La prima cosa che abbiamo pensato tutti, quando abbiamo ricevuto l’invito, era che fosse uno scherzo.
La seconda cosa che abbiamo pensato era che se non era uno scherzo, allora era una delle cose più sborone che avessimo mai sentito.
La terza cosa è che si trattava di un’idea talmente surreale che sarebbe stato impossibile non esserci.
La quarta è che era talmente folle che avrebbe potuto funzionare. E infatti ha funzionato.
Il ‘cocktail party’ di presentazione del video di It’s a long way to the top, primo singolo estratto dal nuovo album dei Disco Drive, che ha avuto luogo ieri sera nell’improbabile, lussuosa, location della Business Lounge dell’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna è stato un successo. Ad organizzarlo un elegantissimo Mr. Unhip e il suo staff, che hanno deciso di presentare con tutti i crismi il video diretto dai ragazzi di Opificio Ciclope proprio nel luogo in cui è stato girato, ma nei piani alti: dalla pista dell’aeroporto (che vede la band ritratta lungo la propria strada verso la vetta, in uno stop-motion con montaggio serrato e una splendida fotografia) alla sala normalmente dedicata a ristorare le danarose membra dei passeggeri della Business Class. Ve l’immaginate, voi, una band post-punk italiana in Business Class?
Eravamo tutti curiosi di vedere che effetto avrebbe fatto. E la notizia è che, dopo l’imbarazzo iniziale, l’effetto è stato più che ottimo. Platea (selezionatissima) delle grandi occasioni, in egual misura divisa tra il popolo delle frangette (all’inizio un po’ spaesato, poi via via sempre più a suo agio tra l’open bar, il sontuoso buffet e la selezione musicale familiare) e quello della stampa, dell’entourage dell’aeroporto, dei rappresentanti della Bologna bene, probabilmente più avvezzi al contesto ma assai incuriositi dall’insolita componente rock’n’roll dell’evento. Spaesati erano anche i membri della band, troppo tranquilli per prodursi negli eccessi stile Pete Doherty che secondo qualcuno un contesto del genere richiedeva, e quasi imbarazzati dal dispiegamento di forze messo in atto in loro onore.
Ai piatti, prima e dopo la proiezione del video che ha avuto luogo nell’adiacente conference room, lo stesso Mr. Unhip, Matteo dei Disco Drive, Dariella degli Amari, Jonathan dei Settlefish. Ai vassoi, i camerieri della Business Lounge, probabilmente abituati a servire i manager ingiacchettati e gli aristocratici assortiti che solitamente transitano in quella zona, e ieri sera in parte lieti per la ventata più o meno glamour e più o meno giovane portata dall’evento, e in parte inquietati dal dover servire anche dei loro coetanei con capigliature strane e t-shirt colorate.
Conquisteremo il mondo con i nostri lavori part-time, cantava una volta qualcuno. Perchè la strada per la vetta è lunga, e il percorso accidentato, e -chi l’avrebbe mai detto- passa anche per la Business Lounge dell’aeroporto Marconi.
Disco Drive – It’s a long way to the top VIDEO (MP4)
straquoto meredith.
http://it.wikipedia.org/wiki/Paninaro
concordo con meredith
boh vabè, non metto in dubbio sia stato divertente, ma che passare una serata in business sia “Una lotta per la quale vale la pena sforzarsi” no eh..
diciamo che le frangette avevano voglia di divertirsi, punto. Perchè le lotte per cui vale la pena sforzarsi, bambini miei, sono ben altre.
Soprattutto oggi.
Meredith
#19: giusto, eppure il post, i commenti degli entusiasti e, di conseguenza, i commenti degli indignati, sembrano invece fare pendere il tutto verso uno snobismo provinciale e da parvenu. Barricate, appunto, come la deprecabile selezione all’ingresso di tanti locali.
