Ce l'abbiamo fatta a fatica, e fino all'ultimo sembrava che quest'anno la primavera non dovesse proprio arrivare. E invece, dopo un inverno storicamente freddo e nevoso (e cupo e faticoso), vari falsi allarmi e una Pasqua piovosa, la bella stagione sembra finalmente arrivata (non so se fidarmi), e raramente se n'è mai sentito così tanto il bisogno. Festeggiamo con un nastrone, confidando che da ora in poi le cose non potranno che andare meglio.
Come la volta scorsa il nastrone è scaricabile traccia per traccia o in un pratico zippone iPod friendly provvisto di copertina, ma visto che nel mentre Inkiostro è cresciuto ed è diventato un PuntoCom indipendente, le tracce sono anche ascoltabili online grazie al player di fianco a ciascuna di esse (che poi procede in sequenza con il resto della playlist). Buon ascolto.
MP3 01. Caribou – Odessa
Prima col progetto Manitoba e ora con il nome Caribou, Daniel Victor Snaith si è confermato un fenomeno nel mischiare elettronica, indie, pop e avanguardia in modo convincente e personale. Il nuovo singolo si può anche ballare: cosa vogliamo di più?
MP3 02. Kisses – Kisses
L'ormai classico balearico svedese incontra il crooning indie-pop di stile Jens Lekman passando per il revival elettro-pop '80s che ricorda gli oscuri e adorabili Le Sport. Sono svedesi? Macchè: americani. E lei fa la fashion blogger. E' già il mio disco dell'Estate.
MP3 03. Morning Benders – Promises
I Morning Benders continuano a bruciare le tappe, ma basta il giro di chitarra di Promises a dimostrare che ne hanno le carte. Notevolissima.
MP3 04. Tunng – Hustle (single version)
Anche se era ancora Febbraio l'ho già detto: con questa canzone si è aperta la mia primavera, e mano a mano che le settimane passano la scelta non mi è mai sembrata così giusta. Un buon pezzo per cominciare la giornata.
MP3 05. Spoon – The Mystery Zone
Un'ode all'incertezza e al brivido della possibilità, con la batteria che tira il treno, la chitarra che gli corre dietro (senza raggiungerla mai) e Britt Daniels che si interrompe a metà. Ma l'ho già detto meglio di qua.
MP3 06. Shout Out Louds – 1999
Fin dalla prima volta che ho ascoltato questo pezzo non ho desiderato altro che metterlo in pista al Covo o ballarlo sotto la tettoia dell'Hana-bi in una delle sue memorabili serate estive. Il primo desiderio è stato già esaudito varie volte, mentre per il secondo manca poco. Un gran pezzo è un gran pezzo.
MP3 07. Dum Dum Girls – Jail La La
Band femminile e rumorosa e hype a mille non vanno sempre d'accordo insieme (il FAIL delle Vivian Girls ha insegnato qualcosa), ma stavolta sembra ci sia della ciccia, tanto che si è scomodata persino mamma Sub pop. Non ho le idee chiare su tutto il disco; il singolo, intanto, spacca.
MP3 08. Heike has the giggles – Stop joking about Britney Spears
Il mio pezzo preferito dall'esordio dei concittadini di Laura Pausini prodotti dalla joint venture Bronson e Estragon è questa (ironica?) difesa di una popstar globale che non riesce a stare lontanta dai guai. Solidi riffoni anni '90, pochi fronzoli, zero pose e già uno stile che ha poco da invidiare a band assai più blasonate. Facciamo il tifo per loro.
MP3 09. Everybody was in the french resistance…now! – G.I.R.L.F.R.E.N (You Know I've Got A)
Eddie Argos si affranca dalla drammatica carenza di ispirazione degli ultimi dischi degli Art Brut con questo nuovo progetto meno rumoroso e assai più cazzone. Niente di serio, ma melodia e tocco sono quelli dell'indimenticato anthem Emily Kane.
MP3 10. The Apples in stereo – Dance Floor
Nel corso degli anni la band di Robert Schneider rimane ferma nella sua utopia indie-pop colorata, gommosa e un po' futuristica, che può stancare in fretta ma anche mettere a segno gemme pop come questa qua.
MP3 11. Pavement – Range Life (remastered)
Le reunion e i best, si sa, servono soprattutto per avere una scusa per ascoltare ancora vecchi dischi e per chiudere certi conti aperti con il proprio passato. I conti musicali dei Pavement sono stati tenuti aperti da migliaia di indie-band in questi anni, e forse è giunto il momento che siano proprio loro a dire la parola fine. E a farli entrare nella storia.
