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sabato, 10/05/2003

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Guia for president
La pagina di Guia Soncini su Il foglio di oggi.

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sabato, 10/05/2003

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Ed Emmebi si credeva un figo…
Lui avrà anche ‘scoperto’ Brontolo, ma io ho scoperto Pisolo. Il fratello pigro, come si definisce, anche se a leggerlo sembra più il fratello gemello.

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sabato, 10/05/2003

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Forse forse magari
L’hanno annunciato e rimandato ormai diverse volte, ma stavolta -forse- ci siamo: pare che i Portishead siano entrati in studio per dare un successore al loro secondo, omonimo, album in studio, che risale al ’97. L’album avrebbe già anche un titolo, Alien. L’ennesima bufala? Magari no.

venerdì, 09/05/2003

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Trascendendo l’aria
Quante volte ho ascoltato Rosemary Plexiglas? Tante, tantissime: se fosse un vinile, sarebbe ormai da buttare. Non lo è, e posso stare tranquillo; è un disco di cui ormai non posso fare a meno. Non so quante delle sue inusitate combinazioni verbali mi abbiano illuminato, quante delle sue strutture armoniche (rock eppure pop eppure nuove) mi abbiano esaltato, quante volte io mi sia emozionato ascoltando live le sue canzoni, e quanto della sua essenza bipolare ma equilibrata sia ora parte della mia persona. Parlo del capolavoro degli Scisma, ovviamente, in un fiume di pensieri scaturito dall’ennesimo ascolto di preparazione al loro ultimo concerto, domani sera a Firenze. Sono un gruppo così, terribilmente sottovalutato da pubblico e critica, ma che ha lasciato una traccia indelebile in più di una persona -guardare qui per credere. Tra cui me.
Devo parte della mia identità al domandomi/plasmandomi della title-track, e tutta una serie di riflessioni ctonie alla sinuosa Loop 43. PSW mi ha insegnato che è imbarazzante il potere che dà la disattenzione, mentre la geniale filastrocca di Negligenza mi aiuta (ma non basta mai) a fregarmene dell’iterativo rinnovarsi delle mie fragilità. Centro e 84 pulsano di post-grunge, in una catarsi dell’adolescenza, che saliva sulle mie apatie in Svecchiamento. L’autostrada, il perfetto ritratto dello scorrere e L’equilibrio, che ho cantato, suonato, urlato, trascritto, e messo in praticamente tutti i nastroni che ho fatto dal ’97 ad oggi. Per arrivare a Nuovo, che più di una volta mi ha spronato a vedere la bellezza in ogni giorno che nasce, anche quando le premesse sono pessime.
Ne ho già scritto, e ne scriverò ancora, potete starne certi.
[Qui una gran bella intervista che ripercorre la loro carriera, qui la pagina dedicata a Scisma: the last Waltz, Sabato 10 a Firenze]




giovedì, 08/05/2003

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Perchè piace il Grande Fratello?
Tutti ce lo siamo chiesto, tutti l’abbiamo guardato, a nessuno piace ma molti lo guardano. Io non sono tra quelli, anche se mentirei se dovessi dire che non ne so niente e che non l’ho mai guardato. Ma, come tutti, mi sono chiesto come faccia ad avere così tanto successo, e come sia possibile che qualcuno ne acquisti pure il magazine ufficiale. Se lo chiede anche una delle mie giornaliste preferite, Natalia Aspesi, sulla Repubblica di oggi -per una volta anche online– e questa la risposta che si dà:
Mi pare di capire, ma non ne sono poi così sicura, che l’entusiasmo per il Grande Fratello, del resto amato in tutto il mondo, non nasce tanto dal fatto che la gente s’identifica in Luca o in Victoria o in Marianella, perché è probabile che la maggior parte degli spettatori si senta, giustamente, molto meglio di loro. (…) C’è il piacere del pettegolezzo attorno alla finta vita dei reclusi, c’è il potere di assolvere o bocciare, di fare giustizia in un paese dove la giustizia sta andando in malora, decidendo, secondo i propri gusti, chi potrà ancora godere delle meraviglie della Casa e parlare a vanvera al mondo quando magari a casa propria nessuno li ascolta. (…) E’ consolante vedere degli sconosciuti che se hanno delle qualità le tengono nascoste, che diventano famosi perché lì dentro non devono saper fare niente, né studiare, né leggere, né cercare lavoro, né essere neppure belli come è obbligatorio per veline e sculettatrici e sculettatori di quiz-show e altro.
Non semplice voyerismo, ma qualcosa di più. Concordo in pieno.



