Ammettiamolo: noi le detestiamo, le città. Non ci possiamo proprio vivere. Lo stress ci uccide. Lo smog ci uccide. Le amministrazioni comunali parafasce ci sfiancano. D’estate, poi. A Bologna d’estate è caldo e si sta male, cantava Luca Carboni, e se c’è una cosa di cui mi sono accorto dal mio primo anno da fuorisede è che, beh, non diceva per dire. A Milano non saprei, ma ad occhio e croce credo ci sia la stessa afa invivibile, la stessa umidità canaglia, le stesse zanzare (forse non proprio le stesse, ma saranno magari le cugine).
La campagna, ecco cosa ci vuole. L’arcadia, il locus amoenus, il buen retiro, l’otium della vita pastorale. Una casa in campagna. Con il cibo sano, le repliche in tv, le buone letture, la possibilità di disintossicarci.
Solo che dopo un po’, che palle. Davvero, non se ne può più. Tutti quegli uccellini, quel verde, lo sguardo liquido e assente delle mucche, l’aria paciosa dei cavalli che pascolano. Quell’odore di erba tagliata di fresco, di fiori impegnati ad impollinare il circondario, di cacca. Basta, non se ne può più, dopo un po’. Si finisce a rinchiudersi in una stanzetta angusta (gli sgabuzzini sono ottimi allo scopo) ad allumare sigarette fino a ricreare l’atmosfera nebulosa del centrocittà. Dopo tre settimane si prende e si torna a casa, ad aspettare la notte il canto dei camion della nettezza urbana, a malsopportare le vacchiette che affondano di gomiti sui mezzi pubblici, a drogarsi ancora un po’ delle serie tv che la tv nazionale scoprirà tra tre anni. Ad annoiarsi, ma in modo costruttivo. E poi ad annoiarsi e basta.
E poi, cosa fare? Ok, voi che vivete a Bologna e dintorni lo sapete già cosa potreste fare, avete la piccola agenda dei concerti. Purtroppo come sapete che quest’anno niente Julive1. Amen, anyway. Se siete a Milano, sapete invece che potete contare sul Miami: il meglio della musica indipendente italiana (ad essere onesti, praticamente tutta la musica indipendente italiana) riunita in un unico posto dal carisma della frangetta di Carlo Pastore2. Bello, bello, bello.
Ma se per caso vi piacessero anche i gruppi stranieri? Se passaste metà anno a sospirare sulle next big thing di Pitchfork, vagheggiando di vederle un giorno, per capire se valgono veramente quanto sembra o meno, per scatenarvi sul vostro anthem di fiducia, per piangere finalmente a dirotto su quella canzone3?
Vitaminic una risposta ce l’ha. Magari non è LA risposta, però è un ottimo inizio. Otto serate dal 18 maggio al 6 giugno, un SXSW tascabile in terra milanese organizzato dal paziente lavorìo della sempre benemerita Marina4. Se leggete queste pagine probabile che Marina la conosciate già e non ci sia bisogno di fare un’apologia dei suoi gusti, o che già abbiate un’idea di quanto sia difficile organizzare concerti in questo periodo (non parliamo di portare davvero il vostro gruppo del cuore a suonare per voi). Probabilmente almeno avete già avuto modo di ricevere su Facebook o su Last.fm aggiornamenti dettagliatissimi sul programma dei Days. Che ha avuto un po’ di cambiamenti anche inaspettati, come è giusto che sia la prima volta che si fa qualcosa: l’imperfezione è inevitabile, forse necessaria.
Che insomma sapeste già o meno dei Vitaminic Days, che conosciate già il programma o meno, prendetevi cinque minuti di pausa; avvicinatevi alla finestra ed apritela, in modo da fare entrare smog e caldo asfissiante (o pioggia torrenziale, a vostro piacimento). Se necessario accendete una sigaretta, se volete essere sicuri che ci sia una percentuale sufficiente di monossido di carbonio.
Ora fate un lungo respiro profondo, e date un’occhiata qui:
Quando | Chi | Dove |
Lun 18/05 | Andrew Bird (+ Vitaminic/Coop Music dj set) | Musicdrome (MI) |
Il nostro polistrumentista e fischiatore di fiducia non ha bisogno di presentazioni. Il concerto è stato spostato per le richieste superiori alle attese, nel link (i link richiamano quasi sempre la pagina dedicata su Vitaminic) si trovano tonnellate di esibizioni live che da sole dovrebbero convincervi ad esserci. Una data immancabile in esclusiva italiana. | ||
Mar 19/05 | Emmy The Great + Mange Tout (+ Vitaminic dj set) | La Casa 139 (MI) |
La 24enne sempre meno antifolk e più rotondamente pop viene a Milano a cantarci cose terribili col sorriso sulle labbra (e che labbra). Seconda esclusiva italiana e appuntamento fortemente raccomandato agli anglofili. | ||
Mer 20/05 | LOSER night con Hatcham Social + A Classic Education (+ Loser dj set) | Musicdrome (MI) |
La post-new-wave (esisterà?) vs. l’indie rock dei nostri, di cui personalmente non sono un fan sfegatato, ma la cui crescita costante (e resa dal vivo) è innegabile. Serata notevole e dj set imperdibile. | ||
Gio 21/05 | My Awesome Mixtape + Le Rose (+ Vitaminic dj set) | Arci Biko (MI) |
I My Awesome Mixtape sono da tempi non sospetti un pallino del padrone di casa. Spalleggiati nell’occasione dall’electro-retro-pop dei Le Rose, dovrebbero valere anche l’eventuale trasferta per ogni geek degno di questo nome. | ||
