Quando una donna ti lascia e ti senti solo, che cosa ti manca veramente? Lei come persona o le piccole cose legate alla sua presenza fisica? Questo è l’interrogativo suscitato da un’opera del 2001 di Noam Toran esposta al Moma nell’ambito della interessante mostra Design and the Elastic Mind (da provare la funzione search del sito). Peccato però che i singoli pezzi che la compongono non siano in vendita, altrimenti su di un paio ci avrei fatto un pensierino sull’onda dello shopping spree.
Vediamo un po’.
L’arriccia peli del petto, un’attività post coitale da cui personalmente mi salvo solo grazie alla poca villosità del mio torace. Come regalo a un amico quindi. Pensa a come sarebbe contento.
Il condivisore di sigaretta. E’ vero che ho smesso di fumare, ma nulla mi impedirebbe di far fumare solo il condivisore. Magari però lo mando in balcone.
Un alitatore da letto. Mi domando se si possa anche munire di diffusore di fragranza all’aglio per simulare di aver cenato a base di bagna càuda la sera prima.
Il ruba lenzuolo. Manca però lo "spingitore sul bordo del letto".
Lo scaglia piatti. Un modo per sbarazzarmi del servizio floreale che mia madre mi ha lasciato e che mi imbarazza anche se rimane confinato nell’angolo più buio della credenza.
A riguardare questi oggetti sorge però spontanea una domanda: è un caso che volendo rappresentare la quotidianità di una storia sentimentale siano tutti legati a un momento di scassamento di maroni? Boh, certo è che a me sarebbero venuti in mente altri oggetti. Ma questo è un blog serio e non è il mio. Perciò ve li risparmio.
anche qui
http://moda.stile.it/articoli/2008/03/19/hi-tech-oggetti-per-uomini-soli.1717727.php
il mese scorso ne avevano già parlato qui
http://www.dispenser.rai.it/showB.php?id=2835
d.
Bello, ironico, un po’ triste triste e geek, potrebbe essere un post di inkiostro.. :-)
ink ti prego torna, non far scrivere questi dilettanti che non mettono nemmeno i tag.