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mercoledì, 04/11/2009

loud loud Loud Loud LOUD LOUD

Un solo imperativo: alzare il volume.

Gli Sleigh Bells vengono da Brooklyn, sono pompatissimi da Pitchfork e col volume a palla ti fanno esplodere le casse e i timpani, e sorridere e ballare come uno scemo. Non ha molta importanza che abbiano suoni saturi come dei pezzi noise, ma facciano sostanzialmente un ammiccante pop da club con ritmiche vagamente hip-hop (file under: The Go! Team, M.I.A., The Kills), tutto quello che si può fare su Crown on the ground è repeat repeat repeat repeat repeat

 

 

Sleigh Bells – Crown on the ground (MP3)

 

 

martedì, 03/11/2009

Produzioni seriali di locandine false

Un’altra notte prima degli esami – la lotta armata al TAR. Un biopic che non vedremo mai, da Endism.

 

 

Le luci della centrale elettrica – Diamonds in the mine (Leonard Cohen cover) (MP3)

[da Stranger Music: an open-source tribute to the music and the art of Leonard Cohen]
 

 

 

lunedì, 02/11/2009

I can hardly resist

Halloween è appena passato, restiamo in tema di horror: I can hardly wait, classico minore di PJ Harvey (da 4 track demos) già reinterpretata da Juliette Lewis in Strange days (video) è caduta sotto le grinfie del malefico Brian Molko ne ha registrato una versione coi suoi Placebo pubblicandola come b-side del recente singolo Ashtray heart. Immaginate già da soli quanto faccia schifo o volete anche spingere play?

 

 

Placebo – I can hardly wait (PJ Harvey cover) (MP3)

 

 

venerdì, 30/10/2009

Monster Mash due punto zero

[da The joy of tech]

[Buon Halloween]

 

 

Bobby ‘Boris’ Pickett & the Crypt-Kickers – Monster Mash (MP3)

 

 

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giovedì, 29/10/2009

This time baby I’ll be bulletproof

Lou Barlow Spin session [Sharing / Too much freedom / Bulletproof (La Roux)]

 

martedì, 27/10/2009

La musica liberata e le impronte digitali

 

Vi ho già parlato de La musica liberata, lo spettacolare libro di Luca Castelli che racconta come nessun altro i cambiamenti tecnici, economici e sociali subiti dall'industria discografica e dal nostro modo di scoprire, ascoltare e condividere la musica negli ultimi dieci anni. Tra Napster, iPod, blog e Radiohead, una lettura indispensabile per chi sia appassionato di musica e/o di tecnologia e semplicemente imperativa per chiunque si trovi a lavorare (in modo amatoriale o professionale) nel settore.

 

Stasera alle 19 avremo l'onore di avere Castelli in collegamento telefonico su Impronte digitali, il magazine di web e tecnologie che conduco ogni martedì con Filippo 'Pirex' Piredda sulle amichevoli frequenze di Radio Città Fujiko, a preludio della presentazione che il nostro terrà domani alle 21.30 alla libreria/osteria Modo infoshop (Via Mascarella, Bologna), per la rassegna curata dai cugini radiofonici di Maps.

Un'ottima occasione per farci raccontare la genesi del libro e i suoi passaggi fondamentali, per 'costringere' Castelli a

lunedì, 26/10/2009

Non lo vedi che ho da fare?

Vedete lo screenshot qua sopra? Sembra un comune foglio di calcolo con dei grafici, come quelli che stazionano sui desktop di molti di noi durante le giornate lavorative.

Se guardate meglio, però, noterete che al centro dello schermo c’è qualcosa di strano, una specie di navicella…

 

Can’t you see I’m busy con i suoi tre giochi (il word processor Breakdown, il piano cartesiano di Leadership e gli istogrammi di Cost cutter) è esattamente quello che (non) sembra: un sito di giochi in flash mascherati da documenti di lavoro. E non sono neanche male (nè i giochi nè le fattezze professionali che li celano), ideali per un lunedì autunnale con molto sonno e poca voglia di lavorare. E per chi non ne ha abbastanza, da Gas ci sono sempre i Lunedì Games, eredi ufficiali del nostro vecchio Monday Gaming.

 

domenica, 25/10/2009

Domeniche

Passo la domenica tutto il giorno a lavorare, e metterò il naso fuori di casa solo per fare un salto al Bar Ciccio (sic) a votare Marino alle primarie del PD. La mia domenica ideale però me la immagino così: a vagabondare per le vie di Amsterdam insieme a Erlend Oye e alla sua chitarra, mentre lui strimpella Mrs Cold dei suoi Kings of Convenience o Ask degli Smiths su un tram o lungo un canale (per Amsterdam Acoustics). E speriamo che questo propizi tempi migliori.

 

giovedì, 22/10/2009

Funeral songs

Cosa faremmo senza i tabloid inglesi?

Solo ieri su queste pagine citavamo un articolo super-fuffa del Telegraph (che in teoria non sarebbe un tabloid; ma i confini si stanno confondendo, non solo da noi) e oggi è la volta del Daily Mail, che prende spunto dalla lamentela di un prete sul suo blog (che però si guarda bene dal linkare) per stigmatizzare l’uso di canzoni pop e rock durante i funerali.

