Non chiamatela intervista
Non lo leggo spesso, ma oggi mi è capitato di dare un’occhiata all’ultimo numero de Il Mucchio, in edicola da oggi. Su segnalazione di un amico, ho letto e mi sono incazzato per l’intervista a Gabriele Muccino in esso contenuta. Purtroppo non è reperibile online, quindi provo a spiegarvi perchè mi ha irritato così tanto.
Ciò che mi ha colpito non è tanto lo stile aggressivo delle domande (accettabile, e quasi d’obbligo in un giornalismo scomodo e indipendente come quello del Mucchio) quanto gli sgradevoli, fastidiosi e supponenti commenti che punteggiano costantemente il testo. Ne ho contati quasi una trentina: note a margine delle risposte, parentesi con commenti snob e sfottò nei confronti del regista, espressioni del più spocchioso senso di superiorità del critico snob. A me Ricordati di me non è affatto piaciuto (come forse avete letto qui) e Muccino non mi è certo simpatico, ma credo ci sia un limite al buon gusto, e, se non a quello, almeno all’educazione. Se non vogliamo parlare di buon giornalismo.
Se volete esprimere le vostre opinioni e deridere quelle del regista (che, se sono così ridicole come dite -e in qualche caso lo sono- bastano da sè) scrivete un editoriale, un commento, una recensione. Ma, per piacere, evitate mezzi così vili come le Nda. E, per piacere, non chiamatela intervista.