, 30 05 2011

My own private Primavera

La cosa bella di andare ad eventi come il Primavera Sound è il fatto che, con i suoi 7 palchi e le sue più di 200 band spalmate nel corso di 3 giornate, nessuno degli astanti vede lo stesso festival. C'è chi si lancia in un tour de force per riuscire a vedere il maggior numero di band possibile, chi ignora i palchi principali per dedicarsi a coprire i progetti che non si vedono mai in Italia, chi costruisce le sue giornate intorno a un paio di gruppi e passa il resto del tempo a ciondolare, e chi fa piani complicatissimi che poi manda per aria perchè ha voglia di una birra, ha fame o non ha voglia di fare la strada tra un palco e l'altro. Ci si stupisce di quanto poco ci voglia ad abituarsi a vedere più di 12 ore di concerti al giorno, e di quanto il corpo e lo spirito, a fronte dell'età che avanza e della voglia che in teoria dovrebbe essere in calo, riescano a trovarsi subito a loro agio sotto il sole o il vento, in piedi per ore ed ore, con litri di birra nel sangue e robaccia fritta in corpo e ad avere ancora la voglia di fare tutto in fretta per arrivare in tempo per il primo live della giornata o di ballare un ultimo pezzo anche se sono le 5 di mattina. E ovviamente, tanto è bello lì per lì quanto ora è difficile tornare alla realtà.

 

Il mio Primavera personale é stato probabilmente vinto dai Pulp, la cui reunion è stato lo show magistrale e intenso che tutti volevamo. Ma anche l'algida versione bianca di PJ Harvey che canta storie di amore e morte (soprattutto di morte), Sufjan Stevens e la sua folk music cosmica (mezz'ora in meno e il concerto sarebbe stato perfetto, ma anche così chapeau), e i P.I.L. sopra ogni ragionevole e irragionevole aspettativa (chi l'avrebbe mai detto di trovare un Johnny Rotten così in forma) sono stati tra gli highlight del mio festival. Tra i nomi grossi non si possono non menzionare anche i Flaming Lips (che sono sempre sole cuore amore però al prossimo tour dovrebbero cercare di inventarsi qualcosa di nuovo), i Fleet Foxes (perfetti negli ampi spazi, e al tramonto, poi) e i Belle & Sebastian, che sono sempre piezz'e'core ma che io avrei fatto suonare su un palco più intimo.

 

Tra le cose piccole si confemano provenire da un altro pianeta James Blake, e Merril Garbus degli spettacolari tUnE-yArDs (entrambi i progetti, pur diversissimi, dal vivo lasciano davvero a bocca aperta). Sopra le aspettative gli hypatissimi Cults (ma sotto il fumo c'è dell'arrosto), i valvonauti Yuck (super '90s e molto molto divertenti), i tesissimi Soft Moon e i Ducktails (assai più indie-rock che su disco). Divertenti gli Holy Ghost. e scenograficissimo DJ Shadow (che DJizza live da dentro una palla con delle proiezioni spettacolari) Una certezza che non ha più bisogno di parole Caribou, come anche i Battles. Il resto non mi ha colpito, o non l'ho visto, o non mi è piaciuto (vedi alla voce Grinderman -l'orrore, l'orrore- ma anche Animal Collective), oppure ero in fila per ordinare una San Miguel o dei Xurros.

 

Ora ci dovrebbe essere la parte in cui ringrazio i miei eccellenti compagni di viaggio, dico che è stato bello incontrare così tanti amici al festival e mi rammarico di non aver incontrato gli altri di voi che c'erano; ma non ne ho voglia, sennò mi intristisco. Preferisco pensare che siamo ancora tutti là, e che la primavera ce la porteremo dentro per un po'.

venerdì, 08 04 2011

Sempre a Massimo Volume

Sono nel mezzo di una settimana incasinata e non ho il tempo che vorrei per scrivere del Massimo Volume Weekend che è di scena stasera e domani al Covo. Sarà che ho da poco finito di leggere la splendida biografia a loro dedicata da Andrea Pomini (consigliatissima) e che il loro ultimo disco Cattive abitudini si è piazzato sul podio dei miei dischi dell'anno del 2010, sta di fatto che avrei veramente troppo da scrivere, e se devo rischiare di farlo male è meglio non farlo per niente. Del resto  tutte le parole che servono sono già all'interno dei testi di Mimì Clementi, quindi esserci (stasera per il concerto regolare e domani per quello con la scaletta costruita dai fan) è un imperativo. Ed  essere in consolle dopo il loro concerto (in Sala Grande con Y:DK, stasera) questa volta è un onore di cui mi sento particolarmente fiero. Perché io non ho speranza. Io ho fede.

 

MP3  Massimo Volume – Morse (Bachi da pietra cover)

| # | faccio cose vedo gente, indie-gestione, suoni | I Commenti sono chiusi

venerdì, 04 02 2011

Week Ends

E poi ci sono quei weekend che se avessi ancora un calendario fatto di carta li avresti cerchiati di rosso con un bel contorno di punti esclamativi, preparandoti a una tripletta di gran concerti come da queste parti non se ne vedono spesso.

 

Si parte stasera con gli Sleigh Bells al Covo, per quella che si annuncia una serata sudatissima e molto, molto rumorosa. Nonostante la proposta del duo di Brooklyn non sia in fondo niente di più di un sapiente pop ammiccante disteso su beat hip-hop molto croccanti e spettinato da chitarre iper-sature (per darvi un'idea: sono finiti sotto l'ala protettrice di M.I.A.), io ho un debole per loro fin dagli inizi (dal primissimo demo! how lame is that?) e sono molto curioso di vederli all'opera. Probabilmente sarà un trionfo o una completa disfatta, e voglio proprio vedere se i detrattori dovranno arrendersi all'evidenza o se alla fine ero io che mi sbagliavo. 
Se tastare l'hype non vi interessa, ottime anche le alternative: al Locomotiv ci sono i beneamati My awesome mixtape (con in apertura i gustosi Spaghetti Bolonnaise) mentre all'Arterìa c'è quel solito meraviglioso pazzo di IOSONOUNCANE.

