Phonoteque
Se avete vissuto a Bologna negli ultimi 5 anni, siete stati degli squattrinati studenti fuorisede e siete dei music-junkie sempre in cerca di un buon disco da ascoltare, non potete non conoscere la Phonoteca.
Si scrive ‘Associazione Culturale’ e si legge ‘Noleggio di cd e riviste musicali’, o almeno noi, in modo assai miope, l’abbiamo sempre interpretata così. Una ventina di metri quadrati scarsi nel centro -che più centro non si può- della zona Universitaria, uno spaccio semi-legale di musica bbbuona per le tasche vuote degli studenti fuorisede, grazie a cui documentarsi sui gruppi che sarebbero venuti in città, ascoltare le nuove uscite per non fare acquisti azzardati, documentarsi sui pilastri della musica e dare un’occhiata a Mojo o The wire per un euro. Un’associazione benefica, più che un associazione culturale.
Qualche giorno fa, però, la mail:
A fine aprile la Phonoteca chiuderà i battenti.
Fino a mercoledì 20 proseguirà il normale servizio di prestito a soci.
Per cui, se ancora non siete appagati e volete colmare i vostri "buchi neri" musicali, date un’occhiata alla materia musicale che trovate nel catalogo sul nostro sito! www.phonoteca.it
Cogliamo l’occasione di questa newsletter per ringraziare chiunque in questi 5 anni ci ha aiutato, consigliato, supportato e sopportato!
A loro e a tutti i soci vogliamo esprimere il nostro più sincero saluto.
Carlo, Franco e Gennaro
Non c’è bisogno di dire cosa l’abbia uccisa. Non c’è bisogno di dire quali siano i motivi per cui da 3 o 4 anni non ci entravo se non saltuariamente, e non prendevo più dischi da ascoltare. E’ ovvio cosa l’ha uccisa, tanto quanto da almeno un anno a questa parte era ovvio che in tempo breve sarebbe morta.
Forse della Phonoteca non ce n’è più bisogno, e ora il suo ruolo lo fanno Soulseek, i blog e le webzine. Forse è una normale evoluzione delle cose. Forse non è un peggioramento nè un miglioramento, ma soltanto un cambiamento.
Ma -più probabilmente- siamo stati stupidi noi a lasciarla morire. E ho proprio paura che ce ne pentiremo.
già, tristezza…
quando risiedevo più regolarmente a bologna ci andavo sempre, anche solo per fare quattro chiacchiere con carlo. mi ricordo un’intervista ai cut nel retrobottega… da loro ho noleggiato un sacco di cose bellissime, e se fossi rimasto stabilmente da quelle parti credo che avrei continuato.
rispetto, allora. e una lacrimuccia, anche solo virtuale. che ci sta tutta. :°(
Paso
mi unisco al coro… povera phonoteca, mi mancherà…
…noooo, povera Fonoteca (la preferisco scritta così, ndr)
comunque, sigh.
Miss Ann Abin
io lo so cosa piazzeranno al loro posto. Niente di bello.
è arrivata anche a me la stessa mail:mi dispiace tantissimo.
quante volte andavo a portare le mie richieste e mi facevo consigliare…uff.
non oso pensare cosa piazzeranno al loro posto
Proprio si IAMR ho lasciato un post dove dicevo che me ne fottevo di spendere qualche euro in piu’ rispetto alle appetibili offerte su web o peggio ancora nei supermarket della cultura (leggi Feltrinelli). Io continuero’ ad acquistare i miei CD da Max, dove, oltre ai CD dei miei artisti preferiti mi porto a casa anche una chiaccherata, una battuta e un cicca (sigaretta). Ma, si dice sono “la minoranza”. Peccato.
Fanculo i soldi, i supermarket e le vendite online….
Ciao Michele Venezia