Continuo a perdere pezzi di corpo e di pensiero
Già altri hanno espresso tristezza e rammarico per l’ingloriosa fine (?) dell’avventura editoriale di Zero in Condotta. Io ero tra gli ultimi ad essere entrati tra le file dei collaboratori del quindicinale bolognese, e non ho fatto in tempo a dargli l’apporto che meritava (e a scrivere un pezzo decente) che il giornale ha chiuso. Non mi viene in mente un altro modo per celebrarlo se non quello di postare l’ultimo articolo (mediocre, a dire la verità) che ho scritto, ovvero la presentazione del concerto di Paolo Benvegnù che ci sarà stasera al Container. Nella speranza che ZiC prima o poi esca dal coma e rinasca a nuova vita.
Superlativo Bevegnù
l’ex leader degli Scisma il 13 al Container
Quando ci si trova a presentare un concerto, è inevitabile abbondare con i superlativi, e concentrarsi sui lati positivi piuttosto che su quelli negativi degli artisti di cui si parla. Del resto quando si è appassionati di musica si preferisce scrivere di qualcosa che piace piuttosto che di musica che lascia indifferenti. E’ più facile e più divertente, ed è un ulteriore modo per tributare tutti gli onori del caso ai propri beniamini musicali. Quando però ci si trova alle prese con un artista per il quale quei superlativi servono davvero -soprattutto perchè per troppo tempo gli sono stati negati- allora non c’è che una soluzione: spiegare a chi legge come stanno le cose e pregarlo di prendere i superlativi più alla lettera del solito.
Paolo Benvegnù è uno degli autori più brillanti e originali della sua generazione. La band di cui era leader, gli Scisma, ha firmato due tra i migliori album rock mai pubblicati in Italia, e nonostante si sia sciolta più di 3 anni fa, è ancora oggetto di culto e adorazione per una piccola ma devotissima schiera di fan. Frutto di una sensibilità acutamente straniata, Rosemary Plexiglas (EMI, ’97) e Armstrong (EMI, ’99) sono due perle di rara bellezza, che mischiano post-grunge, pop e musica d’autore in maniera efficace e originalissima, per una miscela musicale che pur avendo pochi termini di paragone non solo nel panorama italiano ma addirittura in quello mondiale, riesce a coinvolgere e affascinare fin dal primo ascolto.
Chiuso il progetto Scisma per divergenze interne, Paolo Benvegnù si è lanciato in una lunga serie di collaborazioni musicali (Marco Parente, Ustmamò, Irene Grandi, Stefano Bollani) e produzioni artistiche (Terje Nordgarden, Brychan, Otto’p’notri), fondando anche un’etichetta, la Stoutmusic. Ora, a quasi 5 anni dall’ultima apparizione discografica di cui fosse titolare, Benvegnù sta per tornare con un album solista, che promette di rivelare al mondo il suo talento e di procurargli l’attenzione che da anni merita.
Esce proprio in questi giorni il singolo Suggestionabili, che apre la strada al disco Piccoli fragilissimi film, e proprio in questi giorni Benvegnù attraversa l’Italia per presentare dal vivo le nuove canzoni. Come e più delle altre volte, la serata del 13 Novembre al Container, nell’ambito del festival itinerante Acusticamente, è un appuntamento irrinunciabile. Questa volta datemi retta, e fidatevi di tutti i superlativi che avete incontrato.
[degli Scisma e Benvegnù parlava ieri anche Shoegazer ]
vale ::
uh..ok, sono contento che tu sia contenta. E, casomai cambiassi idea, io sono qui (e l’indirizzo mail è in alto a sinistra)..
lo siento muchisimo, pero no puedo.. come sono contenta, però ::
Beh, illuminami allora..
non te la puoi neanche immaginare, volevo dire (mi autocorreggo le bozze)
NO, LA RISPOSTA neanche te la immagini :)
ti chiederei cosa, ma temo di sapere la risposta…
inquietante..