#2: Michel Gondry??? Ma chestaaddì? Il video è una merda. Stop Motion banalissimo, niente di nuovo. Il pezzo ancora peggio.
l’intento per chi ha organizzato la cosa, è stato quello di portare una ventata nuova e giovane làddove spesso manca spesso l’ossigeno. il tutto all’insegna di contaminazioni e trasversalità. Una lotta per la quale vale la pena sforzarsi soprattuto oggi, togliendo barricate, che ne dite?
madò come siete un-hype lassù al nord…
Ma allora non ci siamo capiti…!Qui non si discute sull’accessibilità o meno della MBL dell’aeroporto di Bologna, né del particolare pregio architettonico della stessa (n.d.r. tra l’atro l’ultima opera del designer Dino Gavina, di recente scomparso), quanto dell’incontestabile eccentricità di utilizzarla come location per quel particolare evento…in attesa di nuove proposte per nuovi party originali … consigliamo di affrettarsi a smaltire punti frequent flyer Alitalia perché sono in scadenza!
E.S.
Il gregge delle frangette approda alla business lounge e questa diventa il luogo più esclusivo del pianeta, tanto da non riuscire a credere che altre persone oltre a lor selezionatissimi signori (e figure mitologiche come “manager ingiacchettati” o “aristocratici assortiti”, manco nei film di Natale si raggiungono questi stereotipi) vi possa andare normalmente e prenderla per quello che è: una sala d’aspetto confortevole. E pensare che, in molti casi, basta solo un upgrade con punti frequent flyer.
Io speravo di esserci almeno come amico di quello alto del trio! Inculation!
bebo
Immagino che sia stato qualcuno che sul serio la frequenta abitualmente per lavoro ad avertelo detto…
Che tenerezza…chi frequenta abitualmente per motivi di lavoro la business dell’aeroporto di Bologna la considera di una tristezza senza pari
a parte le solite contrapposizioni di cui saltuariamente tutti hanno bisogno… ho trovato party/happening/festa/raduno/proiezione molto convicente. album e video sono davvero ben riusciti!
e per fare incazzare i barricadieri.. location molto fashion e gente very cool!!! grazie unhip!! Nicola
Dai Paolino, se prometti di non dire più queste cattiverie…., prometto che la prox volta metto una buona parola perché ti invitino…..!!!!!!!ah!ah!
D’accordissimo con ultimo anonimo, plauso incondizionato a chi ha il coraggio di organizzare – fottendosene dei prevenuti – un evento che si rivela un eccezionale melting pot, nel quale tutti trovavano una loro piacevole dimensione.
La verità è che è stato grandioso che tante persone, apparentemente così differenti tra loro, abbiano provato interesse e si siano emozionate alla proiezione di un medesimo videoclip!
Questo dimostra come l’arte – quando lo è sul serio…- sia un fenomeno assolutamente trasversale, capace di suscitare sensazioni di massa. E.S.
La cosa bella è stata che alla fine era una bella situazione. Cioè, il contesto era diverso da quello a cui siamo abituati, ma le chiacchiere e la musica sono le stesse dello Zoo cafè, del Sesto Senso, della Grada, del Covo, dell’Atlantide, del Link e dell’XM. Forse siamo noi che stiamo invecchiando, oppure, alla fine, è che le barricate non servono poi a nulla. E gandolfi ne ha di birre da offrirci per fare pari!!
Il Top è stato semplicemente partecipare a questo evento originalissimo, interessante e spt super cool!
Mi rendo, tuttavia, conto leggendo alcuni commenti, che non esserci debba essere stato davvero duro….!!!
Edie
Come avevi predetto…Cmq piu’ lo ascolto piu’ il disco mi piace e si’ io mi sono divertita da matti!
BH
Fighetti invisiodi dei Businnes Man a parte, il vero problema è che il pezzo è una gran palla !
Voglio dire, di una noi mortale.
LUIGI
grande paolo!!!!!!!
il video è una cacata, così come l’idea per la presentazione e voi tutti fighetti imbolsati. contenti voi tra un lavoro part-time un disco degli amari e una maglietta threadless…
si vede che vi divertite da matti!
Paolo
e mentre vi facevate gli sprizzini sulla terrazza, distratti, la unhip continua il suo traffico di coca dalla colombia
a sprazzi sembrava un lavoro di michel gondry.bravi davvero
A quando l’aereo privato con logo sopra?