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martedì, 14/06/2005

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Catena di Sant’Antonio? E sia
Dopo il coming out della scorsa settimana non posso non raccogliere il testimone della staffetta lanciata da Alex e dal Girolami e profondermi in questo inutilerrimo esercizio di retorica jovanottiana. Perchè mi piace. Ma proprio tanto tanto tanto.

Che stai facendo? Lavoro.
Che cosa cerchi? Tempo.
Hai uno scopo? Sì.
Dove ti trovi? In una camera da letto, non la mia.
E come vivi? In modo improbabile.
Di dove sei? Località Sasso.
Qual è il tuo aspetto? Un incrocio tra un Microservo e Rivers Cuomo.
A cosa pensi? Quanto spazio ho?
Qual è il tuo impegno? Mai abbastanza. 
Ed il tuo tempo? Poco.
Che risultati hai? Discreti.
Come va il mondo? Peggio.
Che cosa fai? Progetto.
Quando sei in forma? Realizzo.
Innamorato? No.
E lei ti ama? A suo modo. (scusate, non ho resistito)
E la chitarra? Prende polvere.
Sei felice? Mai.
Hai distrazioni? Troppe.
E la salute? Potrebbe andare meglio.
Cosa ti piace? Citare Elio.
Tra il dire e il fare? «E il».

lunedì, 13/06/2005

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Se scrivi un post per punti vuol dire che non hai idee /3
_O tempo. Nessuna delle due cose sarebbe falsa. Abbiate pazienza almeno voi, chè io la mia l’ho persa parecchio tempo fa e ho tentato di sostituirla con un paio di ingaggi a tempo perso come DJ. Ah, se solo sapeste. [Se andranno in porto e mi gira magari saprete]
_Forse la cosa vi è già nota, ma io lo scopro ora: a Settembre esce il nuovo disco dei dEUS. E io che credevo si fossero sciolti.
_E’ successo anche a voi che il referendum sulla fecondazione assistita e lo strappo di Rutelli con l’Ulivo abbiano creato coi vostri genitori la frattura più seria dai tempi in cui a 14 anni tentavate de spostare l’ora del coprifuoco da mezzanotte a mezzanotte e mezza? O devo preoccuparmi?
_Mai più senza: le istruzoni in pdf per fare un origami di Yoda. Sublime.
_Giovanni Lindo Ferretti (CCCP, CSI, PGR e tra un po’ CIM -Centro Igiene Mentale-, temo) è in pieno delirio. Leggete la lettera (riportata da Colas) che ha scritto a Il Foglio di Giuliano Ferrara (!), che parla solo di cavalli, autocitazioni, Dio e scopate (!!) facendo propaganda per il ‘no’ (!!!) per credere. Mi sa che stavolta ce lo siamo giocato definitivamente.
_Nuovo film per David Lynch. Wow.
_Se siete milanisti, non cliccate su questo link.

lunedì, 13/06/2005

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Monday gaming (andato il referendum c’è giusto il morphing edition)
Signora mia, ma lo sa che suo figlio è tutto sua padre? Gli zigomi sono quelli, e il mento pure, poi sulla fronte vedo già il punto in cui gli si formerà quella ruga che tutti lo prendono in giro… Ha proprio ragione, sono un gran fisionomista, signora mia; è bastato esercitarsi un po’ al Celebrity Lovechild quiz, la sfida a riconoscere entrambi i genitori di volti che, se non sono stati generati da fecondazioni più o meno assistite, sono sicuramente almeno figli del morphing. Mostruosità del calibro della prole virtuale di Britney Spears e George Bush, o di una coppia di attori maschi di Hollywwod presi a caso.
Io mi sono fermato intorno a un onesto 50%, anche se è stata come al solito colpa del mio attention deficiency disorder, e sarei dovuto arrivare almeno all’80. Per quel 20 che manca non c’è niente da fare: io un ipotetico figlio di Nicole Kidman e Benito Mussolini neanche riesco a immaginarmelo, signora mia.

