Un mesetto fa, tale Carmen Joy King fa un pezzo su Adbusters in cui racconta la sua decisione radicale riguardo al mondo del social networking:
Carmen Joy King spendeva grandi quantità di tempo su Facebook. E proprio mentre cercava una nuova citazione cool per aggiornare il suo status, s’imbatté in Aristotele: Siamo quello che facciamo ripetutamente. Per Carmen fu un’epifania:
Secondo la prof.ssa Twenge della San Diego University (che la King interpella), il narcisismo irrefrenabile della Generation Me o Generation Look at Me – tutti figli dei baby boomers – sarebbe una deviazione perversa dell’estremo individualismo inculcato ai bambini a partire dagli anni 70. L’autostima instillata da slogan quali "esprimi te stesso" e "sii te stesso" sarebbe il principio dei mali.
Per convincere l’intervistatrice, la prof.ssa Twenge spiega anche che nei racconti pubblicati negli anni 80 e 90 c’è un vistoso aumento di parole quali Io, Me, Me stesso, Mio al posto di termini colletivi come Noi, Umanità, Paese o Folla. Per la prof.ssa Twenge questa potrebbe essere la generazione meno coscienziosa e meno comunitaria dell’intera storia del Nord America.
Carmen si convince di aver fatto la cosa più giusta a chiudere il suo Facebook, anche se scopre di non aver sconfitto del tutto il narcisismo:
Pensieri importanti.
Invidioso delle profonde riflessioni scaturite dall’esperienza di Carmen Joy King, riflessioni convalidate persino da accademici che hanno studiato a fondo la faccenda, decido che devo tentare anch’io un’impresa socioculturale altrettanto estrema e illuminante. Ma siccome Facebook mi sta simpatico e mi serve per tenere contatti con tanta gente sparsa in tanti posti e per spettegolare sulle foto di questa o quell’altra festa sfigata, decido di iscrivermi a Badoo.
Badoo, per chi non lo sapesse (io non lo sapevo), è uno dei 10 siti di social networking più popolari d’Europa (in Francia è addirittura il numero 3). O almeno così dice Wikipedia. Ma quel che più m’intriga (socioculturalmente) è che Badoo sembra essere il più popolare sito di social networking del mio paesello natìo. O almeno così ho potuto appurare dopo un rapido sondaggio al Pub lo scorso dicembre.
L’idea chiave di Badoo è che tu metti delle foto di te e la gente ti dà dei voti. Gente che passa per il tuo profilo perchè ha utilizzato delle funzioni di ricerca molto simili a quelle dei dating websites (stando a quanto mi hanno raccontato). Anche la filosofia sottostante è assai diversa da quella abbracciata da Facebook: la gente che ti scrive non è già tua amica nella "realtà", ma vorrebbe diventarlo. Possiamo dunque dire che Badoo promuove un’idea attiva del social networking – in luogo dei pigri meccanismi facebookiani che convalidano e riconvalidano sterilmente conoscenze già in essere. Non solo: Badoo ha anche l’audacia di sfidare il buonismo melenso di Facebook: qui nessuno si manda abbracci a forma di scimmiette o altre coccolose manifestazioni amicali – qui si dà un Voto alla Tua Faccia. Da 1 a 10.
Badoo, possiamo concludere, rivela la nuda verità delle dinamiche sociali. E s’affida a una forma interessante di darwinismo democratico, premiando chi riceve i voti migliori per le sue qualità fotogeniche e punendo chi invece non riesce ad affermarsi. E nessuno può mettere come profile picture una foto in cui non si vede bene la faccia (tipo quella in cui un finto squalo di plastica ti ha ingoiato per metà o quella delle tue sneakers su un prato verde). Su Badoo questi espedienti creativi non funzionano: mostra bene la faccia, così ti diamo il voto che ti meriti.
Una ventata d’aria fresca, insomma. Sani istinti basici contro le ipocrisie infantili e regressive della Generazione Facebook.
Tuttavia, mentre su Facebook succedono delle cose anche se tu non ti attivi più di tanto, su Badoo l’azione latita, salvo che tu non ti voglia lanciare in esplorazioni fotografiche, dare voti o provare a relazionarti socialmente con qualcuna che ha una foto socialmente promettente. In più di un mese, gli unici momenti degni di nota della mia vita su Badoo sono stati: 1) quando una ragazzina di 16 anni della provincia di Varese ha dato 1 alla mia foto e 2) quando una signora sovrappeso di vicino Caserta ha dato 10 alla mia foto.
Negli ultimi 12 giorni, però, le cose cambiano.
E allora mi armo di tutte le mie più acute intuizioni socioculturali per analizzare gli eventi.
