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lunedì, 02/02/2009

No one really likes anything

Il fenomeno blog Hipster Runoff, feroce, sarcastico e acutissimo castigatore di mode e gusti della comunità indie online.

Merryweather Post Pavillon, il recente disco degli Animal Collective unanimemente osannato dalla critica e da qualcuno già etichettato come il miglior disco del decennio.

Pitchfork Media, la webzine musicale più influente del pianeta, che ormai gioca un ruolo ineludibile nel successo di una band e nella sua percezione da parte del pubblico.

La costruzione dei gusti musicali, di un’identità, di un personal brand, e la perenne ricerca di prodotti culturali che in qualche modo, per ciascuno di noi, siano significativi, e il suo rapporto con il semplice piacere di ascoltare musica senza filtri razionali, ammesso che esista.

 

Tutto questo e molto altro in un monumentale e lunghissimo post di Nick Sylvester (già controverso giornalista per Pitchfork, Village Voice e Gawker) che è tra le cose migliori che io abbia mai letto sull’argomento.
Illuminante.

 

 

Animal Collective – Brothersport (Zshare MP3)

 

martedì, 27/01/2009

Le serie tv del 2008 di Inkiostro

Se c'è un fenomeno (relativamente) nuovo emerso con prepotenza dall'industria dei consumi culturali negli ultimi anni, questo sono sicuramente le serie tv. Numerose, straordinariamente ben fatte, di varietà e qualità tali da accontentare tutti i palati, le serie tv si sono ormai affrancate dalla nomea di prodotto culturale inferiore che le ha accompagnate fin dalla loro nascita.

E se ormai non c'è sito, blog o testata che a fine anno non proponga la sua classifica dei dischi (o singoli, o concerti) dell'anno, dei film dell'anno, dei libri dell'anno, in giro non si vedono mai classifiche delle migliori serie tv. E visto che qua abbiamo (volutamente) bucato tutte le altre, questa invece non ce la facciamo scappare: eccovi quindi la classifica aggregata delle serie tv del 2008 secondo la crew di Inkiostro.

 

E' stata costruita mettendo insieme le classifiche e i pareri di tutte le firme di questo blog che hanno voluto partecipare, sommando e ponderando i pareri dei cultori del genere con quelli di chi non segue il fenomeno e aveva al massimo un paio di segnalazioni da fare. E' uscita fuori una classifica molto bilanciata e assai rappresentativa, che speriamo sia utile per qualcuno di voi per orientarsi nel mare magnum delle serie tv.

[Lo so che le classifiche normalmente si fanno a fine anno e non un mese dopo. E so anche che per le serie tv che, in buona parte, non seguono l'andamento dell'anno solare. Ma ci sono appena stati i Golden Globes e tra poco ci sono gli Oscar, ancora si può fare]

 

 

 
10
 
Battlestar Galactica (Sci-Fi, USA) [s04]

Una gigantesca soap-opera in salsa interspaziale, erede delle saghe sci-fi storiche ma, come tutte le grandi opere di narrativa, capace anche di insospettabili riflessioni su politica, filosofia o religione. L'ultima stagione porta a termine il viaggio, con toni mai così drammatici.

 

Sebbene da ultimo abbia virato eccessivamente verso l'onirico, onestamente sono ancora interessato alle sorti della nostra razza di teste di cazzo. E tifo per i Cyloni, sia chiaro. (Icepick)

 
 
9
 
The IT Crowd (Channel 4, UK) [s03]

Dalle nostre parti la serie britannica è ancora un segreto ben custodito, ma la schiera dei fan di Roy, Moss e Jen aumentano ogni giorno. Come si fa a non farsi conquistare dal surreale umorismo inglese applicato al dipartimento informatico di una grande azienda? Recuperatelo.

 

Il nerd power al suo massimo livello. E non c'è niente come l'umorismo britannico, per fare la differenza. (Uomosenzak)

 
 
7
 
House, M.D. (Fox, USA) [s04-s05]

Stagione sopo stagione, la serie di Gregory House e del suo variopinto staff si appanna ma non perde mai lo smalto. Tra un caso clinico e l'altro ci sono le solite battute corrosive, gli intrecci personali ottimamente costruiti e una solida longevità che poche serie si possono permettere.

 

Solo perché voglio vedere se alla fine House rivela la sua vera natura e si fa Wilson. (Icepick)

E' una certezza: House c'è. Mi basta vedere la faccia di Hugh Laurie per stare bene. (Hankmooody)

 
 
7
 
How I met your mother (CBS, USA) [s03-s04]

Lo stato dell'arte della sit-com romantica made in USA: acutissima ed esilarante. Già massacrata nel suo (incompleto) adattamento italiano della prima stagione, negli anni continua a migliorare e a conquistare proseliti. Merita assolutamente il recupero.

 

E' come Beverly Hills ai tempi del liceo e Friends a quelli dell'università: lo vedi per distrarti dalla pesantezza della vita, la quale però rimane pesante tale e quale. (Icepick)

Una puntata è in grado di rimetterti in sesto per tutta la settimana. Quante altre serie sono capaci di farlo? (Uomosenzak)

 
 
6
 
Lost (ABC, USA) [s04]

Per chi non si è stufato del giochino durante le prime tre stagioni, la quarta regala una trama contemporaneamente super-sfilacciata e assolutamente compatta, con alcuni nodi che vengono finalmente al pettine e nuovi quesiti che per una volta paiono avere una direzione precisa. Per ora rimane una droga irrinunciabile, vedremo per quanto reggerà.