Pare che la canzone che va più forte (e che gli dà più sui nervi) al momento sia My Way, ma pure Celine Dion (presente due volte in classifica), Bocelli e Whitney Houston non se la cavano male. Fortuna che c’è pure l’anthem You’ll never walk alone, la cui connotazione calcistica (è l’inno del Liverpool) ha il curioso effetto di trasformare la platea del funerale nella curva di uno stadio della premiere league.

 

E voi cosa vorreste al vostro funerale? Here dei Pavement? The Last Goodbye di Jeff Buckley? Can’t help falling in love di Elvis, come in Radiofreccia? Into my arms di Nick Cave come al funerale di Michael Hutchence? Exit music (for a film) dei Radiohead? The Funeral dei Band of Horses? Stairway to heaven? Wish you were here? The show must go on? Forever Young? Oppure optate per Bocelli pure voi?

 

 

Gerry & the pacemakers – You’ll never walk alone (MP3)

 

 

mercoledì, 21/10/2009

I know I was a scout I should’ve found a way out

Colpevolmente non avevo ancora linkato lo spettacolare video di The Whale Song dei Modest Mouse, il mio pezzo preferito dalla recente raccolta di recenti B-sides No one’s first and you are next (di cui parlavo già qui). Un delirio visivo di altissima qualità con un concept visionario e ambizioso che ben si addice alla band di Isaac Brock.

After entering his personal sanctuary, an artist is presented with a hand-crafted drawing tool that assists him in materializing his mental impressions. The machine discharges his thoughts as an endless web of yarn that guides him through his physical thoughts. The story progresses to reveal that he is divided between two worlds, one of dull reality and the second of warped memories. In the process of finding a way out of his consciousness, he is trapped between the two competing spaces, which eventually inflict lethal damage, acting as metaphors to self-destruction. [#]

 

Tutte le info sul making of sul sito del regista Nando Costa, foto di scena qui e qui.

 

martedì, 20/10/2009

Antony, la Turandot e la Lavazza

Difficilmente avevo visto così tanto kitsch tutto assieme.

La campagna Lavazza 2010 – The Italian Espresso Experience, oltre a un calendario di dubbio gusto firmato Miles Aldridge propone una versione di Nessun Dorma (dalla Turandot di Giacomo Puccini, chevvelodicoaffà) cantata di Antony e suonata dalla Roma sinfonietta orchestra.

 

Un profondo abisso di oltritudine che  sembra fatto apposta per farvi andare il caffè di traverso.

Dubito che riuscirete a dormire ancora, e non sarà l’effetto de caffè. 

(grazie ad Affensoldat)

 

 

Antony & The Roma sinfonietta orchestra – Nessun dorma (MP3)

 

 

lunedì, 19/10/2009

Malinconia in accomandita semplice

Contrariamente a quanto potrebbe sembrare, è l’autunno la stagione ideale per ascoltare il disco di Brunori SAS. I suoi racconti che spesso si soffermano su spiagge ed estati, la chitarra strimpellata e la voce sguaiata da falò potrebbero facilmente far pensare a un disco estivo; e invece la sua malinconia ironica e dolceamara che insegue con forza stagioni che non ci sono più e il suo quotidiano crepuscolarismo degli anni 2000 sembrano fatti apposta per certe meditabonde sere d’autunno.

 

Se vi era sfuggito, Brunori Sas è il progetto il cui unico azionista è il calabrese Dario Brunori, che fu già metà dei Blume e, soprattutto, degli immortali Minnesota’s. Non meno bravo di Dente (ma un po’ più classico e meno stralunato), curiosamente Baustelliano pur avendo una poetica virtualmente opposta, ispirato come il Daniele Silvestri degli anni d’oro ma con un timbro di voce che non pùò che ricordare Rino Gaetano, Brunori Sas si è già aggiudicato il Premio Ciampi come miglior esordio italiano del 2009 e se non l’ha già fatto, ora è pronto a conquistare i vostri cuori.

 

 

Brunori Sas – Guardia ’82 (MP3)

Brunori Sas – Italian Dandy (MP3)

 

 

venerdì, 16/10/2009

Cheap bookshelf

Bookshelf by 20.87 Estudio. Grazie a Pensieri spettinati.

 

venerdì, 16/10/2009

Rejoyce Rejoyce, gli LCD sono tornati

Ok, non è ancora il momento del disco nuovo (che uscirà a Marzo ed è ancora senza titolo, ma su cui si possono trovare un po’ di info qui e sull’account Facebook della band aggiornato da James Murphy in persona, anche se il nostro è un po’ perplesso dalla rete), ma ci stiamo avvicinando.

 

Per ora l’antipasto è Bye Bye Bayou, cover di un misconosciuto pezzo di Alan Vega (già Mr. Suicide) che verrà pubblicata in 12 pollici a metà Novembre, e che è appena stata diffusa in rete. Una jam di 7 minuti di pura disco oscura e ripetitiva, che è chiaramente lontana dai singoloni della band ma che si fa subito amare per il suo andamento ipnotico e inquieto. Ecco a voi l’orrida copertina e poi il succoso MP3. Comincia il countdown.

 

 

 

LCD Soundsystem – Bye Bye Bayou (Alan Vega cover) (MP3)

 

 

giovedì, 15/10/2009

Flying tea

[da qui]

[grazie a Nanna]