MP3 12. Foals – Spanish Sahara
Tra le mie band preferite di un paio di anni fa, i Foals continuano a scrollarsi di dosso l'etichetta di punk-funk matematico che gli avevamo appiccicato coi primi singoli, e ad esercitarsi in atmosfere più dilatate e un po' alienate. A me piacciono tantissimo in entrambe le vesti, quindi il nuovo disco non potrà che essere un gran disco.
MP3 13. Rainbow Bridge – Big Wave Rider
La chill-wave diventa grande, e questo duo di Olympia riesce ad affiancarsi dai clichè e dare il sound a un pigro pomeriggio estivo passato al sole a guardare le onde che si infrangono. Molto promettenti.
MP3 14. The Jacqueries – I Try (Macy Gray cover)
Giovanissimi, romani e probabilmente fuori di testa, visto che hanno osato prendere un classicone del pop di qualche anno fa e riproporlo in chiave indie-rock. Idea migliore di quanto sembra, e ottima esecuzione: promossi a pieni voti.
MP3 15. Monsters of folk – Dear God (sincerely M.O.F.)
Ce lo siamo dimenticati tutti in fretta l'esordio del supergruppo di Conor Oberst e M Ward, ed è un peccato perchè conteneva almeno un paio di perle. L'uscita del suo video caleidoscopico è un'ottima occasione per riascoltarne la opener, che è il pezzo migliore e -ironicamente- meno folk di tutto il lotto.
MP3 16. Gayngs – The Gaudy Side of Town
Il progetto di Ryan Olson è pronto a conquistare il mondo, e a sentire chi l'ha aiutato a registrare il disco d'esordio (in uscita per Jagjagywar) le carte ci sono tutte. Bon Iver, i Megafaun e i Rosebuds sono solo alcuni dei nomi che hanno collaborato, e quel che ne è uscito è questo languido soul davvero strepitoso, che è fisso sul mio lettore da diverse settimane.
MP3 17. The Radio Dept – Heaven's On Fire
Ammetto che anch'io come tanti al primo ascolto ho storto il naso, abituato com'ero a considerare i Radio Dept una band glaciale invece che, come in questo singolo, curiosamente balneare. Le due cose non si sa come riescono a convivere e addirittura a funzionare, per un pezzo che finisce per essere il migliore della band da diversi anni a questa parte.
MP3 18. The Go Find – Everybody Knows It's Gonna Happen, Only Not Tonight
Negli anni la Morr Music si è un po' appannata, o fose siamo solo noi a essere andati più avanti. Ogni tanto però è bello tornare a quelle atmosfere, e l'elegante (e neanche troppo glitch) pop temporeggiatore dei Go Find mi sembra un ottimo modo. Gran titolo, tra l'altro.
MP3 19. Lali Puna – Our Inventions
«The birds in the trees / Singing our mobile melodies / What a sweet, sweet world». I Lali Puna sono tornati, e sono IDENTICI ai quasi 10 anni fa di Scary World Theory. Quindi fuori dal tempo e drammaticamente fuori moda. Ed eccezionali.
MP3 20. Suzanne Vega – Freeze Tag
La migliore Suzanne Vega di sempre è quella che prende una selezione dei suoi pezzi migliori e li re-incide con nuovi arrangiamenti sobri e scarni per la serie Close-up: Freeze Tag (dal suo primo disco) è stato per anni il mio pezzo preferito della folksinger newyorkese, e mi ricorda le altalene ghiacciate del mio primo viaggio nella Grande Mela, un po' di anni fa.
MP3 21. My Bubba and Mi – After You
Tanto il nome di questo trio di fanciulle scandinave è infelice, quanto la loro musica invece è eccezionale (ed esce per un'etichetta italiana!). La mia canzone preferita del disco è questo folk blues malinconico, e anche live è splendida.
MP3 22. Mike Patton – Ore D'Amore
Finalmente Mike Patton ha inciso i pezzi del progettodi cover italiche Mondo Cane che portò con l'orchestra sul palco di Piazza Santo Stefano due Estati fa. Cialtronissimo, gigione e paraculo, vince sempre, e a priori. La voce e l'attitudine fanno il resto; e le canzoni, ehm, aiutano.
FULL DOWNLOAD – Inkiostro 2010 Supposedly Spring Nastrone (ZIP > Hotfile)