venerdì, 26/09/2003

nessun titolo

Miti nuovi che già crollano (o comunque scricchiolano)
Di Ben Gibbard ho parlato spesso. Leader dei Death Cab for Cutie e voce dei Postal Service, grazie a un paio di grandi album e a una sensibilità musicale originale ma melodica Gibbard era sulla strada giusta per diventare uno dei miei idoli underground. Uso il passato perchè, per la seconda volta in meno di un mese, mi sono imbattuto in un suo lavoro che mi ha fatto storcere il naso. Questa volta si tratta di Home Vol.5, uno split acustico targato Post-Parlo Records equamente diviso tra Ben Gibbard e Andrew Kenny, leader degli American Analog Set.
Due autori e le loro chitarre, niente di più. Non c’è modo di nascondersi dietro arrangiamenti raffinati e suoni fighetti: qua ci vogliono le canzoni. E le buone canzoni, infatti, sono ciò che manca. Ballad orecchiabili ma banalucce, testi come al solito sotto la sufficienza, spunti poco brillanti. Probabilmente i due hanno riservato allo split gli ‘scarti’ della propria produzione, che non hanno trovato spazio negli album dei rispettivi gruppi. E in questo caso si vede bene il perchè: se questo spazio non l’hanno trovato, un motivo c’è.


2 Commenti a “nessun titolo”:

  1. utente anonimo ha detto:

    Kill your idols? no?
    Postal service spacca però, mi garantite per AA Set?

  2. mammara ha detto:

    Ma il nuovo American Analog Set lo hai ascoltato? Loro li adoro, e non vorrei rimanere deluso.