 

MP3  Sleigh Bells – Rill Rill

MP3  Sleigh Bells – Infinity Guitars

 

 

Sabato sarà d'uopo veleggiare verso le terre di Romagna, dove al Bronson di Ravenna sarà di scena our beloved Laura Veirs. Dell'occhialuta folksinger del Colorado e del mio amore per lei vi ho già parlato parecchie volte, l'ultima delle quali in occasione della sua data della scorsa Estate all'Hana-bi, che come tutti sapete del Bronson è la versione estiva. Si sa che molti artisti vengono una volta in Romagna e ne rimangono conquistati tanto da diventare dei veri e propri regulars (qualcuno ci si è persino trasferito), quindi una seconda data a così breve distanza non stupisce neanche un po'. La stagione primaverile del locale ha un programma eccellente, quindi bisognerà tornare spesso da quelle parti, prima ovviamente di metterci le tende in pianta stabile all'avvicinarsi della stagione estiva.

Se non volete fare tanta strada, al Covo ci sono i Gay Beast e al Locomotiv gli Zen Circus + Der Maurer. E all'Estragon c'è Fabri Fibra. Mica cotiche.

 

MP3  Laura Veirs – Secret someones

MP3  Laura Veirs – Life is good blues

 

 

Domenica, si sa, è il giorno del Signore, e che siate o meno soliti recarvi in chiesa per celebrarne la Gloria, questa volta non avete scelta: nella Chiesa di Sant'Ambrogio a Villanova di Castenaso (alle porte di Bologna, a due passi dal casello di San Lazzaro) avrà infatti luogo un evento abbastanza eccezionale. Mark Kozelek, già indie-rock / slowcore / folk legend, leader degli indimenticati Red House Painters e dei Sun Kil Moon, nonchè interprete dalla voce inconfondibile e dall'intensità straordinaria. Vederlo in un contesto del genere sarà, come minimo, splendido. 

Giù il cappello alla crew del Covo per aver organizzato la data e soprattutto a Don Stefano Benuzzi, che di Sant'Ambrogio è il parroco e che, anche se non lo sapete, avete probabilmente incrociato un sacco di volte ai concerti delle vostre band preferite. Tutte le info qui, prenotatevi subito ché poi rimanete fuori.

 

 

MP3  Mark Kozelek – Celebrated Summer

MP3  Red House Painters – All mixed up

lunedì, 10 01 2011

Psicopatologia spicciola del dj pretenzioso. Cap 4. Il Dilemma del bravo dj

di

Dell'eterno conflitto fra il dj pretenzioso e il bravo dj, delle depressioni del dj pretenzioso disoccupato, del dj pretenzioso a una festa ben riuscita in cui però non è lui a mettere i dischi e del mistero delle onnipresenti valigette dei dischi

 

La bibbia del dj si chiama Last Night a Dj Saved My Life, un libro di Bill Brewster e Frank Broughton che racconta la meravigliosa storia della musica da ballo, la nascita e l'evoluzione della figura del dj e dei dancefloor. Una delle frasi contenute in LNADSML che ogni dj dovrebbe tatuarsi sulla pelle è

 

"il bravo dj è quello consapevole di avere davanti non un pubblico ma gente che vuole ballare e divertirsi".

 

Sembra facile, ma non per il nostro dj pretenzioso, che a sua volta crede di avere una missione. Non tanto e non solo farli ballare e divertire, quanto evangelizzare le piste da ballo con la sua musica nuova e di qualità.

 

Il dilemma del dj pretenzioso nasce proprio da tormentose riflessioni attorno a questo assunto "Quanta gente riesce a divertirsi ballando l'ultimo di Caribou? Più o meno che se mettessi la Bamba? E allora perché mi ostino a non mettere la Bamba? Sarà mica che non sono un bravo dj, visto che Caribou non lo balla nessuno?". Di solito è quello che credono i gestori dei locali, il che spiega il frenetico turn over di dj pretenziosi. Forse dipende anche dal posto in cui il dj pretenzioso si trova a mischiare i suoi spocchiosissimi dischi. In genere però la risposta rassicurante che il povero ottuso si fornisce è "Sono loro che non mi capiscono, il mondo è ingiusto, la società non è ancora pronta per questa musica" e continua a suonare oscuri live degli Spiritualized, chiedendosi perché la pista resti vuota.

 

Nel suo Mamma, Mamma, Voglio Fare Il Dj l'ineffabile Fabio De Luca invita gli aspiranti dj a suonare ovunque ce ne sia la possibilità, anche luoghi poco ortodossi: rosticcerie,  mense scolastiche, autolavaggi. Per il dj pretenzioso questa è spesso una triste necessità più che una scelta. Sono già pochi i locali ove tollerano la sua improponibile musica. Mettersi a fare troppo i difficili significherebbe  passare lunghe stagioni di inattività. E vi assicuro che c'è solo un soggetto peggiore del dj pretenzioso: il dj pretenzioso disoccupato. Lo spettacolo umano del dj pretenzioso disoccupato è straziante, il soggetto cade in una spirale di depressione condita da complessi di persecuzione e si rinchiude in un bozzolo di totale incomunicabilità, da cui esce brevemente solo per stroncare qualche disco sul suo moribondo blog. Le scene più penose si possono assistere quando il pretenzioso/disoccupato viene a tradimento condotto a una festa dove c'è un altro dj e dove tutti – manco a dirlo – ballano e si divertono. Una festa dove insomma suona un bravo dj. Il suo anticristo personale.

