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Dedicato a tutti voi maledetti che stasera andate a vedere gli Arcade Fire.
Da Top five most infuriating concert attendees.
[da Keep off the grass, via Hipster Runoff]
La vostra gallery di Flickr preferita dei prossimi 5 minuti: Monsters and Marilyns.
L’immagine qua sopra, una chiara (e sacrosanta) celebrazione delle doti modulari di un PC nei confronti della costosa eleganza di un fighettissimo Mac, è al momento il post più votato all’interno della piattaforma di social news Digg.Com, nonostante sia ovviamente uno spot (della Dell). A che serve pagare per creare della pubblicità quando basta dire la verità e farsi aiutare dai propri utenti?
Non ho una risposta. Però The Rotating Kitchen di Zeger Reyers, che ha cominciato a ruotare qualche giorno fa al Kunsthalle di Dusseldorf e non si fermerà fino a fine febbraio, è bellissima. Una straordinaria metafora dell’esistenza umana, in qualunque senso la vogliate intendere.
Cosa c’è di meglio di una versione folk a base di banjo e violino di una delle canzoni più belle dell’anno scorso per cominciare con il piede giusto la settimana?
Dr. Fox’s Old Timey String Band – Kids (MGMT cover) (MP3)
Da Holy Taco, 25 awesome crop circles. Semplicemente splendidi.
Immaginateveli con il sottofondo della sigla di Benny Hill. Qua ce ne sono molti altri.
(e non dite che sicuramente al volante sono tutte donne, dai)
Elementare ma anche in qualche modo ipnotico, quello che fa Michael Moschen con tre palline e un triangolo sembra facile, ma provate a farlo voi.
At this cafe, you get what the person before you ordered. The next person gets what you ordered.
Questa è la semplicissima regola dell’Ogori cafe (nel racconto di Cabel), il locale in Giappone in cui a ciascuno viene portato quello che ha ordinato un altro. Geniale e funzionale, ma solo se sul menù tutto costa uguale. Ideale per chi si annoia, sconsigliato alle persone troppo schizzinose e metodiche.
Chi ne apre uno in Italia?
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Silvio Special di Toni Troja è brutta, banale, probabilmente illegale sotto vari punti di vista e assolutamente irresistibile.
Se il web fosse esistito nell’83 (prima che ve lo chiediate: no, non esisteva), la Home Page della Apple sarebbe stata più o meno così. Clicca sull’immagine per ingrandire.
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Gioite e rallegratevi, gli Amari sono tornati!
A meno di un mese dall’uscita del nuovo disco Poweri, il gruppo farraginoso più amato dagli italiani sbarca oltreoceano e fa presentare il suo nuovo singolo in anteprima dal celebre blog americano electro-oriented Big Stereo, in abbinamento all’ormai inevitabile remix contest.
La band torna all’inglese (ma il disco, mi dicono dalla regia, è metà e metà) e il sound si fa in parte dance anni ’90 in parte italo-disco (ma sempre dalla regia mi dicono che è un disco molto vario) e io non potrei essere più felice. Dalla regia confermano.
Amari – Your kisses (MP3)
(la foto viene dal set Amari reading Cronaca Vera)
Visto che da queste parti ci piacciono i lego: ma l’avete vista la casa in lego a dimensioni naturali che stanno costruendo in UK? Quanto costa il set per costruirla?