giovedì, 08/05/2003

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The baby of a baby band
Ve li ricordate gli Hanson? Quei tre ragazzini -più che una boy band una baby band– che 5 o 6 anni fa produssero il tormentone Mmm bop? Quelli che li ascoltavi e non capivi neanche che cantasse un maschio, e che anche a vederli il dubbio rimaneva, tanto erano nella pubertà? Ecco, quelli. Stanno per uscire con un nuovo album e, udite udite, uno dei tre è diventato padre. Sembreranno gemelli, tra qualche anno.

giovedì, 08/05/2003

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Il riposo dello smanettone
Ho trafficato con programmi di editing audio tutta la sera, sono molto stanco. E soddisfatto. Stasera, comunque, niente bloggata notturna.

mercoledì, 07/05/2003

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Non so voi, ma io sono molto curioso
Ho diretto il film come faccio con la mia musica: senza sequenzialità, con grande attenzione per la metafisica e non lasciando niente al caso: questo dice Battiato di Perduto amor, il suo primo film, in uscita a metà mese. Non riesco a immaginare abbia potuto fare una personalità eclettica come lui dietro la macchina da presa, mi aspetto di tutto. Vedremo.

mercoledì, 07/05/2003

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Cyrano, al tuo servizio
Quando è il momento delle lettere d’amore, spesso quello che dovrebbe suonare come un sonetto di Shakespeare sembra una pubblicità del Viagra. Ora ci sono due siti che aiutano gli innamorati a mettere in parole i loro sentimenti. Ne parla Wired, qui. Ma non invidio affatto chi sente di averne bisogno…

mercoledì, 07/05/2003

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E’ in bancarotta, aiutatelo
Ho l’impressione che qualcuno di mia conoscenza, dopo aver detto e ridetto quanto gli sarebbe piaciuto vedere Bjork all’Arena di Verona ma che, purtroppo, il concerto era tutto esaurito (nascondendo malamente il sollievo di non dover aggiungere un’altra quarantina di euro agli esosissimi prezzi già pagati per Massive Attack, Radiohead, Springsteen e Rolling Stones), sarà costretto a fare un bel mutuo. E’ stata in fatti aggiunta una seconda data, il 7 Luglio. Cinque concerti di queste dimensioni in poco più di un mese, nuovo record. Nonnò, non ha più scuse.

martedì, 06/05/2003

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Deduco
Pare che sia pericoloso passare in bicicletta sotto i balconi che espongono la bandiera americana…