 

Il pretenzioso/disoccupato schiumerà ovviamente invidia, non ballerà assolutamente mai,  anche se la playlist dovesse essere di suo gradimento non lo darà affatto a vedere, non farà che lamentarsi con tutti della musica troppo commerciale, della scaletta prevedibile e disomogenea, dei passaggi realizzati male. Inoltre scaglierà maledizioni assortite al suo concorrente (?) sperando che queste lo colpiscano all'istante cosicché il bravo dj non possa continuare il suo dj set e qualcuno urli allarmatissimo la frase che il dj pretenzioso attende di ascoltare da una vita "Fate presto! C'è un altro dj in sala?"

 

Così si spiega il mistero delle preziose valigette di dischi da cui il dj pretenzioso, anche se disoccupato, non si separa mai.

venerdì, 08 10 2010

Stasera

Stasera il sottoscritto sarà in consolle al Covo (al Gate 2, dopo il concerto dei Mystery Jets); il flyer mi definisce «blog-master», ma non dategli retta. Non son mica così sfigato da star dietro a una cosa uncool come i blog, io.

 

 

 

MP3  Caribou – Leave house

martedì, 07 09 2010

Considerare David, due anni dopo

Non dirò che David Foster Wallace era un genio, non dirò che scriveva cose perfette (il contrario!), non dirò che il giorno che abbiamo saputo della sua morte eravamo tutti tristissimi e attoniti e ci venivano paragoni solo con Kurt Cobain (solo che allora avevamo 15 anni e moriva un'icona e ora ne abbiamo trenta ed è morto una specie di amico, un amico intelligentissimo e un po' incomprensibile che a volte ci stecchiva con dei lampi di verità come ormai non riesce più a fare quasi nessuno, perché siamo diventati molto presuntuosi ma non fino al punto di mentire a noi stessi), mentre in quella mattina di Settembre ci scambiavamo SMS e non ci potevamo credere, e continuavamo a dire che la stessa cosa l'avevamo provata solo quando avevamo saputo di Kurt Cobain, nel mentre pentendoci per il confronto perché non è proprio una cosa che gli rende giustizia, a uno dei migliori scrittori della sua generazione appena morto, ed anzi, se esiste una giustizia in qualche modo assoluta tra un po' di anni ci ricorderemo del contrario, e quando penseremo alla morte di Kurt faremo paragoni con quella di David, che è arrivata più tardi e ci ha colpito più forte perché solo a un certo punto della tua vita puoi capire davvero la gravità del privarsene, e quello che può portartici, e la cattiveria nel non pensare a tuo moglie che ti troverà lì appeso, agli amici, alle legioni di fan in tutto il mondo che aspettavano un nuovo libro, ai coccodrilli, e alle aragoste che ora rimarranno senza compagnia; mentre sono passati due anni e non abbiamo ancora letto tutto quelli che hai pubblicato, cosa aspettiamo? Forse non ci vogliamo pensare? Forse l'idea che rimanga una raccolta di racconti qua e una di saggi di là ci illude che ci sei ancora, là fuori? Non è che ci stiamo a pensare tutto il tempo, sia chiaro; e siamo in grado di prendere in mano un tuo libro e di consigliarlo a un amico senza necessariamente cadere in lacrime, ci mancherebbe (non siamo come te! noi siamo forti! noi ce la facciamo!); però in quei momenti lo sappiamo, vorremmo non saperlo e vivere nell'ignoranza che abbiamo sempre riservato ad altri autori e ad altri personaggi, magari bravissimi, di cui non ci frega niente, mentre tu, che pure lo sapevi benissimo, te ne sei fregato. Vorremmo essere arrabbiati, ma non ci riusciamo. Siamo solo tristi.

 

 

Anche se il secondo anniversario della morte di David Foster Wallace cade la prossima domenica, domani sera qua a Bologna un paio di amici hanno organizzato una serata per ricordarlo. Sono entrambi autori di questo blog (anche se, come tutti gli altri, non scrivono quasi mai), e insieme a Radio Città Fujiko e la Libreria.Coop Ambasciatori hanno messo in piedi una serata per parlarne; una specie di seduta di terapia collettiva postmoderna per elaborare il lutto, così me la immagino. Alle 21 di mercoledì 8 Settembre, alla Libreria Ambasciatori di Via degli Orefici 19 ci saranno Marco Cassini e Martina Testa di Minimum Fax, ci sarà la straordinaria voce di Marina Pitta a leggere come solo lei sa fare alcuni brani dai suoi libri, ci saranno Pirex e Francesca e ci saremo tutti noi. Ché poi il giorno giusto faranno anche una cosa a Roma, più in grande, perchè loro certe cose le sanno fare bene e sono tra i pochi che possono farle. Ma noi lo ricordiamo qua, tra di noi, come si fa con gli amici che

 

lunedì, 23 08 2010

Dite a Laura che l’amo (sempre)

Solo un breve e doveroso promemoria del fatto che stasera al solito Hana-bi d Marina di Ravenna sarà di scena la beneamata Laura Veirs ovvero la più brava folkster della sua generazione (e forse anche di qualcuna delle precedenti), nonchè adorabile post-fricchettona cui, in virtù del suo talento, si riescono a perdonare anche le gonne a fiori, le trecce, il nome che ha dato al figlio che appena avuto col suo produttore e batterista Tucker Martine (come diavolo verrà su un bambino chiamato «Tennessee»?) e il fatto che sul suo blog buona parte degli ultimi post sia stata scritta dai suoi genitori (i quali, incidentalmente, in questo momento sono in tour con lei. E con la band. E col bambino, che al momento ha tipo 5 mesi). Una così non puoi che amarla, ancor di più se negli ultimi tre dischi ha infilato, come niente fosse, canzoni come le tre qua sotto. Avrò anche l'onore di mettere un po' di dischi (a tema) prima del concerto. Ci vediamo là.  