venerdì, 10/06/2005

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E la bossa? Nova!
Arriva l’Estate, la canicola avanza (oddio, in questi giorni mica tanto) e puntualmente a me, insieme al bisogno fisico di tè freddo al limone, sale la febbre della bossanova. Da quando qualche anno fa ho scoperto Tom Jobim, Joao Gilberto, Elis Regina e compagnia bella, non riesco più ad annusare l’arrivo della bella stagione, coi suoi pomeriggi languidi e i suoi tramonti trionfali, senza che delle corde di chitarra sapientemente pizzicate mi accompagnino lungo la giornata.
I classici sono sempre lì e riascoltarli è sempre un’esperienza da brividi; quest’anno, però, noto una certa carenza per quanto riguarda le nuove uscite pop ed elettroniche ispirate al genere. L’anno scorso di questi tempi erano stati appena pubblicati due caposaldi dell’attualizzazione del nobile genere brasiliano ai giorni nostri: i classiconi eighties in salsa cocktail di Nouvelle Vague e Riot on an empty street dei Kings of Convenience, in cui i nostri si producevano come sanno fare solo loro in una manciata di bosse clamorose.
Quest’anno, a parte le poche perle di David Bowie riadattate in maniera brillante da Seu Jorge nella colonna sonora dell’ultimo film di Wes Anderson, Le avventure acquatiche di Steve Zissou -come assaggio per qualche giorno potete ascoltare la sua rilettura di Rebel Rebel qui-, non mi sembra ci siano bei dischi del genere in giro. Qualcuno mi smentisce? 
[Stasera ad Airbag si parla di bossanova. Dalle 21 sui 103.1 FM a Bologna e dintorni, oppure in streaming e in differita in mp3]

giovedì, 09/06/2005

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Benvenuti nel Garden State
Forse potrà non interessarvi, ma negli Stati Uniti (nè altrove, del resto) non esiste una città che si chiama Garden State. Non esiste una città, non esiste un paese, non esiste una località. Esiste uno stato, soprannominato Garden State, lo «stato giardino», e questo stato è il New Jersey. Avete presente? Quello che viene sempre descritto come lo stato un po’ inutile alle porte di New York, quello di Kevin Smith, quello di Bruce Springsteen, quello dove qualche anno fa ho passato un paio di settimane e che alla fine tanto male proprio non è. Quello. Il Garden State, quindi, come dice il nome stesso è uno stato e non una città; qualcuno avrebbe dovuto dirlo agli adattatori italiani di Garden State, uno dei film culto del cinema indipendente americano della scorsa stagione, che uscirà nei nostri cinema tra una settimana con il peculiare titolo di La mia vita a Garden State. Come dire, La mia vita a Stato Giardino. O, per dire, La mia vita a Terra dei cachi. Chè ogni volta dimostriamo di esserlo.
Si parla un gran bene di Garden State, in giro. Chi l’ha visto quando è uscito negli USA ne dice meraviglie da mesi, in rete è trattato come un film di culto, e grazie alla sua ottima colonna sonora (Iron and wine, The shins, Nick Drake, Zero7 e altri) che ha vinto persino il grammy come miglior soundtrack dell’anno, e grazie a un paio di battute sopra le righe contenute nella pellicola (Natalie Portman che ti dice che gli Shins cambieranno la tua vita fa un certo effetto, devo dire) il film è diventantato all’istante una sorta di film feticcio per l’indiemondo americano. Il fatto che sia scritto, diretto e interpretato dal bravissimo Zach Braff, già protagonista del geniale Scrubs, e che dentro ci siano attori del calibro di Natalie Portman e Ian Holm pare un’ulteriore garanzia di qualità.
Le aspettative troppo alte però sono sempre un dramma, si sa. E così, quando qualche giorno fa mi sono trovato a guardare il film, la delusione è stata cocente. Non è affatto un brutto film, chiariamoci; solo che l’understatement e il registro volutamente sotto tono che Braff adotta finisce per farlo passare un po’ inosservato, uno di quei film che non lasciano mai veramente il segno perchè sempre leggermente inferiori a quello che vorrebbero essere. Poi ci si ripensa, ed effettivamente alcune scene sono letteralmente memorabili (quella da cui è tratta la locandina, soprattutto), e alcuni passaggi intimamente e profondamente indie nel modo di rapportarsi alla vita e a se stessi, e il motivo di tanto entusiasmo non pare così peregrino. E’ una coesione equilibrata e convincente, a mancare.
Come ho detto, come al solito probabilmente è tutta colpa delle aspettative. Se con questo post sono riuscito ad abbassare un po’ le vostre, quindi, è già un buon risultato. Dal prossimo weekend andate al cinema e godetevi il film. Poi mi direte. 
[e al fatto che adesso -come scrive sul suo blog– Zach Braff sta lavorando al remake americano de L’ultimo bacio di Muccino non pensiamoci, per il momento]

giovedì, 09/06/2005

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When I said I wanted to be your dog
Un omaggio per voi: in questa pagina trovate gli mp3 di 27 versioni (l’originale più 26 cover) di I wanna be your dog di Iggy Pop con gli Stooges. Ci sono i Nirvana, i Sex Pistols, i Wilco, Bowie, i Sonic Youth, i 2ManyDJs e molti altri. Manca purtroppo l’imbarazzante versione -che a me comunque piace; ma in questo non faccio testo- della mia beniamina Emilie Simon, quindi facciamo che per qualche giorno ve la metto qui, così ve la potete godere anche voi. Buon ascolto.

