mercoledì, 11/06/2003

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Divide et impera
Tanto per cambiare, oggi Leonardo pubblica un post da incorniciare. Si parla, ma guarda, di Berlusconi.
Proviamo almeno a convenire su un punto: quest’uomo ci divide.
Più di ogni ideologia, che onestamente io non ho, e neanche voi penso che ce l’abbiate. Più di ogni differenza di classe, di generazione, di identità, di mentalità. Quest’uomo ci divide più di ogni altra cosa al mondo. Nel luogo di lavoro, nelle scuole, su Internet, in strada, in tv. Non esistono nemmeno più milanisti e interisti: ora si è berlusconiani o antiberlusconiani.
Forse Leonardo non dice niente di nuovo (tutt’altro), ma ogni volta che mi soffermo su questo punto non posso non meravigliarmi. Il fatto è che non riesco neanche a concepire non solo di essere berlusconiano, ma anche di avere amici berlusconiani. E non perchè io sia così politicamente schierato -tutt’altro- o creda in chissà quale ideologia: è che Berlusconi è talmente indifendibile che una persona che lo sostenga deve per forza avere qualcosa che non va. Siamo d’accordo che anche dall’altra parte non ci siano proprio i politici dei nostri sogni, ma non c’è paragone con i vertici di Forza Italia e l’insieme di faccendieri e loschi figuri che li compongono. Se non per fede politica o convinzione, li si vota perchè sono il male minore, e perchè dall’altra parte il male è proprio grande. E lo stiamo vedendo. Ogni giorno.
Negli altri paesi non è così, per quanto la divisione tra gli schieramenti possa essere netta si tratta solo politica, non si sconfina sul personale. Da noi, inevitabilmente, sì. E come potrebbe essere altrimenti con un premier così?





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