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martedì, 06/05/2003

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Listone live
Eh, ma allora lo fate apposta! Ogni volta spunta fuori un listone e ogni volta reprimo a forza le mie tendenze hornbyane, finchè alla fine sono costretto a cedere. Prima è stata la volta delle 31 canzoni della vita, ora è quella dei 15 concerti. Ok, l’avete voluto voi.
Nick Cave & The Bad Seeds – Bologna 1997. Ero giovane. Non avevo idea di cosa fosse un vero concerto, e di Nick Cave conoscevo poche cose. Ma già bastavano.
Nick Cave (solo) – Ancona 2002. Meno giovane. Conoscevo (e conosco) a memoria gran parte della produzione del cantautore australiano, compresi bootleg, rarità e versioni alternative. Appure mi ha stupito con un set originale, riletture grandiose, e un terzo bis regalato alla folla dopo 10 minuti di applausi a luci e musica accesi.
Notwist – Bologna 2002. Il rock, la musica elettronica. Qualcuno una volta diceva che sono cose separate. Una volta, forse.
Kings of Convenience – Nonantola 2001. Cosa non riescono a fare 2 voci e 2 chitarre, in mano alle persone giuste. Erlend Oye e Eirik Glambek Boe sono quelle persone. Simpaticissimi e genuinamente geniali nei siparietti tra una canzone e l’altra, semplicemente meravigliosi durante le canzoni.
Suzanne Vega – Rimini 2000. Ho scelto Rimini, ma avrei potuto dire La Spezia, Firenze o Fabriano: miss Vega non tradisce e non delude. Le canzoni, i testi, le corde di chitarra pizzicate nel modo giusto, un’ombra sul muro, lo sguardo appassionato.
La Crus + Orchestra filarmonica di Urbino – Urbino 1999. Occasione quasi unica, il gruppo è teso ed emozionato. Ma quando gli archi -per una volta, veri- si gonfiano dietro la musica, la sorreggono, e la portano in alto, tutto il resto scompare.
The Black Heart Procession – Ferrara 2001. Nel cortile del palazzo ducale, sussurrando, quasi completamente al buio.
Scisma – Urbino 1999. Ho già detto -e lo ripeto- che sono stati il miglior gruppo rock italiano degli anni ’90. Non basta?
Tori Amos – Firenze 2003.
Vorresti che non smettesse mai, perchè ci sono sempre troppe canzoni che mancano.
Pearl Jam – Milano 2000. Un concerto da stadio, con la folla che ondeggia a ritmo, gli accendini su Nothingman, tutti a sgolarsi su Rearview mirror. Ci vogliono, i concerti così.
Tricky – Arezzo 1999. Ti aspetti un concerto Trip-hop, ti ritrovi a un concerto rock, con un pugile che scandisce rime nell’ombra del palco, carezzato dalla voce di Martina, sopra un palpitare di bassi che continua a crescere.
Carmen Consoli, La Crus, Cristina Donà – Civitanova alta 1998. Un’occasione unica: duetti a profusione, atmosfera rilassata, errori e risate, grandi personalità artistiche si scambiano favori e illuminano reciprocamente la loro arte. Non è da tutti.
Einsturzende Neubauten – Urbino 2000. Una delle migliori live band mai viste, anche 20 anni dopo la loro nascita. Herr Blixa a fare da maestro di cerimonie, un muro di suono, e 4 pazzi che tirano fuori rumori da qualunque cosa, e ne fanno musica. E che musica.
Beth Gibbons – Rimini 2003. Molto di più di un semplice concerto. Una catarsi. La musica fatta carne, come dicevo qui.
Tool – Faenza 2001. Perchè non sono un gruppo metal. Perchè hanno un’estetica incredibile. Perchè il loro concerto è stato prima di tutto uno show. Perchè ero lontano dal palco, eppure avevo i brividi.
Bjork – Fano 1998. Mi aspettavo di più dal folletto islandese. Ma quando penso al suo tutù bianco non posso trattenere un sorriso.

















martedì, 06/05/2003

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Abbruttimento
Pranzare alle 4 passate con cracker e gorgonzola (la dispensa non fornisce molto di più) davanti al computer. Se ve lo state chiedendo: sì, la tastiera è piena di briciole. Ora la rovescio, sperando non mi succeda quello che è successo a Clutcher un paio di giorni fa. 

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lunedì, 05/05/2003

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Feeling twee
E’ nato Indiepop.it. Finisce subito tra i bookmarks, senza neanche passare dal via.

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lunedì, 05/05/2003

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Occhio per occhio
Tempi duri per gli amanti del P2P. Dopo la nuova legge antipirateria, le tante sparate della RIAA, e il fallimentare tentativo di Madonna, ora si parla di un software capace di rallentare le connessioni, inondare le reti peer-to-peer di file fasulli, infilare trojan cancelladati nei PC, cancellare i file illegali sui PC degli utenti. e molto altro. Quasi tutte cose illegali. Come il file sharing, del resto.
Occhio per occhio…e il mondo diventa cieco.