mercoledì, 08/06/2005

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Com’è la torta? Buona. E la chitarra? Suoona!
Sarà l’Estate e la voglia di futilità, sarà che su Mtv di pop decente ne passa talmente poco che quando succede non si può far finta di niente, sarà la voglia di canzonette o solo che mi sono bruciato il cervello, sta di fatto che devo proprio dirlo. 
Tanto, il nuovo singolo di Jovanotti, non mi dispiace neanche un po’. Non mi dispiace il sound di funk tirato a metà tra il vecchio Saturnino-style e degli LCD Soundsystem di provincia (lo dice anche Alex, che di queste cose se ne intende), non mi dispiace il testo, cattocomunista come al solito ma un po’ più amaro e meno buonista, e non mi dispiace l’effetto d’insieme. Visto che per quanto mi riguarda il Lorenzo nazionale non ne azzecca una dai tempi di Serenata rap, questa è una notizia. Tanto tanto tanto tanto tanto.
 

mercoledì, 08/06/2005

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Linee dritte storte

Il mondo creato dalla Straight Line Designs è un posto migliore. Se fossimo cresciuti con una cassettiera antropomorfa in più e qualche pelouche in meno, ora probabilmente anche noi saremmo delle persone migliori. Persone che per andare da un punto A a un punto B non pensano a una noiosa linea dritta, ma a una parabola che passa per il punto C. Non c’è bisogno di dire che il trucco è tutto lì.
[da Vancouver, Canada. Ovviamente]

martedì, 07/06/2005

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Se scrivi un post per punti vuol dire che non hai idee /2
_O tempo. Nessuna delle due cose sarebbe falsa. Abbiate pazienza almeno voi, chè io la mia l’ho persa parecchio tempo fa e ho tentato di sostituirla con le gite nei salumifici del modenese. Non funziona, ma non sono neanche ingrassato. Che fallimento.
_Mai più senza: ecco CityKitty, il sistema per insegnare al vostro gatto a fare i bisognini direttamente nel water. Qualcuno lo compri e mi dica se funziona. In caso affermativo, propongo il nobel.
_A leggere i nomi che pare ci saranno all’Indepedent Days Festival, il 4 Settembre a Bologna (solo un giorno?), si rimane impressionati: Bloc Party, Futureheads, The Bravery, Maximo Park e The Ordinary Boys, praticamente tutti i gruppi inglesi (o finti-inglesi) più cool dell’anno. Scommettiamo che quelli che suoneranno davvero sul palco dell’Arena Parco Nord saranno la metà (come l’anno scorso)?
_Gecco, il più intimamente indie degli indieblogger del mondo intiero, è finalmente tornato.
_Sul nuovo disco di Alexander Hacke, già bassista dei leggendari Einsturzende Neubauten, c’è una canzone cantata da Gianna Nannini. Si chiama Per sempre Butterfly, ed è semplicemente agghiacciante.
_L’Accendino di Bin Laden. Oh, yeah.
_Il nuovo singolo dei Royksopp, Only this moment, mi fa uscire pazzo. Lo scaricate da qui (courtesy of Enver), ne leggete qui.

martedì, 07/06/2005

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L’Orchestra colpisce ancora
Avete presente il bel video della Lego Star Wars Orchestra che ho linkato la settimana scorsa? Nei commenti LastManStanding mi avvisava che si trattava in realtà della sigla finale di un filmato ben più lungo realizzato con la stessa tecnologia; i segugi di Inkiostro si sono subito attivati, ed ecco a voi il filmato intero (Tasto destro, Salva con nome) in versione scaricabile. Il modo in cui le navi spaziali si distruggono e ricompongono vale da solo tutto il filmato.