 

Si guarda. Punto e basta. (Icepick)

 
 
5
 
True Blood (HBO, USA) [s01]

Con ogni probabilità la serie americana rivelazione dell'anno. Dai creatori di Six Feet Under, una torbida storia di vampiri nella profonda provincia americana, che è riuscita a reinventare un genere negli anni sistematicamente massacrato (da Twilight o da Ann Rice) con alcune ottime invenzioni, splendidi personaggi e atmosfera curatissima. Peccato per il finale un po' tirato via, altrimenti c'era sicuramente il podio.

 

A metà tra il piacere proibito e l'intrattenimento di buona fattura. Promosso. (Trino)

Per aver introdotto "Jason Stackhouse fa una cazzata" negli appuntamenti della settimana. (Violetta)

"Vampiri, sesso, licantropi, sesso, Louisiana, sangue, sesso, Sookie, Tara, e soprattutto lo stupido stupio meravigliosamente stupido Jason Stackhouse." (Kekkoz)

 
 
4
 
Dexter (Showtime, USA) [s03]

Non c'erano molte speranze per la terza stagione della serie dedicata al simpatico serial killer di quartiere, invece gli sceneggiatori hanno fatto l'impossibile, e messo in piedi un intreccio mozzafiato, che giocando con gli stessi ingredienti di sempre pone nuovi interrogativi e consente ai personaggi di progredire. Non è da tutti.

 

Miguelprado. (Trino)

 
 
3
 
Chuck (NBC, USA) [s01-s02]

Può una serie tv essere contemporaneamente il paradiso del nerd, l'apoteosi dell'amante delle serie di spionaggio, un esercizio di cultura (indie) pop e una grande storia d'amore impossibile? La risposta è affermativa, e punta verso Chuck.

 

Molte serie dopo la prima stagione, passata la sorpresa, fanno un passo indietro, si addormentano sugli allori. Chuck si è catapultato in avanti, diventando una robetta sublime – e, finalmente, non sbagliando un episodio. (Kekkoz)

 
 
2
 
Boris (Fox, ITA) [s02]

La miglior serie italiana di tutti i tempi? Le avventure della sgangherata troupe che gira l'inutile fiction nostrana Gli occhi del cuore 2 sono diventate un piccolo fenomeno, e chissà se con lo sbarco sulla tv generalista (in autunno su La7, pare) il grande pubblico se ne accorgerà o meno. La seconda serie (con lussuosissimo cameo ricorrente del gigantesco Corrado Guzzanti) è ancora più compatta e ispirata della prima, e non sbaglia praticamente niente.

 

La giovane Guzzanti è la ragazza di cui potrei innamorarmi. Stanis la più grande faccia da culo di tutti i tempi. Duccio un genio incompreso. Lo stagista l'inevitabile povero fesso troppo normale in cui ciascuno si riconosce. E Renè Ferretti, Renè Ferretti è il più grande. (Uomosenzak)

«Daidaidai che portiamo a casa la giornata!» (Hankmooody)

 
 
1
 
Mad Men (AMC, USA) [s02]

E non poteva che essere Mad Men, la serie dell'anno…di nuovo. Il riscontro critico  continua ad essere enorme; i premi, le copertine e le lodi non cessano ma anzi si moltiplicano, e la seconda serie non perde un briciolo dell'intensità della prima, continuando a dipingere un affresco perfetto e profondamente disturbante di una società che non c'è più. Enorme.

 

Dopo una prima stagione che ci ha dato giusto il tempo di innamorarci di Don Draper e compagnia bella, Mad Men comincia a fare sul serio. Continua a non succedere nulla, ma lo fa in maniera divina. Peggy Olson presidentessa del consiglio dei nostri cuori. (Kekkoz)

Per aver portato avanti nel modo (purtroppo) più logico le premesse della prima stagione (Violetta)

Pura meraviglia. (Trino)

lunedì, 26/01/2009

Aprimi e Chiudimi

La libreria Rek di Reiner De Jong. Devo capire esattamente che senso abbia tenerla chiusa.

 

giovedì, 22/01/2009

Un post a braga calata

Volevo fare un post su su un cupissimo esordio solista di elettronica un po’ d’avanguardia, oppure su un disco di pop folk retrò che ultimamente ascolto tantissimo, o anche su un ottimo ritorno di soft disco un po’ FM di uno de miei eroi musicali di tutti i tempi, il tutto con un paio di frasi ispirate, informazioni di contesto, qualche mp3 e un po’ di pippe mentali.

Poi mi sono ri-imbattuto a breve distanza prima in una eccezionale versione di un pezzo di Rihanna che non mi è mai davvero dispiaciuto (anzi) e subit dopo nel mash-up migliore dell’anno scorso (che mischia l’eccezionale anthem avant-folk dei Department of Eagles con l’eccezionale anthem strappamutande di Britney Spears), et voilà, un post a braga calata è servito senza sforzo. Da gustare freddo, e coi pantaloni alle caviglie.

 

The bird and the Bee – Don’t stop the music (Rihanna cover) (MP3)

ABX – No one womanizes like you (Britney Spears VS Department of eagles) (MP3)

 

 

martedì, 20/01/2009

Cityscapes

Dalla spettacolare gallery Amazing cityscape art made from unusual objects:

 

 

 

San Francisco fatta di gelatina (di Liz Hickok)

 

 

 

Cityscape II (di Grace Grothaus)

 

 

 

Unreal Scene (di Liu Jianhua)

 

 

 

Bonus (fotografato dal sottoscritto alla Biennale Arte di Venezia l’anno scorso):
L’ombra del profilo di New York City (pre 11 Settembre) proiettata da una serie di casse di stereo
(non ricordo il titolo e l’autore, ma magari qualcuno di voi sì)

 

 

lunedì, 19/01/2009

La piccola agenda dei concerti di Inkiostro