 

MP3  Laura Veirs – Secret someones

MP3  Laura Veirs – Cast a hook

MP3  Laura Veirs – Life is good blues

lunedì, 23 08 2010

Modelli di vita

[gloria imperitura al Many per aver scovato questo video] 

giovedì, 12 08 2010

In tutti i luoghi in tutti i laghi

Mentre ieri pomeriggio, sdraiato sul lettino in riva al mare, leggevo Jonathan Franzen e riascoltavo The Besnard Lakes are roaring the night stavo pensando a cosa avrei potuto mettere in consolle prima e dopo il loro concerto di stasera all'Hana-bi. Parole chiave: rock psichedelico, Canada, musica da ampi spazi, boschi di conifere, cori '60s e aperture magniloquenti ma non pompose.

 

I Broken social scene più dilatati? Il Bon Iver più orchestrale? I Fleet Foxes senza barba? Qualcosa degli Arcade Fire (con cui i nostri hanno in comune la provenienza -Montreal- e il fatto di essere guidati da una coppia di marito e moglie)? Qualcosa della variopinta famiglia degli Animal Collective? Vediamo stasera. L'impegno di sintonizzarsi sulle corde del piccolo evento musicale che porterà in contatto la pineta della riviera romagnola con quelle dei boschi del Quebec è decisamente un bel modo per passare le ferie.
[a ballare ci penseremo al party indie di Ferragosto]

 

Difficilmente riesco a immaginare qualcosa di più bello del salire in consolle nel posto in cui passo queste giornate di vacanza, dal cornetto e cappuccino alla lettura del giornale, al wi-fi gratuito, alla piada a pranzo, il bagno, le chiacchiere, l'aperitivo, la frittura di pesce, i concerti, i party danzanti sotto la tettoia, le biciclettate notturne fino a casa. E che, incidentalmente, ha come al solito un programma di eventi (tutti gratuiti) che in questo periodo non ha eguali in Italia.

Se non siete partiti, se siete tornati, se siete vicini o se siete lontani, ci vediamo là. Anzi, qua.

 

 

 

MP3  The Besnard Lakes – Like The Ocean, Like The Innocent Pt. 1: The Innocent

| # | faccio cose vedo gente, indie-gestione, suoni | I Commenti sono chiusi

venerdì, 16 07 2010

Dente + Hana-bi + Lost in the party + Micah P. Hinson

La temperatura in città ha ormai raggiunto vette improbabili (ieri a mezzanotte passata tornavo a casa a piedi dopo aver visto Amarcord in Piazza Maggiore, e il termometro segnava TRENTADUE gradi), e pare che fino alla prossima settimana le cose non miglioreranno neanche un po'. Quindi, come da copione, stasera si fugge a gambe levate, diretti verso quella Romagna che mai come in questo periodo mostra il suo valore aggiunto rispetto alla città.

 

 

La meta principale è come sempre l'Hana-bi di Marina di Ravenna, dove stasera sarà di scena Dente, che oltre ad essere il miglior giovane cantautore italiano è anche quello più perfetto da vedere su una spiaggia. Chissà se il nostro proverà anche una versione in solitaria di Precipitevolissimevolmente, la cover del classico beat realizzata insieme a Il Genio e ai Calibro 35 appena pubblicata come singolo da Ghost Records e Disastro Records (si scarica da iTunes). Ci starebbe proprio.

 

 

 

Il giorno successivo, dopo la canonica giornata di mare, ci sarà puntata speciale delle Indie Electro Sessions che riempono il dancefloor della Spiaggia 72 tutti i sabati sera: in consolle ci saranno il sottoscritto, il resident Arturo Compagnoni, Sirol e il padrone di casa dell'aperitivo domenicale Fabio Merighi, per una serata danzante in cui la lancetta penderà decisamente dal lato Indie dell'usuale spettro sonoro del sabato sera. Inoltre, caso più unico che raro, il grande capo Chris sarà impegnato altrove quella sera, e sapete bene cosa fanno i topi quando il gatto non c'è…

 

 

I locali sulla spiaggia di Marina di Ravenna, si sa, chiudono da sempre a mezzanotte, e se le forze ci assistono la serata potrà continuare in collina al Lost in the party, appuntamento annuale di culto che ha luogo nella fattoria di The Pulpit (in collaborazione con gli imolesi di Situazione Dinamica Produzioni e con Disappunto) del cui livello di delirio cui ho sempre sentito dire meraviglie. Alcune info sulla pagina FB dell'evento.

 

 

Tornati in Romagna e ulteriormente rosolati al sole dell'Hana-bi anche il giorno dopo, la sera invece sarà d'uopo dirigersi a Ferrara per uno dei più attesi concerti di Ferrara sotto le stelle. Dentro il cortile del Castello Estense, a ingresso gratuito, ci sarà Micah P. Hinson, i cui concerti sono sempre garanzia di grandissima qualità e cuore orribilmente spezzato in due. Sarà il modo perfetto per concludere il weekend e tornare mesti a una nuova settimana lavorativa. In attesa, come al solito, di un venerdì sempre troppo lontano.