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lunedì, 05/05/2003

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Referrer’s blues
Ormai l’elenco dei referrer più deliranti del mese appena finito è diventato un appuntamento fisso. Via alle danze:
billy corgan cartoni (ancora la leggenda metropolitana di Supervicky…come quella di Pelù che canta la sigla di Jeeg robot)
cose carine e romantiche (sei proprio messo male…)
blog unghie (no, non lo conosco…al massimo arrivo al blog tette)
canzoni veline 2003 (argh!)
cercasi per videoclip (astenersi blogger)
citazioni film ritorno al futuro (“Nessuno può chiamarmi fifone”)
cose strane in vagina (sic)
muccino copia (e chi non copia oggigiorno?)
fare gli stampi per soldatini (se proprio non hai di meglio da fare…)
icone decenti per windows (il “decenti” è geniale)
la canzone teletubbies (li ho sempre trovati terribilmente inquietanti)
legolas marilyn manson (un premio a chi mi dice che connessione c’è tra i due)
luoghi mitici (tipo?)
negrita schifo (secco e conciso…concordo)
perchè coppola non è più a mtv (me lo sto chiedendo anch’io…)
ricordati di me guia (anche di me!)
sono stato a tallin (spero ti sia divertito)
torte barbie (c’è della gente strana in giro)
videonoleggi in spagna (ti aspetti di trovare l’elenco di tutti i videonoleggi spagnoli? E cercando in italiano?)
come essere un bravo bassista (come sopra)
come diventare giornalista musicale (non cercandolo su Google, è ovvio)
come mettere ordine in casa (idem…tutti bravi a perdere tempo, eh?)
Immagini e video di MARA VENIER nuda (ancora??? Perchè proprio la Venier? Non sono meglio la Moric o la Bellucci?)
voglio informazioni come fare a scaricare la musica su winmx (l’apoteosi…)
[I vecchi refferrer: Gennaio, Febbraio e Marzo]


























domenica, 04/05/2003

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Non mi lascio abbattere
Oggi ho pranzato da solo, e nel tentativo di fuggire dai raccapriccianti programmi contenitore della domenica pomeriggio, mi sono buttato tra le braccia di Mtv. Certo, il quadro della musica contemporanea che ne esce è davvero sconfortante, anche per una persona pericolosamente tendente a derive trash come me. In ordine sparso:
– I Blue. Ma chi sono? Non ci sono più le boy-band di una volta…
– Ma perchè Sting ha collaborato con Craig David per l’ennesima rilettura di uno dei suoi capolavori, Shape of my heart? Non ha già abbastanza soldi, e non se la gode abbastanza nella sua villa toscana a fare sesso tantrico tutto il giorno con la moglie? Che poi questa versione non è neanche male…ma è il principio che conta.
– Sole nel cielo, l’Estate si avvicina. Mi sembrava strano che non fosse ancora spuntato fuori il tormentone estivo di Ricky Martin. Ah no, eccolo qua, metà spagnolo e metà inglese, come si conviene ad un divo global. Meno male, mi stavo quasi preoccupando.
Skin coi capelli è semplicemente risibile. E il suo singolo solista, Trashed, al primo ascolto sembra una canzone di una a caso delle ex Spice Girl -a parte il fatto che Skin sa cantare. E pensare che neanche troppi anni fa il rock barricadero degli Skunk Anansie ci aveva fatto credere di aver trovato una nuova musa. Come cambia le cose il vil denaro…
– Sono felice che Nelly e Justin Timberlake non facciano parte del mio universo. Meno felice di non far parte io del loro, vista la quantità di fanciulle discinte che si aggirano nel loro video.
– Ma Marcello, ex veejay di Mtv (meglio noto come il tronato, secondo una calzante definizione data da Manuel Agnelli), si è messo a cantare? Ah ah ah…
Ora vado a lavare i piatti. Spengo la tv e metto su qualcosa del vecchio Beck. Perchè, nonostante quello che vogliono farci credere, si può essere orecchiabili e pop senza essere squallidamenti schiavi del mercato. Non mi avranno. Tiè.








sabato, 03/05/2003

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Zzzz
Oggi vacanza.

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sabato, 03/05/2003

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This blog
Questo blog stasera ha sonno, ma ha un po’ di tachicardia. Aveva i pantaloni eleganti e un gilet, gli hanno detto che sembrava Luca Sofri, e non sa come prenderlo, se come un complimento o altro, ma lui sì, diciamo che si accontenta. Questo blog tra un po’ va a letto, prima deve solo decidere se sia meglio Keith Jarreth o Brian Eno per trapassare dolcemente nel regno di Morfeo. Questo blog -l’ha sempre saputo- mi sa che ogni tanto esagera, e ha paura di essere frainteso. Questo blog ha tanta voglia di fare un post che finisca con le parole Peace and love.
E infatti: Peace and love.


