Il colpo di frusta emotivo
Erano circa le 8 e mezza di sera e stavo aspettando l’autobus sul viale per tornare a casa dal lavoro, quando mi è arrivato tra capo e collo. Non è stato improvviso; a un certo punto mi sono accorto che c’era, e in qualche modo era come se fosse sempre stato lì. Sottile, profondo, insistente. Non era spiacevole, in realtà, e volendo la sua presenza era quasi confortante: sentire male vuol comunque dire sentire qualcosa. Il colpo di frusta emotivo non è stato improvviso ma è arrivato inatteso: la traccia inequivocabile di qualcosa rimasto irrisolto. Esattamente come Unsolved Remained di Masha Qrella.
Strumenti caldi, elettronica fredda, voce fledibile e produzione assolutamente perfetta; la formula non è nuova. Siamo -in più di un senso- dalle parti dei Lali Puna di Scary World Theory, con meno alienazione e più personalità (anzi, no: soggettività), infusa in modo deciso ma misurato dall’artista tedesca, già tastierista dei Mina e bassista dei favolosi Contriva. Dentro c’è I can’t tell che si apre e si chiude come un ventaglio metallico, Everything shows, pervasa di scariche di elettricità statica e di un’inquietudine che crepa di perplessità l’ottimismo del testo e Destination Vertical, mio personale anthem per la riconquista della postura eretta, una specie di cover di una propria cover di un pezzo di Rechenzentrum dal sapore sommerso di un’ipotetica deep-glitch-pop-house.
Non il tipo di disco che prende 10 nelle recensioni, nè quello che fa gridare al miracolo. ‘Solo’ il tipo di grande disco che scopri tutto d’un tratto dopo tanto che lo ascolti, e ti colpisce a tradimento quando non te l’aspetti più. Ed è come se fosse sempre stato lì.
Per una volta non son d’accordo con te. Sto disco non riesco a digerirlo e per di più mi sembra che abbia anche dei brutti suonini.ciaps
Nin, spero davvero che a Maggio sia meglio. Anch’io l’ho vista coi Contriva, ed era stato davvero un gran concerto.
ok proverò a sentire kome suona e poi riferirò..
pensa che quando l’ho vista io (quando l’ho vista da solista. che l’ho vista anche con contriva e mina) era lei, la sua chitarrina e un non so che aggeggio elettronico con delle basi. bene, l’aggeggio non ne voleva sapere di funzionare. gracchiava. dava davvero fastidio. a un certo punto lei ha mandato tutto a culo ed è andata via. incazzatissima. dicendo “ok, credo che questa sia l’ultima volta che suono in spagna” :
uh, che sfiga. Io, come sempre in queste situazioni, non vedo l’ora di vederla dal vivo ma ho un sacco paura che dal vivo non renda. Perchè un concerto con pezzi del genere è davvero ad alto rischio.
dovrò riprovarci e riprovarci. chissà che non arrivi anche a me la folgorazione a scoppio ritardato. il disco mi piace, eh. ma la masha sa fare di meglio. e porcapaletta, sto giro me la perdo in concerto. che lei viene a bologna quando io vado a berlin :
bello ‘sto cd, per me migliore anche di luck…
:)