Contrariamente a quanto potrebbe sembrare, è l’autunno la stagione ideale per ascoltare il disco di Brunori SAS. I suoi racconti che spesso si soffermano su spiagge ed estati, la chitarra strimpellata e la voce sguaiata da falò potrebbero facilmente far pensare a un disco estivo; e invece la sua malinconia ironica e dolceamara che insegue con forza stagioni che non ci sono più e il suo quotidiano crepuscolarismo degli anni 2000 sembrano fatti apposta per certe meditabonde sere d’autunno.
Se vi era sfuggito, Brunori Sas è il progetto il cui unico azionista è il calabrese Dario Brunori, che fu già metà dei Blume e, soprattutto, degli immortali Minnesota’s. Non meno bravo di Dente (ma un po’ più classico e meno stralunato), curiosamente Baustelliano pur avendo una poetica virtualmente opposta, ispirato come il Daniele Silvestri degli anni d’oro ma con un timbro di voce che non pùò che ricordare Rino Gaetano, Brunori Sas si è già aggiudicato il Premio Ciampi come miglior esordio italiano del 2009 e se non l’ha già fatto, ora è pronto a conquistare i vostri cuori.
Brunori Sas – Guardia ’82 (MP3)
Brunori Sas – Italian Dandy (MP3)