Era notiza di questo weekend: da qualche parti sulle Alpi negli scorsi giorni è già caduta la prima neve. Da noi in città di giorno si sta ancora bene ed è difficile trovarsi a pensare con tanto anticipo all’inverno; se recentemente vi è capitato di svegliarvi molto presto, però, avrete sicuramente sentito il freddo pungente di quelle ore, e l’aria gelida e pura non avrà potuto non farvi venire in mente con un brivido che all’inverno non manca poi tanto.
Un clima del genere sembra perfetto per l’uscita di un disco che si chiama First Frost, «Primo Gelo». Curioso però che a pubblicarlo sia una band australiana, originaria di una terra dove, come intuirete, per quest’anno il freddo è ormai alle spalle e si appresta ad arrivare la bella stagione. The Lucksmiths, però, sono sempre bravissimi a prenderci in contropiede sulle stagioni della nostra vita, a mostrarci l’aspetto reale delle cose che tutti i giorni sono sotto i nostri occhi, e a condurci in un nuovo viaggio che stavolta tematicamente pare portare lontano da quegli angoli tiepidi del loro capolavoro di tre anni fa.
Il loro penultimo disco Warmer Corners, infatti, è stato il mio disco dell’anno nel 2005, ed ogni volta che l’ascolto non riesco quasi a capacitarmi tanto della bellezza del suo pop semplice e cristallino quanto della sua capacità di descrivere alla perfezione buona parte della mia vita nell’anno domini 2005. Non ho idea di cosa riuscirà a raccontarmi First Frost, che esce a Novembre per Matinée/Fortuna Pop (poco temo, visto che al momento c’è ben poco da raccontare), ma visti i primi tre brani diffusi sul Myspace (altri frammenti sul sito della Matinée) sono fiducioso. Il primo gelo in arrivo non mi è mai sembrato così bello.
The Lucksmiths – Good Light (MP3)
The Lucksmiths – Sobering thought (Just When One Was Needed) (MP3)
The Lucksmiths – The town and the hills (MP3)
droga: http://woodgears.ca/eyeball/
peggio della.
Been there, done that: http://inkiostro.splinder.com/post/13105760/Una+libreria+metaforica#13105760
libreria: http://www.noquedanblogs.com/2008/10/todo-cae-por-su-propio-peso.html
Non li conoscevo i Luckysmiths.
Cercherò di procurarmi al più presto i loro dischi precedenti.
disconnesso
Aaaaaaaargh!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!