Lettera a Babbo Natale reloaded (seconda parte)
Dunque, caro Babbo Natale, come dicevo ieri, ti sto scrivendo (di nuovo) questa letterina (anzi, lettera; in tutto questo tempo ‘letterina’ ha cambiato significato e ora vuol dire un’altra cosa) per chiederti cosa voglio per regalo, come facevo da bambino.
L’anno scorso ti avevo chiesto un sacco di cose; ho esagerato, lo so. In realtà si trattava semplicemente di un misto tra eccesso di zelo e fondamenti di statistica (su 20 richieste almeno una la esaudirà, no?), ma non posso pretendere che tu lo capisca. In ogni caso, alla fine, alcune richieste le hai davvero esaudite, altre le hai formalmente soddisfatte per poi incasinarne sadicamente i dettagli, altre ancora le hai hai bellamente ignorate come se non te le avessi mai fatte, quindi alla fine facciamo che siamo pari e che va bene così.
Quest’anno, se fossi davvero sincero, ti dovrei chiedere solo tre cose: tempo, gratificazione e denaro. Più che tempo, in realtà, vorrei essere meno stressato nel tempo che già ho; più che gratificazione vorrei ridurre a livello zen la frustrazione causatami dall’ottusità di alcune delle persone che mi trovo davanti (eh già); più che denaro vorrei…proprio denaro (non è che ci si possano fare troppi giri attorno). Non è molto poetico, lo so, e neanche troppo realistico: si vede che laurearmi e venire catapultato nel meraviglioso mondo del lavoro mi ha fatto diventare (ancora) più cinico. Però -sul serio- se l’anno prossimo tu potessi farmi avere un po’ di stress in meno e qualche euro in più nel portafoglio proprio non mi dispiacerebbe. E siccome non devo essere l’unico a farti richieste del genere, ti suggerirei di sostituire buona parte dei tuoi aiutanti elfi con dei broker; la tua immagine ne uscirebbe notevolmente svecchiata, e l’efficienza dell’azienda Lapponia incommensurabilmente migliorata.
Se il tuo potere di intervento non arriva a tanto (e sospetto di no), vorrei che i Modest Mouse venissero a suonare al Covo, e che magari dopo in consolle ci fosse Enzo, e che Isaac Brock venisse a ballare Float on in mezzo a noi. Vorrei che nella mia città natale ricominciassero a fare Frequenze Disturbate, che ci venisse a suonare qualche gruppo canadese di quelli che piacciono a me e che la sera dopo il concerto venissero tutti nel giardino della casa dei miei a fare qualche pezzo mentre noi guardiamo le stelle cadenti. Ah, vorrei anche che il nuovo disco dei Notwist uscisse presto, e che fosse bellissimo. In realtà ho seri dubbi in merito ad entrambe le cose, ho imparato a dubitare della prolificità del gruppo dei fratelli Archer e a non sottovalutare la smodatezza delle mie aspettative e la conseguente inevitabile delusione, ma uno ci prova.
Ma immagino che tu non possa far niente neanche per queste cose, e che tu voglia richieste più complete. Ok: voglio un lettore DVD, uno scooter che non minacci di lasciarmi a piedi ogni 3 per 2 e non inquini come una centrale a carbone degli anni ’20, un nuovo mobile porta-cd perchè ho finito lo spazio da mò e una nuova scheda audio che non faccia sfrigolare ogni mp3 che suono come se fosse un vinile graffiato. Lanno scorso ti avevo chiesto un iPod, ma ora non lo voglio più, ho concluso che non mi serve: è perchè non ascolto mai la musica in cuffia, mica per altro (la verità, ovviamente, è che è diventato troppo di moda; ma non pretenderai che l’ammetta con qualcuno). Poi vorrei il DVD con i video di Gondry, la riedizione del decennale di Crooked rain crooked rain dei Pavement che a Bologna ora è introvabile, una stampante e il cofanetto Minimux Fax su Suzanne Vega con libro + DVD. Per quest’ultimo, però, credo che non riuscirò ad aspettare fino a Natale e penso che domani andrò a comprarmelo. L’anno scorso ti avevo pure chiesto quel caffè tanto buono che mi avevano regalato anche l’anno prima, e tu mi hai soddisfatto; a ‘sto punto provo a chiedertelo anche quest’anno, e anche se il tuo elfo che se ne occupava ora vive a 300 Km da qui, vediamo se ci riesci lo stesso.
Se non riesci a portarmi nessuno di questi regali, caro Babbo Natale, mi accontento di una cosa, sempre la stessa: vorrei che mio zio non regalasse a mio padre un libro di Bruno Vespa, come ogni anno negli ultimi dieci undici anni. Il mondo sarebbe un posto migliore. Almeno in questo accontentami, dai.
Grande! Alcool al posto di Vespa, non ci sono paragoni..! ;-)
per il libro di vespa tranquillo, è stato sostituito con una bottiglia di Barolo…
(…nel senso che proprio ieri sono penetrata nella CL vicino alla Sorbona, ho fatto espoldere la cassaforte e domani ti regalo un milione di euro, ça va sans dire, si intendeva quello – Ocean’s Twelve mi ha ispirato)
mmmm, mi sa che SV BNoel qualche richiesta l’ha esaurita in anticipo….:)
infatti è domani :)
[su mamma EBay non mi ci sono ancora mai buttato, non ho mai avuto voglia di mettermi a capire come funzioni…]
auguri anche da me. anche se chissà per quali strani calcoli credevo che il tuo compleanno fosse domani :)
psss, un consiglio: se babbo natale non ti ascolta sui pavement, prova con mamma ebay. io ho appena concluso l’affare col disco nuovo di pacca comprato a qualcosa come 12 dollari=9 euro. e con le spese si arriva a 13..
per il momento accontentati dei miei auguri di buon compleanno, anche se non ci conosciamo
Marcello
p.s. “Lanno scorso= ? :-)