lunedì, 06/06/2005

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Monday gaming (le belle avventure di una volta edition)
Sicuramente vi ricorderete le stanze, i giochini infami in cui vi era richiesto di fuggire da allucinanti stanze deserte in cui vi trovavate misteriosamente intrappolati. Per lo cronaca, ancora ogni tanto mi arriva la mail di qualcuno che ci si imbatte e mi chiede disperatamente consigli su come uscire.
Il gioco di oggi è simile: si chiama AdventureX, è in tedesco, ma il funzionamento è talmente semplice che anche uno che come me si ferma a kartoffeln è riuscito a giocarci. Assai meno semplice è invece finire l’avventura…

lunedì, 06/06/2005

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Ve l’avevo detto io

[Gli Offlaga Disco Pax sulla copertina di Rumore -in edicola ora- sono come la tua squadra che vince lo scudetto. Quante volte è successo che una band italiana che ha appena pubblicato il suo esordio sia sulla copertina del più famoso mensile musicale italiano già 3 mesi dopo? Sono quasi commosso.]

venerdì, 03/06/2005

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Adrianaaaaa!
Rocky ai giorni nostri. Senza parole.

venerdì, 03/06/2005

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Lascia stare l’iPod di nonno, da bravo
Sottile e per molti versi più acuto di quello che sembra: Covers from the future, una raccolta delle copertine dei giornali del futuro. Compresi Newsweek, Esquire, People e il Reader’s digest.

giovedì, 02/06/2005

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2many DJs 2few sleep hours
Iniziato con un remix a mille all’ora di Robot Rock.
[scontatooo]
[però uau]
Finito con PJ Harvey (!).
In mezzo di tutto, dai Beatles a Snoop Dog, dai Primal Scream ai Clash, da Tiga a Teenage Kicks, dai Blur a Oddio questa la conosco com’è che si chiama?
Indubbiamente il pezzo più suonato della serata, tra l’altro.
In mezzo, martelloni a piovere.
Electro come crescesse nei campi circostanti.
Punk-funk manco l’ombra. No cowbells were harmed during the making of the set.
Iniziato 2 e mezza, finito 4 e mezza. Poi Lele Sacchi. Bravo, non credevo. 
Link imballatissimo ma vivibile, con poca della solita (vecchia) fauna. Piacevole sopresa.
Alba post-atomica tra i campi di Santa Caterina di Quarto e meravigliooosi capannoni circostanti.
Place to be.

mercoledì, 01/06/2005

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Buona sera, è il comandante che vi parla
La Inkiostro Airlines è lieta di annunciare che, nella giornata di ieri, essa ha raggiunto e superato il tetto dei 10.000 visitatori unici in un mese. La sua media mensile si attesta quindi intorno ai 340 visitatori unici al giorno, con punte che spesso e volentieri durante i giorni feriali superano anche abbondantemente le 400 unità. La Inkiostro Airlines vi augura quindi un buon proseguimento, e vi invita a viaggiare ancora con noi.
 

mercoledì, 01/06/2005

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Just let me see your thoooong
Ora: io vorrei parlarne in modo ironico, con un paio di doppi sensi scontati, qualche allusione neanche troppo velata e magari qualche considerazione d’accatto sulla decadenza della civiltà umana. Vorrei scriverne in modo un sacco simpatico, ma -a dire la verità- non ci riesco. Non mi viene nient’altro da dire, se non che il Phone Thong, il tanga per il cellulare, è di un’utilità semplicemente abbagliante. Chiunque l’abbia inventato non può che essere una persona gravemente malata. Chiunque lo compri, probabilmente, peggio.
[comunque siamo una civiltà ormai allo sfascio, è evidente]

mercoledì, 01/06/2005

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Strange days /6
L’altra mattina per strada ho incontrato Red Ronnie. Visto il modo in cui è ridotto, propongo che cambi il suo nome in White Ronnie.

martedì, 31/05/2005

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Unicorns fucking and beautiful boyz girls
Mi sembra passata una vita ma era solo un anno fa che le Cocorosie ci stregavano con le loro bizzarre filastrocche indiefolk e noi, pur rimanendo perplessi all’ascolto del disco, cadevamo vittima in più di un senso del loro fascino dal vivo. Non le ascoltavo più da allora o quasi, quando mi sono imbattuto nella notizia che a Settembre Sierra e Blanca pubblicheranno un nuovo disco, Noah’s Ark, il cui tema biblico è reinterpretato alla luce del peculiare senso dell’umorismo delle sorelle Coccherosa; dare un’occhiata alla copertina qui di fianco per credere. La tracklist presenta vari pezzi già noti e abbondantemente suonati dal vivo, tra cui la notevolissima Beautiful Boyz (già pubblicata nell’omonimo EP) che è uno dei pezzi più belli mai scritti dal duo.
AutoradioABordo linka un po’ di mp3 di pezzi nuovi in versione live, da cui si evince che, se gli arrangiamenti rimarranno simili alle versioni dal vivo, non ci saranno mutamenti di rilievo (giusto un po’ di ritmo in più in forma di basi pseudo hip-hop e human beatbox, ma quello già si sapeva) rispetto al vecchio disco. Il che è più facilmente un male che un bene, secondo me; ma staremo a vedere.  
[tra l’altro, a quanto è scritto qua, le Cocorosie saranno di nuovo in Italia per una data unica a Bologna (a un fantomatico Bologna Festival Estate, che suppongo essere al Baraccano o a Vicolo Bolognetti) il 9 di Luglio]

