Basterebbe poco ad Olof. Una mail a Pitchfork con allegato un mp3 e a malapena un "Ciao sono Olof dei Knife e questo è il mio progetto parallelo industrial/techno/aggiungituungenere". Invece per un anno buono Oni Ayhun su Oni Ayhun Records è stato uno di quei progetti anonimi che eccitano un mondo ristretto di pervertiti techno che corre dietro a sigle ed etichette come EQD, WAX, SQRVB (una di queste sigle non è riconducibile a Shed) e a cosa c'è dietro la maschera rossa di Redshape. Oggi dovrebbe essere abbastanza assodato che Oni Ayhun è in realtà Olof Drejier dei Knife nella sua incarnazione da club berlinese senza voce sotto Creative Commons e se non ci fosse il lato B del terzo vinile OAR a confermarlo dovrebbero fare fede le apparizioni ricoperto di bianco con un clarinetto elettronico autocampionato live al Panorama Bar di, appunto, Berlino. Le classiche indiezine che celebravano i Knife come disco dell'anno e che si sono spese per l'obbrobriosa opera darwiniana ignorano le uscite di Oni Ayhun e non recensiranno certo l'attesissimo e acclamato, sempre in ambito di noi pervertiti, quarto vinile che è una gioia di chimica industriale. Dedicato a NaHCO3 + H+ → Na+ + CO2 + H2O.
Pensavo fosse un tributo alla madre di Eddie Murphy ne Il Principe Cerca Moglie
Questo è un bel modo per partire la giornata.
Ma Oni Ayhun non e' quel difensore che ha preso il Milan quest'estate?