Perchè il 2004 non sarà come il 1984
Vi siete mai chiesti per quale motivo il sistema operativo di gran lunga più diffuso al mondo sia Windows, e non uno tra i probabilmente migliori Sun OS, Linux o Mac OS? E’ una storia un po’ lunga, mettetevi comodi.
I fattori che hanno portato al monopolio di fatto della Microsoft, ovviamente, sono tantissimi. La causa principale della costituzione della posizione dominante di Windows, comunque, viene di solito identificata nell’errore tattico compiuto vent’anni fa da quella che era allora la dominatrice del mercato dei personal computer, e di conseguenza il suo avversario più diretto: la Apple.
Nel 1984 la Apple era infatti sulla cresta dell’onda: aveva da poco lanciato sul mercato il rivoluzionario Macintosh, che univa un costo non eccessivo all’introduzione dell’interfaccia grafica (copiata a sua volta dalla Xerox; ma questa è un’altra storia) fatta di finestre, icone e mouse che tutti conosciamo; una porta spalancata per gli utenti inesperti, che fino ad allora erano spaventati dalle interfacce testuali (come quella dei Commodore) in cui per interagire col computer era necessario digitare (e quindi impararsi) decine di comandi testuali. Nonostante il grande successo iniziale, nel giro di pochi anni la Apple perse tutto il suo vantaggio, a favore della Microsoft e del suo nuovo sistema operativo Windows, che si ispirava allo stesso modello. Tutto ciò a causa della politica di gestione delle licenze.
La Apple adottò infatti una politica di gestione delle licenze decisamente restrittiva; questa impediva ad altre aziende informatiche di utilizzare il sistema operativo del Mac su computer diversi da quelli della casa di Cupertino. La Microsoft, invece, scelse una tattica spregiudicata, stringendo accordi con le più grandi aziende produttrici di computer (tra cui la storica IBM), che divennero tutte ‘compatibili’ con Windows. La differenza di mercato tra tutti computer IBM compatibili che montavano DOS e Windows e la sola Apple, unica a poter produrre i Macintosh, portò a un ribaltamento della situazione; a causa di questa scelta la Apple ha gradualmente perso terreno rispetto alla Microsoft, fino a ritrovarsi come il costoso gingillo dedicato a fan sfegatati, grafici e amanti del buon design che è ora, con un’ampiezza di mercato che non può più essere paragonata a quella della casa del vecchio Bill (Bill!).
Non molti se ne sono accorti, ma la storia di vent’anni fa ora rischia di ripetersi, sebbene in un comparto diverso da quello dei PC: quello della vendita di musica online (con iTunes) e della sua fruizione personale (con l’iPod). Con iTunes e iPod la Apple è di nuovo in una posizione dominante, e di nuovo pare aver scelto una strategia restrittiva per quel che riguarda le licenze dei suoi prodotti. Si parla in particolare del sistema di DRM (Digital Rights Management) che permette si regolare il diritto d’autore della canzoni vendute su iTunes, sistema di cui la Apple non intende concedere l’uso agli altri negozi online che stanno spuntando come funghi (come il Realplayer Music Store, di cui parlava anche Repubblica qualche giorno fa). In questo modo la Apple rischia di ripetere l’errore che fece nell’84, precludendosi -semplicemente a scapito di una fetta di mercato ora, a fronte del rischio di un tracollo totale come è avvenuto per il mercato PC- la possibilità di una diffusione davvero universale del suo sistema.
Ma: questa volta c’è un ‘ma’? Secondo questo bell’articolo -lunghissimo, ma se siete interessati vi assicuro che vale la pena- tra le due situazioni c’è una grande differenza, una differenza chiamata iPod. Io sono abbastanza d’accordo, e secondo me, stavolta, Steve Jobs non rischia poi molto. Miracolo di quella scatolina di titanio bianco.
In effetti questa storia della formattazione è anomala e inquietante. E -se è come racconti- più si andrà avanti peggio sarà. Prevedo un pericoloso colpo di coda nella popolarità dell’iPod se la Apple non trova un rimedio…
beh, visione romantica o meno , iTunes ha già venduto piu di un miliardo di mp3 in pochi mesi e in soli 3,4 paesi – si è diffuso anche cotro tutte le previsioni di chi diceva che un sistema web di musica a pagamento non avrebbe mai funzionato. La verità è che un euro per comprarsi l’inedito dei pixies (noi) lo spenderemmo tutti, con la stessa facilità con cui ci prendiamo il caffè…
poi come dici iPod è ormai uno status, una moda, una cosa cool… ma sostanzialmente non fa nulla di nuovo: SONY ha inventato il walkman 30 anni fa…e se ci pensi che si sia passati -in 30 anni- dai nastroni analogici da 90 minuti alle decine di GB di archivio non è nemmeno così stupefacente.
Il fatto è che in questi settori contano gli standard, e purtroppo non sempre il prodotto migliore riesce ad affermarsi sugli altri. Gli mp3 mi hanno sempre lasciato perplesso, per la qualità audio. A dire il vero anche l’aac di iPod non è che sia il massimo, in cuffia.
Quando tutto il mondo lavroava a riga di comando (da MSDOS a UNIX) apple è uscita con l’interfaccia windows e ha innovato e reso fruibile il prodotto. Certo è che, per dire, molte BANCHE lavorano ancora oggi su megasistemi complessissimi strutturati su UNIX e DOS…mentre le finestre del mac sono pura archeologia.