 

venerdì, 09 07 2010

Non c’è niente che un aperitivo in spiaggia non possa sistemare

E' stato un mese un po' complicato.
Immaginatevelo: lavorare 12 ore al giorno, weekend compresi, mentre dormite in una casa nuova ancora completamente priva di libri e librerie, senza connessione ad Internet, computer, telefono, stereo, dischi, inutili suppellettili dal discutibile valore affettivo, mobili su cui appoggiare oggetti in generale, dalle chiavi di casa alle t-shirt appallottolate, e senza le montagne di oggetti accumulati in anni e anni di vita post-studentesca. Fuori ci sono 35 gradi, la macchina si rompe per l'ennesima volta e praticamente tutti i progetti che avevate fatto saltano uno dopo l'altro; e quelli che rispettate non ve li godete, perchè siete troppo occupati a preoccuparvi per tutte le altre cose che in quel momento NON state facendo. E non è che ve ne potete esattamente lamentare, perchè, si sa, i veri problemi nella vita sono altri.

 

E' stato un mese un po' complicato ma -forse- la parte peggiore è finita. Quindi si comincia a passare le serate nei parchi di Bologna, in giro per rassegne di concerti (niente male la Botanique di Estragon e Covo ai Giardini di Via Filippo Re e lo spazio del Locomotiv in Piazza Verdi) e a spostarsi tutte le volte che si può verso l'Hana-bi di Marina di Ravenna, che ha una programmazione di concerti eccellente (Badly Drawn Boy, Morning Benders, Wavves, Fucked Up, Besnard Lakes, Laura Veirs, The Pains of bein Pure at heart, Zu, Dente, ecc), le migliori serate danzanti dell'Estate e l'ospitalità full optional che solo la Romagna sa dare. Ed è proprio all'Hana-bi che il sottoscritto avrà occasione di tornare in consolle, ospite di Fabio 'Un eroe dei nostri tempi" Merighi per l'aperitivo domenicale che oltre a concludere il weekend in spiaggia a questo giro è anche il prologo della finale dei mondiali che ci vedremo cenando. Serve altro per farvi capire che ci vediamo domenica?

 

 

MP3  Kisses – Kisses

 

 

lunedì, 28 06 2010

Torna Frequenze Disturbate?

Se seguite questo blog da un po' di anni, certamente già saprete dell'amore che il sottoscritto e buona parte dei musicofili "della vecchia guardia" hanno provato per Frequenze Disturbate. Quello che per anni è stato il miglior festival musicale italiano è stato capace di costruire sempre un cast di qualità eccellente, riunito in un posto bellissimo (Urbino, Marche) in grado di attirare pubblico da tutta Italia trasformandosi in una specie di piccolo villaggio vacanze per gli appassionati di musica di tutta Italia, alla pari di quanto succede per molti festival di culto all'estero.
A causa di problemi organizzativi (il festival ha cambiato agenza più volte, e dipendendo in buona parte da fondi pubblici ha subìto spesso l'influsso delle tornate elettorali) negli ultimi 5 anni il festival si è svolto solo 2 volte con dimensioni ridotte, tendendo a perdere progressivamente l'aura di culto che aveva sempre avuto e buttando a mare un patrimonio di aficionados preziosissimo.

 

Ma noi non ci diamo per vinti, mai. Ed è per questo che gioiamo senza posa alle voci insistenti che dicono che quando nessuno lo sperava neanche più Frequenze Disturbate tornerà ad affollare le piazze e i parchi della città ducale. Le notizie di oggi (grazie a @francescalus per la dritta) danno il festival per certo, tra appena un mese, il 30 e il 31 Luglio, con nomi già sicuri Kings of Convenience e Baustelle. In rete è impossibile trovare conferme ufficiali o comunicati stampa (il sito ufficiale del festival è ancora aggiornato a 2 anni fa, così come il profilo di Facebook e il MySpace; ma se come penso l'organizzazione è cambiata di nuovo la cosa non stupisce), ma le due band hanno delle giornate buche i quei giorni quindi la cosa è tecnicamente possibile.

 

Sarà vero? Ci crediamo? E crediamo che in poco più di un mese si riuscirà a tirare su un cast avvicinabile a quello degli anni d'oro? Improbabile. Ma si può sempre sperare, no?

In ogni caso noi saremo là, costi quel che costi. Se butta male al massimo andiamo a mangiarci una crescia.

lunedì, 28 06 2010

Psicopatologia spicciola del dj pretenzioso. Cap 3. La Costante del Datore di Lavoro

di

Di come nonostante i cambiamenti di città, quartiere e di tipologia di locale, di clientela e di genere di musica proposta, "If anything goes wrong your constant will be il proprietario del locale".

 

Dopo i primi due capitoli incentrati sulla fondamentale variabile Strappona e sull'insita schizofrenia del dj, andiamo ora ad analizzare un elemento fondamentale e sempre presente nella "carriera" del dj pretenzioso. La figura del Datore di Lavoro, ovvero il proprietario del posto in cui lo sventurato dj si ritrova a metter dischi.

 

Cominciamo necessariamente con il dire che il dj pretenzioso, per sua natura e per le bizzarre musiche che pretende di imporre a gente ad esse pressoché indifferente, si troverà spesso nella disgraziata situazione di doversi cercare un posto dove piantare le tende. Vuoi perché in cerca di prima occupazione, vuoi perché ignobilmente ostracizzato dai locali in cui suonava nelle stagioni precedenti. Questa posizione di debolezza, quella di proporsi ai locali, lo pone in una serie di imbarazzantissime situazioni su cui al momento non interessa soffermarci. Invariabilmente il rapporto di lavoro inizierà con la classica formula recitata con fintissima nonchalance dal pretenzioso/unemployed avvicinandosi al bancone mentre sorseggia una birra "Non è che, per caso, cercate un dj?".