Questo è il primo messaggio che ricevo. Ora, non posso dire che in astratto l’idea che Svetlana (che è una ragazza fotogenica) imparasse di più sul mio conto fosse esattamente contro di noi. Tuttavia, la cosa della "struttura" mi inquietava un po’, così decisi di soprassedere. Dopo qualche giorno, un’altra utente di Badoo mi scrive un messaggio:
(E non pensate che Svetlana sia un nome diffuso solo tra gli anticonformisti utenti di Badoo. Su Facebook ce ne sono centinaia e centinaia).
L’arrivo di un terzo messaggio dai toni affini coincide con un’illuminazione.
Cosa sono diventato? Uno che rifiuta una parola di amicizia a delle simpatiche ragazze dell’Est soltanto perché non sfoggiano, tra i loro talenti, una sicura padronanza della mia lingua? Quante parole saprei dire io in Russo? Sono diventato uno snob fastidioso e sessista? Uno pronto a firmare sproloqui pseudo-critici solo per riaffermare allo stesso tempo la mia vibrante presenza e la mia superiorità all’hic et nunc della cultura pop? E poi cosa m’inventerò? Andrò a intervistare un ricercatore del DAMS sul potenziale sovversivo e autenticamente antagonista di Badoo rispetto all’autoerotismo anestetizzato e borghese di Facebook? Come posso definirmi? Un reazionario? Uno contro di amicizia?
Ho deciso quindi di cancellare il mio profilo Badoo. Badoo non l’ha presa proprio bene:
Quando decido di proseguire – interrogandomi sulle potenzialità enormi del suddetto messaggio e del sottile confine tra suicidio virtuale e reale che il messaggio sembra ignorare del tutto – Badoo assume un atteggiamento passivo-aggressivo:
Possiamo immaginare che una e-mail sarà inviata all’indirizzo specificato.
L’email è arrivata. Dice che ho 3 settimane di tempo per ripensarci, poi il mio profilo sarà cancellato per sempre.
Mi chiedo se le due Svetlana e l’altra di cui non ricordo il nome si stiano interrogando sulla mia virtuale scomparsa.
Intanto, nel giro di niente, la relazione del mio amico M. è passata da It’s complicated a Single.
E' vero Badoo è molto interattivo! Ah ah!
sono contenta di averti letto inkiostro
5 minuti
giulia
postone, e ovviamente non c’ho messo sei giorni a leggerlo
Fantastico questo post Inkiostro! Eri in splendida forma quel giorno. O questo è un periodo in cui hai cambiato psicofarmaci? Antaniboom è la mia marca… Ancora complimenti, sto ancora ridendo, ahaha… basta.
Una chiosa, che forse può interessare a qualcuno, è la ricerca “Prima e seconda generazione dei siti di social network in Italia”, di Fabio Giglietto dell’Università di Urbino. La vedete qui (mi raccomando, a tutto schermo)
bea, grazie. sono contento che hai apprezzato anche se davvero non ho idea perché hai apprezzato in particolare…mmm… ci siamo già incontrati?
svetlana, bene. comincia con frasi semplici, vedrai che diventerai bravissima.
binario6, questo non è un post su facebook. è un post sulle illuminazioni socioculturali e su certe convinzioni di certi autori.
LP, credo sia proprio così. C’è un fenomeno simile tra i bloggers. Si chiama la chiusura del blog. Ci sono innumerevoli bloggers che chiudono il blog solo per crogiolarsi delle reazioni dei lettori. Poi tornano o ne aprono un altro.
Ottimo, davvero. Finalmente un post su facebook che non parla di facebook. :)
ti amo
Svetlana
Ah, questa qua sotto ero io, sorry. Bea
Post bellissimo. Tu potrai capire quanto io possa aver apprezzato. Davvero bello. In realtà le classifiche italiane sull’utilizzo dei social network erano abbastanza insospettabili fino a circa un mese fa. Tu per esempio conosci Netlog? se ti dicessi quanti iscritti ha in Italia non ci crederesti. un bacio
Io penso che le considerazioni pubbliche di Carmen Joy, scaturite dalla lettura della frase aristotelica che avrebbe messo a nudo il suo narcisismo, siano un’ulteriore applicazione, solo più perversa e autoassolutoria, di quel medesimo narcisismo di cui (narcisiticamente e ipocritamente) faceva ammenda. – LP
missv, ink: quindi 6 minuti mi sembra una buona media :)
tutti, grazie. poi dicono che in rete nessuno legge cose per più di 1 minuto, 1 minuto e mezzo :D
questo post e’ grandioso! Mi stavo quasi addormentando al lavoro e questo post mi ha risvegliata a suon di risate (le mie!).
Sarò io che penso male, ma a me le mail o i messaggi con nomi di ragazza dell’est ormai evocano sempre e solo spam. Sono una persona molto limitata.
[bel post!]
[l’ho letto in circa 8 minuti. sono una persona molto limitata, l’ho già detto?]
rido fino alle lacrime.
e comunque ho letto tutto in quattro minuti, gne gne
missv
ho appena scoperto che il pezzo di Carmen Joy King era già su Internazionale.