Ma la strada è ancora molto lunga, ancora oggi. Microsoft Windows esce l’anno prossimo con una interfaccia a finestre -3D (una vera ficata) e che LINUX sia superiore a XP pro è proprio tutto da dimostrare.
Migliore perchè (era) gratis?
Sono un felice possessore di ipod, anche se in mezzo al traffico il volume è troppo basso e la qualità sonora non è assolutamente migliore di quella del mio vecchio CDplayer. Felice,fino a quando pero’ non mi formatta l’ Hard Disk attaccando la spina… se avessi pagato.99euro per brano avrei tirato giu le vetrine del negozio.
Si vede che io sono un umanista e tu un ingegnere: tu fai nascere il PC con la IBM, io con la Apple. Chiaro che sono vere entrambe le cose, ma in due sensi diversi: tu privilegi la rivoluzione nell’hardware, io nel software -e, in particolare, nell’interfaccia. Sono proprio scuole di pensiero diverse… Io sono convinto che senza l’invenzione di un sistema di interazione diverso da quello a riga di comando i computer non si sarebbero mai diffusi come ora, e per questa cosa bisogna ringraziare fondamentalmente la Apple e le sue intuizioni (anche di marketing); fermo restando l’errore sulle licenze che ha contribuito alla sua ‘rovina’.
L’iPod, hai ragione, non è il migliore lettore mp3 in giro. Ma è stato il primo con tutta una serie di caratteristiche -tra cui, ovviamente, non è secondario il design e la coolness-, ed ha raggiunto una posizione e una fama paragonabili a quelli che aveva negli anni ’80 nel campo home computer con il Mac: il paragone è in questo senso. Questa cosa dell’HP non la sapevo, anche se in effetti non giunge inattesa, vista appunto la difficoltà della Apple a star dietro al successo dell’iPod; in ogni caso è una faccenda che non cambia il nucleo della discussione, che ha più a che fare con il sistema DRM della Apple ed iTunes. Lì si gioca un’altra battaglia, e senza iPod la Apple l’avrebbe già persa sconfitta da tutti colossi che stanno scendendo in campo.
non è proprio così come dici. Se parli degli anni ottanta non puoi non partire da chi , di fatto, ha inventato il PC: IBM. Fu una scommessa vinta, un progetto a basso costo che permise alla IBM di rivoluzionare l’informatica e introdurre il PC come lo intendiamo oggi. “Basso costo” perchè IBM -per la prima volta- estarnalizza i componenti. Software Microsoft MS DOS, e Hardware Intel. A questo punto c’è la prima botta di culo della vita di Gates, cioè l’ IBM adotta il SO probabilmente peggiore fra i candidati, realizzato da due ex studenti ventenni masturbatori in un garage, probabilmente per una mera questione di costi minori. Apple arriva un po’ dopo con l’interfaccia a finestre e icone, ma è già enormemente avanti. Già allora pero’ il mercato si divide in settori. Da una parte il PC, sul quale IBM non volle investire concentrandosi sul coreBusiness dei mainframe (un Mainframe venduto a una azienda produceva milioni di $, un PC decine di volte meno) dall’ altra Macintosh, sul quale si orientano alcune categorie (grafici, ingengeria edile, impaginazione…etc)
così piu o meno fino a oggi, con i supporters della mela che diventano sempre meno, e con lo sviluppo -enorme-del software orientato ai PC e alla rete (SERVER)
(provate a sviluppare una qualsiasi applicaz con un Apple e poi ne riparliamo)
Le cose vanno velocissime per due decenni finchè non esce l’mp3, l’ iPOD e iTunes. Ma stavolta il prodotto Apple non è il MIGLIORE, nè, come dici tu, è soggetto a una politica “restrittiva”
Non è il migliore, perché semplicemente esistono lettori mp3 piu avanzati, con software avanzato, qualità audio migliore, potenza in uscita migliore, display a colori, 60GB….l’ i pod ha l’interfaccia di un telefonino di 4 anni fa e costa tanto,troppo…
L’altro giorno, per dire, ho attaaccato il mio a un PC sul quale c’era una versione piu nuova di iTUNES(il software del PC che gestisce l’ipod) e sai che è successo?
E’ successo che iTunes cerca di AGGIORNARE iPOD e facendo questo CANCELLA 20GB di mp3 in zero secondi, senza dare il minimo messaggio all utente.Ho perso tutto.
Se Billy Gates avesse fatto una cosa del genere gli avrebbero incendiato la casa a Seattle.
Non è sogetto a una politica restrittiva perchè, come pare, Apple si appresta a concedere le licenze ad HP, che dovrebbe produrre una vers di iPOD “taggata” e lanciarla a breve.
Questo perchè le risorse produttive di Apple non sono assolutamente in grado di soddisfare la domanda. E anche per una politica di marketing piu aggressiva. Provare a comprare un iPOD in questi giorni è una utopia. sono tutti prenotati fino a ottobre, il MINI che doveva uscire un anno fa, non si è ancora visto in italia…
W iPOD comunque
design prima di tutto…
attento/a pim, si comincia così e ci si ritrova geek impenitenti alla velocità della luce.. :)
complimenti per la completezza, ho imparato un sacco di cose. non immaginavo che questo genere di cose potessero essere così affascinanti…cercherò qualcosa da leggere su questo argomento. grazie, pim
quella scatolina costa…
quella scatolina è magica…