 

A questa rituale domanda, i proprietari dei locali nel 70% dei casi rispondono sbellicandosi dalle risate e indicando la funzione shuffle di Itunes. Il pretenzioso e disoccupato dj girerà i tacchi, calpestando così sempre più comodamente il suo morale, mentre il gestore è ancora a terra che si contorce in preda a convulsioni da riso isterico.

 

Nel 20% dei casi i gestori di bar e affini i proprietari dei bar spiegheranno che

 

a) hanno aperto il locale solo per metter musica e rientrano così nella tipologia di "dj pretenziosi divenuti proprietari di locali solo per avere un posto fisso dove poter lavorare come dj pretenziosi", un caso limite e abbastanza raro di psicopatologia portato alle estreme conseguenze, seppur riscontrato in natura.

 

b) devono dei soldi ai genitori di quel tipo che armeggia goffamente dietro i cdjs, in genere un cugino di secondo grado, quindi la scelta artistica è stata abbastanza semplice e dettata da fattori, diciamo, esterni.

 

c) il tipo dietro i cdjs gli deve dei soldi, quindi si è volontariamente impegnato a lavorare in quel locale per i prossimi dieci anni, come indicano chiaramente la catena legata al piede sinistro e la ciotola con del pane secco dietro la consolle.

 

Nel 10% dei casi invece il capo risponde "In effetti sì, abbiamo un buco nella programmazione. Ma tu che musica metti?"

 

Questa domanda causa al dj pretenzioso un dilemma esistenziale notevole. In genere quando si trova a dover rispondere a tale quesito in poco tempo a persone di cui non conosce il background musicale, il pretenzioso inizia a sudare copiosamente, balbetta e ansima. Formulare una risposta comprensibile e dotata di senso compiuto potrebbe richiedergli settimane intere di puntualizzazioni, oppure la stesura di trattati pubblicabili in comode dispense, dove troverebbero albergo parole conosciute solo da altri mentecatti come lui, quali shitgaze, indietronica, folkedelia. Quindi, per questioni di tempo e di semplicità, il pretenzioso sarà costretto a ridurre brutalmente a 2-3 parole la sua sterminata conoscenza di astrusi temini inventati da Pitchfork e Blow Up, per definire il genere di musica che ha testé proposto.

 

L'affannato pretenzioso con il cuore che sanguina risponderà necessariamente "Mah, diciamo indierock e indiepop, un po' di electro, un po' di soul".

 

Il capo chiederà ulteriore chiarezza "Ah, cioè metti il rock?"

 

Il dj pretenzioso abbassando ancora il capo, sospirerà, deglutirà e poi con lo sguardo spento che fissa il muro dirà "Sì, in effetti metto proprio il rock"

 

Il capo dirà allora "Ok allora facciamo un provino, dài, vieni lunedì", o un altro stronzissimo giorno feriale che gli darà motivo di pagare di meno con la scusa che non c'è gente e con la illusoria speranza che la gente la porti il povero pretenzioso, un uomo musicalmente solo al mondo e reietto ormai da tutti i suoi amici.

 

A questo punto occorre iniziare una disamina delle diverse tipologie di Datore di Lavoro e delle interessanti evoluzioni del rapporto che ha con il suo stipendiato pretenzioso. Tale trattazione avverrà nelle prossime settimane.

giovedì, 20 05 2010

New York City random personal lists

 

-Le mie 5 neighborhoods preferite-

1. Soho / Noho / Nolita

2. Brooklyn Heights

3. East Village

4. Upper West Side

5. Williamsburg

 

 

-Le 6 canzoni che ho ascoltato di più in cuffia-

1. MP3  LCD Soundsystem – Home

2. MP3  The NationalBloodbuzz Ohio

3. MP3  Suzanne Vega – Headshots (Close-up version)

4. MP3  Here we go magic – Collector

5. MP3  Vampire Weekend – Giving up the gun

 

 

-I 6 live sets  migliori che ho visto-

1. The National – High Violet Annex (secret show)

2. Caribou – Bowery Ballroom

3. Everybody was in the french resistance…NOW! – Union Hall

4. The Antlers – High Violet Annex

5. Massive Attack – Terminal Five

6. The National (+ guests) – Brooklyn Academy of Music

 

 

-I 4 momenti WTF-

1. Al concerto dei Massive Attack durante Karmacoma la tizia davanti a me estrae l'iPad e mette su il video.

2. In un caffè di Brooklyn parte in sottofondo Prisencolinesinanciusol di Celentano.

3. La faccia della commessa di Barnes & Noble quando mi sono presentato alla cassa con una copia di Esquire (quello con in copertina Christina Hendricks di Mad Men) e una di The Believer.

4. In un club molto cool di Park Slope nel piano terra ci sono due piste di bocce e ci giocano tutti.

 

 

-I 4 momenti WOW (che se andate dovreste provare anche voi)-

1. La straordinaria mostra di Marina Abramovic al MOMA (con lei presente).

2. Passeggiare sulla Brooklyn Heights Promenade col sole.

3. Una gita a Coney Island, con la ruota panoramica degli anni 20, le famiglie di latinos che vanno al mare e dei gabbiani grossi come avvoltoi.

4. Un giro sulla High Line, il nuovo parco costruito sulla sopraelevata del West side.

 

 

-I miei 4 negozi di dischi preferiti-

1. Soundfix (Williamsburg)

2. Other Music (Greenwich Village)

3. Earwax (Williamsburg)

4. Generation Records (Greenwich Village)

 

 

-Le mie 4 catene di casual apparel stores preferite-

1. Brooklyn Industries

2. Uniqlo

3. Urban Outfitters

4. Gap

venerdì, 07 05 2010

New York è una finestra senza tende

E' una bella metafora, quella usata da Paolo Cognetti per intitolare il suo libro dedicato a New York City pubblicato nella sempre ottima Contromano di Laterza. New York è una finestra senza tende è un viaggio per New York (o meglio per la sua parte che si raccoglie dalle parti dell'East River, tanto a Manhattan come a Brooklyn) attraverso le esperienze del suo autore e le storie dei tantissimi scrittori che in qualche secolo hanno raccontato e vissuto la città. Da Melville ai poeti beat, da Salinger alla new wave Brooklyniana (Lethem, Moody & co): la letteratura aiuta a fuggire molti dei soliti luoghi comuni e a raccontare una città «la cui materia sono il granito e l'immaginazione».

 

Non ho letto altro di Cognetti (ha scritto due raccolte di racconti edite da Minimum Fax), ma ho apprezzato non poco questo viaggio letterario attraverso alcuni dei miei quartieri preferiti di New York, che riesce a dosare con la giusta misura l'inevitabile entusiasmo per la Grande Mela, i riferimenti letterari, un autobiografismo mai gratuito (in cui è facile rispecchiarsi) e un po' di dritte comode per il viaggiatore anche scafato.

 

In allegato al libro c'è poi il DVD de Il lato sbagliato del ponte, documentario diretto dallo stesso Cognetti insieme a Giorgio Carella che raccoglie interviste e reading di 4 scrittori (e che scrittori: Rick Moody, Jonathan Lethem, la sua ex moglie Shelley Jackson e Colson Whitehead) che mostrano e raccontano la loro Brooklyn, un posto che contemporaneamente soffre e si vanta per il fatto di NON essere Manhattan, che cela buona parte di sè alla vista e ha un'identità sfuggente ma molto peculiare. Consigliatissimo anche questo.

 

[la segnalazione, ovviamente, cade a fagiolo in occasione del mio viaggio a NYC. Ora che leggete queste parole io sono già partito, ci si risente tra qualche giorno] 

venerdì, 23 04 2010

Oh Carpigiano portami via! Schegge di Liberazione e Materiali Resistenti

di

È stato pubblicato oggi on line Schegge di Liberazione, un e-book gratuito nato dal un´idea del blog Barabba in collaborazione con l´A.N.P.I di Carpi. Schegge di Liberazione contiene post, racconti, saggi, poesie, immagini e perfino un monologo teatrale sulla Resistenza (in senso abbastanza ampio). Si scarica da qui . Vale la pena leggerlo? Ci hanno scritto fra gli altri Leonardo, Sir Squonk, Stark, autori di Spinoza; fate un po´ voi. Insomma se non vi piace potete sempre leggervi il programma sulla riforma della giustizia del PdL. Alcuni brani verranno letti pubblicamente e a voce assai alta a Carpi (MO) nel Cortile degli Steli in Palazzo dei Pio. Per maggiori informazioni vi ci metto anche il flyer, il programma completo (con seguito della serata al Mattatoio) e la pagina facebook

Il 25 aprile sempre a Carpi in Piazza Martiri (location spostata, non più a Fossoli) invece c´è MATERIALI RESISTENTI , dove saliranno sul palco Teatro degli Orrori, Tre Allegri Ragazzi Morti, Massimo Zamboni, Giardini di Mirò, Offlaga Disco Pax, Mara Redeghieri, Fabrizio Tavernelli, Cisco (e ci saranno letture letture di Nori e Lucarelli) anche qui e su facebook

venerdì, 23 04 2010

Il lungo festival della primavera/estate emilano-romagnola

E con l'annuncio dell'attesissima data unica degli Arcade Fire per l'Independent Days Festival (che qua era nota da un po' ma che è pubblica solo da un paio di giorni, e che prelude a un'intera giornata indie-oriented del festival quindi aspettiamoci molti altri nomi interessanti) è impossibile non soffermarsi un attimo sull'impressionante sequenza concertistica che nei prossimi mesi porterà nel triangolo Bologna – Ferrara – Ravenna una quantità davvero imbarazzante di nomi internazionali abbastanza imperdibili. Dai pezzi da novanta (la reunion dei Pavement, i Wilco, l'accoppiata al fulmicotone LCD Soundsystem e !!!, i Pixies, i Kings of Convenience, i Gossip…) ad alcune primizie attesissime (il fenomeno Mumford and sons, le Dum Dum Girls, gli HEALTH con i Japandroids, i Cold Cave…) fino a certi ben lieti ritorni (i Lali Puna, i Radio Dept, Daniel Johnston, i Black Heart Procession, Micah P. Hinson…), l'impressione è quella di trovarsi di fronte a uno di quegli enormi festival estivi nordeuropei in cui il cast però è stato sparpagliato lungo 3 mesi e in un raggio di un centinaio di chilometri. Non so voi, ma io mi sento già anche troppo fortunato così.