Gio 28/05 | Abe Vigoda + Buzz Aldrin (+ Vitaminic dj set) | La Casa 139 (MI) |
Ovvero : l’acidissimo shitgaze dei primi dopo lo spietato post/wave/gaze dei secondi. Se questo concerto fosse un film, sarebbe Lynch che incontra Gilliam e si scontra con Aronofsky. Se fosse un libro, sarebbe Hunter Easton-Palahniuk. Se fosse un dolce sarebbe… ehm, scusate, mi ci ero fatto prendere la mano. Comunque direi un krapfen, così su due piedi. | ||
Lun 01/06 | KISS THIS night: Vivian Girls + The Pains of Being Pure At Heart (+ Kiss This dj set) | Magnolia (MI) |
Il gruppo che Tarantino avrebbe potuto inventare e rendere protagonista di un suo film vs. il gruppo poppero definitivo, per di più sponsorizzato da Dietnam. Non aggiungo altro. | ||
Mer 03/06 | SECRET FURRY HOLE night: Women + Banjo Or Freakout + His Clancyness (+Secret Furry Hole dj set) | Rocket (MI) |
Le meravigliose strutture sghembe di Banjo Or Freakout si giustappongo alle traiettorie psicotiche dei Women (definiti giustamente da Pitchfork “il gruppo più ingooglabile dai The Music in poi“), una band che fa math-rock come lo penserebbe John Nash; tutto questo al release party del riservatissimo progetto solista di Jonathan Clancy. | ||
Sab 06/06 | VITAMINIC SUM UP PARTY: Wavves + DID + Swim (+ festa di chiusura della rassegna con dj set di: Fabio De Luca (Rolling Stone) e Giorgio Valletta (Xplosiva)/ DiscoLimone/Dj Persignora /Vice Magazine / EnzoPolaroid (Polaroid blog)) | Bitte (MI) |
Finalone di sabato sera con il Beck degli anni zeroooo (e scusate se è poco), supportato dai tiratissimi DID (anche qua, potrei sbagliarmi ma mi sembrano esattamente il genere del padrone di casa) e da Swim, e non mi sembra blasfemo pensare che i due italiani possano reggere il confronto. Segue un dj-set con così tanti nomi da sembrare la versone dj di Domani 21/01/2009, e provateci voi a non rimanere a ballare fino all’alba. |
Questo è il programma; molti dei nomi li avevate già visti nell’esaustivo report che il sempre benemerito dott. inkiostro in persona aveva stilato al suo ritorno dal SXSW. Di alcuni aveva parlato molto bene, di altri così-così, altri non lo avevano impressionato positivamente. Mettete in conto che ink è anche un grande fan di Tiziano Ferro, e valutate pertanto che potreste anche dissentire da lui, e trovare eccezionale un live che a lui non è piaciuto (o viceversa)5, e che in generale varrebbe almeno la pena di provare. Fatto? Bene. Ora finite la sigaretta, chiudete la finestra, lasciate ripartire l’aria condizionata, aprite questa pagina e seguite le istruzioni: avete tempo fino alle 18 di oggi per vincere un ingresso gratuito a tutti e otto i Vitaminic Days. E ammettetelo, è anche per piccole cose così che le adoriamo, le città. E non ne possiamo davvero fare a meno.
[Ma in effetti avrei potuto linkare anche questo.]
DISCLAIMER: questo post è stato scritto in pieno conflitto d’interessi, visto che anche io scrivo per Vitaminic. Le parole di sufficienza sulla vita pastorale sono puramente strumentali al fine del post. Non spenderò nemmeno una parola per convincervi che i Vitaminic Days mi sembrano sinceramente una cosa molto bella: se non ci credete non vi convincereste. Peccato per voi, nel caso. Come? Storcete la bocca? Vorrà dire che la prossima volta vi porterò delle veline minorenni, comunisti!
Pollice su per i Vitaminic Days, pollice giù (o nessun pollice) per il cartellone del Miami che da due anni a questa parte (IMHO) sta facendo scelte quanto meno discutibili.
Milano aiuto con questo caldo.
Tanto di cappello per il calendario (tranne wavves il resto è un pò scarsetto per i miei gusti o niente di nuovo) ma avete guardato il calendario dell’hanabi? Gratis in più!
Per me spacca il culo e manca lunglio e agosto al completo.Il top. Mattia
gabriele: sì, avevo visto. quello che non so è se l’userò ancora, blip.fm. lo so che è una droga, e proprio per questo finora l’avevo abbastanza evitato. è che mi serviva per mettere una conclusione al post, l’ho scritto con we love the city in incessante sottofondo mentale.
gautier: massì, l’ho scritto che scherzavo.
anonimo#3: molto, molto meglio. non. ha. il. passaporto. sic.
Metasegnalazioni
[..] Solo per dire che ho scritto un post su inkiostro, in cui parlo dei days di vitaminic. Ora per coerenza dovreste non andarci, ma mandare uno per conto vostro che vi racconti i concerti. Nel caso fate sapere, eh. [..]
che piangere l’assenza di blank dogs cazzulina.
ma si può sapere cos’ha??
si è rotto una gamba?
milano è troppo lontana, per cui non mi vedrete, ahimè. in compenso, giò, sono il tuo primo ascoltatore su blip.fm (my drug). gab (fu) mammara.
il libero arbitrio (e le possibilità) consente di fare delle scelte e così c’è chi preferisce vivere in città e chi in campagna. Ma non è una contrapposizione fra bello e meno bello perchè una scelta non pregiudica l’altra. Vivere in campagna lavorando in città, per esempio è una possibilità.
un sorriso
Gautier