venerdì, 02/05/2003

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Mercoledì sera Giardini di Mirò live@Container
L’evento è stato aver incontrato e conosciuto i due Polaroid, durante il set -insolitamente fiacco- dei djs unhip, dopo il concerto. Concerto di cui il ricordo è già sbiadito; e non è solo l’alzheimer. I Giardini di Mirò, alfieri del post-rock nostrano, alla prima data del tour di presentazione del nuovo cd, mi sono parsi un pochino fiacchi. Non sono le canzoni -che aprono a territori sonori più vari e meno mogwaiani che in passato- a deludere, ma la qualità del suono e, ahimè, l’abilità del nuovo vocalist della band Alessandro Raina, la cui voce è parsa incerta in più di un’occasione. Sarà che si deve ancora rodare, le canzoni sono nuove e l’esperienza pure, ma quasi li preferivo strumentali, con poche canzoni cantate, rare e perciò ancor più preziose. Peccato che Emidio Clementi (ex Massimo Volume), avvistato tra il pubblico, non sia salito sul palco per Malmoe, pregevole collaborazione pubblicata su The Soft Touch EP, e ancora peccato per la qualità del suono. Una mezza delusione, insomma, anche se sono sicuro che dopo l’ascolto del disco cambierò idea.

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venerdì, 02/05/2003

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Fuffa. E basta
Solo un attimo, poi mi metto sui libri, giuro. Oppure vado a disinfestare la cucina invasa dalle formiche. O vado a cercarmi un lavoro, visto che i 5 € che mi sono rimasti non dureranno a lungo. Ma -del resto- non potevo non comprare il biglietto per i Radiohead, no? Non potevo non ricomprare il casco che mi è stato malauguratamente rubato ieri notte, no? Non potevo non comprare una bottiglia di vino per stasera, no? Comunque, giusto 5 minuti, poi vado. E’ che ieri ho passato la giornata sui leggendari colli bolognesi, sdraiato sull’erba, a mangiare macedonia e a discutere di videopaninoteche, giovani già vecchi e musica anni ’90, e la giornata se n’è andata prima che me ne accorgessi. Mentre qui bisogna produrre produrre produrre!, il tempo è poco, le cose da fare tante e non si può mica cazzeggiare ascoltando i Calexico tutto il giorno.
Ora mi metto al lavoro, così placo i sensi di colpa. Tanto torno dopo, già lo so.


mercoledì, 30/04/2003

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Puro interesse socio-culturale, giuro
L’A.nonimo mi manda un link che contribuisce ad innalzare il livello culturale del presente blog. Una pagina in cui inserire mese ed anno di nascita per scoprire qual’era la playmate del mese. La mia non è granchè, ma mi sono incantato a guardare le foto degli anni ’50 e a notare l’evoluzione del modello di bellezza femminile…

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mercoledì, 30/04/2003

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11 anni a Previti
La pregevole prima pagina del Manifesto di oggi. (grazie a GNUeconomy che l’ha messa online)

mercoledì, 30/04/2003

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Ho la testa come un quadro di Mirò
Oggi ho un mal di testa che mi spacca. Dev’essere il retaggio della cena di ieri sera a base di pollo arrosto, olio in cui navigavano sparute patate fritte ed esperimenti vinicoli. O forse dei Kraftwerk e Tricky, non so. O delle partite a poker a tarda notte in cui ho perso semplicemente per smentire l’adagio ‘sfortunato al gioco..’. Insomma, non so esattamente il perchè, ma sono abbastanza uno straccio. 
Il tempo tra l’altro fa schifo, ed al momento tento di far tornare la luce ascoltando i Baustelle, e di rimettermi in forma per il concerto dei Giardini di Mirò di questa sera al Container. Polaroid oggi parla del loro nuovo cd, ed io sono molto curioso. Il suddetto Polaroid, tra l’altro, se stasera vede un tizio con la t-shirt rossa di Frequenze Disturbate, è caldamente pregato di palesarsi e fargli un saluto.


martedì, 29/04/2003

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Che a confronto il critico musicale del Resto del Carlino è un genio
Segnala la mailing list dei fan di Nick Cave: nell’edizione americana di Marie Claire, periodico femminile tra i più noti, si parla dell’ultimo album del cantautore australiano in questi termini:
Nocturama, il cui semplice suono folk è incorniciato da piano e chitarra acustica, sta qualche parte tra Simon & Garfunkel e Norah Jones.
E allora facciamo che i Radiohead sono un gruppo punk e Madonna una chanteuse parigina, no?



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