Cheers Damien
[avvertenza: post ad alto tasso di entusiasmo e superlativi]
Lei: «Allora…ti è piaciuto il concerto di Damien Rice?»
Io: «La domanda è mal posta. Probabilmente tu volevi chiedermi: quanto in alto di colloca questo tra i migliori concerti della tua vita?»
La risposta è in alto, molto in alto.
E’ stato un grandissimo concerto. Dalle aperture melodiche di Delicate al groove acustico degli intrecci vocali di Volcano per passare ad Aimie, uno di quei pezzi così schifosamente romantici che ti odi a cantarla così a perdifiato, e poi gli inediti e le b-side (tra cui la notevole Woman like a man, potenziale hit da classifica) fino agli riuscitissimi medley con delle cover tanto inflazionate (Creep dei Radiohead e Glory Box dei Portishead su tutte) quanto appropriate grazie all’incontaminato entusiasmo giovanile del cantautore irlandese. E poi le sue storielle prima delle canzoni, i continui crescendo buckleyani, i brindisi e il cazzeggio finale, l’incredibile bellezza preraffaelita di Lisa Hannigan (e la sua voce, assolutamente indescrivibile), Vyvienne Long che nel bis si scusa per non aver sorriso durante lo show e da sola suona e canta una versione per violoncello di Seven Nation Army dei White Stripes.
Pubblico non troppo numeroso (del resto il disco in Italia esce ufficialmente solo in questi giorni) ma denso di volti noti (da Irene Grandi a Kris di Kris&Kris a Nanà di Mtv) e URL note (il celeberrimo Maxcar, che dal vivo è in gamba come e più che sul blog, Zazie e le sue amicizie vip, Luca Sofri e signora che non abbiamo osato disturbare, Analize, senza la quale saremmo stati costretti a dormire in un parcheggio, Agata e non so chi altri), vari animali da concerto (tra cui l’indipensabile compagno di avventure Lucio), e l’atmosfera che ti fa capire che questa non è una serata come le altre. E poi il post concerto, una sbarra abbassata di troppo, prove tecniche di vandalismo, 4 simpatiche e gentilissime sconosciute che ci offrono un tetto e un divano, un tassista che ama i Simply Red e dà di gomito, un idraulico zelante e l’A1 stamattina illuminata da un sole assonnato.
Di queste 24 ore temo di aver perso vari pezzi in giro. Se c’eravate vi esorto a ricordarmeli. Se non c’eravate beh, che serata che vi siete persi.