Scarborough Vanity Fair
Stasera a Roma ci sono Simon & Garfunkel e -che tristezza- si sa già la scaletta che suoneranno. Far finta che sia una cosa spontanea e non una mera faccenda di soldi proprio no, eh?
Scarborough Vanity Fair
Stasera a Roma ci sono Simon & Garfunkel e -che tristezza- si sa già la scaletta che suoneranno. Far finta che sia una cosa spontanea e non una mera faccenda di soldi proprio no, eh?
E invece vedere due giovincelli norvegesi che rifanno esattamente le stesse cose che quei due signori facevano trent’anni fa immagino sia la tua idea di “esaltante”, giusto?
Che pena.
la cosa più triste, effettivamente, è che sono passati 30 e + anni, che non uno dei sogni di allora (parlo personalmente) si è realizzato; il lungo black-out del sodalizio ha fatto sì che non potessero proporre dei pezzi un po’ meno datati del loro repertorio.
Comunque complimenti per il tuo blog…
+ Socio: ammetto la mia ignoranza al di fuori dei classiconi, anche se mi sarebbe piaciuto un concerto del genere senza Sounds of silence e Mrs. Robinson: la folla avrebbe demolito i fori colonna mattone per mattone e colonna per colonna…
+ BaristaDelCuore: yess, ci sarò! :)
+ Anonimo: che l’età non conti è abbastanza ovvio, basta vedere cosa ha fattp Johnny Cash a quasi 80 anni suonati.. Quello che dicevo io è diverso: è innegabile che vedere due personaggi celebri per la canzoni fatte in gioventù riproporre gli stessi pezzi 30 e passa anni dopo (inevitabile corredo di rughe compreso) abbia un che di drammaticamente triste.
quando ho citato quel po’ di monnezza (che dovrebbero essere, in alcuni casi, le giovani speranze della musica italiana), mi riferivo al fatto che qualcuno considerava l’età non più giovanile dei due come fosse un handicap e che dovessero quindi andare in pensione;
d’altra parte anche in Italia il meglio lo danno “maturi” signori come Guccini, Fossati, Lindo Ferretti etc.
anche l’acclamato Vasco (che non ho mai digerito) ha superato il mezzo quintale d’anni.
Ho sentito una parte del concerto a Radio Capital e mi dispiace di averne perso almeno mezz’ora; posso confermare che sono andati alla grande
oh bizio, sabato vieni mica al velvet a vedere i motorpsycho? daidaidai! io sono al solito posto. rimango nell’ombra senza un nome, tanto sono la sola a chiamarti bizio. :P
Beh, io c’ero. E ne è valsa, comunque, la pena. Anche se li ho visti solo su maxi(?)schermo. E poi, se ci pensi, è piuttosto ovvio che un tour del genere abbia le canzoni “programmate”. Alla fine le canzoni fighe sono quelle, e quattro album (più il primo, che tutto sommato conta poco) restano quattro album…
ilsocio
vabbè, dai, così è troppo facile.. secondo me potevi pure mirare un po’ più alto, su..
… e per pietà non ho citato altri catorci come Max Pezzali, Nek e altri che (purtroppo) riempiono i nostri stadi
non saranno degli sbarbatelli, ma una loro canzone vale 100 volte (almeno…) tutto quello che i vari Tizzianoferro Giggidalessio, Raf, Massimodicataldo e compagnia lagnante saranno in grado di ammannirci nella loro carriera.
Sounds of silence è sempre da brividi, come The boxer e tantissime canzoni del Simon da solo
Io comunque ci sarei voluta essere. Immagino ci si senta in compagnia, in mezzo a 500 mila persone :-)
E poi buttalo via, il colosseo che fa da scenografia, tipo cartonato con tanto di luna piena disegnata sopra…
“che trishti…”
p.s. mi raccomando la pronuncia del gruppo “sh”
in effetti la cosa è abbastanza triste…
non credo di potermi definire un loro fan, no. Anche se The boxer e Scarborough fair non si toccano, ovviamente. Oggi cmq ho visto un servizio al TG su un loro recente concerto e mi hanno fatto una certa tristezza, in effetti..
ma non avranno 70 anni suonati a testa?
se questo non influisce sulla qualità dell’esibizione direi di no, immagino che tu essendo loro fan la viva in maniera diversa. ciao. :M: