eco

venerdì, 08 05 2009

Estinzione rimandata

Tutti conoscono la frase di Einstein (che peraltro forse non è sua) "Se un giorno le api dovessero scomparire, all’uomo resterebbero soltanto quattro anni di vita". E tutti sanno che, da qualche anno, in molte parti del mondo le api stanno morendo come mosche (ehm), principalmente a causa di una misteriosa malattia nota come Colony Collapse Disorder (in italiano Sindrome dello spopolamento degli alveari). Si è sempre capito pochissimo delle sue cause. Un virus? Pesticidi velenosi? Parassiti? OGM? Radiazioni dei cellulari?

 

Ma è di queste settimane una buona notizia: degli scienziati spagnoli sono riusciti a scoprirne la causa (niente cellulari, solo un parassita, la Nosema ceranae), e a trattarla fino a far "guarire" l’alveare e le sue api. Non so a voi, ma a me questa sembra una gran bella notizia, e mi sembra di non averla sentita al telegiornale.
Tra una cazzata e l’altra del nostro presidente del consiglio devono aver scordato di dirci che l’estinzione della razza umana è, per il momento, rimandata.

 

mercoledì, 29 04 2009

Plastic ↔ The End ↔ Fabric

di

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All’ingresso del dipartimento di Chimica, su una delle colonne laterali,
si trova, malamente inchiodata, una busta di plastica.
È incoronata da un foglio di carta,
senza le righe, tanto non è scritto a mano:
– BUTTA QUI I TAPPI DI PLASTICA,
NELL’APPOSITO CONTENITORE LE BOTTIGLIETTE –

Nel sottoscala del dipartimento di Fisica,
si trovano, tra le macchinette ristoratrici ed
in buona compagnia di altri bidoni,
i recipienti adatti per i
– BICCHIERI E CUCCHIAINI DA CAFFÈ  –

Il buon riciclo è arte dura da imparare.
Quello della plastica più di tutti,
polimericamente incatenata,
sostanzialmente incasinata.
Ridare vita a ciò che da natura non nacque:
HDPE, LDPE, PVC, PET, PP, PS
E devo dirti di no,
non sono le sigle delle alleanze dell’ultimo minuto in vista delle Europee:
né Di Pietro che mette l’Italia a testa in giù,
né Vendola che firma i muretti a secco con qualche nuova tag.

Sai la coperta che hai infilato in borsa a Stoccolma
quella sera che Jens Lekman  doveva esserci e poi non c’era,
che era malato ma la mattina dopo a vederlo stava benissimo?
Ecco, quella lì, così come i pigiami che nel letto mandano in autocombustione,
così come le felpe che ci ostiniamo a mettere
scoraggiate dalla primavera tardiva, è pile.
A metterle nel posto giusto le bottigliette in PET ti daranno il pile.
Poi c’è la storia romanzata dei soli tappi,
che tanto mettono insieme tutto nel termovalorizzatore,
che c’è il progetto della diocesi per dare l’acqua in Tanzania,
che è solo una leggenda metropolitana
diventata a tratti realtà a tratti possibilità.
I tappi sono in PE, anche quello riciclabile,
fatti bastare questa informazione sommaria e chiedi nella tua città,
che non è mai la mia.

Per i bicchieri, i piatti e le forchettine in plastica, invece,
dovrai invitarmi alla tua prossima festa.
Come dici? Che oramai organizziamo solo cene
e che per meno di sei persone ci vanno le stoviglie vere?
Allora ti parlo di quelle bottiglie che appoggi in fila
sotto il lavello in cucina,
svuotate da multipli passaggi dei Bormioli Rocco.
Potendo, dovresti separare i rossi dai bianchi.
E non solo perché “mischiare non va mai bene”.
Dal trasparente il trasparente.
Chi venne generato al mondo oscuro
continuerà ad esserlo.
Almeno per un altro po’ ancora.

venerdì, 21 11 2008

Acqua in bocca!

In Italia ogni persona consuma in media circa 200 lt di acqua al giorno per usi domestici. Inoltre da noi, che siamo raffinati, usiamo l’acqua potabile non solo per bere e cucinare, ma anche per gli sciacquoni del wc e per altri usi non alimentari (a differenza di altri paesi europei).

 

Addirittura, secondo il WWF oltre al consumo reale dovremmo calcolare anche il consumo di acqua "virtuale" , ovvero quanta acqua è servita per produrre un bene o un servizio. Qualche esempio? Ogni volta che beviamo un bicchiere di vino sono 120 lt di acqua. Un uovo, 135 lt. Un maglietta di cotone, 2.000 lt. Ed un hamburger ben 2.400 lt.

 

Pensare ad una vita senza magliette di cotone, uova, e soprattutto vino è pressoché impossibile, ma esistono molti consigli sul come risparmiare l’acqua che consumiamo direttamente senza troppi sforzi: dal preferire la doccia al bagno in vasca, al chiudere il rubinetto quando ci si insapona o ci si lava i denti, ad usare un frangigetto per i rubinetti, etc.

 

Non siete ancora convinti? Provate a immaginare come sarebbe vivere senza acqua corrente…

 

 

giovedì, 23 10 2008

Indies Go Green!

Mentre un sondaggio rivela che gli inglesi sono i più propensi in Europa a condividere docce e bagni per ridurre sprechi e risparmiare sull’elettricità, il Governo Italiano minaccia di bloccare l’attuazione del protocollo di Kyoto in Europa per la riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera.

 

Per non essere sempre l’ultima ruota del carro, ecco un decalogo semi-serio ad uso e consumo di musictecnologicofili eco-sostenibili:

 

1. Raccogli i mozziconi delle tue sigarette (+1 punto per sigaretta)

 

2. Se compri birra in bottiglia, recupera il vetro! (+2 punti per bottiglia). Se puoi, preferisci la spina! (+ 2 punti)

 

3. Quando vai ai concerti, dividi il viaggio in auto con gli amici* (o vacci in bicicletta = +3 punti)
*se sei di Bologna chiedi un passaggio al titolare di questi blog per andare al Covo, che lui è ben contento di fare il tassì – specie da quando c’è una pattuglia ogni tre metri fornita di alcooltest (su consiglio del dottorGola).

 

4. Quando puoi, lava a freddo (e le tue magliette a righe non si rovineranno, magicamente) (+3 punti)

 

5. In casa d’inverno non superare i 20°: il look emaciato è un classico mai fuori moda…(+3 punti)

 

6. Dopo ore al tuo pc o mac, centinaia di ore ad ascoltare l’ipod, millenni al cellulare, forse è il momento di comprare un caricabatterie solare (su Eco Geek Living e Select Solar ce ne sono moltissimi). (+3 punti).

 

7. Scegli i concerti giusti. I Radiohead hanno fatto solo il primo passo: (qui e qui). (+3 punti a concerto).

 

8. Scegli il vintage! Vecchi cappotti, vecchi maglioni e jeans, niente è più a zero emission. Alternativamente puoi scegliere abiti alla cannabis  (+2 punti a capo).

 

9. Prova un modo di rendere ecologica la tua vita in camera da letto… (+ 2 punti)

 

10. Costruisci un’ecogym nel tuo cortile.

 

 

Poi, volendo essere pignoli, si potrebbe dire che sarebbe cosa buona scegliersi dei governanti che si preoccupano per l’ambiente. Ma questa, temo, è tutta un’altra storia.

 

 

Foto | www.thegeekweekly.com