 

[Una specie di versione redux della piccola agenda dei concerti, che è talmente tanto lunga da compilare che a questo giro non ho davvero il tempo di farla]

 

 

30 Aprile – Mumford and Sons – Covo (BO)

1 Maggio – Brian Jonestown Massacre – Covo (BO)

5 Maggio – Efterklang – Covo (BO)

7 Maggio – A place to bury strangers – Bronson (RA)

7 Maggio – The Depreciation Guild + Alex Kapranos (Franz Ferdinand) DJ set – Covo (BO)

8 Maggio – Pete & the pirates – Covo (BO)

8 Maggio – Black Rebel Motorcycle Club – Estragon (BO)

12 Maggio – Wolf Parade – Locomotiv (BO)

14 Maggio – The Residents – Estragon (BO)

14 Maggio – Liars – Bronson (RA)

15 Maggio – The Oh Sees – Covo (BO)

17 Maggio – John Zorn – Arena del Sole (BO)

21 Maggio – The Black Heart Procession – Bronson (RA)

22 Maggio – Quasi – Covo (BO)

24 Maggio – HEALTH + Japandroids – Locomotiv (BO)

24 Maggio – Cold Cave – Covo (BO)

24 Maggio – Gogol Bordello + Matt & Kim – Estragon (BO)

11 Maggio – Daniel Johnston – Sala Estense (FE)

25 Maggio – Pavement – Estragon (BO)

26 Maggio – Dum Dum Girls – Hana-bi (Marina di RA)

27 Maggio – Wolf Eyes + Mi Ami – Locomotiv (BO)

28 Maggio – Band of skulls – Hana-bi (Marina di RA)

29 Maggio – Hot Chip – Estragon (BO)

31 Maggio – Wilco + Retribution Gospel Choir – Teatro Comunale (FE)

31 Maggio – The Gossip – Estragon (BO)

1 Giugno – Lali Puna – Locomotiv (BO)

3 Giugno – The Radio Dept – Hana-bi (Marina di RA)

6 Giugno – Pixies – Piazza Castello (FE)

19 Giugno – Babyshambles – Piazza Castello (FE)

23 Giugno – Fennesz – Rocca Brancaleone (RA)

24 Giugno – LCD Soundsystem + !!! – Piazza Castello (FE)

27 Giugno – Broadcast – Rocca Brancaleone (RA)

18 Luglio – Micah P. Hinson – Cortile del Castello Estense (FE)

22 Luglio – Jònsi (Sigur Ros) – Piazza Castello (FE)

24 Luglio – Kings of Convenience – Piazza Castello (FE)

2 Settembre  – Arcade Fire – Arena Parco Nord (BO)

martedì, 23 02 2010

Impronte Digitali misura il termometro politico

Stasera in radio altra puntata interessante di Impronte Digitali. Copioincollo di nuovo quello che ha scritto Pirex sul sito di Radio Città Fujiko:

 

files/emr.jpgMolti degli ascoltatori lo considerano un cult da tempo, per noi giornalisti è uno strumento di lavoro da cui attingere preziose informazioni. Ovviamante parliamo di www.termometropolitico.it fondamentale misuratore della politica. Davide Policastro (Responsabile Community, Forum e Social network) sarà l'ospite di Impronte Digitali con Filippo e Inkiostro martedì 23 febbraio alle 19.

Un sito nato quasi per gioco e passione, è diventato oggi una redazione specializzata nel settore che può competere con istituti di ricerca e di sondaggi più famosi e con più mezzi.
Ad esempio c'è uno speciale sulle Regionali 2010 con tabelle sull'Emilia Romagna (qui di lato)

O sulla delicata situazione nelle altre Regioni Italiane, o si può partecipare al sondaggio e dare un'occhiata ad altre rilevazioni sempre aggiornate con tanto di commenti, anche sull'estero e infine la sezione forum, come potete immaginare davvero agguerrita.

 

 

Dalle 19 circa sui 103.1 MHz in FM a Bologna e provincia, oppure in streaming, e prossimamente magari se riesco MP3.

martedì, 16 02 2010

Impronte Digitali timbra sempre il biglietto

Stasera in radio abbiamo un ospite d'eccezione. Copioincollo per intero quello che ha scritto Pirex sul sito di Radio Città Fujiko:

files/vaffanculotx8.jpgEbbene sì, martedì 16 febbraio alle 19  a impronte digitali Filippo e Inkiostro ospiteranno un controllore dell'Azienda Trasporti Comunali. State tranquilli, non è un sadico mostro che infierisce su utenti e bravi cittadini a suon di multe e reprimende sul senso civico. Anzi è un colto e raffinato autore di un delizioso blog NoTicketOnTheBus

L'autore si chiama KingFreak, pseudonimo più che mai necessario. Leggendo i suoi articoli o questa vecchia intervista del Carlino, si capisce subito che è un professionista: "in teoria è tutto molto semplice: non hai il biglietto e io ti sanziono". Facilissimo, in realtà il rapporto tra controllore e abusivo è come "l'eterna lotta tra bene e male".

Tra scuse geniali o patetiche, fughe dal finestrino e inseguimenti, aggressioni e "lei non sa chi era mio nonno" la missione del controllore è anche un'occasione per mostrare un briciolo di senso civico. Una cosa seria quindi che viene presa però con il dovuto mix di fermezza e ironia. Ad esempio quando racconta di un suo amico e del suo calcolo costi – benefici:
"lui diceva che un abbonamento annuale per studenti dal costo di 192 euro moltiplicato per 12 anni avrebbe prodotto una spesa di circa 2300 euro, e che se alla fine dividiamo per 40 euro, in costo di una multa, se riusciva a prendere meno di 57 multe, comunque ci stava guadagnando". Volete sapere come finisce?? Leggete qui o ci sentiamo sui 103.1 fm.

 

Dalle 19 circa sui 103.1 MHz in FM a Bologna e provincia, oppure in streaming, e prossimamente magari se riesco MP3.

 

 

Impronte Digitali – Puntata del 16 02 2010, ospite KingFreak (MP3)