Il South by Southwest di Austin è il sogno dell’appassionato di musica che diventa realtà. Ormai diventato uno dei festival musicali più importanti del mondo (ma noto anche per le sue versioni Film e Interactive), il South by Southwest (SXSW) si differenzia dai festival che conosciamo per l’assenza di palchi giganteschi, nomi altisonanti e folle oceaniche, e gli preferisce invece più di 50 luoghi medio-piccoli (club, bar e parchi, case private) in cui si suona più o meno ininterrottamente per 5 giorni. E così, per i musicofili di tutto il mondo, per 120 ore il centro di Austin (Texas) si trasforma nel centro del mondo.
Il focus è tutto sulle band giovani e sulle nuove sensazioni, che tipicamente trovano nella platea di Austin, composta in buona parte da addetti ai lavori, il pubblico giusto per emergere dall’anonimato o fare il salto che li porta sulle riviste, radio e siti web indipendenti di tutto il mondo. Andate a cercarvi gli autori dei dischi che compaiono più spesso nelle top 10 di fine anno; scoprirete che quasi tutti, a Marzo di quell’anno, sono passati per Austin.
E quest’anno al festival ci sarò anch’io, e, come è ovvio, vantarmene è lo scopo principale di questo post.
Per il momento la line-up (non ancora definitiva) elenca circa 1600 band, in cui i pochi nomi grossi (Primal Scream, PJ Harvey & John Parish, Echo and the bunnymen, The Decemberists, Tori Amos, Okkervil River, Katy Perry, Meat Puppets, New York Dolls) annegano nella marea di nomi medi e piccoli (tra cui cercherò di non perdermi Ra Ra Riot, +/-, Lisa Hannigan, Cut off your hands, Passion Pit, Crystal Stilts, M Ward, The pain of being pure at heart, Andrew Bird, Peter Bjorn e John, Gomez, Lemonade, Grizzly Bear, Department of eagles, Late of the pier, Au revoir Simone, Fanfarlo, The Soft Pack, Phosphorescent, The Whip, The Wrens, Telekinesis!, Cause co-motion, The Little Ones, Dent May, The Rural Alberta Advantage e poi ce ne sono ancora, non finiscono davvero più) che mi costringeranno spesso a scelte ardue o alla trilocazione.
Anche la delegazione di band italiana quest’anno è di tutto rispetto, e conterà su nomi molto apprezzati da questo blog come A Classic Education, Les Fauves e Afterhours per cercare di ottenere un po’ dell’attenzione estera che certamente meritano.
Strumenti indispensabili per orientarsi in questa marea di band sono la lista di DO512, la straordinaria web-app di Paul Lamere e il SXSW Blog di Shed.Org che aggregano dati e bio prese dalla rete, costruiscono classifiche sulla base degli ascolti su Last.fm, postano quotidianamente news su eventi, showcase e parties del festival e consentono di costruirsi la propria scaletta personalizzata.
Sulla strada per Austin, all’andata e al ritorno, mi fermerò per qualche giorno a New York City, giusto il tempo sufficiente per mangiare una bagel, fare un giro nel Lower East Side, trascinare mia sorella a concerti di band che non conosce, bere galloni di Red Stripe con Matte e twittare cose insopportabili che vi faranno venire voglia di uccidermi. E vedere i Modest Mouse al Terminal Five e Morrissey alla Carnegie Hall, certo.
Sarà dura aspettare ancora un mesetto (con tutto quello che sta succedendo in Italia, poi…se continua così provo a chiedere lo status di rifugiato, magari Obama ha pietà), ma con quello che mi attende, scommetto che ce la farò. Voi che dite?
e quando passi da New York se vuoi ci i prende un caffe’ or something, io vivo a Williamsburg.
Elisa Graci, remember?
No, solo il SXSW Music. Con l’appartamento sono full, sorry. :
ah non avevo letto
che hai preso un apt
possiamo divider le spese?
quasi quasi mi organizzo e cerco di venire anch’io da LA, ti fai tutto il festival dal 13 al 22?
come hai fatto? sono serio.
i’m gonna slap you so hard, slap you, slap slap slap you
ci si vede lì!
che invidia, cazzo!
mi associerei allo sciopero pure io se non fosse che (i) non ti scrivo una mazza dai tempi di mazzola e rivera, (ii) conto di venire ricoperto d’oro quando passerai a nyc e (iii) non escludo ancora il blitz giovedi’ sera/venerdi’/sabato. avresti posto, nevvero?
matte
Incontrererai qualche fantasma in terra texana.
Da veterano del festival ti posso assicurare che è un’esperienza incredibile!
decidi tu se preferisci essere sfanculato o ucciso da un lettore che sbava per l’invidia, quale il sottoscritto
Per carità, stavolta mi ci mando anche da solo. :)
fanculo! senza offesa, eh! :)
Buoooni… Se volete venire vi ospito nell’appartamento che ho preso a Austin, e prometto birre in qualità. Per il volo aereo però non posso fare niente, almeno finchè non apro la mia compagnia aerea…
Mi associo allo sciopero.
(consigli: non perderti The Wrens dovesse anche essere l’unico concerto che ti vedi, e skippa tranquillamente i Cut Off Your Hands)
devi pagare il biglietto a tutti gli autori, sennò sciopero.
trino
Invidia!
Inkiostro does SXSW -> quindi, dato che da un anno sappiamo che Inkiostro è una redazione di 16 persone, questo significa che andate in 16? Chissà che fior di foto e report! ;-)
sei un fanfarlone
icepick