StrangeDAYs, here we come
Passare tutta la mattinata sdraiato sul divano della camera dove hai passato l’adolescenza, leggendo il libro di Pat Reid su Morrissey e ascoltando l’intera discografia degli Smiths. E basta.
[che poi il libro -uscito da pochissimo- non sia il massimo è un altro discorso; l’importante è ciò di cui parla e l’amore con cui ne parla]
sulla lunghezza hairagione, solo che è scritto da una persona che a quanto ho capito aveva già scritto parecchia roba su moz, e adesso stava cercando di fare una roba un po’diversa. il problema è che qui da noi arriva circa il 2% dei libri sul rock che vengono scritti in america e inghilterra, perchè se no una bella bibliografia di pat reidme la leggerei volentieri. ciao!! s
+ Hellblazer: ehi, grazie per i complimenti, sono onorato che i miei deliri interessino (ed anzi, influenzino) qualcuno. Continua così anche tu, chè non ce n’è molta di gente così curiosa e culturalmente attiva in giro.
+ Typhoid Mary: buona lettura. :)
+ Enzo: in effetti il modo in cui affronta la spinosa questione della sessualità di Morrissey è apprezzabile, e mi ha trovato molto d’accordo; ma magari sarà perchè io sono un completista, però un libro così lacunoso e -spesso- poco approfondito mi lascia un po’ insoddisfatto..
[grazie per il regalo…mi sono commosso a leggerlo]
+ Atrocity Exibition: vale ciò che ho già detto ad Enzo, anche se, pure qui, ti dò ragione, è un buon punto di equilibrio tra il giornalista e il fan. Forse dovrebbe essere semplicemente lungo duecento pagine in più.. :)
+ Antonio: ahimè no, magari e-bay..
Qualcuno di voi è riuscito a recuperare ‘Saint Morrissey’ di Mark Simpson? (o è il libro cui allude il polaroide? sto ancora un pò tonto stamattina)
io invece l’ho letto in condizioni quasi opposte, in piedi in corridoio durante un viaggio in treno in un pomeriggio caldissimo. direi che il libro non è affatto male, mi è molto piaciuto questo approccio finto scazzato a partire dal rapporto del musicista con la biografia di chi scrive, mi pare che abbia trovato un buon punto di equilibrio tra l’essere storico musicale e fan adorante… ciao!s
avessi il tempo per il blog cercherei di risponderti e invece ti dico solo che a me il libretto su Morrissey e la sua sessualità non è dispiaciuto.
E ho voglia anche io di passare giorni interi a leggere interi libri (essendo l’interezza del giorno e l’interezza del libro, quando fisicamente unite, una dimensione temporale superiore)
ciao,
e.
ps: regalo in mail :-)
http://inkiostro.splinder.com/
F5 F5 F5 F5 …. in attesa di una tua risposta….
comprato ieri! sarà la mia lettura dell’estate… ciau!
Hai rimpiazzato allora le tue consunte musicassette con dei nuovi Cd mid-price?
Nel frattempo li ho acquistati anch’io, assieme a molti altri tra i quali la quasi discografia dei Lambchop, dei Blonde Redhead, I Am Kloot, Jesse Sykes (bello l’ultimo), la Holland (Julie ? Non mi ricordo), Paulusma, Slowblow (islandesi) Dr. John (l’ultimo), Girls in Hawaii, qualcosa di Van Morrison, … beh, insomma ho fatto scorta di una cinquantina di CD da portarmi in ferie (Valle d’Aosta) in un posto che non mi facesse ricordare nulla dell’infanzia e tantomeno del presente. Proprio in un’altra dimensione…. Ciao Inkiostro. Accidenti a te e al tuo blog che mi invogli sempre piu’ a spendere un mucchio di soldi in dischi (un po’ meno in libri, anche perchè non ho molto tempo di leggere). Ormai il tuo blog è diventata una piacevole abitudine, tanto quanto l’acquisto in edicola di un famoso settimanale di musica… Solo che tu sei quotidiano. Con estrema gratitudine per quei minuti piacevoli che passo leggendo i tuoi post ti rinnovo i saluti e… continua così, non mollare. Michele (Venezia)