martedì, 31/05/2005

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Adoro quello che suona i timpani
Immotivatamente mi fa ridere come un bambino, e non sono neanche un fan delle trilogie di Guerre Stellari; la Lego Star Wars Orchestra è completamente inutile ma merita di essere vista.

lunedì, 30/05/2005

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Gondry ne andrebbe pazzo

[Oltre alla copertina di Nevermind dei Nirvana, un po’ di altre celebri cover di dischi rifatte coi Lego qui. grazie a Stranigiorni]

lunedì, 30/05/2005

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Strange days /5
Qualche giorno fa lungo via Indipendenza c’era un tipo che suonava col sassofono I bambini fanno Oh. E li chiamano artisti di strada. Artisti?

lunedì, 30/05/2005

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Monday gaming (il 12 e il 13 Giugno non andate al mare edition)
Questa settimana un gioco che è una scusa per ricordarvi cosa dovete fare il 12 e il 13 Giugno: in Embrioni in fuga dovete riuscire a far arrivare in laboratorio degli embrioni scongelati evitando che vengano distrutti. E stando attenti a non cadere nelle grinfie del prete e del burocrate. Un gioco che in qualche modo ricorda Lemmings (brrr), meno semplice da finire di quanto sembra, per ricordarci che il prossimo referendum decide qualcosa di estremamente importante.
[via Marmellata]

venerdì, 27/05/2005

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Sei dischi nuovi
Ho ascoltato un po’ di musica, ultimamente.
_White Stripes – Get behind me Satan – Il coraggio è da apprezzare, e i White Stripes sono riusciti a rimanere come sono pur avendo cambiato tutto. Il singolo mi sembra terrificante, acuni pezzi mi piacciono assai (soprattutto la stupidissima My Doorbell). Però…boh. Non sono convinto.
_Scout niblett – Kidnapped by Neptune – Ho detto Scout Niblett? Scusate, intendevo Cat Power. L’emulazione della gatta potere (che era già in nuce) ora sta diventando quasi imbarazzante. E anche se il disco è probabilmente migliore del precedente, la personalità lascia assai a desiderare. Si stava meglio quando si stava peggio?
_Piano magic – DisaffectedAl primo ascolto non mi convinceva, ora lo adoro. Non siamo ai livelli di The troubles sleep of piano magic, ma quasi. L’unica vera band al mondo che suona ghostrock, come l’ha definita il suo deus ex machina Glen Johnson nella bella intervista fattagli dal "piccolo genio" (cit.) JR.
_Weezer – Make believe – Forte di stroncature quasi ovunque, l’ultima fatica di Rivers Cuomo e soci a me non dispiace per nulla. Certo, siamo ormai completamente dalle parti di Mtv e compagnia (il target è evidentemente quello, come testimoniano anche i testi), ma ci sono un paio di pezzi (in particolare Perfect situation e We are all on drugs) che mi hanno arpionato e non mi mollano più. Ma è quasi Estate, suvvia. 
_65daysofstatic – The fall of math – Era un sacco che volevo scrivere qualcosa di questo disco. Ma -a un disco di poche parole- è giusto dedicare poche parole e far parlare la musica. Che, nel suo mix tra elettronica e post-rock, con risultati mai sentiti prima (o quasi), è assolutamente enorme.
_The boy least likely to – The best party ever – Indiepop is love: e tra me e questa band inglese all’esordio, è stato amore al primo ascolto. Canzoncine stupide arrangiate da dio, la cui complessità musicale è ben nascosta dalle melodie da Zecchino d’oro e dai testi surreali. Il disco dell’Estate?  

venerdì, 27/05/2005

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Strange days /4
Non ve l’avevo detto? Sono finito su un adesivo.