_C’è chi ha l’asma, chi ha le emorroidi, e chi l’iku iku byo (via)
_C’è in giro il nuovo singolo degli Hot Hot Heat. E’ un po’ deboluccio (ancora più delle ultime cose, sì) o sembra solo a me?
Hot Hot Heat – Give up (MP3)
_Chi lo dice che per farci alzare la mattina la sveglia deve per forza produrre un suono? Wake and bacon segue un’altra strada; io la voglio con il caffè.
_Come suppongo molti altri, la settimana scorsa ho ricevuto una mail con misterioso mittente ‘Viral’ che parla di un omicidio a Roma e linka due video sul web. Non ero andato oltre una distratta guardata al primo che non mi aveva incuriosito granchè, mentre l’altra sera Francesco mi ha fatto notare che i protagonisti del secondo video sono nientemeno che Elio e Califano. Non so perchè, ma mi è venuta l’idea che potrebbe centrare con Nero bifalimiare. Voi come la vedete?
_A ciascuno le sue perversioni: extreme sand sculpting championship explosions in reverse.
_Tagged è pessimo (vedi qui)
_A ciascuno le sue perversioni /2: Vintage toy robot head gallery.
_A suo tempo vi era piaciuta molto la segnalazione di Zoomquilt. Ora c’è l’ancor più psichedelico Zoomquilt 2 (che a sua volta mi è stato segnalato giorni fa da Andrea). Rende meglio se non siete sobri.
_Del concerto delle Long Blondes di lunedì sera al Covo non ho molto da dirvi: dal vivo sono impeccabili, anche se forse un po’ troppo uguali ai dischi. La patina eccessivamente fashion dell’evento (raramente visto un pubblico più frangettato, sembrava di essere a Milano) e le doti da consumata starlet di Kate Jackson (che, straordinaria avvenenza a parte, fa parte di una tipologia di donna che non mi sta molto simpatica) hanno finito però per rendermi il concerto un po’ indigesto. Bravi, comunque. Vediamo se durano.
The Long Blondes – Once and never again (acoustic BBC6 session) (MP3)
The Long Blondes – Weekend without makeup (acoustic BBC6 session) (MP3)
_Meditate, gente, meditate: How I’d hack your weak passwords. Scontato, ma non banale.
_Pane per Mondo Oltro: Things you didn’t want to know about Thora Birch.
ma questo cos’è? il post sulle generalizzazioni?
Bologna sta a Milano come Manchester sta a Londra.
Io il dispiegamento estetico l’ho gradito. C’erano parecchie ragazze carine.
iku iku byo: fantastico!
Come mai Kate non ti sta simpatica? Io l’ho trovata molto umana…
è che sono meneghino e l’utilizzo di milano in tono dispregiativo, modello “vedi quello? è di spinaceto”, riesce a far uscire in me un campanilismo paragonabile solo al patriottismo che c’ho durante i mondiali di calcio.
durante la finale.
alla terza media.
“ma pensate che figata pogare con un pullman di ragazze affette da iku iku byo” mi ha fatto ridere un bel po’.
Fmc
Il problema e’ che allora anche Milano sembra Londra o Brooklyn. Embe’? Mi pare che l’indie rock che ti piace viva recependo modelli che dall’impero arrivano in provincia. Milano e’ provincia, Bologna e’ provincia. E comunque a MIlano il 90% della gente che vedi ai concerti non e’ di Milano ma ci lavora.
dal post su thora birch:
“though it would explain why she went topless at the age of 16.”
mazza. una vera ribelle.
ovviamente tutti prendono la parte musical del post e io quella cinematografica.
come ti ho detto l’altra sera, il primo video mi ha fatto pensare al prossimo film di argento (ehhh). ma dubito che, per quanto dario si stia bevendo il cervello da un bel po’, abbia scelto elio e il califfo per fare qualsiasi cosa. l’ipotesi che fai, a proposito del film di zampaglione, è più che plausibile, vista la larga fetta “web” che ha l’apparato promozionale del film. che faccio, linko anche io? mah.
scusa polaroid, non volevo dispiacerTWEE
ho male interpretato “come un dannato, sotto il palco si ballava in una bolgia”
e poi era solo un pretesto per far immaginare la scena con tipe a cui if a guy simply taps them on their shoulder, they just swoon
mario
Mario: non so pogare, mi spiace.
Fab: se il live fosse stato più grezzo, temo che qualcuno poi avrebbe detto che allora su disco sono troppo patinati, o che in realtà non sanno suonare, o che fanno concerti troppo piatti. Per me il concerto di lunedì (tenendo conto anche del suono) invece ha indovinato la giusta via di mezzo tra stile ed energia.
_Fedaccia: io in realtà ero esattamente in tema; anche se un tale dispiegamento estetico era abbastanza impressionante. Neanch’io ti ho incrociata, io ero davanti di lato.
_Fede: è vero, ma non ci si può fare nulla, l’indie (o quel che è) ora è di moda, niente di più. Tra un po’ passa.
[cmq la serata dei Long Blondes faceva davvero paura, fidati]
_Enzo: su Thora Birch quello, ma anche altro. Sui Long Blondes avevo già notato quanto avessi gradito, e anche a me cmq il concerto è piaciuto. Solo, me li aspettavo un po’ più grezzi e meno posati, e anche un po’ più simpatici. Ma forse è solo un’idea mia.
polaroid ha pogato ai long blondes
ma pensate che figata pogare con un pullman di ragazze affette da iku iku byo
mario
Non ho letto l’articolo su Thora Birch, ma scommetto un giro a banco che la prima cosa che dice è che è la figlia dell’infermiera di Gola Profonda, l’indimenticata Carol Connors, già protagonista di perle come Candie Goes To Hollywood e Sweet Savages :-)
Dire dei Long Blondes “vediamo se durano” mi sembra un po’ eccessivo, vista la gavetta e il tipo di scelte fatte finora, mentre “un po’ troppo uguali ai dischi” è un giudizio che non capisco. Per me hanno pestato bene. Ho sudato come un dannato, sotto il palco si ballava in una bolgia, e ho cantato a squarciagola. A mio parere sono un ottimo gruppo, con un’intelligenza sopra la media.
ciao,
e.
(raramente visto un pubblico più frangettato, sembrava di essere a Milano)
cartellino giallo.
il covo sembra milano da un bel po’ di tempo.
parola di milanese.
Fmc
allora non ero solo io a sentirmi fuori moda lunedì sera! ad un certo punto mi sono chiesta se eravamo tornati negli anni 50..
oh ma non t’ho mica visto dov’eri?